Nome autore: Hayley Black
Titolo: Sunset - quando cala il tramonto
Genere: Generale, romantico
Rating: verde
Avvertimenti: FemSlash, flashfic
Contoparole: 437
Prompt usati: Carpe Diem - molto marginale - e tramonto.
Pairing scelto: Hermione/Luna <3
Note: Scritta per il Three Days of Slash indetto da Burnt Orchid e Il_Genio_del_Male, è una stupida Hermione/Luna scritta di getto. Insomma, niente da dire, è semplice semplice e non mi piace neanche ;A; L'Hermione/Luna è un pairing che mi sta molto a cuore <3 e quindi spero che vi piaccia *-*

P.S. Stavolta niente NdA alla fine della storia, ecco. Come al solito vado di fretta -.-''
Buona lettura! <3 

Sunset ~ quando cala il tramonto.

Hermione, dopo tante ore di studio, sonnecchiava tranquillamente sul grosso tomo di Antiche Rune aperto davanti a sé. La biblioteca era immersa nel silenzio, l’unico rumore proveniva dalla piuma di Luna che saettava da una parte all’altra del foglio; Madama Pince sbucava, ogni tanto, da uno scaffale polveroso squadrandole con occhio psicopatico: poi andava via, strascicando i piedi sul pavimento.
-Hermione, sei sveglia?- la Corvonero le battè una mano sulla spalla, facendola sobbalzare –Ora sì- sorrise, tornando a scribacchiare sulla pergamena consunta
-Oh, Luna. Da quanto sei qui?- chiese Hermione, ancora assonnata, stropicciando gli occhi stanchi –Non ti ho vista arrivare-
-Sono venuta poco tempo fa- annuì – Ne ho approfittato per scrivere qualcosa-.
La ragazza puntò gli occhi sul libro di Antiche Rune, cercando di fare ordine tra i pensieri; un attimo prima stava studiando, e quello dopo si era appisolata come una comune primina.
-Ho dormito molto?- mormorò, sfogliando le pagine. Luna scosse la testa, senza alzare lo sguardo dalle proprie parole.
Il rossore che le imporporava le guance si rifletteva nella boccetta d’inchiostro che aveva di fianco, e i suoi capelli spettinati le davano un’aria molto pittoresca.
Cercò di riprendere un po’ di contegno, aggiustando alla peggio la chioma crespa e cespugliosa: la Corvonero sorrise, bloccandole le mani a mezz’aria
-Sei molto carina così, Hermione- disse, sorridendo –Anche il tramonto è molto bello, oggi- aggiunse, guardando il sole che, fuori dalla finestra, si immergeva nelle colline e si specchiava nel Lago Nero.
Hermione girò la testa, e la luce accecante la abbagliò per qualche secondo. Schermò gli occhi con una mano, incantata dallo spettacolo che si svolgeva dinanzi ai loro occhi.
­-Devi studiare ancora molto, Hermione?- le chiese Luna, arrotolando il foglio di pergamena e infilandolo nella borsa che portava a tracolla –Vorrei andare a guardarlo, il tramonto-.
Cogli l’attimo, Hermione. Quando ricapiterà più di guardare il tramonto con lei, eh?
Sorrise soddisfatta e, chiudendo il libro, si alzò di scatto dalla sedia –Certo che ho finito, Luna. Mi piacerebbe molto guardare il tramonto con te-.
Passò le mani sulla divisa spiegazzata che indossava, ridotta come un misero foglio di carta da scartare; non era da lei addormentarsi mentre studiava.
-Forse sono stati i Nargilli- osservò Luna, come se le avesse letto nel pensiero –Papà dice che a volte inducano ad addormentarsi-
-Sì, forse-.
La Corvonero le prese la mano in una stretta affettuosa, saltellando tra gli scaffali colmi di libri. Hermione, imbarazzata, non nascose qualche sorriso sincero; magari erano stati proprio i Nargilli a metter confusione nella sua mente.
Aveva colto l’attimo, però.
Fuori dalla finestra, il sole scompariva in una pozza di sangue.