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Autore: 1rebeccam    21/10/2011    16 recensioni
Chiusa nella camera da letto continua a dondolarsi sul pavimento stringendo un fagotto tra le braccia.
Oh..ti prego…ti prego!
Sussurra così piano da fare sembrare la sua preghiera solo un pensiero…Ma la preghiera non viene ascoltata, la porta d’ingresso si apre di botto e lei ha la consapevolezza che lui è ormai dentro casa…e vuole ucciderla!
...Come può capire il peso di quell’enorme macigno che si sta sistemando comodo sul suo piccolo cuore e che quello che sta assaporando, ha un nome ben preciso... DOLORE!
Questa storia fa parte della serie: "Stella... Stellina!" - L'inizio
Genere: Azione, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Stella...Stellina!'
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Stella... Stellina!
 
*
Come Piccole Luci Brillanti nel Cielo!

*
27 capitolo

 
 
-E’ una lettera che Hellen ha scritto a Stella!-
Rick la guarda sorpreso.
-Una lettera per Stella?-
Lei annuisce.
-L’ha scritta il giorno prima di essere uccisa, sapeva di essere in pericolo e ha voluto lasciarle qualcosa di lei, nel caso non fosse riuscita a salvarsi. E non ha fatto solo questo. Il giorno dopo il suo funerale, suor Mary ha ricevuto un intero plico per posta. Dentro c’erano tre buste. Una conteneva i documenti che ha scaricato sulla chiavetta usb, che incriminano i due dottori e l’agenzia di pompe funebri. Ha scritto a suor Mary, che se le fosse successo qualcosa prima che tornasse a riprendersi Stella, avrebbe dovuto consegnare tutto alla polizia. Ha anche lasciato una sua dichiarazione scritta e firmata in cui spiega per filo e per segno come sono andate le cose.
-Non posso crederci, ha pensato a tutto. Quando Bellows le ha offerto dei soldi, ha capito di essere in pericolo e ha fatto in modo che fossero fermati comunque. Li avresti arrestati lo stesso, anche se non avessimo capito che Jeremy non c’entrava niente.-
-Già, Montgomery porterà i documenti dal procuratore domani. Quei mostri non usciranno mai più di prigione.-
-E le altre due lettere?-
-Una era personale per suor Mary. Le raccomandava Stella.-
Rick la guarda allarmato.
-Aspetta, le voleva dare l’affidamento della bambina?-
-Calma Rick, non partire in quarta. Le ha scritto che le avrebbe fatto piacere che Stella avesse una vera famiglia, un papà che non ha mai avuto, una mamma e magari dei fratelli, sempre sotto la sua supervisione e approvazione. Ma se non ci fosse stato nessuno a prendersene cura, allora l’avrebbe dovuta tenere con se. In un caso o nell’altro non avrebbe dovuto occuparsene Jeremy, perché non lo riteneva in grado di farlo. Però gli ha raccomandato anche lui. Ha chiesto a suor Mary di aiutarlo a disintossicarsi, dicendole che tutti hanno diritto ad una seconda possibilità, e se lei ne avesse avuto tempo e modo gliel’avrebbe concessa.-
-Era veramente una ragazza splendida! Ma perché suor Mary non ha detto niente quando ha ricevuto il plico?-
-Perché a lei va bene che Stella abbia come papà un uomo con il cuore buono.-
Gli sorride dolcemente accarezzandogli il viso e Rick quasi si sente a disagio.
-E’ felice che Stella stia con noi!- Prende la lettera sul comodino e lo guarda egli occhi -e poi c’era questa, indirizzata a Stella. Nella lettera a Suor Mary, scrive che le farebbe piacere che un giorno possa leggerla, ma capisce benissimo che in caso di adozione, la sua nuova famiglia potrebbe non volerle rivelare nulla del suo passato. Così suor Mary mi ha presa da parte stasera e mi ha dato la lettera, dicendomi che si fida del nostro istinto e che possiamo decidere come meglio crediamo.-
Rick le stringe le mani.
-Io credo che Stella abbia il diritto di sapere chi era sua madre, per questo ho detto al giudice di redigere i documenti lasciando il suo cognome accanto al nostro.-
-Lo so e sono d’accordo! La foto di Hellen sarà sempre sul suo comodino e un giorno, quando sarà abbastanza grande da chiederci chi è la donna nella fotografia,  le racconteremo tutto, quanto l’ha amata… e come è morta…-
-Dovrà essere fiera della sua mamma- le posa un bacio sui capelli -sarà fiera di tutt’e due le sue mamme!-
Si perdono nei loro sguardi per un attimo, poi si prendono per mano, come se nello sguardo avessero letto i loro pensieri e si dirigono nella camera di Stella. Dorme tranquilla, a pancia in giù, con il pollice in bocca e l’adorato Pufpuf stretto nella manina.
Si siedono a terra appoggiati alla sponda del lettino, Kate apre la busta e prende la lettera. Guarda per un attimo quelle frasi scritte da una mamma spaventata, consapevole di essere in pericolo e che vuole assolutamente lasciare un saluto pieno d’amore e di dolcezza alla sua bambina, sapendo che forse non l’avrebbe rivista mai più. Dopo un forte sospiro comincia a leggere sottovoce…
 

Stella! Stella! Stella…
Nei mesi in cui ti aspettavo, non riuscivo a trovare un nome adatto a te. Chi mi era vicino, diceva che doveva essere un nome importante, altisonante, melodioso. Io riuscivo solo a pensare che un nome è per sempre, e deve essere quello giusto. Mentre venivi al mondo e il dolore confondeva tutto, il mio unico pensiero era che saresti stata una bimba senza nome per chissà quanti giorni. Perché non riuscivo comunque a darti un’identità. Questo mi spaventava più di tutto. Che identità avresti avuto con una mamma da sola, che non poteva darti altro che il suo amore, sicuramente non una vera famiglia. Forse stavo per darti una vita senza senso e solo per il mio egoismo, senza pensare che tu non ne saresti stata felice e ne avresti sofferto per sempre. Quando sei venuta fuori, strillavi come una matta, e io continuavo ad essere confusa, a chiedermi se mi avresti mai perdonata per averti messa al mondo senza un papà. Poi suor Mary ti ha appoggiata  addosso a me e tu invece di continuare a strillare, hai smesso di colpo e hai aperto gli occhi, tra la meraviglia di tutti. Eri splendida! Nel senso letterale del termine. Mi hai guardata e io ho guardato te, brillavi come una stella. Così ti saresti chiamata, come quelle minuscole luci brillanti nel cielo scuro, come quei piccoli scintillii che ti fanno alzare la testa e restare incantati. Stella… la mia Stella. La mia luce nel buio della notte. E niente mi avrebbe mai riportata indietro. Niente mi avrebbe mai fatto pensare che io avessi sbagliato o che tu potessi essere uno sbaglio.
Se stai leggendo queste mie parole, significa che non ci sono più da molto tempo e che qualcuno buono e gentile, che si è preso cura di te, è stato altrettanto coraggioso e altruista  da dirti chi realmente sei e da darti questa lettera. L’ho scritta sapendo di essere in pericolo e che probabilmente non avrei avuto più la possibilità stringerti tra le braccia. Desideravo che almeno ti restasse un mio ricordo. Quello che è realmente successo e le circostanze che mi hanno portato via da te, te lo racconteranno i tuoi attuali genitori, se lo riterranno opportuno. Io voglio solo farti sapere quanto sei stata importante per me e quanto mi mancherà vederti crescere.
Certe volte la notte sto a guardarti dormire per ore. Sei così bella, dolce e indifesa, ma capace di darmi una grande forza. Quando le giornate diventano pesanti, basta la tua risata sdentata per farmi tornare la forza e l’energia necessarie per andare avanti anche da sole. Tu, io e Pufpuf, insieme ce l’avremmo sempre fatta. Avrei voluto un  po’ più di tempo per stare con te, tra qualche settimana ti sarai già dimenticata di me, ma è inevitabile, sei troppo piccola per potere avere memoria della tua mamma a lunga durata. Mi sarebbe piaciuto continuare a deliziarmi con i tuoi splendidi sorrisi. Chiunque si è preso cura di te, sicuramente si è innamorato del tuo sorriso, oltre che dello splendore dei tuoi occhi. Anche se sono sicura che sei stata tu a scegliere la tua nuova famiglia. Nei tuoi pochi mesi di vita sei sempre stata selettiva con le persone. Se qualcuno ti andava a genio, facevi mille moine per farlo innamorare, ma se qualcuno non ti piaceva mettevi il broncio e non ti muovevi finchè non andava via. Perciò sono sicura che sei stata tu a scegliere. Hai scelto sicuramente qualcuno che, con il suo calore ti ha fatto sentire a casa!


A questa frase Kate si ferma, le lacrime le impediscono di continuare a leggere, la stessa cosa che ha provato lei. Sentirsi a casa.
Rick le prende la lettera dalle mani e continua…
 

 
Io ti ho amato più della mia vita, tu sei stata la mia luce, il mio respiro, la mia gioia e ora sei la gioia di qualcun altro e spero si rendano conto di quanto sono fortunati.
A voi, che amate mia figlia come fosse vostra non posso che dire grazie… per averla accettata, amata e soprattutto per averle permesso di leggere questa lettera. Ci vuole coraggio per dire al proprio figlio che è stato adottato e il perché, soprattutto in questo caso. La mia paura più grande è che lei possa avere pensato di essere stata abbandonata. Ma se sta leggendo le mie parole, non è successo e di questo vi sarò sempre grata!
Ti ho amata, tesoro. Ti amo e ti amerò sempre, anche se invisibile, anche se da lontano. Ora sarò io la tua stella, ricordati che sarò la tua luce dovunque ti troverai, come tu sei stata la mia… Stella.
Grazie, perché hai dato un senso alla mia vita!
Con il cuore pieno d’amore…
La tua mamma.


 
Quando finisce di leggere si voltano a guardare Stella che continua a dormire tranquilla. Hellen ha ragione, sono fortunati ad averla lì con loro. Sono fortunati che lei li abbia scelti e che abbia deciso di punto in bianco di chiamarli mamma e papà. E’ vero, un figlio lo cresci, non è necessario che abbia i tuoi geni, non quando ti guarda e ti sorride come Stella.
Rick ripiega la lettera e la ripone delicatamente dentro la busta. La richiude con cura, prende Kate per mano e tornano in camera da letto. Apre la piccola cassaforte a muro dietro la specchiera e la chiude dentro.
-Resterà qui, fino a quando sarà in grado di leggerla e capirla.-
Appoggia la mano allo specchio che nasconde la cassa forte.
-Grazie a te, Hellen…-
Kate gli cinge la schiena con le braccia e appoggia la testa sulle spalle.
-Deve aver passato delle ore terribili, piene di angoscia per la paura non solo di essere uccisa, ma che potessero fare del male alla sua bambina! Non è giusto… aveva tutta la vita davanti… Se solo avesse chiamato subito la polizia!-
Lui si gira e la avvolge dolcemente in un caldo abbraccio.
-Era sola e ha fatto la cosa che le sembrava giusta per Stella, ci vuole un gran coraggio per affrontare una situazione del genere e credimi Kate, per tenere al sicuro un figlio, il coraggio lo trovi per forza!-
-Spero davvero di non deluderle mai!-
-Ti ha scelto lei come mamma, perciò non deluderai né lei, ne Hellen- le sussurra con gli occhi lucidi mentre la bacia  -e poi ti conosco abbastanza da sapere, che se occorresse daresti la vita per Stella… ora andiamo a dormire, fra qualche ora la piccola peste correrà ovunque e noi saremo sfiniti a starle dietro.-
-Parla per te. Te l’ho detto che devi fare qualcosa per quella pancetta che ti fa venire il fiatone.-
-Io non ho la pancetta!- piagnucola lui mentre lei lo trascina a letto  -non avrò gli addominali scolpiti…-
-Ma la pancetta si…-
Termina lei punzecchiandolo sulla pancia, facendogli il solletico. Lo bacia e si mette a cavalcioni sopra di lui.
-Devi assolutamente fare un po’ di movimento, ho pensato che potrei aiutarti- si china a mordergli l’orecchio -magari possiamo cominciare subito!-
-Mmmhh… mi piace il tuo stile di personal trainer…-
-Dovrai impegnarti parecchio per ottenere dei risultati.-
-Sono pronto a tutto, mi rimetto nelle tue mani, fai di me ciò che vuoi, chiedimi tutto quello che vuoi!-
-Oh, a questo proposito Richard...- riprende lei con voce suadente, continuando a morderlo sul collo -voglio sposarmi su un dirigibile.-
Rick la blocca di colpo tenendola per le braccia e la guarda dritto negli occhi con la fronte corrucciata.
-Avevo sperato che ne prenotassi uno per il compleanno di Stella, fortuna che non l’hai fatto, perchè ora credo che sarebbe splendido per un matrimonio!-
Rick continua a guardarla stranito, lei è seria.
-Che c’è? L’idea del dirigibile non ti piace? Meglio un transatlantico?-
-Kate… beh… non saprei dove trovare un dirigibile, ma posso sempre informarmi!-
Risponde lui pensieroso, come se i suoi ingranaggi cerebrali fossero già in movimento per capire come e dove trovarne uno.
-E’ che non mi aspettavo una richiesta del genere, non da te, mi hai preso alla sprovvista. Davvero vorresti una cosa così enorme e appariscente per il nostro matrimonio?-
-Che c’è? Non sono all’altezza delle altre? Non mi merito qualcosa di megagalattico anche io?-
Gli dice stizzita sedendosi sul letto con le ginocchia tra le braccia.
-Ma no, tesoro, che dici? Certo che ti meriti qualunque cosa, solo che… Pensavo volessi qualcosa di meno eclatante…-
-Certo, sono  solo la terza!-
-Kate ma che stai dicendo? Io… tu non sei la terza… tu… mi spieghi come siamo arrivati a questa discussione?-
Si sente frustrato da quella situazione, come catapultato in un’altra realtà e quando Kate nota lo sguardo da cucciolo non può fare a meno di ridere a crepapelle.
-Rick,  sei così adorabile. Saresti capace di trovarlo anche in capo al mondo quel dirigibile, non è vero?-
Si avvicina a lui, gli mette la mano sul viso e continua con lo stesso tono seducente di prima della falsa lite. 
-Niente dirigibile Richard, ti stavo solo prendendo in giro, ma tu mi hai presa sul serio?-
-Certo che ti prendo sul serio Kate… perciò non vuoi…-
-Un dirigibile? Un transatlantico? Una nuvola personale nell’alto dei cieli? No Richard. Solo tu ed io!-
-Tu ed io, che cosa meravigliosa la vita! E dimmi detective che giorno e mese preferiresti, così vedo di tenermi libero!-
-Tu tieniti libero comunque e sempre… e poi… questo si chiama futuro Richard, adesso preferirei… dove eravamo rimasti prima del dirigibile?-
-Hai ragione detective, meglio pensare al presente, all’immediato presente!-


Continua... 



Angolo di Rebecca:

Salve a tutti...
Per questo capitolo non so cosa dire,
credo si commenti da solo.
Pieno di miele e d'amore sdolcinato anche questo,
ma alla fine la vita senza amore sarebbe come il mondo senza nutella!
E dopo questa perla di saggezza vi auguro assieme a Stellina un buon fine settimana
dandovi appuntamento per l'epilogo (finalmente!) dell'avventura di questa bimba che
ha rubato il cuore di Rick e Kate e non solo il loro...

: )
  
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