Era sabato pomeriggio, il sole con i suoi tiepidi raggi riscaldava tutta Inazuma Town.
Lui e sua sorella stavano facendo una passeggiata nel parco ridendo e scherzando.
All’improvviso però:

-Hic!-  
Kidou divenne rosso per l’imbarazzo, gli era venuto il singhiozzo ed aveva avuto un singulto così forte che tutte le vecchiette nei dintorni si erano voltate verso di lui.

-AH AH AH! Nii-san ti dovresti vedere allo specchio, hai una faccia  troppo buffa!-

Haruna si stava piegando in due dalle risate. Poi però si calmò e guardandolo da dietro i suoi occhiali gli sorrise angelicamente.

-A parte gli scherzi, dovresti  ripetere la filastrocca del singhiozzo.-

-E qual-hic! Sarebbe?-

-Ma come non la conosci? Fa così:

Singhiozzo mio singhiozzo
Vai nel mare vai nel pozzo.
Vai nel cuore di chi mi ama
Se mi ama se lo tenga
Se non m’ama me lo renda!

Devi dirla tutta d’un fiato però, sennò non funziona.-

-Ma è una hic stupidata, figurati se funziona davvero!-
disse schietto.

Haruna però fece quella faccia da cane bastonato alla quale non riusciva mai a resistere.

-E daiiiiiii! Che ti costa provare Nii.san!?-

-Va hic bene!- ripeté un attimo mentalmente la filastrocca per vedere se la ricordava, poi prese un respiro ed iniziò:

-Singhiozzo mio singhiozzo
Vai nel mare vai nel posso.
Vai nel cuore di chi mi ama
Se mi ama se lo tenga
Se non m’ama me lo renda!-

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Nello stesso momento in un altro luogo…
Fudou era appoggiato all’inferiata del balcone e teneva il mento sul palmo della mano destra. Stava guardando il cielo con aria annoiata quando…
-HIC!-