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Autore: Yoney    16/10/2011    3 recensioni
"Il primo grande amore di Benkei fu Hizune ma sfortunatamente la ragazza dovette sposare un altro uomo.
Quando Benkei lo scoprì come reagì?"

C'erano tre risposte possibili: Si arrabbiò, si rallegrò, si mise a piangere.
Heiji era convintissimo che un indovinello del genere non l'avrebbe mai toccato, neanche da lontano. Perché tanto la bambina di cui era stato sempre innamorato era lì, vicino a lui, non se ne sarebbe mai andata perché gli voleva bene.
Attento giovane detective di Osaka, perché l'ottusità può fare male.
E spesso far finta che i sentimenti che proviamo non esistono potrebbe portarci a dire e a fare cose sbagliate.
Infondo la pazienza delle donne non è eterna..
E se Kazuha si stancasse di aspettarti? Tu come reagiresti?
Ti arrabbieresti, ti rallegreresti o ti metteresti a piangere?
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Heiji Hattori, Kazuha Toyama, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Heiji Hattori/Kazuha Toyama
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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ele No Sekai!
Ehiii! Quanto tempo!
Sumimasen davvero, minna, non so proprio come ho fatto a metterci tanto!
Bahbah, ultimamente sto seriamente iniziando a pensare di voler dare fuoco alla scuola. U.U
C'è qualcosa che qui volevo scrivermi, ma non ricordo cosa, baaah.
Comunque per oggi niente canzone, una semplice frase.
Anche questa è presa da
Toradora!
(Si, sono fissata, scusate, eh. ^^'), ma è una semplice frase che dicono alla fine Ryuuji e Taiga. Io la trovo bellissima.
Eppoi è proprio azzeccata col titolo. <3
Ora vi lascio, spero che il capitolo vi piaccia!


 

IV Capitolo
- Ciò che con gli occhi non si può vedere -
"Quindi che ne diresti, Heiji, di smetterla ragionare per una volta a modo tuo e di
guardarti dentro?"


Conan/Heiji's POV
Genere: Romantico.
Raiting: Verde, poi giallo/arancio
Avvertimenti: OOC, si. I personaggi di questo cap
sono terribilmente OOC. T.T
Couple: HeijixKazuha, più qualche accenno Conan/ShinxRan

Dedicato a te, che riesci sempre a farmi ragionare.
 



 

"C’è qualcosa, in questo mondo, che nessuno ha visto prima d’ora..
..E' dolce e gentile.
Magari, se potesse esser visto, tutti lotterebbero per averlo.
Ecco perché nessuno l’ha mai visto.
Il mondo l’ha nascosto così bene, perché nessuno potesse trovarlo facilmente.
Tuttavia, un giorno, qualcuno lo troverà.
La persona che lo meriterà di più, sarà quella che lo troverà di sicuro."



-Tutto ciò è assurdo, vero Conan-kun?-
La vicinanza del volto di Ran fece imbarazzare molto il ragazzino che cercò di indietreggiare ma, essendo al limite del futon che condivideva con la ragazza, potè solo far finta di essere un normalissimo bambino delle elementari e non il diciassettenne dagli ormoni in subbuglio al quale partiva il cuore ogni qual volta che Ran lo sfiorava.
Già, condivideva, poiché una certa persona di nome Hattori aveva intelligentemente pensato di ospitarli a casa sua in quei giorni ("Perché spendere soldi per un hotel quando hai degli amici?") ed, ovviamente, aveva rifilato loro la stessa camera e lo stesso grande futon. Tanto Conan-kun era solo un bambino.
-Ehm, a cosa ti riferisci, Ran-neechan?- Balbettò Conan rossissimo, grazie al cielo era buio.
-Al matrimonio di Kazuha, ovvio.- Borbottò Ran pensierosa fissando il soffitto -Mi sembra tutto così strano! Insomma, lei che è così follemente innamorata di Heiji va a sposare così, all'improvviso, un tizio a caso?-
Già, ed ancora più strano era che Heiji lo permettesse.
Di solito iniziava ad imprecare quà e là se anche solo un ragazzo osava sfiorare la sua Kazuha, perché in un momento del genere non muoveva un dito?
-Senti, hei, Conan..- Sussurrò Ran voltandosi di nuovo verso di lui -Secondo te tra loro è successo qualcosa?-
La domanda sorprese leggermente il bambino. Si, era probabile che la sera prima qualcosa fosse accaduto, il loro comportamento era stato troppo strano, ma che cosa? Doveva essere qualcosa di importante, perché anche per tutta la durata di quel giorno i due non si erano voluti neanche incontrare e Ran e Conan erano stati costretti a starsene, imbarazzati e preoccupati, a casa di Heiji, il quale non aveva voluto neanche lontanamente toccare il discorso "Kazuha".
-Non saprei bene- Rispose alla fine Conan -Io credo che qualcosa sia successo ma, come hai visto, Heiji non accenna a volerne parlare, quindi..-
-Sono preoccupata, sai- Lo interruppe Ran sospirando -Non riesco ancora a crederci. A te va bene, Conan-kun, se rimandiamo un poco la partenza?-
Conan annuì. Comunque Ran aveva ragione.
Tutto ciò era assurdo e non capiva proprio. Come diamine poteva Kazuha sposarsi? E perché Heiji se ne stava con le mani in mano? Certo, che gli desse fastidio era ovvio, ma perché non cercava di dissuaderla?
-Hei, Conan-kun- Sussurrò all'improviso Ran avvicinandosi -..Posso?- E prima che lui potesse risponderle lei lo avvolse in un abbraccio carico di tristezza.
Shinichi arrossì leggermente. Ran..
Com'era piacevole il suo abbraccio, com'era caldo il suo corpo. Avrebbe voluto così tanto essere lui ad abbracciarla, essere lui ad avvolgerla, a proteggerla.
Invece no, non poteva fare niente, poteva solo starsene lì nel suo piccolo corpo, fermo, lasciandosi avvolgere dal calore di Ran.
-Se Shinichi fosse qui farebbe ragionare Heiji e tutto si risolverebbe.- Sussurrò la ragazza con la voce rotta e Conan sentì le sue lacrime, calde come quell'abbraccio, cadergli sulle spalle.

Ran, Ran, io sono qui. Ci sarò sempre.
Conan scostò un poco il viso e la guardò, sorridendo.
-Ran, stai tranquilla.- Le disse lui con un tono caldo e rassicurante. Somigliava così tanto a Shinichi! -Domani parlerò io con Heiji. Vedrai, andrà tutto bene.-
E ricambiò l'abbraccio.
In quel momento quello era tutto ciò che poteva fare per lei.

-Credo che tu mi debba delle spiegazioni.-
Erano le sette di sera e Conan era inpiedi, accigliato, difronte al letto di Heiji. E ad Heiji che se ne stava nascosto sotto le coperte e aveva l'aria di uno che c'era stato per tutta la giornata.
-Che vuoi, nanerottolo?- Sbuffò alla fine la figura nascosta là sotto.
-Capire cosa stai combinando, deficiente!- Sbottò Conan talmente forte da far girare il ragazzo, che lo guardò stupitissimo.
Si guardarono per un po', poi Heiji abbassò lo sguardo e mormorò: -A cosa ti riferisci?- Facendo arrabbiare, se possibile, ancora di più Conan.
-A Kazuha, ovvio! Ieri sera ho promesso a Ran che ti avrei convinto a fare qualcosa, ma dopo aver passato la giornata a comprare oggetti da sposa con quelle due e dopo aver sentito cosa è successo l'altroieri sera..- A quelle ultime parole Heiji arrossì e si nascose il volto con le coperte -..Voglio solamente prenderti a pugni.- Concluse Conan.
Passavano i minuti e Heiji non accennava a voler uscire dalla tana in cui si era infilato.
Se ne stava lì sotto, in silenzio, senza dare cenni di vita.
Alla fine Shinichi sospirò -Sai di essere un idiota, vero?-
La figura moribonda di Heiji nascosta sotto le coperte si girò per dargli le spalle e fissò il muro -Si, lo so.- Borbottò.
Nessuna incazzatura, nessun insulto, nessun "prenderlo per la collottola e scuoterlo peggio di un pupazzo". Assolutamente niente di niente.
Shinichi Kudo miniatura aggrottò le sopracciglia, quel ragazzo era davvero messo male.
-Heiji, mi spieghi cosa ti succede?- Sospirò nuovamente il bambino, cosa doveva fare con lui? -Kazuha ti ha baciato, diamine, e tu cosa hei fatto? Sei scapp..-
-Non è così!- Urlò un rossissimo Heiji tirandosi via le coperte di dosso. -Non è così..-
Lentamente appoggiò la schiena al muro e cinse le ginocchia con le braccia, nelle quali nascose il volto.
-Lei non voleva farlo, era semplicemente arrabbiata ed è stato per zittirmi. Lei è innamorata di quel Kurokawa. Infatti, nel caso non l'avessi notato, domani lo sposa, Shinichi!-
Cos'era quella profonda tristezza che sentiva nella sua voce?
-E poi..- Aggiunse il detective di Osaka parlando ancora più piano -E poi lei è la mia sorellina, la mia dipendente, la mia amica d'infanzia, nien'altro.-
Non ottenendo risposta per un po' Heiji sollevò il viso e si ritrovò difronte la faccia schifata e sconvolta di Conan.
-Hei, Kudo, cosa st..- Velocemente Conan saltò sul letto e, prima che Heiji potesse rendersene conto, il ragazzino gli aveva tirato un pugno abbastanza forte da sbatterlo al muro.
-Cazzo Heiji, ma che cosa stai dicendo?- Il diciassettenne lo fissò a bocca spalancata, massaggiandosi la mascella.
-L'ha fatto per zittirti? E' la tua sorellina, la tua dipendente? Ma vuoi prendermi ingiro, Heiji?! Vuoi prendermi ingiro?!-
Conan non era mai stato tanto identico a Shinichi come in quel momento.
Era arrabbiato, era terribilmente arrabbiato, perché il suo amico era un cretino, perché non faceva altro che farsi del male e farne alla persona che amava. Perché lui poteva..
Lui poteva.
Qualcosa iniziò a scendere dal volto di Shinichi senza che neanche se ne rendesse conto, qualcosa di caldo e salato.
-Come puoi essere così cieco, Heiji? Come puoi ancora dire che per lei non provi niente? Guardami Heiji!- Urlò, prendendolo per la collottola e costringendolo a guardarlo, sul viso di Shinichi c'erano due lacrime. -Non ti rendi conto di quanto sei fortunato? Non te ne rendi conto?! Tu puoi stare con lei restando te stesso, puoi dirle quello che vuoi, quello che senti! Eppure non fai niente..-
Si asciugò quelle uniche lacrime e ricominciò a strattonare il suo amico -Vuoi forse farmi credere che durante quel bacio non hai provato niente, che non lo rifaresti altre mille volte?! Tu non sei intrappolato nel corpo di un bambino, Heiji!- Sospirò -E i bambini non baciano gli adulti..-
Finalmente Conan lo lasciò andare ed abbassò la testa.

-
Quindi che ne diresti, Heiji, di smetterla di ragionare per una volta a modo tuo e di
guardarti dentro?-
Il tono di Shinichi era completamente cambiato. Ora era calmo e serio e sul suo volto si era arricciato un piccolo sorriso ed uno sguardo convinto ed incoraggiante.
-Scoprirai che i tuoi sentimenti non sono di certo un male.-

Non so quanto quel discorso quel giorno ti colpì, né so esattamente cosa ti fece rendere conto di ciò che sentivi.
Ricordo solo che dopo le mie parole ti precipitasti giù da letto e, dopo esserti vestito in tutta fretta, uscisti velocemente dalla stanza e da casa tua, con uno degli sguardi più seri che io ti abbia mai visto stampato in faccia.
Forse avevi capito ciò che provavi, ciò che non avevi visto solo tu.
O forse volevi semplicemente impedire alla ragazza che amavi di sposarsi.
Comunque quel leggero e riconoscente "Grazie, Shinichi" che balbettasti poco prima di uscire fu la cosa più rassicurante che sentii in quei giorni, ebbi la certezza che sarebbe andato tutto bene.
Ah, la seconda cosa più rassicurante, la prima fu ciò che Kazuha aveva detto a me e a Ran quel pomeriggio:

 

"Sai Ran, questo sarebbe meglio se non lo dicessi ad Heiji ma..
In realtà il vero motivo per cui mi sposo con Yusaku è un altro."

 

Heiji non aveva mai corso tanto in vita sua.
Aveva corso quando quel damerino biondo gli aveva detto che si sposava con Kazuha, aveva corso quando a Kyoto lei era stata rapita(*), aveva corso ogni volta che l'aveva sentita urlare, aveva corso ogni volta che era in ritardo, aveva corso per raggiungerla ogni volta che gli mancava il suo volto, quel volto che lo faceva sentire tanto bene.
Ma non aveva mai corso tanto, non aveva mai avuto una così devastante voglia di vederla.
Come cavolo aveva fatto a non accorgersene? Perché aveva avuto bisogno di Shinichi per rendersi conto di ciò che sentiva?
Ma forse non era così. Forse se n'era sempre reso conto ma non aveva mai voluto accettarlo, e si era sempre nascosto.
Ma non voleva più farlo, non voleva più nascondersi da lei. Voleva guardarla in faccia, dirle ciò che provava e stringerla a se.
Si, voleva stringerla a se e non lasciarla più andare. Non l'avrebbe data a nessuno.
Arrivato al cancello di casa Toyama quasi si scontrò con la madre di Kazuha, che stava uscendo per raggiungere il marito a cena.
Sorridendo sorniona raccomandò ad Heiji di fare compagnia a Kazuha e di non farla stare male e che lei e suo marito sarebbero tornati subito dopo la cena e la riunione di lavoro.
Forse la signora sapeva già tutto, anche ciò che aveva fatto accorrere Heiji lì.
Ma non disse niente, si limitò ad allontanarsi sorridento mentre Heiji si precipitava al piano superiore, alla stanza di Kazuha.
Lì non c'era, dove cavolo si era cacciata?
La casa non era così grande da perderci una ragazza ed Heiji sentì quasi subito la sua voce provenire da una stanza infondo al corridoio, insieme ad altri rumori.
Infatti, incorniciata dal suono sommesso della acqua scrosciante della doccia, si sentiva chiaramente la voce intonata di Kazuha, che cantava.
Heiji, non appena si rese conto di aver fatto irruzione nel momento sbagliato, arrossì violentemente.
Kazuha era sotto la doccia.

La sua pelle bagnata, la sua pancia, le sue braccia, le sue morbidissime guance.
Subito, però, il rossore lasciò il posto ad un enorme sorriso di tenerezza.
Heiji aveva riconosciuto la canzone.

 

-Maru, take, ebi, sumi, oshi, oike.
Yome, san, ron, kaku, nishi, ni..(**)
Ah, no, Heiji aveva detto che era "Ane"..
-


 

Nel sentirsi nominare Heiji allargò maggiormente il sorriso, felice.
Chissà perché cantava proprio quella canzone, quella sera. La sera prima del suo matrimonio.
Certo, in effetti per lei non significava proprio niente, ma per lui..
Per lui quella canzone era importantissima.

Era la canzone che lo aveva fatto innamorare di lei.
Heiji si accorse che la ragazza aveva smesso di cantare solo quando vide la porta del bagno aprirsi e la ragazza, coperta solo da un asciugamano -Troppo piccolo, diamine!-, uscire.
Si guardarono per un secondo, lui rossissimo, lei con la bocca spalancata.
-Aaaah, che cavolo ci fai qui?!-
Kazuha urlò e si infilò velocemente nel bagno. -Mi stavi spiando? Maniaco!-
Heiji si avvicinò velocemente al bagno e guardò accigliato la porta -Ma cosa dici, stupida? Ovvio che no!-
-Ah si? E allora perché stavi lì a fissare il bagno con quella faccia beata da vecchio pervertito?-
Heiji arrossì, un po' di rabbia, un po' perché era vero. -Baaka, non centra assolutamente niente! E poi non avevo nessuna faccia!-
Kazuha spalancò la porta e si mise ad urlargli in faccia, rossa quanto lui.
-Chi è che hai chiamato baka?-
Heiji sghignazzò, saccente. -C'è forse qualche altra stupida qui, oltre a te?-
-Cooosa?- Kazuha iniziò a sferrare pugni a destra e a manca cercando, senza risultati, di colpirlo -Non osare darmi della stupida, stupido!(***)-
Passò anche ai calci ed alle ginocchiate, ma niente, Heiji era sempre stato più veloce di lei.
E poi Kazuha non avrebbe mai voluto fargli davvero del male.
Alla fine si ritrovarono entrambi, esausti e col fiatone, appoggiati al muro del corridoio, a fissarsi.
Entrambi si erano dimenticati tutto. Tutto quello che era successo quei giorni, il fatto che erano arrabbiati, che Kazuha doveva sposarsi, che Heiji doveva parlare..
Si erano dimenticati tutto, lì c'erano solo loro due, a ridere divertiti.
Come avevano sempre fatto.
Ma non poteva durare, infatti non appena le risate finirono Kazuha si riprese, come ricordatasi di tutto, e, cercando di ricomporsi, entrò tranquillamente nella sua stanza.
-Cosa sei venuto a fare, Heiji?- gli sussurò, in tono quasi impercettibile, quando lui la seguì nella stanza.
Lui sospirò. Doveva dirglielo, era il momento.
Doveva dirle quello che sentiva, assolutamente. Ma allora perché non ci riusciva?
Kazuha..
-Cosa diavolo sei venuto a fare, Heiji?- Ripetè lei, alzando la voce.
Perché quel giorno gli urlavano tutti contro?
-Perché continui a venirmi a cercare? Perché non mi lasci in pace?-
Kazuha non lo guardava, era a testa china e si teneva le braccia.
Tremava.
A Heiji quella piccola e fragile ragazza non gli era mai sembrata così indifesa, così bisognosa di aiuto.
Vederla così lo faceva morire.
Cercò di avvicinarsi e tese una mano, ma Kazuha indietreggiò, quasi spaventata.
Non aveva mai avuto paura di lui.
-Perché devi farmi stare così male, Heiji?!- Continuò lei, ora urlando del tutto. La voce era rotta, le spalle si muovevano sommessamente a ritmo dei singhiozzi, le lacrime le bagnavano il volto. Heiji aveva così tanta voglia di abbracciarla!
-Non voglio più soffrire guardandoti! Non voglio più soffrire cercando di seppellire questi sentimenti che mi distruggono!-
Heiji aveva sicuramente capito male. Non poteva averlo detto.
Sentimenti..
Finalmente Kazuha alzò il volto e si avvicinò, il viso cosparso di lacrime, gli occhi verdi appannati e disperati, le labbra leggermente piegate in un sorriso tristissimo.
-Si, io ti amo, Heiji.-
Ti amo. Quelle parole, quelle due semplici parole, resero Heiji felice come non lo era mai stato.
E lo fecero piangere. Piangere come non aveva mai fatto.


Non so cosa mi sia preso, tutto ciò che faccio, tutto ciò che ti sussurro..
Sono tutti riflessi dettati dall'istinto.
Forse non dovevi dirmi quelle parole, non dovevi dirmele se volevi che mi allontanassi.
Come hai potuto pensare che io me ne andassi, lasciandoti lì in lacrime, dopo quello che mi avevi appena detto?
Prima di rendermene conto il tuo asciugamano è a terra, ai piedi del tuo letto, ed io sono sopra di te, in quel vortice di coperte.
Tu mi fissi stupita, ancora in lacrime.
Non capisci, davvero non capisci?
Le mie lacrime cadono sul tuo viso, sul tuo collo.
Il tuo corpo, la perfezione del tuo corpo, non avrei mai pensato di provare tanto piacere nell'ammirarlo.
In realtà si, l'ho pensato, solo che non l'ho mai ammesso.
Ti asciugo le lacrime con una mano, accarezzandoti.
Sei sempre stata così pallida? La mia pelle ha sempre fatto così tanto contrasto con la tua? La differenza è incredibile, ma anche così tanto piacevole!
Tu mi guardi, ancora stupita, ma ora i tuoi occhi hanno qualcosa di diverso. Aspettano, mi supplicano.
Non ho mai saputo resisterti, lo sai.
Questa volta non fa eccezione e, sorridendo tra le lacrime di entrambi, ti bacio.
Ed è tutto come mi aspettavo, bellissimo.
Le tue labbra sono così calde, così salate, così dolci..
Sollevi le braccia e mi avvolgi. Mi accarezzi i capelli, il collo, la schiena.
I tuoi tocchi sonò così forti ed allo stesso tempo così dolci e delicati.
Intanto anche io ti accarezzo, le coscie, il ventre.
E' tutto come nel mio sogno, solo miliardi di volte più bello.
A malincuore allontano le mie labbra e la mia lingua dalla tua, ma scendo per baciarti, per esplorarti tutta.
Come cavolo fai ad essere così bella, me lo spieghi?
Come fai ad avere un corpo così perfetto, così caldo?
In pochi minuti anche i miei vestiti sono a terra, come tutti i principi, le preoccupazioni ed i pensieri razionali che, di solito ci assillano.
Non siamo più Heiji e Kazuha, non siamo più noi.
L'irrazionalità, i sentimenti, gli istinti che per diciassette anni abbiamo tenuto nascosti, abbiamo soffocato, stanno tutti uscendo in superficie, stanno prendendo il sopravvento.
Non avrei mai pensato che tu potessi sfiorarmi con tanta dolcezza, potessi farmi sentire così, sempre più, desideroso di te. Dei tuoi baci, del tuo calore.
E non avrei mai pensato di poter dire così tante cose dolci, così tante frasi melense che, in una situazione normale, non mi sognerei mai di dire.
Ma tu sei la mia droga, se mi fai questa faccia non puoi pretendere che io non scolleghi il cervello e faccia parlare gli istinti.
Però la cosa più importante, ciò che vorrei dirti maggiormente, non la dico.
Non riesco ancora a dirti cosa provo, eppure tu l'ha fatto così facilmente.
Ma subito il pensiero cade a terra come tutto il resto.
Il tuo calore, il tuo corpo, i tuoi occhi, i tuoi capelli ancora leggermente umidi nel quale adoro passare le mani, queste cose sono le uniche che mi importano ora.
Non c'è altro che io possa desiderare.
Tu sei qui, difronte a me, e mi sorridi.
Tutti quei brutti sentimenti che avevi negli occhi sono spariti.
Sei finalmente tornata. La mia Kazuha.


 

La mattina dopo, svegliandomi, ti vidi dormire serenamente accanto a me,
tra le mie braccia.. Solo in quel momento capii finalmente
e con tutto me stesso ciò che realmente provavo per te.
Ma dunque perché non riuscii a dirtelo nemmeno allora?



 

_______________________________



 

Note esplicative:
*: Mi riferisco, ovviamente, al VII film. Kazuha viene rapita dal cattivone di turno e, dato che Heiji è in ospedale, va Shinichi a salvarla. Ma poi Heiji li raggiunge e li salva, dato che erano nei casini.
La scena di Heiji che corre per raggiungerli non si vede, ma io sono sicura che ci sia stata. Anche perché se se la fosse presa comoda penso sarebbe finita un tantino male per i due.. ^^'
**: Anche questo è un riferimento al VII film. Infatti quando Heiji vide per la prima volta il suo primo amore (Kazuha, appunto, anche se lui non lo sapeva), la bambina stava giocando a palla e canticchiava quella canzone.
Che poi, in realtà, è una filastrocca per ricordarsi i nomi delle strade di Kyoto. -.-
***: Ahah, questo, invece, è un'altro riferimento all'episodio
L'illusionista, infatti in quell'episodio il nostro gruppo è a casa del mago Hojo Hoshikawa, dove avviene un delitto. Così, arrivando Megure e trovandoli lì chiede (Giustamente, l'avrei fatto anche io.) "Ma com'è che voi vi ritrovate sempre sul luogo del delitto?" Ed Heiji risponde (Più o meno, non mi va di andarmi a rivedere l'episodio :3), "Una casualità, mi ha trascinato qui una ragazzina che voleva vedere lo spettacolo di un mago. Una ragazzina stupida, con un mago stupido, in uno spettacolo ancora più stupido.." e Kazuha si arrabbia e fa "Smettila di darmi della stupida, stupido!" Sinceramente io l'ho trovata una scena decisamente esilarante. ^^


ele No Sekai- Again!
Essendo le undici di sera, avendo sonno, fame, e volendo postare il prima possibile, non mi dilungo in spiegazioni o chiacchiere o altro.
Approfitto di quest'angolo per ringraziare tutti tutti quelli che hanno commentato. Grazie davvero, non sapete quanta gioia ho provato e quanto voi mi abbiate spronato a continuare.
Bando alle ciance, che ve ne pare del capitolo?
Sinceramente? A me non piace molto.
Cioè, le scene si, mi piacciono, ma i personaggi fanno decisamente schifo.
Tanto per cominciare Heiji e Kazuha non farebbero mai sesso (Purtroppo, sarà già tantissimo se li vedremo scambiarsi mezzo bacetto. ç-ç), quindi già qui andiamo OOC.
Poi Heiji che piange, baaah.
Occhei che è una scena abbastanza triste e che quindi ci sta pure, ma Heiji è troppo figo per piangere e non ce lo vedo proprio.
Oh, ho amato Shin con il suo super pugno raddrizza stupidi, ma anche questo è stato assurdo.
In conclusione, chiedo scusa per tutto l'OOC che sono riuscita a mettere in questo cap, non mi odiate. T.T
Questo è il terzultimo capitolo, manca il cap finale e lo special post-finale alias vero e proprio finale conclusivo.
Spero vivamente di non metterci tanto come con questo. ^^'
Ah, l'altra volta mi sono dimenticata di dirlo, al Romics ho comprato una cosa bellissima! Un Love Art book di Conan! *W*
Love perché è un art book creato appositamente per ragazze, infatti si parla quasi unicamente delle coppie.
Immagino, perché il giapponese proprio non lo capisco (Ehi, non è che c'è qualcuno che me lo tradurrebbe? *^*). Però le immagini sono bellissime, quindi va bene!
Ohoh, chi è che si è fatto un'idea di ciò che ha detto Kazuha a Ran e Conan? Cioè, secondo voi qual'è il vero motivo per cui Kazuha si vuole sposare Kuro-kun?
Scrivetemelo please, che sono curiosa!
Un bacio e grazie mille per l'attenzione!
Vostra ele!

   
 
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