Only You:
 

Capitolo 3: Risvolti..particolari.

Era passato un giorno e LeShawna si ritrovò nuovamente in quei brutti vicoli, guardandosi attorno in modo sospetto, come il giorno prima. Arrivò al riformatorio e, come il giorno precedente, chiese di Duncan e poi aspettò. Nel frattempo si guardò attorno, sperando che il delinquente dalla cresta verde aveva deciso di rispondere alla sua amica. Come il giorno prima, Duncan, arrivò lentamente accompagnato dalle guardie, con le mani nelle tasche e quell'aria da strafottente. Si sedettero e rimasero soli.
"Le hai risposto?"
Chiese LeShawna, senza mezzi termini. Era così ansiosa di poter aiutare l'amica che non voleva perdere neanche un secondo di più. Il ragazzo alzò un sopracciglio e la guardò divertito.
"Io sono tipo da rispondere ad una lettera, secondo te?"
Rispose ironico, sogghignando appena e appoggiandosi contro lo schienale della sedia. A dire il vero era stato tutta la notte sveglio per riuscire a scrivere due righe decenti da recapitare alla sexy asiatica, ma nulla lo convinceva. Si sentiva insicuro e emozionato...e questo non andava bene. L'amica lo guardò male, poggiando le mani sul tavolo.
"Amico, non abbiamo molto tempo. Heather è diversa da quando ha scoperto di provare certe emozioni e, fidati, è molto più spaventosa ora, con i capelli scompigliati e lo smalto rovinato, di prima, seppure sia sempre stata perfida con tutti."
Affermò la ragazza di colore. Il punk sospirò, perdendo per un attimo il sogghigno. Non riusciva più a sopportare quella situazione. Passò una mano tra la cresta e chiuse gli occhi.
"Non posso sapere cosa sta accadendo a Heather e, sinceramente, non so nemmeno cosa sta succedendo a me. So solo che tutto questo non mi piace."
Disse secco, aprendo gli occhi e puntandoli in quelli scuri dell'interlocutrice.
"E poi domani uscirò da qui, non ne vale la pena scriverle una lettera. La andrò a trovare non appena metterò piede fuori da questo lurido posto."
Completò, alzando di poco gli angoli della bocca, in una parvenza di sorriso. L'amica si fece attenta.
"Prometti?"
Domandò, guardandolo in modo minaccioso. Duncan rise. Come se gli potesse fare paura.
"Promesso."
Rispose, riprendendo il suo solito tono di voce. Neanche il tempo di aggiungere altro che dovette tornare nella sua camera. LeShawna sorrise soddisfatta e uscì dal riformatorio e si diresse verso casa. Nel frattempo il punk si era appena seduto in un angolino. Mise la mano nella tasca e ne uscì un pezzo di carta. Sospirò e guardò la scrittura tremolante che diceva Ciao, amore mio.

Angolo dell'autrice isterica:
Chiedo scusa per il ritardo madornale, ma un po' non avevo idee, un po' colpa della scuola...e ho tardato tantissimo ç_ç In più questo capitolo è anche corto ç_ç Scusate!! Comunque..eccomi qui finalmente! Grazie a Silv_, Court_And_Heather_Debby e a AlexisAndGwen per aver recensito il capitolo precedente. Spero che questo corto capitolo vi sia piaciuto e spero anche di non fare troppo tardi la prossima volta. Saluti, Pat.