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Autore: 1rebeccam    14/10/2011    19 recensioni
Chiusa nella camera da letto continua a dondolarsi sul pavimento stringendo un fagotto tra le braccia.
Oh..ti prego…ti prego!
Sussurra così piano da fare sembrare la sua preghiera solo un pensiero…Ma la preghiera non viene ascoltata, la porta d’ingresso si apre di botto e lei ha la consapevolezza che lui è ormai dentro casa…e vuole ucciderla!
...Come può capire il peso di quell’enorme macigno che si sta sistemando comodo sul suo piccolo cuore e che quello che sta assaporando, ha un nome ben preciso... DOLORE!
Questa storia fa parte della serie: "Stella... Stellina!" - L'inizio
Genere: Azione, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Stella...Stellina!'
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Stella...Stellina!
 
*
La Ciliegina sulla Torta

*
26 capitolo

 


E’passata mezza notte quando rientrano a casa e Stella è arzilla più che mai. Sarebbe stata un’impresa metterla a letto, ancora così eccitata per la festa.
Martha e Alexis si ritirano nelle loro stanze.
Kate si toglie le scarpe e si siede sul divano.
-Allora Stella, possibile che tu non sia ancora stanca?-
Lei sorride e continua a saltellare sul divano, le butta le braccia al collo e la chiama ancora mamma. Kate la stringe forte e restano così un paio di minuti.
Rick le osserva un attimo, rapito da quella scena. Dopo poco si siede accanto a loro e si intrufola nell’abbraccio.
-Devo aver fatto cose meravigliose nella mia vita precedente, per meritarmi tutto questo.-
-Stai facendo cose meravigliose anche in questa vita. E io sono fortunata perché Cupido ha sbagliato mira un paio di volte, ma non si è arreso e alla fine ha fatto centro.-
-Detective Beckett, tu mi stupisci. Non mi hai ammonito per il mio ego e in più stai dicendo che credi a Cupido?-
-Se mi perdo nei tuoi occhi, posso credere qualunque cosa, anche che sei un alieno! Meno male che poi ritrovo la lucidità e mi perdo nei meandri di quell’azzurro che appartiene ad un essere in carne ed ossa!- sta per aggiungere più in carne che ossa da un po’ di tempo, ma decide di graziarlo visto che al momento è contenta  e in vena di dolcezze.
-Io mi sono perso nei tuoi occhi da tanto e ormai sarà difficile che ritrovi la strada. -
Si baciano e Stella mette le manine sul viso di Rick ridendo e quando si staccano, ridono a loro volta.
-
Ci penso io a lei, tu va pure a letto.-
-No, dai, non sono così stanca…-
-Per una volta obbedisci tu agli ordini detective, ci penso io.-
-Va bene. Vado solo a prepararmi, poi vengo a darle il bacio della buonanotte.-
Mentre la prepara, la piccola gioca con il fidato Pufpuf, Rick la osserva e sorride. Il suo sguardo sembra arrivare lontano, quando su quel fasciatoio c’era Alexis e lui sapeva perfettamente che per il suo matrimonio non c’era futuro. Si sentiva in colpa per la sua bambina, perchè avrebbe sofferto per gli sbagli che fanno gli adulti. Ma grazie al cielo Alexis non ne aveva risentito troppo. Ora è nella stessa situazione, due occhioni azzurri lo guardano con fiducia, ma la differenza è che il suo cuore è pieno. Pieno di ogni tipo di sentimento. Amore, passione, desiderio, gioia. Adesso una cosa non esclude l’altra. E il motivo di questi sentimenti chiusi tutti insieme nel suo cuore e nella sua vita, si trova nella stanza di fronte.
-Sai una cosa tesoro? Tu ed io abbiamo una missione. E stasera la porteremo a termine… con o senza vittoria, non importa, ma il momento è arrivato. E’ stata una serata troppo importante per te e per tutti noi, e adesso dopo la tua candelina sulla torta, manca la ciliegina.-
Stella lo guarda seria, dal tono di voce capisce che Kick le sta dicendo qualcosa d’importante.
-
E tu sei una ciliegina perfetta! Adesso ti spiego cosa devi fare…-
Kate è seduta sul letto, ha tra le mani una busta da lettera e sembra assorta in un pensiero triste, quando entra Stella tutta sola, le va vicina e si appoggia alle sue gambe.
-E tu? Non dovresti essere a letto? Che fine ha fatto mister babysitter perfetto?-
La bambina ha come sempre Pufpuf tra le mani e glielo mette addosso. Kate per un attimo pensa che voglia giocare, ma quando lo prende in mano, si rende conto che dentro al suo pancino c’è qualcosa di duro.
Apre la cerniera e ne esce fuori una piccola scatolina di legno, con un bocciolo di rosa intarsiato sopra.
-E questo cos’è? Un regalo per me?-
Stella sorride e lei se la siede sulle ginocchia.
-Che ne dici  se lo apriamo insieme.-
Con la manina di Stella sulla sua, apre delicatamente la scatolina, ma solo per metà.
Intravede l’interno di velluto rosso scuro e qualcosa che riluce all’interno. Chiude gli occhi e sospira, da un bacio tra i capelli a Stella e apre del tutto la scatola. Incastrata nel morbido velluto c’è una veretta di platino e diamanti.
Lei resta di stucco. Non se lo aspettava. No, proprio non se lo aspettava.
Una doppia fascetta di piccoli diamanti da un lato e una sola fila di piccoli diamanti dall’altro, con al centro un diamante più grande, con un taglio a rosa, non troppo sollevato dal resto dell’anello. Elegante e brillante come le stelle. Splendido!
-Che fai, usi una minorenne come ricettatrice? Lo sai che c’è la prigione per questo?-
Rick fa capolino dalla porta sorridendo.
-Ho solo pensato che davanti a lei, non avresti avuto il coraggio di spararmi.- Si avvicina e continua a voce bassissima…
-Alexis sta origliando, crede che non me ne sia accorto.-
-Che significa questo Rick?- gli chiede dolcemente guardando l’anello, lui si abbassa davanti a lei e le copre le mani con le sue.
-So che per te è stato difficile cambiare e rivoluzionare la tua vita, decidendo di venire a vivere in una casa che ha OCCHI e ORECCHIE- dice a voce alta per fare sentire ad Alexis che si è accorto di lei, ma la ragazza non ha nessuna intenzione di dileguars -e di questo ti sono grato. So anche che  ho due matrimoni falliti alle spalle, e che tu li  temi. So che tremi al pensiero di essere etichettata solo come la mia musa ed ennesima, momentanea conquista, ma la tua paura più grande è che ti porti all’Empire State Bulding e davanti al mondo intero e un maxi schermo possa fare qualcosa che ti farebbe cadere la faccia a terra- lei ride scuotendo la testa -tranquilla non lo farò. Ho fatto cose megagalattiche per Meredith e Gina, ma solo perché tra di noi mancava sempre qualcosa, c’era sempre un vuoto, e l’unico modo che avevo per riempirlo era con cose futili e costose e grandiose… ma non con te. Tu riempi la mia vita in ogni senso, in ogni cellula, in ogni respiro. Tu,sei il mio Empire State Bulding! Per questo, per quello che voglio chiederti, non serve altro… solo noi due- fa cenno con la testa verso la porta -beh, solo noi due più gli occhi e le orecchie della casa!-
Kate sorride abbassando gli occhi e Alexis, fuori dalla porta, invece li alza al cielo chiedendosi quando suo padre si deciderà ad arrivare al sodo, ma Rick continua imperterrito.
-So che per te va bene così, che un’unione legale non è importante… e anche a me va bene così, davvero… però… ho guardato questo anello in vetrina per più di un mese. Quando l’ho visto la prima volta ho subito pensato che era bello ed essenziale, come te. Mi sono ripetuto giorno dopo giorno che prima o poi lo avrei comprato, ma non avevo il coraggio di farlo, perché forse non ne saresti stata contenta. Il giorno che abbiamo conosciuto Stella, non so perché una vocina dentro l’orecchio mi ha detto 'vallo a comprare stupido'. E poi a Stella è piaciuto subito. Quello che sto cercando di dire… ecco io… insomma tu… -
Kate si fa seria e guarda la bambina.
-Stella, siamo proprio nei guai, lui dovrebbe sostenerti economicamente con le parole, ma se va avanti così, dovremo contare solo sul mio stipendio!-
Rick sospira, sembra un ragazzino alla sua prima cotta, ha cominciato spedito, ma una volta arrivati al dunque, balbetta. Gli ha sempre fatto quest’effetto, ancora adesso, basta che lei lo guardi fisso negli occhi e non riesce più a parlare correttamente.
-Io sto cercando di dirti… vorrei che tu capissi… che non c’è mai stato nessuno prima di te… e nessuno ci sarà dopo. Non sarai mai la terza scelta come pensi tu, né tanto meno momentanea… io vorrei… insomma, anche se tu non volessi… mi piacerebbe comunque che portassi questo anello, come pegno di appartenenza l’uno all’altra… però stasera dopo tutte le emozioni che abbiamo provato… adesso siamo davvero mamma e papà… io devo chiedertelo…insomma io sarei felice se tu…-
-Castle!- lo interrompe bruscamente lei.
-Sssi?!- risponde lui deglutendo stupito da quell’interruzione.
-Vuoi sposarmi?- gli chiede Kate sorridendo e subito dopo si morde il labbro inferiore, stringendo Stella ancora di più a sé. Lui resta interdetto da quella richiesta rubata sul filo d’arrivo, non se lo spettava. Non da Kate, non da lei che non ha mai voluto che lui gliela facesse. Un attimo interminabile di silenzio assoluto li avvolge e all’improvviso da fuori la porta si sente urlare.
-EVVAIII, SSSIII, NONNA BATTI IL 5!-
Rick alza gli occhi al cielo e poi li posa su quelli di Kate.
-Anche con annessi e connessi… tutto in blocco?-
-Soprattutto con annessi e connessi e tutto in blocco! Sto aspettando una risposta Castle!-
-Si!-  
Le prende il viso tra le mani e appoggia le le labbra alle sue.
-Si.-
A quel punto Alexis e Martha entrano in camera applaudendo e abbracciandoli assieme.
-Detective, se mi liberassi degli annessi e connessi, quale sarebbe la pena?-
Chiede Castle fingendosi irritato, mentre sua madre gli stropiccia i capelli come se fosse un bambino.
-Silenzio e noia assoluta.- risponde lei ridendo.
-Oh, piantala Richard, volevamo solo essere sicure che arrivassi fino in fondo. Meno male che lo ha fatto Kate, aspettando te Stella avrebbe compiuto due anni, sono praticamente le 2.00 del mattino e noi vorremmo proprio riposare le nostre stanche membra.-
Lo ammonisce Martha, poi prende Stella in braccio.
-Andiamo tesoro, stasera ti mette a letto la nonna, sarai stanca. Dì buona notte a questi due tontoloni.-
Ed esce di scena con la sua solita aria da diva, seguita da una Alexis sorridente e soddisfatta, mentre Stella fa ciao ciao con la manina.
Rick si siede sul letto accanto a Kate, ha un’aria strana, il viso pensieroso.
-Perché hai quella faccia, non ci sarai rimasto male perché ho accelerato le cose?-
-No amore mio, anzi! E’ stato inaspettato e fuori da ogni logica, fantastico!-
 -Allora che ti succede Rick?-
-Ha… detto… nonna? L’hai sentita? Mia madre ha detto… la nonna ti mette a letto? Cioè… l’ha detto davvero?-
Kate sorride e gli sistema i capelli accarezzandoli.
-Si, lo ha detto, ma non preoccuparti, non è malata. Forse è solo stanca data l’ora, vedrai che dopo una bella dormita, si riavrà e le ordinerà di chiamarla Martha.-
-Tu credi?-
Si guardano seri per un attimo e poi scoppiano a ridere.
-No, Rick, non credo. Ho l’impressione che Stella si sia impossessata di tutti noi, compresa tua madre.-
Lo bacia, prima in fronte, poi sugli occhi e infine sulle labbra.
-Hai intenzione di mettermelo?- gli sussurra guardando l’anello.
Rick lo estrae dalla scatolina e con le mani che gli tremano, lo mette al dito della sua musa. Lo ha sognato per così tanto tempo e ora la realtà è infinitamente più bella del sogno.
-E’ davvero bello, Stella ha buon gusto, non troppo esagerato, sobrio…-
-Elegante e luminoso, serio. Come te!-
La stringe a sé. Kate sorride e si ritrova a pensare che negli ultimi mesi non ha fatto altro. Sorridere. Con il cuore leggero, consapevole che d’ora in avanti, qualunque pena o dolore o tristezza avrebbe dovuto affrontare, si sarebbe trovata stretta a lui, come in quel momento… sempre!
-Certe volte mi guardo indietro ed è come se fossero passati anni, tanto mi sento cambiata, invece sono solo pochi mesi.-
-Ma tu non sei cambiata, Kate. Hai solo liberato il cuore dalla paura e hai ricominciato a dargli fiducia.-
 -Come fa a dire sempre quello che voglio dire io? Non capisco come ho potuto fare a meno di te per tanto tempo. Ho sempre saputo di amarti e non so nemmeno quale reale paura avessi, in fondo ci sei sempre stato. Anche quando sei andato negli Hamptons con Gina, ho dato la colpa a te, ma io avevo la mia responsabilità. Siamo sempre stati vicini, senza incontrarci mai.-
-Forse non era il momento. Forse nonostante i nostri sentimenti, non era il nostro momento giusto. Dovevamo crescere tutti e due… e io sono cresciuto parecchio con te.-
-Non crescere troppo Castle, adoro il bambino che sei.-
-E io adoro la bambina che sei diventata.-
-Non dimenticherò mai questa sera. Sai che non mi sarebbe importato se non mi avessi mai chiesto di sposarci, ma stasera… davvero non ho più nessun dubbio, nessuna paura. E sentire Stella- si ferma un attimo con la voce rotta dall’emozione  -chiamarmi mamma! Insomma, ha guardato la foto di sua madre e mi ha chiamato come lei… io… io spero davvero di meritarlo.-
Rick la scosta da sé e la guarda negli occhi.
-Kate, tu ami quella bambina?-
-Farei qualunque cosa per quella peste.-
-Allora ti meriti di essere definita la sua mamma.-
-E tu il suo papà!-
Mentre l’abbraccia nota la busta da lettera sul comodino.
-Cos’è quella?-  
-Me l’ha data suor Mary, stasera… 



Continua...



Angolo di Rebecca:

Eccovi finalmente...
lo scatolino... che nessuna aveva dimenticato.


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Una proposta un pò insolita, visto che alla fine è stata proprio lei a farla...
(Mi sono divertita a farla dire a Kate)
e adesso cosa sarà quella busta che le ha dato suor Mary?

...mi sa che sono diventata troppo sdolcinata
...non rimproveratemi 
:)
  
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