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Autore: Aicchi    12/10/2011    3 recensioni
Una giovane ragazza italiana a Seoul, grazie all'Erasmus, rifiuterà l'occasione di partecipare a festini e party scatenati nel campus universitario frequentato da altri ragazzi stranieri...questo la porterà ad affittare un appartamento in un palazzo...bè, alquanto splendente :3
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Scusate il capitolo corto, ma dal prossimo già comincerò a far partire gli Shinee verso Daegu! Che sorprese che vi saranno! Spero vi piaccia, ho bisogno del vostro incoraggiamento xD grazie a chi recensiona e chi segue tutta la storia! ^^ Buona lettura!

Capitolo 10: So Delicious~

“Olalà! Benvenuta, cherie” l’accolse un ragazzo dallo strano accento francese.
“Oddio no. Il suo compagno di stanza” Giulia non aveva considerato ciò. Ovvio che la stanza venisse condivisa, che stupida, pensò.
“Mi presento, mi chiamo Pierre, il compagno di stanza di Pablo” le porse la mano sorridente.
“L’avevo intuito…piacere, io sono Giulia” gliela strinse lei con un’espressione falsa dipinta sul volto. Odiava i francesi, in tutto e per tutto.
Ad un certo punto, la ragazza notò un breve scambio di sguardi tra i due coinquilini, e subito dopo Pierre esordì dicendo “Scusate, ragazzi, ma devo proprio andare a prepararmi per stasera! Ho un sacco di cose da fare!” e abbozzando quella scusa patetica se ne uscì tutto tranquillo, lasciando Giulia e Pablo da soli.
“Bene…allora…mettiamoci all’opera!” lo incoraggiò lei, cercando di tenersi occupata il più possibile per finire subito e tornare a casa.
Andarono a consultare molti libri di cucina, osservarono bene gli ingredienti per certe ricette e scartarono quelle impossibili da cucinare o a cui mancava qualcosa per la preparazione.
Decisero infine di creare una semplice torta in pan di spagna con un sacco di intrugli dentro!
Scaldarono due cucchiai di Nutella e la fecero colare sul primo strato di pan di spagna già pronto.
“Mmmhh che bontà!” esclamò lui immettendo un dito nella crema scura e portandolo poi alla bocca.
“Adesso montiamo la panna fresca! Dopo di che aggiungiamoci delle buonissime fragole tagliuzzate! Fidati, verrà una meraviglia!” ammiccò lei divertita.
Prese tutto il necessario e cominciò a sbattere con la frusta elettrica la miscela di panna e latte, che cominciò a schizzare un po’ da tutte le parti, soprattutto sul suo viso e sul piano cucina.
Pablo rise della scenetta. Si avvicinò a lei e con una mano le accarezzò il viso per togliere quegli schizzi di panna. Giulia rimase concentrata sul lavoro da svolgere, mentre il ragazzo inclinava lo sguardo e continuava a toccarle il viso in maniera leggera e delicata.
“Ne…ne ho ancora?” chiese imbarazzata lei.
“No, tranquilla” fece lui calmo e pacato, mentre ritirava la mano dal volto di lei. “Hai davvero una pelle liscissima, sai?”
“Sì lo so, in Italia i miei amici dicevano che avevo le guance più morbide del mondo” sorrise lei divertita da quel ricordo. Notò lo sguardo fisso di Pablo su di sé, e lo vide avvicinarsi di nuovo. La sua espressione era seria, quasi decisa a compiere qualcosa di estremo. Giulia lo osservò per capire cosa volesse fare, così vicino a lei. Lui si fermò e, gli occhi penetrati nei suoi, inavvertitamente le prese entrambe le guance e le tirò finchè poteva. Rise di gusto della faccia buffa che aveva creato sul volto di Giulia.
“Oh mio Dio è vero, hai due cuscini sul viso!” e cominciò a giocarci come se fossero due palline di pongo.
“Smettila dai! Devo finire qui!” rise la povera ragazza sotto le torture dello spagnolo. Le batteva il cuore all’impazzata, pensava sarebbe successo qualcosa di lì a poco, ma per fortuna non fu così.
“Ok è pronta!”
Versarono la panna sopra lo strato di Nutella e vi misero sopra le fragole tagliuzzate. Ripeterono lo stesso procedimento con gli altri dischi di pan di spagna e ornarono il tutto di nuovo con panna e fragole.
“Oooh perfetto, ora la mettiamo in frigo e per stasera sarà pronta!” proclamò fiera Giulia, battendo il cinque al suo aiutante.
“Aspetta, sei tutta sporca” disse lui, muovendo un passo verso di lei. Oh no, il solito trucco del “hai una macchia qui”, pensò Giulia.
“Dimmi dov’è, la tolgo io!” si affrettò a rispondere la ragazza, retrocedendo.
“Ma no guarda, ci metto un attimo” e allungò l’indice della mano destra per catturare una piccola macchia di panna finita poco sopra le sue labbra. Il suo indice, nell’atto di togliere quella dolce spuma, sfiorò le labbra di lei, per poi finire di nuovo nella bocca del ragazzo, intento a fissare la ragazza.
“Ok, senti…sarà meglio che vada, devo fare tante cose a casa, sai…” abbozzò lei, con l’unico pensiero di uscire da lì tutta integra.
Pablo la guardò. “Stasera non vieni?” chiese alla fine di un breve ragionamento interiore.
“No, sono molto stanca, stanotte non ho praticamente mai dormito”
“Capisco…grazie mille del tuo aiuto, Giulia, ti sono debitore” sorrise il ragazzo, allargando le proprie braccia per ricevere la ragazza in un abbraccio amichevole.
“Figurati!” sorrise lei, avvicinandosi cauta e facendo poca pressione sul suo fisico ben tenuto.
Sentì il corpo di lui cercare il proprio, come se volessero unirsi lì e in quel momento. Quando la stretta cominciava a farsi soffocante, lei si allontanò scherzosa, cercando di riderci su con naturalezza. Si diresse alla porta, paonazza nel viso, salutò Pablo e se ne andò.
Solo quando tornò a casa, si accorse di una cosa. Frugò nelle sue tasche, come era sua abitudine fare, e notò un fogliettino che prima era sicura di non avere.
Ce lo aveva infilato Pablo durante il loro abbraccio.
Diceva: “Se hai bisogno di me questo è il mio numero”.
Chissà quando lo aveva scritto. Non volle pensarci troppo, piuttosto, preferiva di gran lunga organizzarsi il week end che l’avrebbe attesa trepidante.
Andò in camera e notò tutta la pila di cd e riviste che ancora doveva restituire ai suoi vicini. Ne approfittò per riascoltare le loro canzoni mentre preparava un borsone con dei vestiti, un pigiama leggero e tutto l’occorrente per passare due giorni fuori. Chissà com’era Daegu…e dove voleva portarli Key! Ad un tratto al ricordo degli Shinee a Giulia si scaldò il cuore. Sorrise fra se e se…ricordò la notte prima, passata con Jonghyun nel suo salotto…quella mattina con loro in camerino allo Star King…voleva passare per quanto era possibile la maggior parte del suo tempo con loro, ma sapeva che non sarebbe stato facile.
In sottofondo lo stereo stava riproducendo “Graze”, una canzone dolcissima, dalle note quasi soul…che la fece cadere in un sonno profondo col sorriso sulle labbra.
  
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