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Autore: Grafobrancio    13/10/2011    1 recensioni
io amo profondamente scrivere, ma non mi piace scrivere libri interi piuttosto storie o scene brevi ben curate. Questa è una della tante che ho deciso di publicare e quindi la prima,spero che vi piaccia.
-Ci-
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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p style="margin-bottom: 0cm"> Non so perchè ti scrivo,in teoria dovevo mettere " Cara e il nome del destinatario " ma mi sono risparmiato la fatica di vedere il tuo nome,lo vedo da per tutto il tuo nome,Angela,lo vedo da per tutto. Non riesco a chiudere gli occhi sapendo che nel aprili possa vedere il tuo nome su qualche corteccia d'albero o su qualche nuvola. Ti scrivo perché mi immagino la tua faccia sorpresa nel vedere la busta dopo che sei tornata a casa e hai aperto la cassetta della posta con uno scatto.

Hai visto chi te la mandata “ Ancora tu “ forse hai detto, ti conosco bene,Angela, so come ti comporti davanti a una sorpresa che cerchi in qualunque modo di non far vedere la tua felicità davanti a essa. La casa è sempre la stessa, ora c'è un ragazzo nuovo ,Idah, viene dall'India. Non ho mai avuto una famiglia, mia madre e mio padre amano i cambiamenti per questo ospitano ragazzi di ogni età a casa loro per scambi culturali, cosi che io possa visitare il mondo. Ti ricordi la mia casa ? Le scale,la cucina, il soffitto alto forse ora sorridi buffamente perchè un ricordo si è fatto da parte. Devo parlarti di noi ? Una regola della mia vita, a causa del lavoro dei miei genitori, era quella di non innamorami. Non si dice no a un sentimento come l'amore, tu lo sai più di me. Ora ti scosti i capelli, ti metti seduta sul divano a fiori e stringi le gambe forte al tuo petto. È il tuo modo di nasconderti quello,lo so per bene. Voglio parlarti dell'ultima volta che ci siamo visti, quella notte di un agosto immortale che rimane intrappolato nei sensi. Non voglio dire che gli imprevisti sono belli, ma qualche volta la tua vita ha sempre bisogno di una scossa e tu lo sai meglio me. Tu vivevi la tua vita come nessuno.

<< Dici che per te va bene ? >> ho detto quella sera.

<< No non dico questo,voglio solo farti capire che mi mancherai >>

<< Tranquilla, ne ho conosciuta di gente che diceva che ti voleva bene e poi se ne è andata >>

Mi hai abbracciato,non volevi perdermi,io invece avevo paura di perderti e pensavo che ero una cosa strana, io non ho mai avuto paura di perdere una persona, lo sempre vista chiudere la porta alle sue spalle e andarsene come se nulla fosse. È tu sei una di queste,Angela. Solo che quella mattina non ti ho salutato,dormivo sperando di trovarti al mio risveglio,invece no.

<< Tu non mi conosci bene >> avevi detto quasi ridendo.

Io ti conosco in ogni tua parte Angela,ti conosco per ogni tuo centimetro della tua pelle, anche il tuo neo più nascosto sotto un rivolo di carne. Il tuo mondo è fatto di sogni e muore di realtà,Angela,sei troppo convinta di cambiare il mondo, il mio l'hai cambiato ,Angela, lo hai stravolto come una coperta che cade dal un balcone. Abbiamo fatto l'amore,quello un po' lento e che ci si gira sempre verso la porta per vedere se qualcuna ci sta guardando o ad ogni rumore al di fuori della stanza mettersi paura. Quella notte quella stanza sembrava galleggiare su una luna piena di sogni costruita dal nostro sub conscio. Siamo saliti in camera ti ricordi ? Mi hai chiesto di darti una mano a preparare la valigia e io ho acconsentito senza sforzi.

<< Che dici, in teoria dovrei baciarti ma non riesco a farlo >> hai detto mentre piegami una maglietta viola

<< Vuoi programmare una cosa cosi ? >> ti risposi. Ero piegato a prenderti una canottiera quando nel rialzarmi ti ho visto dietro di me.

<< E una cosa cosi ?! >> hai detto. Hai messo le tue mani hai bordi della mia maglietta bianca, li hai tirati verso l'alto cosi da levarmela e buttarla a terra. Io ti guardavo,tu mi guardavi. Non riesco a vederti mia ,Angela,ho sempre pensato che fossi di qualcun altro che potesse fare di te una regina. Io posso solo farti vivere sogni di seconda mano e lasciarteli usare fino alla fine. Hai fatto girare il tuo dito intorno all'ombelico e poi sei salita verso l'alto,hai toccato il mio costato e sei arrivata fino al collo,passi il tuo dito sopra alla mia bocca che respira in modo autonomo,e poi ti fermi davanti al mio naso e li sento tutto l'odore del mio corpo in un singolo punto creato da te. Poi sei scesa fino alla guancia,hai allargato la mano e hai fatto lo stesso con l'altra. La mia testa era nelle tue mani mi hai guardato e non hai saputo dire niente ne con la bocca ne con gli occhi. Mi hai baciato. Detto cosi o scritto cosi, sembra una cosa campata su quattro lettere invece in quel momento tu mi hai baciato,Angela,ora sorridi leggermente e trattieni qualche lacrima. Io ho preso la tua camicia e ho sbottonato un bottone alla volta e ogni volta che lo facevo ripetevo della mia mente “ non te ne andare,non te ne andare “ e hai sorriso perchè lo sapevi. Ho aperto il reggiseno e ti sei attaccata subito al mio petto, i pantaloni,i miei e i tuoi e timidamente anche l'ultima traccia di ciò che ci teneva attaccati anche alla realtà,mi hai preso e mi hai buttato sul letto, ci siamo mossi nel buio come ombre delle notte che cercavano libertà nello specchio di un'anima. Vedevo il tuo sorriso maledetto nell'oscurità. Vedi,Angela, ora in questo momento c'è gente che rincorre altra gente nel tentativo che essa possa innamorarsi di lei, la maggior parte di questi rinuncia solo a metà sperando di dimenticarsi di questa persona. Tu invece sei venuta da me come un sole, sei sbucata dell'angolo più oscuro della mia vita e hai detto “ Ciao “ l'amore per quanto strano e invisibile sia avvolte fa dei lavori senza senso, ma avvolte crea storie compromesse da dolore passato e speranza. Tutti posso innamorarsi, l'importante e non rinunciarci mai, nel momento in cui rinunci all'amore perderai quella cosa invisibile che parte della tua schiena e tocca terra. Quel filo strano e particolare. Si perderà. Ora forse devo andare,Angela,forse ti scriverò o forse lo farò ma mi fermerò a metà perchè sentiro quella cicatrice strana e piccola nel cuore. Sei essenziale nella vita di tutte le persone,Angela, sopratutto nella mia. Il tuo odore è da per tutto qui, è nelle lenzuola,nel legno,nell'acqua,nel bagno, nel tutto ciò che riguarda noi e soltanto noi.

 

-Ci-

  
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