Nome autore: kymyit
Titolo: Non puoi farne a meno.
Genere: comico
Rating: verde
Avvertimenti: Slash
Contoparole: 339
Prompt: Disciplina
Pairing scelto: James/Severus
Altri personaggi: presenza di Albus Dumbledore.
Introduzione: James e Severus finiscono in presidenza per il solito motivo. James fa il diavolo a quattro e Severus fa la spia. Ordinaria amministrazione.
Note: La mia primissima (o quasi) fic su Harry Potter! Scritta per il Three Days of Slash di: Burnt Orchid e Il_Genio_del_Male


-E quindi…- aggiunse Dumbledore camminando a passo lento fra i due studenti -… gradirei cortesemente che risolviate in modo costruttivo le vostre continue controversie.-
Severus increspò il labbro inferiore, decisamente seccato di sentirsi fare la predica per un qualcosa che non aveva commesso.
Che colpa ne aveva lui se quel James Potter se n’era andato in giro a distribuire Gelatine Tuttigusti al vomito per la scuola? Che poi, quello era lo scherzo migliore che poteva fare. Lui lo conosceva bene il suo repertorio di malvagità e pertanto gli sembrava corretto riferire al preside cosa facesse quel narcisista. Per il bene comune.
La giornata scolastica era iniziata da soltanto due ore e già quello aveva infranto la metà delle regole disciplinari di Hogwarts.
-Come ammonimento…- terminò Dumbledore porgendo ad entrambi delle pergamene nuove –Vi concederò due ore di tempo per scrivere una relazione approfondita l’uno sull’altro. Per comprendervi meglio e appianare così le vostre divergenze.-
James sogghignò.
-Immagino che tu Severus sappia tutto di me.- lo istigò.
Snape lo gelò con lo sguardo e iniziò a scrivere il suo testo con una calligrafia accurata.
“Se per malaugurata sciagura James Potter dovesse esser Dio, probabilmente gli uomini si ritroverebbero a posseder tutti la sua faccia.”
James, dal canto suo scriveva, divertito “Immagino che il signor Snape Severus si ritenga una grande spia o una cosa del genere. Eppure, il suo adunco naso lo tradisce a miglia e miglia di distanza. Ovunque mi volti, esso è lì che mi osserva.”
Dumbledore lesse le prime righe di entrambi, alzò gli occhi al cielo e si risedette alla sua scrivania, in attesa di leggere il parto definitivo delle fervide menti dei due.
Ad un tratto, James alzò la testa e fissò Severus con stampato in volto un ebete sorriso. Quello se ne accorse e smise di scrivere, infastidito.
-Che vuoi?!- ringhiò.
-Dai dillo che non puoi farne a meno.-
-Di cosa, se mi è concesso saperlo?-
-Di seguirmi, no?-
-Non stanno tutti a pensare a te, Potter.-
-Tutti forse no, ma tu sì, Severus.-