Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: _Imperfect_Girl    15/10/2011    0 recensioni
Abbey Adams.Un nome, mille significati.
Abbey Adams è solamente e unicamente se stessa, in tutte le sue sfaccettature.
Abbey Adams non è una delle solite ragazze che vanno in discoteca a sballarsi. Lei preferisce restare a casa a leggere un libro davanti al camino.
Abbey Adams non è la solita ragazzina che cerca il principe azzurro.
Ma se fosse il principe azzurro a venire da lei, direttamente da Londra?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Nel corso delle due settimane non ho fatto altro che fantasticare su questo Danny. In ogni momento libero, cioè quasi sempre, la mia mente cercava di immaginare come fosse fatto. Alla fine creai un Danny così perfetto e adorabile che poteva fare invidia ai principi azzurri della Disney. Ovviamente quando mi trovai faccia a faccia col vero Danny fu tutta un’altra storia.
Mi ricordo come ieri quella mattina, quella mattina dove tutto iniziò.
Mentre io dormivo beatamente, ovviamente non era affatto così, ero eccitata all’idea di vedere questo Danny ma cercavo di non darlo a vedere. Come stavo dicendo, mia sorella corse in camera mia tutta euforica dicendo che erano arrivati e che mamma mi voleva di sotto.
Appena sentii ERANO ARRIVATI balzai dal letto, mi vestii alla meno peggio, mi pettinai e corsi giù senza nemmeno guardarmi allo specchio. Sinceramente, avrei dovuto farlo.
 
“ Tesoro ma che fine avevi fatto? Scusate mia figlia ma è una dormigliona!” dice mamma visibilmente imbarazzata.

“ Piacere sono Mike e lei è mia moglie Tina. Questi sono i miei figli Danny e Crystal.” Dice un uomo alto e muscoloso.

“ Piacere Abbey” dico timidamente mentre stringo la mano a Mike e a sua moglie.
Crystal prima di salutarmi mi osserva per qualche istante, poi fa un sorrisetto strano.
Sembra una mini Sam. Alta, grazie ai tacchi, snella e con un sorriso malizioso. Perché sono circondata da Barbie??
Danny invece è completamente l’opposto di quello che immaginavo fino a qualche minuto prima. Mi ero immaginata il solito biondo, affascinante e anche un po’ strafottente. Il tipico ragazzaccio che piace a quelle di classe mia ma, mi sbagliavo di grosso.
In realtà lui è moro, con degli occhi più azzurri del mare, un sorriso dolce e un’aria amichevole. Altro che ragazzaccio!
Rimango a fissarlo per tutta la “ visita” della casa, finché non mi guardo allo specchio.
Corro in camera mia e rimango a fissarmi davanti allo specchio come un automa. Davvero ho avuto il coraggio di uscire da questa stanza conciata così??
I capelli erano tutti arruffati in testa, cosa strana visto che ho dei capelli liscissimi. Uno sguardo ebete, dovuto al fatto che mi ero svegliata qualche minuto prima e la maglia messa al contrario. Chissà cosa avranno pensato di me!

“ Oddio, sono un mostro!” dico ad alta voce, dando sfogo alla mia frustrazione.

“ Non dire così.” dice una voce maschile alle mie spalle. Mi volto e vedo Danny che mi sorride divertito.
Gli stavo per chiedere come mai fosse in camera mia ma, subito mi viene in mente che ora è anche la sua.
Cerco di abbassarmi i capelli con le mani poi corro in bagno. Mi giro la maglia, mi pettino e mi siedo a pensare. Non capisco perché sono scappata così, se prima dubitava solo un po’ della mia sanità mentale, ora deve pensare che sono una vera pazza.
Dopo una decina di minuti decido di uscire dal bagno. Apro la porta e mi trovo Danny seduto sul suo letto con mia sorella sulle sue gambe, che vista ripugnante!

“ Ehm...” dico guardando furiosa mia sorella. Lei mi sorride, da un bacio all’angolo della bocca a Danny e corre fuori.

“ Non è come sembra. Lei è entrata e visto che non sapevo nulla...” inizia a dire gesticolando.

“ Non devi giustificarti, soprattutto con me. Mia sorella è una bella ragazza e la conosco troppo bene per rimane delusa dal suo comportamento. Non farci caso....” dico prendendo un libro e iniziando a leggere.

“ Fa così con tutti?” chiede stendendosi sul letto.

“ Solo con quelli carini. Ma ti devo avvisare, stanza mia, regole mie. La prima è non disturbare MAI Abbey mentre legge.” Dico senza staccare lo sguardo dal libro.

“ Ah...ok. Ci sono altre regole che dovrei conoscere?” dice ironico.

“ Non invadere i miei spazi. Soprattutto il mio letto, che può essere paragonato al mio mondo. E non prendermi in giro per queste regole.” Dico seria.

“ Ai suoi ordini.” Dice facendo il saluto militare, mi scappa un sorriso.
Credo se ne sia accorto perché sorride compiaciuto mentre sfoglia uno dei miei libri.
Rimaniamo in silenzio per un po’, finché non entra mia sorella.

“ Hey Danny, ti volevo chiedere se volevi uscire con me. Non in quel senso, ovvio! Voglio solo farti conoscere la mia comitiva, così non farai la fine di mia sorella. Allora, ci stai?”

“ Ok.” Dice poco convinto mentre mi guarda compassionevole.

“ Non pensare a lei, rimarrà sola a vita mentre noi ce la spasseremo.” Dice tirandolo via.
Rimasi a fissare la porta per tantissimo tempo, cercando di non pensare alle parole offensive di mia sorella.

Non pensare a lei, rimarrà sola a vita...

Perché ha detto così? Pensa davvero questo di me? Non posso crederci...
Io le voglio bene, anche se la ritengo una poco di buono, barbie e presuntuosa. Invece lei pensa che io sia un caso disperato, una persona che ha perso la vita...diciamo un automa.
Ed effettivamente lo sono. Non ho ambizioni, non ho sogni, non ho progetti per il futuro e non provo amore e attaccamento per qualcosa.
Lentamente la vista mi si offusca,colpa delle lacrime che spingono per poter uscire e liberare tutta la mia frustrazione e rabbia. Possibile che mia sorella riesca a farmi sentire una nullità solo con una frase?!
Prendo un cuscino, lo stringo forte a me e lascio che le lacrime scendano solitarie mentre io mi dispero come una bambina.
 
Rimasi tutto il pomeriggio lì, a piangere come se stessi cacciando via tutto il mio essere dannatamente priva di sentimenti o solamente, priva d’amore.
A interrompere i miei pensieri tristi e le lacrime è mia mamma che, con la sua solita finezza, mi urla dalla cucina.

“ ABBEY MUOVITI A SCENDERE! CHE STIAMO TUTTI QUA, MANCHI SOLO TU! VELOCE!”
Svogliatamente mi alzo e vado in bagno a sciacquarmi il viso. Sembro un mostro ma meglio non dare a vedere nulla, quindi sfoggio uno dei miei migliori sorrisi e scendo.

“ Finalmente! Sto morendo di fame, se non fosse per mamma adesso non troveresti neanche un po’ di pane!” dice con il suo solito tono stridulo mia sorella.

“ Mi dispiace aver fatto tardi al pranzo reale, la prossima volta cercherò di essere puntuale.” Rispondo acida mentre mi siedo all’unico posto libero, al lato di Mike e di fronte a Danny.

“ Ragazze smettetela di litigare! Almeno oggi fate le persone educate, abbiamo ospiti...” dice mamma.

“ Non preoccuparti Chole, sono ragazzi ed è normale.” Dice in tono divertito Mike, peccato che io non intendevo essere divertente. Dio quanto odio mia sorella e i suoi modi altezzosi!
Il resto della serata  passa velocemente e per fortuna mia sorella non ha continuato ad infastidirmi ma ha iniziato a flirtare con Danny. Sembrava strano che non ci avesse ancora provato!
Appena finito di mangiare scappo in camera per non correre il rischio che mamma mi chieda di aiutarla, io aiutare in casa? MAI!

“ Hey anche tu sei scappata dalla cucina?” mi chiede Danny, che sta comodamente steso sul suo letto.

“ Non ho proprio voglia di lavare i piatti. E tu come mai sei scappato?” chiedo sedendomi sul mio letto.

“ Tua sorella, non per offendere, è un tantino insistente.” Dice sorridendo.

“ Non offendi. Non mi interessa proprio della sua vita privata. Sai, sei l’unico ragazzo che non ha ceduto alle avance di Sam.”

“È troppo piccola!” dice divertito, evidentemente è abituato ad uscire con ragazze più grandi...mah, uomini!

“ Quindi vuoi dirmi che non hai mai pensato, nemmeno dal primo momento, che lei fosse carina?” chiedo con fare inquisitorio.

“ L’ho pensato un po’ prima di vedere come ti eri vestita!” dice ridendo.

“ Simpatico! Volevo vedere te, appena sveglio!”

“ Guarda che neanche ora hai una bella faccia. Hai pianto?” dice avvicinandosi a me.
Io, di tutta risposta, mi allontano fino a finire con la schiena contro il davanzale delle finestra.

“ Non voglio mica mangiarti! Ora ti sarai fatta male la schiena, che genia che sei!” dice con un tono divertito e preoccupato allo stesso tempo.

“ Preferisco mantenere le distanze. Non voglio che mia sorella pensi che le rubi le prede.” Dico acida.

“ Adesso sarei una di tua sorella? Ma falla finita! Non vedi che lei fa così solo per essere accettata? Si vede dalla gente che frequenta che  non ha cattive intenzioni.”

“ Tutta la scuola la conosce. È solo il primo anno che sta al liceo e già tutti i ragazzi la conoscono.” Dico abbassando la testa.

“ E questo il problema? Che lei è diventata popolare dopo neanche 9 mesi e tu, dopo anni, cerchi ancora di farti notare dal ragazzo che ti piace? Non pensavo fossi così superficiale...” dice con un tono da “so tutto io”.

“Non usare quel tono con me! Non mi conosci affatto e non pensare che così mi conoscerai più facilmente.” Dico furiosa.

“ Hey rilassati. Sei troppo stressata, non volevo offenderti. Scusa, prometto di pensare prima di parlare, ok?” dice porgendomi la mano.
Non gli rispondo, mi limito a stringergli la mano e lentamente mi lascio scivolare sul letto.

 “ Ma quello che ho detto era vero? Cioè, ti da fastidio che tua sorella sia popolare?” mi chiede curioso.

“ Per niente. Non mi interessa nulla di mia sorella. Mi da solo fastidio essere conosciuta come “Abbey la sorella di Sam Adams” che come “ Abbey Adams”. Io sono una persona che merita di essere considerata tale.” Dico sconfitta, senza pensare che con le mie parole ho rivelato un sacco di cose.

“Ah..” dice sorpreso Danny.

“Bene, visto che sei rimasto senza parole, possiamo chiudere questa conversazione. Buonanotte.” Dico alzandomi e andando in bagno.
Quando esco dal bagno, molto più rilassata, mi trovo un Danny in boxer che legge tranquillamente una delle mie riviste.

“ Pantaloncino no, eh?” dico mentre mi stendo sotto le coperte.

“ Potrei dire lo stesso di te. La magliettina che hai non ti copre per niente.” Dice sorridendo.
Mi gelo. Mi ero dimenticata che questa maglia mi andava lunga qualche anno fa, che figura!

“ Guarda le belle ragazze sul giornale, non me.” dico cercando di nascondere l’imbarazzo.

“ Come vuoi...”
Senza rispondere mi giro dalla parte opposta e cerco di dormire.


*NOTE DELL' AUTORE*
Grazie a chi ha recensito la storia, a chi l'ha messa tra le seguite e a chi l'ha semplicemente letta. Vorrei scusarmi per il ritardo ma la scuola e i vari impegni mi hanno presa totalmente e sono riuscita a pubblicare solo oggi.  
Spero che vi sia piaciuto e recensite! =)

Al prossimo capitolo,

La vostra Imperfect Girl 

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: _Imperfect_Girl