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Autore: Eyes of Mars    15/10/2011    3 recensioni
Hermione riceve una lettera dall'unica persona che abbia mai amato in vita sua. Una lettera che riassume gli ultimi 7-8 anni della sua vita. Il tutto, sulle note della bellissima Pearl - di Katy Perry (non credo potesse esserci canzone più adatta a lei). Mi auguro di non essere andata fuori dal tema della canzone e che vi piaccia.
Saluti!:D
Genere: Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Pearl.

 

 

Cara Hermione,

 

No, così non mi piace. Troppo "formale".

 

Cara Emi[*] - sì, ti piaceva essere chiamata così, lo so bene -

 

She is a pyramid, but with him she’s just a grain of sand

This love’s too strong like mice and men

Squeezing out the life that should be laid in.

She was a hurricane, but now she’s just a gust of wind

She used to set the sails of a thousand ships

Was a force to be reckoned with.

 

Era forte, la mia Hermione. Sì, la MIA Hermione. Ad Hogwarts, l'ultimo anno eri stata mia. Solo "Ronald Bilius Weasley", come lo chiamavi tu quando ti faceva arrabbiare, o Ron, come ormai usavo chiamarlo io, non era tornato. Per il resto c'eravamo tutti. Sia chiaro, però: dei tutti non mi importava granché. A me importava di te. Solo di me e te. Vissi quell'anno come una fuga dalla realtà. E ti capii. E vidi ciò che nessuno aveva mai visto di te. Ti vidi come non eri mai stata. Eppure, ti conoscevo bene, nonostante tutto! Mi sembrò che anche tu lo vivessi come una fuga. Perché, di fatto, eri totalmente diversa da com'eri stata prima di allora. Certo, diversa, ma al livello solo caratteriale. Per il resto, studiavi in continuazione, sempre, comunque e aggiungerei dovunque. E quando non studiavi dovevi pensare a mangiare, calcolare tutti quanti, eseguire il tuo ruolo da caposcuola, anche dormire, a volte, aiutare Ginny... Ah, la "piccola" Ginny! Che colpo al cuore quando si venne a sapere che stava con Blaise. Ti rendi conto? Blaise Zabini, Serpeverde! Qui, il "caro" Ron prese un colpo. Il primo di una lunga serie, poi.

 

She could be a statue of liberty, she could be a Joan of Arc

But he’s scared of the light that’s inside of her

So he keeps her in the dark

Oh, she used to be a peal, oh

Yeah, she used to rule the world, oh

Can’t believe she’s become a shell of herself

Cause she used to be a pearl

 

Ma tutte le cose che iniziano sono destinate a finire e anche quel settimo anno scolastico, che sembrò un minuto, più che vari mesi. Con la fine della scuola arrivò anche la nostra fine. Era inevitabile, lo sai. Già "vedevo" quel nostro futuro, diviso: tu che facevi una gran carriera al ministero, sposata con Ron e con qualche crisi isterica. Io, invece, il solito Auror. Quello che era certo, a parer mio, era che nessuno dei due sarebbe stato felice - per quanto si potesse sforzare. Uscimmo di lì e, per quanto il mio futuro fosse proprio identico a quello che avevo immaginato per me, il tuo non fu molto uguale. Insomma, non ti immaginavo felicissima, però almeno pensavo che solo quello sarebbe cambiato. Invece no. Venni a sapere - no, non osavo chiedere di voi, nonostante lavorassi proprio insieme a Ron. - che addirittura ti stavi sfinendo. Stavi finendo le tue forze, perché? Perché il cretino che avevi per fidanzato ti stava togliendo il tempo libero fuori dal lavoro. Ok, eri sempre al lavoro. Però lui ti tolse anche la libertà di uscire con qualche amica che non fosse Ginny - e guai se Ginny non era da sola! E tu? Tu sopportavi. Perché lo facevi, poi?

Così un giorno spuntò sul giornale che Hermione Granger e Ron Weasley si sarebbero sposati. Per un momento ho pensato che davvero tu mi avessi scordato. Cavolo, io, per quanto mi potessi sforzare non riuscivo più a pensare a nessun altra oltre te. Poi ho pensato che se lo credevo ero un illuso. E così era Ron. Sì, Ron era un illuso, se pensava di potere renderti felice. Solo io avrei potuto. Ho cercato di inviargli dei messaggi subliminali, a proposito, al lavoro, ma nulla! Non vuole capire. Non vuole proprio capire che ti rovina ogni giorno di più e di quanto questo sia visibile.

 

She was unstoppable

Moved fast as light, could never lench

But now she’s stuck deep in some man

Wishing that they’d never ever met

 

Si vedeva la signora Molly che piangeva a dirotto, si vedevano gli invitati che commentavano a bassa voce, magari perché stavano criticando il vestito dell'invitato accanto - che forse non conoscevano neppure. Io ero stato invitato, sì. Ero stato invitato come "collega di lavoro". Eh, non potevo certo chiedere di essere invitato come "il grande amore della sposa". Sarebbe stato un po' illogico. Poco male, almeno c'ero. La chiesa era gremita di gente felice. Solo due persone non erano felici, lì dentro, sai? Quelle due persone eravamo io e te. Strano, no? Eri la sposa! Quello era il tuo giorno. Il gran giorno, il giorno indimenticabile della tua vita. E noi non lo dimenticheremo. Non lo faremo perché sappiamo entrambi che non vedevamo l'ora che finisse, sappiamo entrambi che non era sopportabile questo inferno. Sappiamo entrambi che semmai uno avesse beccato gli occhi dell'altra, quel giorno sarebbe ulteriormente andato male. Perché, davvero, non ci tenevo a leggere il tuo volto, il tuo dolore. Causato da te stessa, ma comunque dolore non indifferente. E chi si accorse, quel giorno, di quel dolore? Noi due, solo noi due. Oltre noi, Ginny e Blaise, ma erano comprensibili, dato che sapevano di "Noi". Oddio, immagino quanto ti assillasse la piccola Ginny perché "Ehi, puoi ancora mandare tutto all'aria!". E' vero, Ginny, ma non lo farà mai la tua migliore amica, perché non è cosa giusta - pensavo. Pensare. L'unica cosa a cui non dovevamo più aggrapparci, almeno se non volevamo farci male.

E tu, tu cosa stavi pensando?

Stavi forse sperando, desiderando, che lui non esistesse?

Stavi forse sperando, desiderando, di non averlo mai incontrato?

Oh, eccoti. Mi nascosi dietro la colonna, alla quale stavo appoggiato: stavi vedendo un po' tutta la Chiesa, intorno a te. Mi stavi forse cercando? No, sapevi - sai - che non ce n'era bisogno. Sai che anche se lo volessi non uscirei mai dalla tua vita.

 

Do you know that there’s a way out?

There’s a way out, there’s a way out, there’s a way out!

You don’t have to be held down,

Be held down, be held down, be held down.

 

E pensavo:"Sai che puoi ancora uscire da tutto ciò, vero? Sai che non sei felice così e quindi staremo male? Sì, perché sai che io starò sempre male quando tu starai male. Lo sai bene. Lo so anch'io. Eppure, pensaci. Pensaci un solo attimo - e so che lo stai facendo come lo sto facendo io. Pensa se in questo momento tu non stessi con lui, ma stessi con me. No, te lo assicuro, non ci staremmo sposando. Però ora saremmo insieme. Saremmo felici. Insomma, la situazione contraria a quella che stai vivendo. Oh, finalmente sei arrivata all'altare. Sai com'è, ho sperato ogni minuto che a un certo punto di materializzassi davanti a me, mi prendessi per mano e fossimo andati via. INSIEME. Non è così. Guardalo - lo stai guardando. Quant'è felice? Quanto? Una gioia immensa. La posso immaginare. So che non la proverò mai - sai che non la proverai mai. Mi scusi se gli urlo mentalmente che è un illuso? Mi scusi se gli dico la verità? Pensa che ora tu stia sorridendo a lui. Lo so che stai sorridendo perché pensi alla comicità della situazione. So che stai viaggiando fuori di qui con la mente. E so che nella tua mente ci sono io. Semplicemente, vorrei esserci, non solo nei viaggi mentali. Anche tu ci stai immaginando insieme? Certamente, te lo si legge in faccia. Lo leggo io, lo legge Ginny che ora guarda Blaise in modo eloquente. Lo legge ora anche Blaise, che si gira verso di me per vedere se lo leggo anch'io. Sì, lo leggo anch'io, Blaise, il suo sguardo. Meglio di tutti gli altri. Meglio di Ron. Ora però nulla importa."

"Lo voglio." pronuncia il tuo sposo.

Ehi, che fai? Inizi a piangere? No, non questo colpo basso Emi!

Ehi, che fai? I tuoi occhi si stanno spegnendo!

Ehi, che fai? Illudi il tuo sposo che pensa tu pianga dalla felicità.

Ehi, che dirai ora?

No, scusami, ma non reggo. Saluti, gente, ora questa Chiesa ha un invitato in meno.

 

You don’t have to be shell, No

You’re the one that rules your world, ohh

You are strong and you’ll learn

that you can still go on

And you’ll always be a pearl.

 

Ora chiudo questa lettera, sì, la faccio finita. Ehi, Emi, quanti anni sono passati da allora? Sei? Beh almeno adesso sei felice. Insomma, in sei anni le cose cambiano. Se solo penso al "giorno più bello della tua vita". Ok, senza virgolette. Perché lo è stato. Egoisticamente ti dirò che lo è stato anche per me. Mi ricordo ogni momento, da quello in cui decisi di smaterializzarmi.

 

Blaise mi trovò e mi disse di tornare subito. Non capii il perché. So solo che sono sempre stato masochista. No, scusa, la verità è che speravo ancora che tu annullassi quella sceneggiata. Stavi ancora piangendo con tutta la chiesa che aveva gli occhi puntati su di te. Allora, ti decidi a dire quelle due parole?

Ehi, che fai? Vedo la scena a rallentatore.

Tu, che rivolgi uno sguardo eloquente a Ron - avrà mai capito quello sguardo? - e inizi a toglierti le scarpe.

Ehi, avevi già organizzato tutto? Dal vestito si potrebbe capire di sì.

"Togli" il bottone all'inizio della gonna lunga ed ampia ed eccoti con una gonna che arriva fin sopra il ginocchio e molto più... Normale. Un ultimo sguardo a Ron e poi parti. Corri verso l'uscita della Chiesa.

So già cosa fare. Mi smaterializzo dove - lo so - arriverai: il pozzo vicino alla Chiesa. Il giorno prima ci eravamo incontrati lì. Eccoti.

Ehi, ti sei fermata perché hai il fiatone. Ora ne approfitto!

Ho preso quella tua dolce manina - la sinistra, ovviamente - e con una smaterializzazione congiunta eccoci in quella camera del Malfoy Manor che ho preparato per un noi che - pensavo - non sarebbe mai esistito. Ti guardi intorno stupefatta. Se io non sapessi che sai sempre tutto, direi che non sai dove ti trovi.

 

Da allora siamo insieme. Non ci siamo più lasciati. Non ci siamo più nascosti. E ora, scusami, se non sono con te. Scusami davvero. Scusa se non sono lì con te, ma questo cavolo di lavoro mi ha preso alla sprovvista. Scusa se non sono lì con te ad aspettare che quel piccolo miscuglio tra Granger e Malfoy nasca.

Ehi, che fai? Piangi? No, non questo colpo basso Emi!

Il tuo, Draco.

 

P.S.: Scusami se non ti ho ancora sposato ma, sai, l'ultimo matrimonio che ho visto è finito un po' male..

 

She is unstoppable.

 

 

[*] :  il soprannome "Emi" l'ho messo perché mi è molto piaciuto dopo aver letto Oltre le apparenze .

Mars' Space:
Eccomi con la mia terza one-shot e prima song-fic. Ascoltando Pearl non ho potuto non pensare a Herm. E, ovviamente, ad una Dramione. Mi auguro che vi piaccia. 
Ringrazio chi anche solamente la leggerà.
Saluti!:D 
 

 
   
 
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