INTRO: Kagome ha vuotato il sacco... adesso tocca ad Inuyasha...
Ciao a tutti...
Ecco qui l'11esimo capito... e siamo quasi al rush finale...
Capitolo 11
Inuyasha e Kagome rimasero abbracciati a lungo, quando all’improvviso:
“Inuyasha… non dovevi dirmi qualcosa anche tu?”
Nel sentire quell’affermazione il ragazzo la lasciò andare di scatto, e
alzatosi, si spostò di un paio di passi facendo trasparire dal suo viso,
improvvisamente tiratosi, una certa inquietudine, che mise in apprensione Kagome:
“Inuyasha… che hai?” gli chiese lei avvicinandosi nuovamente all’hanyou.
“Ho deciso di andare, Kagome…” disse con tono funebre lui, lasciandola
totalmente paralizzata per lo stupore: “Ho deciso di tornare all’epoca Sengoku…
ma vorrei che tu rimanessi qui ancora qualche tempo…”
La domanda sconcertata di lei non si fece attendere: “Ma perché… e perché io non
dovrei venire con te??”
“Perché non riesco a dominare Tessaiga… e quindi, se tu mi restassi vicina,
correresti solo pericoli… per questo vorrei che rimanessi qui, almeno finchè non
sarò riuscito a venire a capo di difficile situazione.” Spiegò lui con tono
decisamente affranto: era evidente che quelle parole gli costavano molto e
questo Kagome lo aveva chiaramente percepito.
“Io non posso… non voglio abbandonarti Inuyasha… Non ti lascerò affrontare
questa prova da solo… e poi non ho paura, perché so che qualunque cosa succeda…
tu mi proteggerai” ribattè lei con tono amorevole stringendosi al ragazzo che
non potè non ricambiare il gesto.
“Grazie Kagome… se non ci fossi tu…”
“Quando avevi deciso di partire?” gli chiese lei, dopo qualche istante in cui
aveva assaporato la dolcezza di quelle parole.
“Volevo partire subito dopo avertelo detto… perché se ti fossi rimasto vicino,
sapevo che alla fine avrei desistito…” Ammise lui.
“Capisco… allora vado a preparare le mie cose… così possiamo partire” E detto
questo la ragazza si staccò da lui e corse in casa, ripresentandosi circa un’ora
dopo con il suo consueto zaino giallo sulle spalle.
I due salutarono tutti e si gettarono nel pozzo, venendo catapultati nell’epoca
Sengoku, dove i loro più cari amici li stavano attendendo ormai notevolmente
preoccupati. Inuyasha prese in braccio Kagome e con un singolo balzo uscì dal
pozzo e dopo averla fatta salire sulle sue spalle si diresse a gran velocità
verso il villaggio della vecchia Kaede, raggiungendolo dopo qualche minuto.
“Kagome… Inuyasha!!! Siete tornati finalmente!!” Shippo corse incontro ai due e
si rannicchiò tra le braccia dell’amica.
“Piccolo Shippo… sei guarito vedo!!” Notò compiaciuta lei accarezzandogli la
testa
Alle grida di Shippo in breve accorsero anche Miroku, Sango e la vecchia Kaede
che dopo l’allegria iniziale per aver ritrovato i propri compagni di avventure,
vollero sapere come mai fossero stati via così a lungo, ammettendo di essere
stati in pensiero, soprattutto viste le condizioni in cui Inuyasha aveva
abbandonato il villaggio.
I due passarono la serata a rassicurare i loro amici, raccontando poi le varie
situazioni in cui si erano venuti a trovare in quei giorni.
“Sarà meglio andare a letto adesso… domani dovremo alzarci presto se vogliamo
riprendere la nostra ricerca!” Affermò Miroku alzandosi e dirigendosi verso la
capanna dove solitamente dormivano, seguito a ruota da Sango, che si portò via
anche Shippo, lasciando soli Inuyasha e Kagome.
I due, dopo aver controllato velocemente che gli altri fossero effettivamente
andati a dormire, si sedettero vicini davanti al fuoco, che nonostante si stesse
spegnendo, ancora emanava una luce fioca e un po’ di calore.
“Sono felice che alla fine tu sia venuta con me… Kagome…” ammise l’hanyou
cingendola con il braccio sinistro, mentre lei appoggiava la testa sul suo
petto.
“Anche io sono felice di essere qui… con te…” gli rispose lei con voce calda e
delicata coccolandosi nell’abbraccio di lui.
“Forse dovremmo andare a letto anche noi… la tua è stata una giornata faticosa e
hai sicuramente bisogno di riposare…” le sussurrò Inuyasha rompendo il silenzio
che regnava ormai da un po’ di tempo, ottenendo dalla ragazza a mala pena un
cenno di assenso con la testa: quella posizione così piacevole l’aveva fatta
totalmente rilassare fino quasi a farla addormentare.
Il mezzo demone la prese in braccio e si diresse lentamente verso la capanna e
una volta lì, con infinita delicatezza infilò Kagome nel sacco a pelo,
fermandosi poi, per pochi istanti, ad ammirarla: “[È così bella… e quando dorme
ha un’espressione così rilassata e felice… sembra una bambina…]” finendo per
appoggiare gentilmente le sue labbra su una guancia di lei in un caldo bacio
della ‘buona notte’
Era già pronto a ritrarsi, per raggiungere il suo consueto angolo in cui
riposare, quando una mano lo tirò per una manica della veste attirando la sua
attenzione quanto bastava per udire una voce dolcissima e impercettibile: “Dove
credi di andare Inuyasha… tu devi restarmi vicino… non ricordi?” Era Kagome che
lo voleva trattenere accanto a lei.
Inuyasha non riuscì, stregato dal sorriso a dalla voce sensuale di lei, a
opporre un rifiuto, anche se temeva che, venendo scoperti dagli altri, sarebbero
stati oggetto di continue battute e allusioni, soprattutto da parte di Miroku.
Ma il pensiero di dormire ancora una notte vicino a colei che amava superò ogni
resistenza facendolo coricare accanto alla ragazza, stringendola in un tenero
abbraccio.
Il mattino seguente avvenne l’inevitabile: i due ragazzi, persi nelle reciproche
coccole si erano svegliati tardi, trovandosi osservati con sguardo malizioso dai
loro compagni che, non poterono evitare di scoppiare a ridere quando, rossi
dalla vergogna, Inuyasha e Kagome si erano separati di scatto schizzando poi ai
lati opposti della capanna fissando il pavimento, assai imbarazzati.
“E bravo il nostro Inuyasha… Adesso però devi raccontarmi tutto… ok?” esclamò
Miroku dandogli ripetutamente pacche sulle spalle, ottenendo la reazione
imbestialita dell’amico: “Fatti gli affari tuoi… e comunque non c’è nulla da
raccontare, perché non è successo nulla!!!”
“Sì sì… se lo dici tu…” commentarono con tono sarcastico il monaco e la
sterminatrice, mentre quest’ultima aveva preso a stuzzicare l’amica: “Dai Kagome…
a me puoi dirlo… ti ha baciata??”
“Ma… ma che stai dicendo Sango… smettila subito!!” ribattè la ragazza ancora più
imbarazzata di prima.
“Brutto cagnaccio rognoso!! Cosa hai fatto a Kagome… rispondi!!” sbottò Shippo
pieno di sicurezza, che perse immediatamente quando Inuyasha lo fulminò con lo
sguardo e alzandosi iniziò a rincorrerlo per tutta la capanna: “Brutto
mostriciattolo… com’è che mi hai chiamato?!? Vieni qui che ti strozzo!!!”
“Kagome… Kagome… Inuyasha mi vuole picchiare!!” gridò il cucciolo di volpe
correndo a destra e sinistra per evitare di farsi prendere dall’hanyou, finendo
la sua folle corsa tra le braccia della ragazza che sconsolata e un po’ a
malincuore pronunciò le fatidiche parole: “Basta Inuyasha… A cuccia…” ottenendo
così di far schiantare il mezzo demone sul pavimento.
“Dannata… ti ci metti anche tu…” esclamò lui con aria contrariata, venendo però
subito calmato dal sorriso che lei gli rivolse per farsi perdonare, prima di
esclamare a gran voce: “Ora sarà meglio mettersi in marcia!” ottenendo
l’approvazione di tutti.
Ringrassio Luchia nanami, Marysq92 (Accipicchia!! 10 commenti uno dietro l'altro
:-) ) e Sesshou No Kon per i commenti... grassie mille!!
Al prossima capitolo
Ragnarok79