Erano passati anni dall’ultima volta.
Anni da quando un ragazzo aveva perso la vita perché LUI
era tornato.
E la paura di rischiare ancora era tanto alta che non si
era più parlato di organizzare un evento del genere.
Non si poteva rischiare.
Ma dopo la grande guerra magica una
piccola speranza era nata, LUI era morto, scomparso e non sarebbe certo
tornato.
Si poteva tentare ancora, provare, non costava nulla
dopotutto.
Quindi il Ministero della Magia decise
di tentare, vivere nella paura non faceva mai bene e raccogliere ancora le tre
grandi scuole di magia sarebbe stato bello.
Un nuovo Torneo Tre Maghi. Una nuova serie di sfide con
tre campioni ed un solo vincitore che avrebbe avuto
gloria eterna.
Ora l’unica cosa era comunicarlo agli studenti. Ne sarebbero
stati entusiasti.
Qualche settimana
dopo..
L’intera scuola di magia e stregoneria di Hogwarts si era
riversata nella sala grande della scuola pronta ad ascoltare l’annuncio che la
preside Minerva McGranitt aveva da fare.
Tutti erano emozionati, solitamente gli annunci si
tenevano durante le cene, ma quello fu improvviso. Vennero
persino interrotte delle lezioni.
La preside attese il silenzio totale prima di parlare.
Aveva una voce che richiamava subito l’attenzione, una voce provata dal tempo,
che nonostante tutto rendeva ancora la sua autorità.
“Sono passati tanti anni dall’ultima volta, da quando un
ragazzo perse la vita per il ritorno di Voldemort” fece una pausa, ormai quel
nome non faceva più paura. In molti avevano già capito dove
volesse andare a parare, a cosa si riferisse il grande annuncio.
“Ma i tempi sono cambiati, il rischio che un mago oscuro
così potete possa minacciare ancora la nostra comunità
è pari a zero, quindi, con il consenso del ministro della Magia” disse facendo
cenno verso un ometto piccolo e dalla testa pelata “sono lieta di comunicarvi
che Hogwarts sarà ancora teatro del rinomato Torneo Tre Maghi” sorrise prima di
scoprire il famoso Calice di Fuoco con il gesto della bacchetta.
Dal Calice sprizzò una fiamma blu e azzurra, una fiamma
che in molti ammirarono. “Come saprete l’età minima
per partecipare al torneo è di 17 anni, per le norme
di sicurezza” e dopo questa affermazione si alzarono mormorii contrariati al
quale la preside rispose con un sorriso. Capiva benissimo quanti di loro
avrebbero voluto cimentarsi nelle prove, quanti di loro volevano mantenere alto
il nome della loro famiglia.
Il suo sguardo si fermò sulla 15enne Lily Luna che
discuteva animatamente con la cugina Roxanne sulle sue doti, sul perché avrebbe
dovuto partecipare. Rox l’ascoltava sorridendo e
sicuramente nella sua testa già si vedeva come partecipante. Si,
avrebbe tentato. Dopotutto aveva 17 anni.
Qualche ora dopo Roxanne, Lily Luna e Rose si ritrovarono
nella sala comune della loro casa. Erano tutte eccitate all’idea di rivedere la
cugina Dominique, che per scelta della madre frequentava Beauxbatons.
Finalmente sarebbero state ancora insieme.
“Voglio partecipare santo Ippogrifo”
mormorò Lily schiacciandosi il cuscino sulla faccia. A quell’affermazione seguirono
le risate sonore delle due cugine “Parteciperò io per te piccola Lils!” sorrise
amorevole Rox. Era decisa a partecipare ormai, voleva
rendere suo padre fiero di lei.
“Ah io mi limiterò a guardare” rispose di rimando Rosie,
figlia di Ron ed Hermione “anzi, se verrai scelta dal
calice ti aiuterò, dopotutto sui libri si trova sempre tutto” concluse
sorridendo, prima di aprire un libro di antiche rune che lei usava per addormentarsi (volume di 12122323 pagine
uu).
“Chissà i ragazzi bulgari quando arriveranno e come
saranno” ridacchiò Rox, al pensiero di conoscere ragazzi nuovi “potrei sfidarli
a Quidditch, sarà divertente” concluse annuendo
convinta.
Parlarono del torneo tutta la notte, distraendo anche
Rosie dallo studio. Ormai quello era l’argomento del giorno no?
Ma anche i ragazzi erano decisi a
partecipare.
Albus Severus voleva seguire le orme del padre, voleva anche lui essere uno dei campioni e dirlo al padre.
Sicuramente sarebbe stato più vicino a lui in un certo senso. Scorpius aveva
una mezza idea, ma non
voleva sporcarsi le mani. Il suo unico pensiero era collegato alle francesine
che erano in visita alla scuola, o meglio, che sarebbero arrivate a giorni.
Hugo era troppo piccolo e seguiva il ragionamento di Lily
Luna, secondo il quale anche loro avevano le doti per partecipare e che
dopotutto l’età era solamente un numero.
Sicuramente ci avrebbero riprovato anche loro a 17 anni, non mancava così tanto tempo no?
Secondo il calendario gli studenti sarebbero dovuti
arrivare nel mese di ottobre, poco prima della settimana di Halloween. La prima
prova si sarebbe svolta nella metà di Novembre seguita dal ballo del Ceppo.
Nessuno ci aveva ancora pensato, tutti pensavano
ai vari modi per inserire il loro nome nel misterioso calice dalla fiamma
cerulea.
Durante la presentazione la preside aveva anche ricordato
il tentativo di due gemelli di evadere la linea dell’età creata dal preside
precedente, Albus Silente. Questa piccola precisazione fece morire di vergogna
Roxanne, dopotutto uno dei due era suo padre, ma le scappò anche una risata al
pensiero del padre e dello zio con una lunga barba bianca.
In tanti avrebbero tentato, in tanti avrebbero sperato e
in pochi sarebbero stati presi.
Era così, pochi avrebbero ottenuto il brivido di essere
scelti, di partecipare a sfide che potevano risultare
mortali, tutto per una cosa forse: la gloria eterna.