Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: Ginny2301    13/10/2011    2 recensioni
Cit. dal testo:
-Cosa?! E perchè mai?
-Stasera c'è una specie di festa della sua scuola. Lei e le sue amiche la stanno organizzando da quando Kagome è tornata. Non mancherà mai. Ti conviene tornare di là, la faresti solo arrabbiare se ti vedesse adess...
Ma era troppo tardi. La porta di casa si aprì con un colpo secco e Kagome fissò Inuyasha come se avesse appena visto un fantasma.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Un po' tutti
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Allora, prima di tutto vorrei ringraziare tutti quelli che hanno recensito la storia:

-Alys93

-Dony_chan

-Kitsune demon

-Irina

-Whyatt

-Mewmisi

-Kejti

-Sakurina4e

davvero un grazie ENORME! Senza le vostre recensioni non avrei avuto nessuno spunto per andare avanti a scrivere questa storia! Un bacione a tutte/i, vi adoro!

Bene, ora vi lascio al terzo capitolo ^^

p.s. NON FATE CASO ALLA SCELTA DEI NOMI DEI CAPITOLI CHE LASCIA ALQUANTO A DESIDERARE! Bene, ora vi lascio in pace ;)

 

 

 

Biscotti al cioccolato

 

 

-Ragazze fate piano o li sveglierete!

-Naaah, guarda come dormono. Neanche una cannonata li sveglierebbe.

Si sentì la vibrazione di un cellulare.

-Yuka, spegni quel maledetto coso!

-Scusate! È Maso...

-Chi?

-Quello con cui ho ballato ieri sera.

-Magari di cognome fa Chista.

-Chi è Chista Maso?*

Ayumi sospirò e Yuka scoppiò a ridere.

-Ssssst! Guardate, si stanno svegliando! Pronta, Ayumi?

-Sono già in posizione!

-Credete che Kagome si arrabbierà?- chiese Eri, esitante.

-Forse, ma poi ci ringrazierà.

 

 

 

 

Qualcuno gli stava accarezzando il volto. Qualcuno dalle mani con dita finissime e delicatissime, che avevano un caldo e dolce profumo. Inuyasha aprì appena gli occhi e vide che quelle che pensava mani erano in realtà i capelli profumati di Kagome che il vento stava sollevando. I capelli della ragazza erano tornati praticamente normali dopo la sera prima.

Anche Kagome si svegliò in quel momento: si rizzò a sedere e cominciò a stiracchiarsi. Inuyasha trovò che in quel momento assomigliasse molto ad una gatta. Poi la ragazza gridò. Evidentemente si era dimenticata che era tra le braccia del mezzo demone e che era su Goshimboku perchè si sporse di lato (per scendere dal suo letto immaginario) e cadde portandosi dietro Inuyasha che la teneva ancora tra le braccia dalla sera prima.

-Aaaaaah!

SBAM! Kagome cadde rovinosamente sopra Inuyasha con un tonfo doloroso.

Il mezzo demone emise un sibilo appena udibile anche se aveva la bocca spalancata e gli occhi sgranati.

-Ooops. Scusa, Inuyasha. Ehi, ti senti bene? Sembri sul punto di vomitare.

Inuyasha divenne prima rosso, poi verde, poi giallo e infine viola. Rispose a tono con un filo di voce.

-Sei una scema! Mi se caduta sopra... ehm, sopra i gioielli di famiglia!

-Sopra i che?- chiese Kagome. Ma quando vide Inuyasha che si copriva le zone in mezzo alle gambe con le mani e guardando il colorito viola del mezzo demone capì. Divenne paonazza anche lei.

-Oddio! Oddio, Inuyasha scusa, scusa! Ti sei rotto...? cioè, voglio dire... ti funziona anco... ehm... intendevo... insomma, tutto bene?

Nonostante tutto, però, sembrava sul punto di scoppiare a ridere. Il mezzo demone la fulminò con lo sguardo -Sto benissimo, non mi vedi?

Parlò con voce strozzata e Kagome scoppiò a ridere.

-Smettila di ridere!

-E tu smettila di fare quella voce!

-Non ci riesco!

-E io non posso smettere se non la smetti prima tu- disse, ma fu interrotta da un nuovo attacco di risa.

Il mezzo demone incrociò le braccia al petto e guardò da un'altra parte.

-Oh, dai, non te la sarai mica presa?

Inuyasha non rispose.

-Perchè non mi rispondi?

Lui, per tutta risposta, continuò a fissare un punto indefinito tenendo, in realtà, la coda dell'occhio puntata su Kagome.

Nella mente della ragazza rimbombò la voce della sua amica Ayumi.

"Fagli vedere che non si può ignorare una ragazza."

"Ma che dici?!"

"Dimostragli che non se l'è rotto davvero!"

"Cosa?! E come dovrei fare?"

"La schiena, Kagome. Usa la schiena!"

Con uno scintillio malizioso negli occhi Kagome si avvicinò al mezzo demone che se ne stava seduto a gambe incrociate sempre guardandosi attorno. La ragazza si accovacciò fino a ritrovarsi faccia a faccia con Inuyasha. Quest'ultimo, che aveva preso un colorito abbastanza normale, arrossì nuovamente.

Kagome gli appoggiò le mani sulle spalle e si sporse fino a sfiorargli l'orecchio con le labbra. In quella posizione, se Inuyasha avesse abbassato lo sguardo, avrebbe visto la schiena scoperta di Kagome.

-Dai, non dirmi che sei ancora arrabbiato!- Disse stringendo il mezzo demone in un abbraccio.

La ragazza si accorse che il mezzo demone stava guardando in basso quando lo sentì deglutire e lo vide irrigidire la mascella.

Sorrise tra sé e sé.

-Aaaah, come sei noioso! Vado a cambiarmi.

Kagome si alzò e s'incamminò in casa. Quando chiuse la porta dietro di sé Inuyasha sospirò. Non averle toccato la schiena gli era costato uno sforzo enorme. Era così maledettamente bella dalla sera prima...

Inuyasha provò ad alzarsi in piedi ma una fitta acutissima di dolore lo rischiantò a terra.

Accidenti a lei. Ma non poteva ricordarsi dove avevamo dormito?

Poi uno strano odore giunse al suo olfatto. Era un odore familiare che proveniva dalle scale da dietro il tempio Higurashi. Ignorando il dolore, Inuyasha si alzò e si diresse verso la fonte dell'odore, ma non vi trovò nessuno.

Che strano... eppure avrei giurato che qui qualcuno c'era...

-Ehi! Inuyasha!

Il mezzo demone si voltò e vide con orrore le tre amiche di Kagome che si avvicinavano.

-Ehm... e voi che ci fate qui?

-Siamo venute a riportarti i tuoi vestiti assolutamente fuori moda- rispose Yuka.

-Ti serve assolutamente un nuovo guardaroba- ribadì Eri.

-A me serve solo che mi ridiate i vestiti.

Yuka gli passò la veste rosso fuoco di Inuyasha che aveva piegato con cura.

-FERMO!- gli ordinò Ayumi improvvisamente. Lo squadrò attentamente con lo sguardo. Si avvicinò sempre fissandolo con quello sguardo indagatore e gli alzò un braccio, poi gli girò intorno fino a ritrovarsi alle spalle del mezzo demone.

-Sei tutto sporco sulle natiche. Che hai fatto?- Inuyasha si allontanò con un balzo quando Ayumi cominciò a pulirgli i pantaloni con la mano.

-N-niente! Metti le mani a posto!- ringhiò arrossendo.

-Sappi che se ci trovo un solo graffio ti concio per le feste.

Inuyasha sospirò. Di quello non aveva assolutamente dubbi. Chissà, magari le ragazze del futuro sono tanto diverse de quelle della mia epoca per proteggersi dai pervertiti come Miroku...

-Tzè. Io vado a cambiarmi.

-Dov'è Kagome?

-Anche lei si sta cambiando.

Inuyasha andò verso il santuario del pozzo e vi entrò. A spogliarsi da quel vestito trovò non poche difficoltà, tra levarsi i pantaloni cercando di non fare danni e rimanere in equilibrio su una gamba sola.

-Ehi, Inuyasha ma che stai facendo lì dentro?- sentì chiedere la voce di Eri.

Inuyasha non rispose e uscì.

-Sai una cosa? Ti donava di più lo smoking...- commentò Yuka. Eri e Ayumi annuirono.

-Tzè. Io vado.

-Eh, no! Tu non vai da nessuna parte!- esclamarono le tre a stereo afferrandolo per la veste.

-Ci devi dire com'è andata la serata con Kagome! Vogliamo i particolari!

Il mezzo demone sospirò -Incredibile... non pensavo esistesse qualcuno più irritante di Koga, e invece...

-Chi è Koga?- chiese Ayumi.

Inuyasha arrossì. Anche solo parlare di quel lupo rognoso gli faceva andare il sangue alla testa -Koga è un altro ragazzo innamorato di Kagome.

Yuka, Eri e Ayumi spalancarono occhi e bocca -Come?! Si è dichiarato?

-Sì e ora crede che Kagome sia la sua promessa sposa...

-Come?- fece Ayumi sconvolta.

-Perchè diavolo non ce l'ha mai detto?- inveì Eri.

-E lei? Lo ricambia?- chiese Yuka.

-Ovviamente no! Kagome... non è interessata a quell'idiota!

-Scusami?- chiese la voce di Kagome dietro di lui.

Inuyasha si voltò. Kagome era in piedi con le braccia incorciate e un sopracciglio alzato. Era vestita con la sua solita divisa scolastica, ma i capelli erano ancora più mossi del solito. Le incorniciavano il viso divinamente.

-Oh! Ciao ragazze!- esclamò poi, quando si accorse di Yuka, Eri e Ayumi -Che ci fate qui a quest'ora?

-Siamo venute a portare al tuo ragazzo la sua veste a dir poco orrenda, e stavamo per andarcene quando Inuyasha ha nominato un certo Koga...

-Oh- Kagome arrossì e abbassò lo sguardo.

È... imbarazzata?!, pensò con sgomento Inuyasha.

-Ragazze non...

-Perchè non ce ne hai mai parlato?

-Di', Kagome, è carino?

-Più o meno di lui?- chiese Ayumi indicando vagamente Inuyasha.

-Grrr... meno ovviamente!- fu la risposta del mezzo demone, che tutti ignorarono.

-Ehm...- fu la risposta di Kagome.

-Diglielo Kagome!- Inuyasha la fulminò con lo sguardo.

-Non voglio parlare di Koga. Non c'è niente da dire. È vero, crede che io sia la sua donna, ma io... io... be'...- non finì la frase, ma sorrise calorosamente a Inuyasha che arrossì, distogliendo lo sguardo.

Yuka, Eri e Ayumi facevano saettare gli occhi da Kagome a Inuyasha, sorridendo.

-Bene, ragazze. Direi che le cose tra questi due si stanno facendo serie- osservò Ayumi -Yuka, Eri. È venuto il momento del discorso...

Yuka e Eri presero a braccetto Inuyasha e lo portarono verso il tempio del pozzo.

-Ehi! Che discorso?- chiese Kagome.

-Tranquilla... si presume che il discorso sulle api e i fiori lui lo sappia già... o almeno spero per te, tesoro- la tranquillizzò Yuka.

-Ehi, aspettate un momento... che c'entrano le api e i fiori? Dove mi portate? E lasciatemi... e dai...!

-Ma che gli volete fare?- chiese Kagome, leggermente preoccupata.

-Tranquilla, tesoro. Vogliamo solo spiegargli che se fa lo stupido ci pensiamo noi a fargliela pagare!- disse Ayumi mentre seguiva i tre -Tu resta qui, non ci metteremo molto.

Quando Ayumi chiuse dietro di sé la porta del santuario, Inuyasha credette che le tre volessero fargli chissà quale incantesimo che lo trasformasse in un rospo magari solo per aver dato della stupida a Kagome.

-Allora, Inuyasha- cominciò Yuka non appena le tre ragazze ebbero messo il mezzo demone con le spalle al muro -Noi tre siamo le migliori amiche di Kagome e le vogliamo molto bene...

-...il che vuol dire che Kagome ci racconta tutto...

-...non ci mentirebbe mai...

-...e ci ha raccontato delle tue frescate con la tua ex...

-...e da questo momento, visto come stanno andando le cose tra voi due, non dovrai mai più farla soffrire, chiaro?!

-...non dovrai essere scontroso e soprattutto stupido...

-...be' ora gli stiamo chiedendo di non essere maschio, però- osservò Eri.

-Hai ragione. Sii stupido ma non troppo, soprattutto con Kagome.

-Se la farai soffrire ancora...

-O se la toccherai nel modo sbagliato...

-Ti veniamo a cercare personalmente e te la facciamo pagare cara, ci siamo spiegate abbastanza bene?!

Inuyasha deglutì e in tono rassegnato rispose -Benissimo... ora posso andare?

-Oh, sì. Va' pure, ma ricordati del nostro avvertimento.

-Noi ti teniamo d'occhio!- minacciò Ayumi indicando prima i suoi occhi con indice e medio e poi quelli di Inuyasha.

Inuyasha si batté il palmo della mano sulla fronte quando le sentì ridere fuori dal santuario.

-Noi tre andiamo!

-Finalmente!- gemette il mezzo demone.

-Guarda che ti abbiamo sentito, cretino!- urlò Eri.

-Faresti meglio a stare zitto!- rincarò la dosa Ayumi -Per come ti vesti la gente portebbe scambiarti per un ritardato mentale.

Inuyasha pensò che il muro non era mai stato tanto invitante per batterci la testa come in quel momento.

-Kagome possiamo andare, adesso?

-Dove vuoi andare?- chiese lei. Inuyasha notò che aveva in mano uno strano quaderno che prima non aveva.

-Dall'altra parte, naturalmente.

-Scordatelo.

-Come?

-E io dovrei lasciare da solo Sota?!

A questo, Inuyasha non aveva pensato. Sospirò. Poi, improvvisamente riconobbe quell'odore che aveva sentito prima. Era rimasto talmente inebriato dall'odore caldo di Kagome che non aveva associato l'odore di Yuka, Eri e Ayumi a quello sentito vicino alle scale.

-Se vuoi andare, vai.

Inuyasha alzò un sopracciglio -Non ti lascio sola.

-Dai su, andiamo a fare colazione- propose Kagome, addolcendo il tono.

Kagome entrò in casa, seguita a ruota da Inuyasha che era felicissimo di poter incrociare nuovamente le braccia nelle maniche della sua veste come prima. I vestiti del futuro sono decisamente scomodi, concluse il mezzo demone.

Inuyasha si sedette al solito posto che occupava quando cenava a casa di Kagome e osservò la ragazza che apparecchiava. Si muoveva con grazia per la cucina e arrossì quando si accorse di essere osservata.

-Che vuoi mangiare?

-Bistecca.

Kagome rise -Non a colazione. Te la faccio per cena, d'accordo?

Inuyasha sbuffò.

-Ti va un po' di latte coi biscotti?

-Che sono i biscotti?

Kagome prese un dolcino a forma di cerchio tutto nero -Assaggia.

Inuyasha si sporse in avanti e lo annusò. Kagome si morse il labbro per non ridere. Assomigliava proprio ad un cagnolino.

-Di' "ammi"!

-Che?

-Zitto e apri la bocca.

Inuyasha obbedì e attaccò un morso al dolcino. Sgranò gli occhi.

-Ma che cos'è? È buonissimo!

-Sono biscotti al cioccolato. Sono ancora più buoni se li mangi con il latte.

Kagome riempì una tazza di latte e mostro a Inuyasha come inzuppare i biscotti.

-Cavoli Kagome, come mai non li hai mai portati di là?

-Non lo so. Ma se ti piacciono li posso portare, se vuoi.

-Sì. Ora mangia anche tu. Non ho dimenticato quello che è successo ieri, sai?

-Va bene.

È strano vederlo mangiare così... è strano vederlo comportarsi come un ragazzo della mia epoca.

La ragazza osservò mutamente i lineamenti del mezzo demone. Inuyasha era proprio bello... talvolta Kagome non riusciva a staccare lo sguardo da quello ambrato di lui. Era così magnetico, così ipnotizzante...

-Ehm... Kagome, va tutto bene?- chiese Inuyasha con un biscotto in bocca.

Kagome scosse la testa -Sì, tutto bene. Oops!

La ragazza aveva fatto cadere per sbaglio il biscotto che aveva in mano. Si alzò e si chinò per raccoglierlo: era rotolato per terra, vicino al mezzo demone. Quando volse lo sguardo in alto vide che Inuyasha la stava guardando in modo strano. Aveva uno sguardo che Kagome non gli aveva mai visto in volto, uno scintillio che non riconobbe.

-Va... va tutto bene, Inuyasha? Tu hai...

Inuyasha la ignorò. Non sapeva cos'avesse. Non sapeva perchè d'un tratto, da un giorno all'altro, vedesse Kagome così tanto più bella di prima. Sapeva solo che voleva sentirsi di nuovo felice, felice come lo era stato quando l'aveva baciato, felice come mai prima d'allora.

Kagome non seppe ritirarsi dall'intensità dello sguardo del mezzo demone e chiuse gli occhi, mentre lui continuava ad avvicinarsi e ad avvicinarsi...

E la felicità esplose in Inuyasha come fuochi d'artificio, potenti, luminosi e bellissimi da contemplare.

La circondò con le braccia e la fece alzare in piedi, senza mai staccare le loro labbra. La sollevò da terra, tanto era felice, e cominciò a girare su se stesso.

-Ehi sorellina dove...? AH! MA COSA STAVATE FACENDO?!

Sota, il fratellino minore di Kagome entrò in quel preciso momento in cucina. Inuyasha e Kagome si staccarono immediatamente l'uno dall'altra facendo perdere l'equilibrio alla ragazza che per poco non finì in terra. Si voltò verso il mezzo demone, furiosa -Ma cosa diavolo ti salta in mente?! Stavo per cadere idiota!

-Tzé, sai che novità.

-Cosa vorresti dire?!

-Che ormai ci sei fissa per terra! Mi volto un secondo e ti trovo col sedere per terra!

-A cuccia!

SBAM!

-Maledetta...

-Chi è quello coll'abbonamento faccia a terra, adesso?!

E in uno spiraglio di capelli corvini, Kagome uscì dalla cucina, dimentica del bacio appena ricevuto.

Dannazione... se ora Sota lo dice alla mamma e al nonno mi uccideranno! Ma che mi è venuto in mente... baciare Inuyasha! Inuyasha! No, assolutamente no... dev'esserci stato un errore da qualche parte...

Ma l'errore, Kagome non riusciva a trovarlo.

 

Intanto, in cucina...

 

-Fra-fratellone, cosa stavi facendo a mia sorella?!

-N-niente!

-Ma vi stavate... vi stavate baciando! Cavolo!

Inuyasha arrossì e ricominciò a mangiare i biscotti, nervosamente.

-Comunque, non vi ho sentiti arrivare ieri sera...

Inuyasha, per non rispondere, si ficcò in bocca quanti più biscotti gli fu possibile.

-Occhio fratellone che ti ci strozzi con quei cosi...- lo avvertì Sota, con un sorrisetto.

In quel momento entrò Kagome.

-Io vado.

-Ove vai?- chiese Inuyasha, con la bocca piena.

-Che schifo, Inuyasha! Non si parla con la bocca piena! A cuccia!

SBAM!

-Accidenti a te, Kagome!

Kagome di diresse verso la porta di casa dicendo -Inuyasha, io vado a fare la spesa, tu resta qui con Sota.

E uscì. Inuyasha ringhiò. Accidenti a lei, deve fare sempre di testa sua!

-Fratellone che cos'hai fatto a Kagome?

Inuyasha si tirò su con un balzo -Ma l'hai visto anche tu! Non ho fatto assolutamente niente!

-Non intendevo questo...- ribatté Sota, con un tono poco paziente.

-Che vuoi dire allora?! Spiegati!

-Oggi... non sai che giorno è?

Inuyasha alzò un sopracciglio.

 

Uffa... se non fosse stato per mio fratello... ma cosa diavolo gli era preso a Inuyasha? Mah...

A questo pensava Kagome mentre camminava per le strade ancora illuminate di Tokyo. Pensava ancora allo sguardo del mezzo demone poco prima di averla baciata. Non aveva mai visto un'espressione del genere, dipinta su quel volto che ormai era convinta di conoscere a memoria.

-Ehi, ma quella non è...?

-Kagome!

-Kagome, da questa parte!

-Uh?

Kagome alzò lo sguardo e vide Yuka, Eri e Ayumi che correvano verso di lei.

-Ragazze! Come mai da queste parti?

-Eravamo uscite per compr...AHI!

Eri si dovette interrompere per una gomitata da parte di Yuka. Ayumi intervenne.

-Comunque! Abbiamo qui una cosetta per te!

-Eh?

-AUGURI KAGOME!

Ayumi le porse un pacchetto blu con un fiocco argentato sopra. Kagome lo prese con mani tremanti. Già... oggi è la festa della donna!*²

-Grazie mille, ragazze! Non dovevate!

-Chissà cosa ti regalerà Hojo...- mormorò Yuka, pensierosa.

"Non ci voglio neanche pensare!" urlò la ragazza dentro di sé.

-Ora dobbiamo andare, ma salutaci il grande puffo.

Kagome scoppiò a ridere -Sarebbe Inuyasha? Ma i puffi non sono bassi?

-Sì, ma il grande puffo è vestito di rosso, come il tuo uomo, cara.

Yuka ed Eri si stavano rotolando dalle risate e lo stesso Kagome. Una volta che si furono riprese, Yuka annunciò che doveva tornare a casa e, insieme alle altre due, si separarono da Kagome.

-Ah, un'ultima cosa! Non aprire il nostro regalo se non sei con mr. Cervello-bacato! E soprattutto, non farlo vedere a nessun'altro okay?

Le aveva detto Eri facendole l'occhiolino prima di andare via. Kagome aveva annuito, titubante.

 

Nel frattempo, a casa di Kagome...

 

-Sono morto! Cavolo, Kagome mi ucciderà!

Sota sospirò -Non si può arrabbiare con te. Infondo, tu non potevi sapere che oggi è la festa della donna...

Inuyasha si prese i capelli tra le mani -E ora che faccio? Devo farle un regalo, qualcosa...?

-La mimosa. Un mazzo di mimosa andrà benissimo.

-La... mimosa? Quella gialla con i fiori a pallini.

-Proprio quella- annuì Sota.

-Dove la trovo?

-C'è una casa con un giardino enorme qua vicino. Lì c'è per forza. Ci passo sempre per andare a scuola, se vuoi ti ci porto!

-Andiamo prima che Kagome ci scopra!

 

Kagome camminava a testa bassa, portando a fatica il sacchetto con la spesa. Lo prese con due mani e cercò di far leva col suo peso.

Ma dov'è Inuyasha quando serve?!

E, come per magia, eccolo lì che correva verso di lei.

-Kagome!

-Ehi, Inuyasha, mi daresti una mano?

Il mezzo demone atterrò vicino alla ragazza e le prese la busta dalle mani.

-Woah, ma che c'hai messo dentro? È pesantissima!

-Sono le tue amate bistecche.

Inuyasha le rivolse un'occhiata obliqua e si accorse che la ragazza teneva in mano un pacco regalo con l'odore delle sue amiche sopra. Solo l'odore di quelle tre gli metteva paura. Entrarono in silenzio in casa e Kagome cominciò a fare le bistecche alla griglia.

Il mezzo demone aspettò che finisse, poi le tappò gli occhi con le mani, la sollevò e la portò in camera sua.

-I-Inuyasha, ma che stai facendo?

-Guarda...

Inuyasha tolse le mani dagli occhi della ragazza e la sentì trattenere rumorosamente il fiato. Si portò le mani alla bocca e gli occhi le si riempirono di lacrime.

-Buona festa della donna, Kagome.

Il stanza della ragazza era piena di rami di mimosa. Sembrava che sulla carta da parati della stanza vi fosse stampata una fantasia armoniosa di rami di mimosa. La stanza era impregnata di aroma di mimosa, e Kagome pensò che mai in tutta la sua vita aveva ricevuto un regalo tanto bello.

Si voltò e abbracciò il mezzo demone, che sorrideva ancora.

-Graze! Grazie, Inuyasha! È bellissimo!

Inuyasha la strinse a sé e, ridendo, le baciò la fronte.

-Andiamo, ora. Non voglio che le bistecche si freddino!

Kagome sorrise -Va bene.

La ragazza intrecciò la sua mano con quella di Inuyasha e scese al piano di sotto.

Dopo aver cenato assieme a Sota e alla mamma e al nonno di Kagome (che arrivarono non appena si furono seduti a tavola). Mangiarono tutti insieme, anche se non si poteva chiamare 'mangiare' il modo in cui Inuyasha stava addentando la carne, poi sotto richiesta di Inuyasha ritornarono dall'altra parte del pozzo.

Kagome stringeva ancora a sé il regalo di Yuka, Eri e Ayumi. Appena giunta dall'altra parte si sedette appoggiando la schiena a Goshimboku e lo scartò, aspettandosi il peggio dalle sue tre fantastiche amiche.

Sentì che Inuyasha si sedeva accanto a lei per sbirciare il contenuto.

L'album era bianco con al centro una rosa rossa brillante e sul fondo della copertina c'era una scritta.

"Questa è la storia della Bella e la Bestia"

 

 

 

 

 

 

*Quello scambio di battute non l'ho inventato io, ma è successo veramente allo scorso capodanno e mi sembrava carino ;) ovviamente il copyright va ai miei amici xD

*² L'idea iniziale era che fosse il compleanno di Kagome, ma mi è sembrato un po' impossibile visto che dopo sette stagioni Kagome fa appena in tempo a dare l'esame e stando all'anime, il suo compleanno dovrebbe essere più o meno nei primi tempi dell'anno scolastico. So che l'idea della festa della donna è un po' patetica, ma non sapevo che inventarmi xD

  
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