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Autore: Kengha    15/10/2011    8 recensioni
Jack Sparrow è arrivato con Gibbs a Tortuga per trovare il modo di estrarre l'amata Perla Nera dalla bottiglia.
Quella che sembrava essere per il nostro capitano una giornata come tante lo costringerà poi ad un nuovo viaggio sulla Queen Anne's Revenge assieme a vecchi "amici"....
"-Miss Angelica?- domandò Hector avvicinandosi alla donna che era seduta all’ombra di una palma e lo guardava piuttosto curiosa.
-Sì…soy yo…- rispose quella
-Vedo che non tradite le vostre origini, signora, eheh.- scherzò Barbossa riferendosi allo spagnolo
-Chi siete? Cosa volete da me?- domandò squadrandolo -....L’uomo senza una gamba…- disse poi notando le sue condizioni.
-Io sono il nuovo capitano della Queen Anne’s Revenge e voi dovete venire con me…che vi piaccia…o no!- sorrise strabuzzando in maniera sinistra gli occhi azzurri."
Genere: Avventura, Azione, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Angelica, Hector Barbossa, Jack Sparrow, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Un oceano di ricordi'
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Commodoro Robert Maynard

-Hanno il vento a favore…- constatò Barbossa mentre vedeva la nave Britannica prendere sempre più velocità. –Non riusciremo mai a…-
-Scappare?- la voce seccata di Angelica scossa Barbossa –Sei il capitano della nave più temuta dei Sette Mari, sei creduto Barbanera e vuoi fuggire? Ma che razza di pirata sei?-
Gli occhi di Hector si ridussero a fessure, nonostante le sue intenzioni fossero quelle non avrebbe mai ammesso di essere meno temerario di una donna e di voler scappare davanti quelli sciocchi inglesi.
-No! Veramente intendevo fare una manovra alquanto strategica e complicata ma non mi è possibile in suddette condizioni, Miss Angelica!- ribatté seccato.
-C’è una manovra estremamente più semplice Capitano.-
-Illuminatemi-
La Spagnola senza permettergli di aggiungere altro e con un ghigno perfido in volto lo spinse via dal timone e prese lei il comando. La Queen Anne’s Revenge era contro vento ma doveva comunque fare la sua mossa.
-Stringete il vento! Ognuno ai propri posti e non riponete le armi!- urlò mentre cercava di far guadagnare alla nave velocità. Erano in svantaggio, ma ritirarsi davanti agli inglesi sarebbe stata una profonda umiliazione.
-Si può sapere che diamine stai facendo?- sbraitò Barbossa che tentò di spingere via Angelica dal timone
-Sto andando incontro al nemico, non vedi?-
-E da quando il Primo Ufficiale prende iniziative senza confrontarsi prima con il capitano?-
-Da quando il capitano tenta la fuga davanti a dei damerini!- sibilò lei
Gli occhi di Hector lampeggiarono –IO NON TENTO LA FUGA CHIARO? Ho combattuto contro la ciurma di Davy Jones, attraversato i sette mari e per causa vostra anche oltre. Di certo non mi tiro indietro davanti a questi quattro incompetenti!-
-Ammettilo ormai hai paura degli arrembaggi. Non sei lo stesso uomo che ho visto combattere sulla Perla Nera.- commentò lei, alludendo all’arto mancante del capitano.
A Barbossa mancò l’aria per qualche istante. Era così evidente? E così lui davanti alla sua ciurma e ad una dannatissima donna appariva come un vigliacco incapace? Non poteva permettere che la sua fama venisse infangata. Non ora! Presto il sorriso tornò sul suo volto e si pericolosamente alla Spagnola.
-Oh no, Miss Angelica. Io non ho affatto paura! Son sempre uno dei nove pirati nobili e in quanto tale non intendo infangare con la vigliaccheria il mio titolo. Piuttosto non vorrei che voi vi feriste!-
-Ferirmi? Ferirmi, io? Estúpido! Cómo se puede insinuar…-
-Risparmiate il fiato e le imprecazioni per gli inglesi, sbraitare contro di loro potrà servire a qualcosa forse, non credete?-
Angelica ringhiò. Quell’atteggiamento di Hector la mandava in bestia. Scese a passo sostenuto e veloce dalle scale e raggiunse  il resto dell’indaffarata ciurma sul ponte della nave.
-Stringete le cime!- ordinò a dei mozzi che stavano passando la polvere da sparo ad altri pirati.
-Sì signora!-
-Voi tenete pronti i cannoni e al mio segnale aprite il fuoco!-
-Va bene!-
-Voi prendete le…Sparrow che diamine stai combinando?- domandò d’un tratto vedendo Jack immobile nascosto dietro una scalinata.
-Piano di auto-sicurezza alla Capitan Jack Sparrow. Resta immobile durante la battaglia e intervieni gli ultimi venti secondi per prenderti il merito al posto di queste luride belve. Comprendi?-
La mora roteò gli occhi esasperata –E se invece colpiscono me o la bambolina vudù? Non avrebbe gran che senso il tuo piano…- constatò davanti all’ovvio.
Jack sospirò e rilassò lo sguardo –Ahimè è dannatamente vero! Indi per cui ho bisogno che mi lasci la bambolina. Altrimenti il piano di auto-sicurezza alla Capitan Jack Sparrow sarebbe del tutto inutile, non credi?-
-Già, e proprio perché è del tutto inutile non ti conviene star qui, piuttosto esci e combatti dannato codardo!-
-Ahi Ahi Ahi! Che parole taglienti escono dalle tue amabili labbra. Con quale coraggio dai del codardo al sottoscritto, io mi chiedo?-
-Semplice visto che…-
Un esplosione non fece terminare la frase ad Angelica. La Queen Anne’s Revenge oscillò e sia lei che Jack caddero a terra. Uno sopra l’altro.
-Tesoro, so che di essere irresistibilmente irresistibile però, ti prego, un minimo di contegno davanti la ciurma. Sai bene che poi potrò essere tutto tuo se…-
-¡Maldito Jack Sparrow!¡Dopes la hago pagar!- Angelica scattò in piedi e subito raggiunse il resto della ciurma, pronta a combattere.
Jack invece rimase sdraiato lì per terra. –Perché con lei è sempre così difficile? E perché diamine l’hai fatta andar via da quel convento! Se fosse rimasta lì e avesse accettato di passare al tuo fianco solo qualche semplice notte di fuoco sarebbe stato tutto più semplice! Oggi avresti avuto un luogo in cui potermela spassare anche in Spagna e una seccatura in meno! Dannatissimo Jack e quando scambiasti quell’enorme muraglia per l’ingresso di un innocuo bordello. Insomma eri…-

-Ciurma non abbandonate la nave dobbiamo essere pronti per rispondere ad un eventuale…-
-Presto, non perdiamo altro tempo! Attacchiamoli!- La voce di Angelica superò  in volume quella di Hector, che quasi non svenne quando si accorse che la spagnola era già andata all’arrembaggio seguita da gran parte della ciurma.
-PERCHE’ QUELLA SGUALDRINA DEVE ROVINARE TUTTO!?- a fatica scese le scale e aiutandosi con la spada fece avvicinare ancor di più il lato destro della Queen Anne’s Revenge a quello sinistro del vascello inglese, tanto da far toccare i due parapetti ogni qual volta le onde del mare si ritirassero.
-Scrum, passami una passerella per arrivare al…SCRUM!- Barbossa notò che il suo ex primo ufficiale non era, al contrario del solito, al suo fianco…bensì stava combattendo spalla spalla con Angelica a bordo della nave Britannica.
-Maledetta feccia!-  si guardò intorno in cerca di qualcuno in grado di aiutarlo.

-…che poi come diavolo hai fatto a farti abbindolare da quei suoi magnifici, dolcissimi e profondi...maledetti, bugiardi e perfidi occhioni marroni! Beh, Jack sei proprio un completo idiota!
Anche se devi ammettere che con il largo abito da suora non sembrava tanto malvagia e che poi…-
-Ma che diamine fai, parli da solo e in terza persona?- Barbossa conficcò con violenza la stampella nelle costole di Sparrow, facendolo trasalire. Quello si rialzò dolorante.
-Che vuoi, me medesimo è il perfetto ascoltatore e consigliere del sottoscritto. L’unico che mi capisce davvero!-
-Sìsì certo…adesso dammi una mano a raggiungere la nave nemica!-
-Non puoi semplicemente usare una cima?-
-Mi è diventato un po’ complicato…recentemente…- disse Hector battendo con la stampella sulla gamba di legno.
-INFAME! Hai finito il rum!- esclamò Jack notando il suono rotto e vuoto della protesi.
-Sì ho finito il rum! E ADESSO DAMMI UNA MANO!-  urlò tirandogli la stampella sulla testa.
-Ahiò!- Jack corse con le mani sul bernoccolo appena spuntato a prendere una passerella che usò per collegare le due navi.

In quel preciso istante sentirono delle urla di vittoria provenire dal vascello nemico.
-Ce l’abbiamo fatta!- la voce di Scrum fu inconfondibile nella folla. I due compari si precipitarono a guardare cosa fosse accaduto. La soluzione arrivò in un lampo: Angelica aveva condotto la ciurma di Hector alla vittoria. Gli inglesi erano tutti immobili e si stavano facendo legare le mani senza ribattere. In pochi minuti erano tutti confinati a bordo della Revenge.
-La prossima volta, attendete i MIEI ordini prima di attaccare, Miss Angelica!- la rimproverò Hector.
-Se aspettavo i suoi ordini ora avremmo avuto cadaveri in più e informazioni in meno. Posso servirvi ad altro?- domandò lei con un sorrisetto perfido.
-Andate nella vostra cabina. Avete fatto sin troppo per oggi. Non avrò bisogno di voi per un po’ di tempo!- sibilò lui di risposta.
La spagnola ringhiò e imprecò qualcosa sottovoce prima di sbattere violentemente la porta della sua cabina.
-Quanti morti Scrum?- domandò Barbossa un po’ accigliato.
-Nessuno, Capitano. Due feriti, ma nessuno grave. Sopraffazione senza vittime!- esclamò l’ometto.
-Un arrembaggio…senza vittime?- domandò l’altro inarcando un sopracciglio
-Precisamente. Secondo Miss Angelica non ne valeva la…-
-BASTA! NON MI INTERESSA COSA PENSA O NON PENSA QUELLA DANNATISSIMA SPAGNOLA. VI RICORDO CHE QUI SONO IO IL CAPITANO!
 LURIDI TOPI DI FOGNA MISS ANGELICA POTRA’ CONDURVI ANCHE DURANTE GLI ATTACCHI O GLI ARREMBAGGI…MA IL VERO NEMICO CHE DOVETE TEMERE SONO IO, CHIARO?-
La ciurma si ammutolì e tutti annuirono tremanti.
-Bene! E adesso voglio sapere chi è il capo di questi damerini.- ringhiò il signore dei pirati mentre si avvicinava agli inglesi.
-Sono io!- la voce fiera e decisa di un uomo si distinse fra i sussurri spaventati del resto dei prigionieri.
-Fatevi avanti.-
Un uomo alto e muscoloso con una giacca blu un po’ stracciata e insanguinata e capelli castani lunghi fino alle spalle si fece avanti.
-Avete un nome?- domandò Hector
-Certamete!-
-Favoritelo, di grazia.-
-Commodoro Robert Maynard, signore!- esclamò accompagnando la presentazione con un elegante inchino. -E se posso, voi siete…-
- Capitan Hector Barbossa! Pirata Nobile, ex corsaro inglese e capitano della famigerata Queen Anne’s Revenge!- esclamò solennemente quello
-Queen Anne’s Revenge. Perdonatemi, potrei esser messo a conoscenza di ciò che è accaduto ad Edward Teach?-
-Quest’impedito l’ha ucciso!- esclamò Jack indicando lievemente disgustato il collega che di risposta gli tirò nuovamente la stampella in testa.
-Ahiò!-
-Taci!-
-Pfs! Un giorno rimpiangerete le sagge parole del Capitan…Ahìì!!!! Va bene! Va bene taccio!-
-Voi…voi lo avete ucciso?- domandò con voce tremante il Commodoro
-Sì. Circa un anno fa alla fonte della giovinezza.-
-La fonte, dite?-
-Esatto! La fonte! Il luogo dell’acqua della vita. Proprio quello! E il sottoscritto lo ha visto con i suoi occhi!-
Fra gli inglesi si alzò un mormorio intimorito. Di quella spedizione nessuno dei loro era tornato e adesso scoprivano che da corsari tutti si erano tramutati in pirati.
-Voi inglesi vi fingete leoni ma alla fine siete solo conigli!- constatò Jack
-Conigli? Come osate? Avete mai avuto a che fare con noi? Sapete per dirette esperienze come siamo fatti?- sbraitò d’un tratto Maynard.
-Assolutissimamente sì. Il sottoscritto era un corsaro della EITC maree addietro. Cutler Beckett, lo conoscevate?-
-LORD! Cutler Beckett!-
-Come vi pare…il sottoscritto è stato al suo fianco per anni ma alla fine si è reso conto che il suo cuore apparteneva al mare e com’esso non poteva essere domata la sua anima ragione per cui poi rinominai la celeberrima Wicked Wench e presi il largo per…-
Barbossa roteò gli occhi –Quest’idiota sta facendo tutto questo giro per dire che un tempo lavorava per Beckett ma che poi ha preferito la pirateria!-
-Guastafeste!- esclamò l’altro
-Oh, capisco…quindi siete stato molto intimo con l’inglese.-
Jack scosse la testa in segno negativo e poi esclamò –SI!-
-Siete davvero un tipo bizzarro. Non ho mai sentito parlare di voi, come vi chiamate?-
Jack si portò una mano al petto, ferito.
-Come sarebbe che non avete mai sentito parlare di me? Sono il leggendario Capitan Jack Sparrow, io! In  carne ed ossa! Non è possibile che non abbiate mai sentito parlare del sottoscritto. Diciamo che forse ne avete sentito narrare come una leggenda e mi avete scambiato per un Dio…un essere ultraterreno e…-
-No…è la prima volta in tutta la mia vita che sento questo nome.- constatò il Commodoro
-Che oltraggio! E fra di voi? Nessuno ha mai sentito il mio buon nome?-
Tutti gli inglesi scossero la testa.
-Ignoranti!-
Barbossa tirò Sparrow dietro di sé e continuò lui il discorso.
-Adesso che la vostra missione è andata fallita cosa avete intenzione di fare?-
-Se ce lo permettete potremmo essere al vostro servizio.-
-E chi mi garantisce che posso fidarmi di voi?-
-Nessuno. Avete soltanto la mia parola di onore. Vi seguiremo anche ai confini del mondo se necessario!-
-Naah! Già visto, deludente!- esclamò Jack che venne fulminato dall’intera ciurma
-Chiaro, bocca cucita…-

-Non so se potrò fidarmi di voi, ma per adesso vi terrò qui a bordo. Sarete chiusi nella stiva e al primo commento contrario potete già considerarvi cibo per squali.-
Qualcuno deglutì.
-Bene, Scrum conducete costoro nella parte bassa della nave.-
-Sì signore…-
-Capitano, Signore, se posso…un’ultima domanda!- chiese Waynard
-Consentita!-
-Chi era quella donna che si è battuta così valorosamente nella vostra ciurma?-
Hector scoprì minacciosamente i denti.
-Pochi marinai viaggerebbero con una donna a bordo. Antiche superstizioni…sapete.-
-Sì, sono a conoscenza di quelle vecchie storie ma vi devono essere chiare alcune cose:
1- Noi non siamo marinai bensì la ciurma di pirati più temuta al mondo.
2-Non crediamo a quelle sciocche fiabe
e 3- in ogni caso non abbiamo problemi di “purezza” con Miss Angelica.- concluse guardando Jack che si sentì nuovamente sotto accusa.
-Angelica. Un nome…celestiale! Mi concedereste di parlare con lei?-
-Mi dispiace, il nostro Primo Ufficiale è molto impegnato e…-
-Permesso accordato!- esclamò la spagnola uscendo improvvisamente dalla sua cabina e interrompendo così il rifiuto di Hector. 

_____-L'angolo della stupida che durante l'assenza per poco non aveva il tempo di fare il giro del mondo-______________
Hola!!! Sono tornata!! *pomodori* sì, me li merito tutti.
Scusatemi davvero tanto. La scuola è ricominciata ed ho sempre meno tempo per connettermi. Passo quindi su EFP poco tempo sia da lettrice che tanto meno da autrice. 
In un paio di ore libere ho buttato giù questo capitolo che spero non sia troppo deludente.
Mi scuso ancora con tutti i lettori e spero (ma non prometto) in più puntualità in futuro.
Grazie a tutti
Besos
   
 
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