Il Fantasma di Capsuleville
-Yamcha vai via! Sono stufa delle tue assurdità.
- Ma Bulma, aspetta…
Niente da fare, la porta per poco non gli venne chiusa sul naso e l’uomo decise quindi di allontanarsi indignato dall’abitazione; l’ululato del vento un'univoca nenia, colonna sonora dei suoi rumorosi passi. Non appena varcò il cancelletto sentì una strana inquietudine pervaderlo: un brivido freddo gli percorse la schiena e non si seppe dare una spiegazione plausibile. “Ah, smettila. Ti è andato di volta il cervello!” si disse scuotendo la testa; eppure l’inquietante certezza di avere qualcuno al seguito gli fece deglutire rumorosamente la troppa saliva accumulatasi sulla lingua. Gli si era improvvisamente seccata la gola.
Un colpo, potente e ben assestato, arrivò senza alcun preavviso alle spalle mozzandogli il fiato.
- Ma che diavolo..?!- si ritrovò ad esclamare nella quiete notturna e, stranamente, nella solitudine più totale. Nessun’aura; nessun anelito di vita.
Un cane randagio abbaiò nella sua direzione mentre Yamcha trovò opportuno allontanarsi da quel luogo, colpevolizzando la sua stupida suggestione; decise di recarsi in un minuscolo bar per ultimare l’ormai rovinata sera. Bulma, da soltanto pochi giorni vedova, non era stata ben disposta ad accettare una sua intromissione alla Capsule Corporation: l’ostilità era palpabile. E non soltanto quella della donna.
Questa si distacca dalla festa precedentemente narrata, ma la trovavo ugualmente adatta XD Ce l’avevo in cantiere da chissà quanto tempo ed ho voluto revisionarla! In più ho deciso che per quanto riguarda la Festa della Zucca, riprenderò in mano il seguito lasciandolo per ultimo e credo che tutti siamo d’accordo che tratterà di una piccola vendetta di Kaarroth^^
Grazie ai lettori e recensori della scorsa fan fiction! Alla prossima,
Nihila.