Fanfic su attori > Robert Pattinson
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Autore: Giulls    16/10/2011    2 recensioni
Michelle Waldorf è all'apparenza una ragazza normale: ha 18 anni, vive con la madre a Los Angeles, sta per diplomarsi ed è il capitano della squadra di pallavolo della scuola. Eppure la sua vita viene presto sconvolta da due avvenimenti: il fantasma del suo passato e lui, il suo nuovo vicino di casa. Robert Pattinson.
< Ti va di ricominciare? > propose porgendomi la mano, < ciao, mi chiamo Robert Pattinson >
< Piacere, Michelle Waldorf >
< Waldorf? > ripeté sgranando gli occhi, < come Blair Waldorf in Gossip Girl? Cavolo, puoi farmi un autografo? Non capita tutti i giorni di conoscere una ragazza che faccia di cognome Waldorf >
< Va bene, ma tu devi promettermi di mordermi sul collo > risposi a tono e entrambi incominciammo a ridere.
[...]
< Io avrei ancora un paio di scatoloni da sistemare… okay, più di un paio e avrei bisogno di qualche buon'anima che mi dia una mano. Ti andrebbe? >
< Certo, perché no? > risposi alzandomi in piedi, < ma mi offri la colazione >
< Va bene, > asserì, posando una banconota da dieci dollari sul tavolo, < andiamo? >
< Andiamo > dissi mente prendevo la mia borsa e uscii dal bar insieme a Robert. Chissà, questo potrebbe essere l'inizio di una nuova amicizia.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Our last Prom

Sospirai e guardai quei due paia di occhi fissarmi e fissarsi a vicenda.
< Rob, lui è Jeremy… > gli dissi indicandogli il mio amico dall'altra parte della porta < Jer, lui è Robert >
Continuarono a scrutarsi scrutarono negli occhi ancora per qualche secondo finché non si scambiarono una stretta di mano. Forse il peggio era passato.
< Tenterai di rimorchiare la mia fidanzata al ballo? > domandò Robert stringendomi a lui con il braccio e Jeremy scoppiò a ridere.
< È fuori discussione >
< Perché, non sono attraente? > dissi rivolgendomi a Jeremy con una nota di disappunto.
< Senti, sto cercando di convincere il tuo fidanzato a non spaccarmi la faccia, non complicare le cose > ribatté < gli hai detto che…? >
< Sì, mi ha detto che per un periodo vi siete frequentati >
< Gli hai detto che siamo andati a letto insieme e non mi ha ancora spaccato la faccia? >
Al sentire quella frase sgranai gli occhi.
< Quella parte lì l'ho omessa >
< Oh, uhm…ehm…bene…no, perché ora che ci penso non è successo > disse Jeremy guardando Robert spaventato, che lo stava guardando con uno sguardo omicida < mi sono confuso con un'altra Michelle Waldorf…un'altra, non lei…non sto facendo una buona impressione, vero? >
< Non molta > replicò Robert ridendo < coraggio, entra in casa. Mi dispiace lasciarti qui fuori > continuò spostandosi di lato e quando furono vicini potai notare che Jeremy era molto più alto di Robert. e lui non era di certo basso.
< Jer, siamo a Los Angeles…non hai caldo con quel berretto? > domandai ridendo mentre indicavo il berretto rosso di lana che lo rendeva ancora più carino.
< No, dove vado io viene lui >
< Non lo porterai al ballo, vero? >
< Perché no? > ribatté e scossi la testa ridendo, poi mi avvicinai a lui e lo abbracciai < Non ricordavo che fossi così bassa, sai? >
Immediatamente mi allontanai da lui mentre Robert iniziò a ridere.
< Tu cosa ridi? > tuonai fulminandolo con lo sguardo < E tu bada bene a quello che dici, o il tuo cappellino finirà sopra il mio accendino > continuai guardando minacciosa il mio amico e in quel momento il telefonino del richiestissimo Pattinson squillò.
< Emma, ciao. Sì, sto andando ora…No, sono da Michelle…Okay, okay, lo farò. Sì, a più tardi >
< Chi è Emma? > domandò Jeremy al mio orecchio.
< La sua manager >
< Mi dispiace abbandonarvi, ma il lavoro mi chiama. Ci vediamo più tardi >
< Ciao > gli dissi baciandolo sulle labbra e dopo aver salutato Jeremy ci lasciò soli.
< Che c'è? > chiese il mio amico guardandomi mentre lo osservavo.
< L'altro giorno non l'avevo notato, ma ti sei fatto molto più carino > gli dissi guardandolo con attenzione ed era vero: nonostante il cappellino potevo vedere i suoi capelli marroni e ricci un pochino lunghi, aveva lasciato crescere un po' la barba e in entrambi i lobi delle orecchie aveva degli orecchini in legno, per non parlare del suo corpo da urlo. Ma se un tempo le sue mani avevano vagato sul mio corpo, ora il solo pensiero mi faceva morire dal ridere.
< Ma piantala >
< No, seriamente. Mi sorprende come un bel ragazzo come te non abbia trovato una ragazza per il ballo >
< Sono un ex eroinomane, ricordi? > domandò indicandosi il braccio.
< Quindi? >
< Quale ragazza snob credi voglia avere a che fare con un personaggio del genere? >
< Per fortuna che non tutte sono così > dissi sorridendo.
< Per fortuna ho te a scuola >
Lo abbracciai una seconda volta.
< Mi sei mancato davvero tanto >
< Anche tu. Me lo fai vedere il vestito del ballo? >
< Assolutamente no >
< Almeno mi dici che fiore vuoi? >
< Dovresti saperlo! > esclamai offesa.
< Il colore, intendo. Lo so che a te piacciono le rose >
< Rosso scuro >
< Vado dal fiorista, allora. E vado anche a noleggiare uno smoking. Ciao! >
Lo accompagnai alla porta e dopo averlo salutato mi sedetti in sala a guardare un po' di televisione quando Bianca entrò improvvisamente in casa seguita da Mike. Inutile dire che non mi degnò di una parola né di uno sguardo, semplicemente se ne andarono di sopra. Era incredibile come lei si comportasse da bambina. Quale razza di genitore vieta al figlio di vedere l'altro genitore? Lei aveva considerato la mia partecipazione alle nozze di papà come un alto tradimento e questa era una situazione davvero ridicola. Ma almeno non mi stressava più con vestiti alla moda.
Poco dopo mi stancai della televisione e tornai in camera mia, accesi il computer e stampai la tesi che dovevo consegnare alla professoressa Walsh, la docente di botanica, nonché responsabile per quest'anno della scelta del candidato per il discorso dei diplomanti. Sapevo che l'argomento della mia tesi piaceva a molti insegnanti, eppure speravo non piacesse così tanto da scegliermi per tenere il discorso, poiché l'ultima cosa che volevo era stare davanti a sconosciuti e dire cose insensate balbettando.
Mi alzai dalla sedia e, ancora avvolta nella vestaglia, mi avvicinai al vestito, togliendolo dalla mantellina per osservarlo: la settimana scorsa avevo girato tantissimi negozi con Jenny e Sarah per trovare il vestito per il ballo e quando stavo per perdere le speranze mi capitò davanti questa meraviglia: non era il classico vestito da principessa, era diverso. Era di una tonalità indefinita, tra il rosso e il bordeaux, era lungo fino alle ginocchia, aveva una sottoveste in seta e sopra era coperta dal tulle del medesimo colore. Di certo un vestito che avrei potuto indossare in più occasioni; il vestito da principessa me lo riservavo per il matrimonio, se mai avessi voluto compiere quel passo.
Qualche minuto più tardi mi sedetti sul letto e iniziai a studiare storia, quando il mio cellulare iniziò a vibrare.
< Pronto? >
< Ho una brutta notizia da darti > mi disse Jenny < oggi la preside ha fatto un annuncio nel quale ha detto chi avrebbe tenuto il discorso il giorno dei diplomi. Mi dispiace… >
< Scherzi, vero?! No, non posso essere io! >
< Te l'ho fatta! > esclamò ridendo < Hanno scelto Mandy, volevo solo farti penare un po' >
< Che cara amica che sei > ribattei sarcastica < come stai? >
< Sto bene > rispose < ho deciso di tenerlo >
< Sul serio? >
< Sì. E credo che sia la scelta migliore che possa fare >
< Walter cosa ne pensa? >
< Quando gliel'ho detto è andato giù di testa. Ha già iniziato a fare dei progetti > disse ridendo < mi ha addirittura mangiato la faccia quando gli ho confessato che all'inizio avevo pensato di abortire >
< E tu ora sei felice? >
< Da morire >
< E come pensi di fare con l'università? >
< Ancora non lo so, deciderò quando sarà il momento. Michelle, ci stareste anche tu e Robert per dividere la spesa per la limousine? >
< Ehm…io ci sto, ma Robert non verrà >
< Cosa? > domandò sorpresa.
< La sera del ballo parte per l'Argentina per un servizio fotografico. Non ci sarà nemmeno per la consegna dei diplomi >
< E quindi non verrai al ballo? >
< Certo che sì! > esclamai < Solo non con lui >
< E con chi, allora? >
< Ricordi il mio amico Jeremy, il ragazzo della clinica? >
< Sì, certamente. Verrai con lui? >
< Esatto >
< Oh, ma che bello! > esclamò < Così finalmente lo conoscerò. Uhm, è finita la pausa, devo tornare in classe. Allora appena vedrò Jeremy in giro mi presenterò e gli chiederò per la limousine >
< Oggi non è a scuola >
< Come mai? >
< Nemmeno lui aveva studiato per Simpson >
Jenny rise e mi disse che mi avrebbe chiamato una volta finite le lezioni. Nel frattempo io mandai un messaggio a Jeremy per chiedergli della limousine, ricevendo una risposta affermativa e lo feci presente alla mia migliore amica.
Mi stesi sul letto, afferrai il telefonino e scrissi a Robert se potevamo vederci non appena avesse finito per stare insieme prima della sua partenza e mi rispose tempestivamente di andare a casa sua e che mi avrebbe raggiunto il prima possibile.

 

< A che ora parti? > domandai mentre mi stringevo di più al suo corpo.
< Alle sette > rispose baciandomi la fronte.
< Vorrei che tu non te ne andassi. Sono egoista, lo so, ma ti voglio con me al ballo >
Robert sospirò e prese ad accarezzarmi la schiena, gesto che mi rilassò.
< Credi che non preferirei restare qui con te? > ribatté indicando il letto sul quale avevamo trascorso il tempo da quando era tornato a casa < Ma è il mio lavoro >
Mi stiracchiai e alzai la testa per guardarlo dritto negli occhi.
< Detesto quando hai ragione >
Rise e questa volta mi baciò sulle labbra.
< Ma ho una bella notizia >
< Spara >
< Resterò con te fino a che Jeremy non verrà a prenderti da casa, cosicché possa controllarlo per bene >
Questa volta fui io a ridere.
< Sei geloso? >
< Sì, lo ammetto. Perché non mi hai detto che siete stati anche a letto insieme? >
< Per questo > ribattei mettendomi a sedere e mi coprii con il lenzuolo: Robert mi vedeva spesso nuda, eppure mi vergognavo nei momenti di calma < perché non c'è motivo che tu sia geloso. È vero, siamo stati insieme e abbiamo fatto sesso…tanto sesso, non riusciresti nemmeno ad immaginarti quante volte l'abbiamo fatto, dove e la marea di posizioni che abbiamo assunto > dissi ridendo per prenderlo in giro e Robert mi diede uno scappellotto in testa < dai, scherzo! Quello che voglio dire è che tu non devi essere geloso. Ci siamo lasciati da buoni amici, lui per me è come un fratello. E poi > dissi girandomi per guardarlo negli occhi < tutto ciò che voglio sei tu >
Robert sorrise e mi prese tra le sue braccia baciandomi appassionatamente.
< Hai due scelte. O mi dici di fermarmi e usciamo da sotto le coperte, o ti tengo qui per… >
< Per altri due miseri minuti? > chiesi interrompendolo e Robert mi guardò sgranando gli occhi, prima di farmi il solletico.
< Ritira subito quello che hai detto >
< No, mai! > esclamai ridendo e dopo avergli bloccato le mani lo baciai, trascorrendo così buona parte del pomeriggio a letto insieme.
< Resti qui mentre faccio la valigia? > domandò mentre si allacciava i bottoni dei pantaloni e lo guardai con disappunto < Che c'è? >
< Niente > risposi imbronciandomi, gesto che fece ridere Robert, tant'è vero che si mise a carponi sul letto.
< Non ne hai ancora abbastanza? > disse ghignando.
< Non farti strane illusioni, Pattinson > ribattei con tono di sfida.
< E allora perché ti comporti così? >
< Perché tu mi abbandonerai e visto che non saprò con chi divertirmi per il prossimo mese volevo divertirmi ora >
< Ma sentila! > esclamò ridendo e mi baciò la fronte.
Mi alzai anche io dal letto e dopo aver recuperato la mia biancheria e i miei vestiti mi rivestii.
< A proposito, quanto starai via? >
< Solo un paio di settimane, ce la farai a resistere? >
< Sì, ce la farò. Sei tu che crollerai prima > ribattei ridendo.
< Cosa hai detto? >
< Quello che ho detto > dissi avvicinandomi a lui < mi mancherai, è vero, ma sarai tu il primo a crollare >
< Ne sei così sicura? >
< Sì >

< Noi donne sappiamo stare anche mesi senza fare sesso, voi uomini no. Se non avete una fidanzata, vi trovate qualcuno con cui andare a letto. Siete fatti così >
Robert voleva ribattere, si vedeva benissimo, ma per una volta non seppe cosa dire. Miracolo. Senza aggiungere altro lo trascinai con me al piano di sotto, ordinai due pizze e mentre mettevo a tavola lui era tornato di sopra a sistemare la valigia.
< Mitchie? Puoi venire qui un momento? >
Salii le scale di corsa e raggiunsi la sua camera.
< Dimmi >
< Puoi sederti sulla valigia per chiuderla? >
Risi e feci come mi aveva chiesto.
< Ma quanta roba ci hai messo dentro? >
< Il necessario le settimane in cui starò fuori >
< Capisco > asserii e il campanello suonò < forza, sono arrivate le pizze >
Scendemmo di sotto e quando il fattorino vide Robert prima sbiancò, poi gli chiese un autografo per la sua fidanzata. Dopo mangiato tornai subito a casa, poiché Robert doveva andare a letto presto e per quella sera volevo lasciarlo riposare.
Rientrai in casa mia e vidi Bianca e Mike seduti sul divano.
< Ciao, Michelle > mi salutò cordialmente Mike e risposi al saluto.
< Cosa state guardando? > domandai curiosa.
< Un'intervista > rispose Bianca senza degnarmi di uno sguardo.
< Io sono stanca, vado a dormire > dissi mentre mi allontanavo da quella situazione scomoda e imbarazzante < buonanotte >
Tra i due fu solo Mike a rispondermi, Bianca mugugnò qualcosa piano che non udii. Salii in camera mia e mi misi in intimo, faceva troppo caldo per dormire col pigiama, ma nel momento in cui mi misi a letto, qualcuno iniziò a gettare sassi sulla mia finestra.
Mi alzai e aprii la finestra, scoprendo che era Robert l'autore dei lanci.
< Oh, finalmente!
Risi e mi sporsi ancora di più.
< Cosa stai facendo? >
< Voglio dormire con te >
< Devi riposarti >
< Non sto pensando al sesso! > esclamò sbuffando < Ma voglio passare la notte con te. Mi fai salire? >
< Ce la fai ad arrampicarti? > domandai indicando la scaletta a staccionata.
< Se mi rompo l'osso del collo, darai tu spiegazioni ai miei genitori > ribatté mettendosi in moto.
< Ma se l'hai sempre fatto! > esclamai mentre l'aiutavo ad entrare.
< Ehm…tu dormirai così? > chiese indicandomi l'intimo.
< Sì. Qualche problema? >
< No, nessuno > rispose gettando la sua maglia a terra e pochi secondi dopo rimase in boxer, poi si sistemò sotto le coperte.
Mi rimisi a letto e mi accoccolai tra le sue braccia.
< Sogni d'oro >
< Anche a te, Mitchie >

 


Due ore. Avevo trascorso due ore per prepararmi per il ballo. Non l'avevo mai fatto in vita mia e di certo quella sarebbe stata l'ultima volta.
< Finalmente sei pronta! > esclamò Robert entrando in camera.
< Al mio matrimonio indosserò il pigiama, non mi truccherò, né mi pettinerò > dissi mentre mi guardavo allo specchio.
< Spero che tu ti diverta questa sera > disse abbracciandomi da dietro.
< Peccato che non sia tu il mio cavaliere. Non sai cosa ti perdi >
< Già… > disse sospirando < secondo me il punch di questa sera sarà buonissimo >
< Hey! > esclamai dandogli una pacca sulla spalla e lo guardai fingendomi offesa.
Mi prese il mento e mi baciò.
< Sei bellissima >
< L'avevo scelto pensando a te >
< Stai facendo di tutto per farmi sentire in colpa? >
< Ci sto riuscendo? >
< No >
Sbuffai e mi spruzzai un po' di profumo, mentre Robert mi metteva al collo una collana con un ciondolo di pietra acquamarina.
< E questo? > domandai sorridendo.
< È il mio modo per dirti che sarò con te, anche se non sarò con te >
Guardai la collana con attenzione, dopodiché saltai in braccio all'uomo che me l'aveva regalata.
< Grazie, grazie, grazie! L'adoro! > esclamai baciandolo.
< Sono davvero contento che ti piaccia. E spero di farmi perdonare con questo regalo per la mia assenza >
< Dovresti farti perdonare un po' più spesso > dissi ridendo.
Lo abbracciai e lo ringraziai un'ennesima volta, poi il campanello suonò e Robert scese ad aprire, mentre io indossavo gli orecchini che Hannah mi aveva spedito come regalo.
< Mitchie? Il tuo cavaliere è qui! > esclamò Robert.
< Scendo subito! >
< Wow…Michelle, sei favolosa > disse Jeremy non appena mi vide.
< Grazie, Jer. Ma anche tu non scherzi, stai davvero bene in smoking > risposi abbracciandolo < e grazie al cielo non indossi il cappello >
Il mio amico rise e mi strinse in un abbraccio strangolatore.
< Pronta, miss? >
< Certo! > replicai afferrandogli il braccio.
< Fermi dove siete > intervenne Robert prendendo la macchina fotografica dalla mia borsa.
< No, Rob! > piagnucolai.
< Smettila, è un ricordo >
Jeremy ed io ci mettemmo in posa e pochi secondi dopo un flash mi accecò.
< Allora buon viaggio > gli dissi abbracciandolo < ci vediamo presto >
< Prima di quanto tu possa immaginare > rispose e aggrottai le sopracciglia, confusa < hey, trattamela bene > continuò guardando Jeremy < e se vengo a sapere che ci hai provato con lei te le stacco quelle mani, va bene? >
< Come no! > replicò Jeremy sorridendogli < Buon viaggio >
< Fatti vivo quando atterri, mi raccomando. Rob? >
< Uhm? >
< Non tornarmi a casa con una modella argentina. Piuttosto spagnola. Ma argentina no, ti prego >
< Vedrò quello che posso fare > ribatté baciandomi la fronte e mi aggrappai a lui, abbracciandolo < ti amo > sussurrò al mio orecchio.
< Anche io >
< Jeremy? >
< Sì, Robert? >
< Tienimela lontana da quel James >
< Ora basta! > esclamai aprendo la porta < È tardi, vai! >
< Hai così fretta di mandarmi via? > replicò Robert assottigliando lo sguardo e quando vidi Emma sul vialetto di casa sua, la pregai di venirselo a prendere.
< Ma come sei bella! > esclamò abbracciandomi.
< Grazie > risposi ricambiando l'abbraccio < Emma, lui è il mio amico e cavaliere Jeremy. Jer, lei è Emma, la manager di Robert >
Dopo essersi presentati, Emma ci salutò nuovamente e trascinò Robert in macchina per raggiungere l'aeroporto, mentre Jeremy ed io ci sedemmo sulle poltrone sul portico di casa ad aspettare la limousine. Nel frattempo, Bianca e Mike tornarono a casa.
< Cosa ci fate qui? > domandò Bianca guardandoci.
< Stiamo aspettando la limousine per andare al ballo >
< E perché questo ragazzo è il tuo cavaliere e non Robert? > continuò con tono acido.
< Robert è partito per un servizio fotografico. Lui è il mio amico Jeremy. Ti ricordi di lui? Te l'ho presentato quell'unica volta che mi sei venuta a trovare in clinica > dissi usando lo stesso tono che aveva usato Bianca poco prima.
< Salve, signora Waldorf >
< Ciao > rispose guardinga.
Salutammo Mike e non appena arrivò la limousine trascinai Jeremy lì dentro.
< Mi dispiace per Bianca, lei odia tutto ciò che ha a che fare con il mio passato da drogata >
< Figurati >
Non appena tutte videro Jeremy e non Robert come cavaliere si meravigliarono, ciò nonostante trattarono il mio amico con i guanti. Megan prese la bottiglia di champagne e il suo accompagnatore, un ragazzo di nome Zac, distribuì ad ognuno di noi un bicchiere.
< Voglio fare un brindisi > disse Jenny alzando il suo bicchiere, l'unico con dentro del succo d'arancia < a questa serata che sarà bellissima e a tutti voi che siete qui, le persone a cui voglio più bene al mondo. Salute! >
< Io invece voglio fare un brindisi a tutte noi come augurio per una vittoria schiacciante per domani > intervenni alzando il bicchiere.
< Sì, anche io voglio farne uno! > esclamò Megan alzando il bicchiere < Spero che i nostri bellissimi accompagnatori non si offendano: il mio brindisi va a Michelle, che ha sostituito il suo Dio del sesso personale con questo bellissimo ragazzo. Jeremy, siamo felici di averti qui con noi questa sera. Salute! >
< Salute! > risposero le ragazze ridendo, mentre io ero diventata rossa come il vestito.
Jeremy mi guardò e si mise a ridere.
< C'è da dire, però, che è stato un bel brindisi > disse il mio amico portandomi il braccio intorno alle spalle < ma davvero Robert è un Dio del sesso? >
Strinsi gli occhi e mi sentii bruciare il viso ancora di più.
< Mi appello alla facoltà di non rispondere >
< Non ha negato! > esclamò Megan < Signori e signore, Michelle Waldorf ha finalmente ammesso quello che abbiamo aspettato da una vita di sentirci dire! >
< Evviva! > esclamarono le altre dandole corda.
< Vi detesto >
< Tu ci adori, non mentire > ribatté Mary sorridendo.
Arrossii ancora di più e mi nascosi dietro Jeremy, che continuava indisturbato a ridere come un matto.
< Sono simpatiche le tue amiche > mi disse facendomi l'occhiolino.
Una volta arrivati Jeremy mi precedette per scendere dalla limousine e mi aiutò dandomi la mano.
< Che cavaliere > dissi sorridendogli.
< Devo trattarti con i guanti, non voglio rischiare la vita >
< Robert dovrà passare sul mio cadavere prima di farti del male > ribattei facendogli l'occhiolino.
Esibimmo i nostri biglietti a Zaira, la presidentessa degli studenti della scuola, e quando entrammo dentro la palestra mi pietrificai: tutto era in stile Gossip Girl. Olivia, l'artefice, mandava messaggi a raffica sui telefonini che erano stati distribuiti all'entrata e si firmava addirittura Gossip O.
< Chi ha avuto questa idea ridicola? > domandò Jeremy quando il telefonino iniziò a vibrare.
< Olivia, ovviamente > risposi sbuffando < hey, siamo sul telefonino di tutti > continuai indicando il telefonino sul quale era arrivato un messaggio < avvistata: Michelle Waldorf arriva alla festa dei diplomanti con un accompagnatore diverso dal solito. Jeremy, il vecchio/nuovo arrivato. Tra persone con un passato alle spalle ci si intende per bene. Dobbiamo forse pensare che l'artefice del succhiotto della settimana scorsa sia suo e non di Robert Pattinson? M., cosa ci nascondi? A tra poco con un'altra vittima. Kiss kiss, Gossip O. >
< Quell'idiota proprio ti detesta, eh? >
< Il sentimento è reciproco. Mi inviti a ballare? > domandai sorridendogli e ci lanciammo in pista, mentre il deejay della serata aveva fatto partire Airplanes, di B.O.B. ed Hayley Williams.
Il deejay era veramente bravo, perché non si fossilizzava solo su un genere, ma variava: era passato da Lady Gaga ai Simple Plan nel giro di una canzone.
< E ora rallentiamo un po' il ritmo > disse il deejay facendo partire Always di Bon Jovi e subito dopo She will be loved dei Maroon Five.
< Senti, se mi avvicino un pochino il tuo Robert non mi uccide, vero? >
Risi.
< Sarà il nostro piccolo segreto > risposi appoggiando la testa sulla sua spalla < alla fine i nostri progetti si sono realizzati >
< Quali progetti? >
< Non ricordi? In clinica ci eravamo ripromessi di andare al ballo della scuola assieme >
< Ah, già, è vero! > esclamò facendomi fare una giravolta < Siamo stati bravi allora >
Continuammo a ballare un altro paio di canzoni finché, stanchi e assetati, non decidemmo di comune accordo di spostarci verso il tavolo dei drink per bere qualcosa, ma non appena arrivammo a destinazione Jeremy venne spinto con violenza.
< Mi sembrava di essere stato abbastanza chiaro l'altro giorno, non vogliamo eroinomani al ballo > disse Kyle mentre si avvicinava ancora a Jeremy e lo spinse una seconda volta.
< Kyle, piantala di fare l'idiota >
< Tu chiudi il becco, Waldorf >
< Altrimenti? > domandai parandomi tra lui e Jeremy.
< Non me ne frega un cazzo se sei una donna, mettiti di nuovo davanti a me e ti spacco quel bel faccino >
Dopo quella risposta Jeremy prese Kyle per il colletto e lo fece indietreggiare.
< Tu prova soltanto ad alzare un dito su di lei e te ne pentirai, sono stato chiaro? >
< Non provare a toccarmi, eroinomane di merda > ribatté Kyle e questa volta fu lui ad afferrare Jeremy per il colletto.
< Cosa sta succedendo qui? > domandò Rodriguez interrompendoci.
< Kyle, avanti! > intervenne James posando una mano sulla spalla dell'amico.
< Ti è andata bene, ma non finisce qui > ribatté Kyle mollando la presa di Jeremy, che indietreggiò.
Kyle si allontanò verso la pista e James alternò lo sguardo tra me e Jeremy.
< Mi dispiace per Kyle > disse James.
< Non preoccuparti > rispose Jeremy sistemandosi il colletto.
< Michelle, tu stai bene? > chiese guardandomi preoccupato.
< Sì, James, grazie > asserii sorridendogli.
< Posso parlarti un attimo? > domandò indicandomi l'uscita e annuii seguendolo < Perché non sei con il tuo fidanzato? > continuò non appena fummo fuori.
< Lui…lui è dovuto partire >
< E Jeremy è un altro tuo pretendente? >
< No, siamo solo amici >
< Perché quella sera alla festa mi hai baciato? >
< Io…non lo so. Quella sera ero confusa, avevo litigato con Robert e tu eri lì…e mi dispiace, so bene che non è una buona motivazione, eppure è tutto ciò che mi viene in mente >
< Credevo tu fossi diversa, ma mi sbagliavo. Sei come le altre. Non mi hai nemmeno detto che eri tornata inseme a Robert. Da dopo la festa mi hai semplicemente ignorato >
< Lo so > ribattei abbassando lo sguardo < mi dispiace >
< L'hai già detto > disse e ritornò alla festa senza dire altro.
< Stai bene? > domandò Jeremy venendomi vicino e mi posò sulle spalle la sua giacca.
< Ho ferito i sentimenti di una delle persone più buone di questo mondo >
< Mi dispiace >
< Sono davvero una persona orribile? >
< No, non lo sei. Sei umana. Ti propongo una cosa: sentiamo chi viene nominato re e regina e poi ce ne andiamo da qualche parte, ovunque vorrai >
< Ho voglia di mangiare un gelato da mangiare sulla spiaggia a piedi nudi >
< E così sarà >
Tese la mano, la afferrai e rientrammo giusto in tempo per vedere sul palco i candidati al titolo di re e regina.
< Il titolo di re di quest'anno del Santa Monica High School è James Paxton! > esclamò e James si avvicinò per prendere la corona, mentre uno scroscio di applausi era partito per lui < e ora il momento che tutte stavate aspettando. La regina del Santa Monica High School di quest'anno è…Olivia Taylor! >
Scontato. Era ovvio che vincesse lei. Vincono sempre le ragazze più oche.
< Grazie! > esclamò e si mise a piangere: patetica.
Dal momento che né il re né la regina si sopportavano, fu stabilito che ognuno dei due scegliesse una persona con cui ballare.
< La decisione per prima spetta alla regina > disse la preside porgendo il microfono a Olivia e quando fu il turno di James, mi stupì della sua risposta.
< Michelle Waldorf è ancora qui nella palestra? > domandò e poco dopo un riflettore si posò su di me, accecandomi, ma James mi sorrise < Almeno un ballo me lo devi >
Sorrisi annuendo e mi avvicinai alla pista, stessa cosa che fece James e quando mi fu davanti mi strinse tra le sue braccia per ballare mentre il deejay fece partire The only exception dei Paramore.
< Perché mi hai chiesto di ballare? > domandai mentre mi teneva stretta a sé.
< Voglio un tuo ultimo bel ricordo. Mi hai ferito, è vero, ma mi piaci davvero tanto, per cui voglio ricordarti come la ragazza che ha ballato con me il ballo ufficiale, non come la ragazza che mi ha spezzato il cuore >
I've got a tight grip on reality, but I can't let go of what's in front of me here, I know you're leaving in the morning when you wake up. Leave me with some kind of proof it's not a dream, oh! You are the only exception, you are the only exception, you are the only exception, you are the only exception, you are the only exception
La canzone, intanto, volgeva al termine, ma più questa si avvicinava alla fine, più James mi stringeva a sé.
You are the only exception, you are the only exception, you are the only exception, you are the only exception. And I'm on my way to believing. Oh, and I'm on my way to believing
A canzone ultimata James avvicinò il suo viso al mio, ma mi baciò sulla guancia.
< Grazie per il ballo > mi disse sorridendo e solo quando Jeremy mi fu accanto mi lasciò la mano e se ne andò.
< Questo a Robert non glielo diciamo >
< Forse è meglio di no > risposi sorridendo mentre guardavo James che nel frattempo era tornato dai suoi amici < ora andiamo? > chiesi allegra.
< Certo > rispose porgendomi il braccio e dopo aver salutato le Clovers Jeremy chiamò un taxi e raggiungemmo il mare < vuoi il frappè alla fragola o al cioccolato? > domandò quando uscì dalla gelateria.
< Cioccolato > risposi sorridendo.
< Mi sono divertito >
< Sì, anche io. A dire la verità ho temuto un po' per la tua incolumità quando è arrivato Kyle, ma per il resto ho passato una bella serata >
< Credi che non sia capace di tenere testa a quel pallone gonfiato? >
< Beh, lui è super pompato, tu hai meno muscoli > replicai appoggiando la testa sulla sua spalla.
< Non importa quanti muscoli ho, nessuno può minacciare la mia migliore amica >
Sorrisi e gli baciai la guancia.
< Cosa farai dopo il liceo? >
< Andrò a Yale. Ho sostenuto il colloquio l'altro giorno con il rettore e sono stato accettato alla facoltà di medicina >
Lo guardai con gli occhi sgranati.
< Scherzi? >
< Perché? >
< Anche io ho fatto domanda lì! Sto solo aspettando la loro risposta >
< Vedi? È destino il nostro > rispose ridendo e mi sedetti sulla sabbia, finalmente a piedi nudi.
< È così bello e calmo qui >
< È un paradiso. In clinica ho sofferto la mancanza del mare >
< Sì, ricordo bene. La spiaggia era vietata ai pazienti con le problematiche più gravi, la si poteva vedere solo da lontano. Anche io ho sofferto >
< Che poi non capisco…a me era vietato perché ero un eroinomane, ma tu non ti sei spinta fino a questo punto. Perché a te era vietata? >
0< Perché ero con un piede nella fossa > risposi mentre il rumore delle onde e le onde stesse mi stavano ipnotizzando < Jer? >
< Uhm? >
< Ora sei pulito, vero? >
< Sì, ho smesso con quella roba >
Chiusi gli occhi e mi appoggiai alla spalla del mio amico.
< Sono tanto stanca >
< Torniamo a casa > disse alzandosi in piedi e mi aiutò a fare lo stesso.
Chiamò un taxi e in men che non si dica arrivammo davanti a casa mia.
< Ti aspetto domani alla partita. Inizia alle tre >
< Non mancherò. Forza Clovers > replicò baciandomi la guancia < e grazie per la splendida serata >
Gli sorrisi e quando rientrai in casa mi chiusi dentro, arrivai fino alla mia camera e mi tolsi il vestito. Presi il cellulare e ascoltai il messaggio in segreteria che mi aveva lasciato Robert.
< Sono appena atterrato. Sai, dovrei sfruttare più spesso i jet privati e prima o poi dovrò portartici. Ad ogni modo sono arrivato e sto bene. Tu ti stai divertendo? Spero proprio di sì. Dì al tuo amico di tenere le manine a posto o saranno guai. Chiamami domani mattina. Ti amo, buonanotte…oh, e in bocca al lupo per la partita! Domani te lo ripeterò. Emma ti saluta. Forza Clovers! >
Sorrisi e dopo aver spento il telefonino mi misi a letto, preparandomi psicologicamente per la partita finale del campionato di pallavolo.

 

Dopo un gran ritardo, eccomi qua più fresca che mai!
Ciò nonostante è mezzanotte e mezza per tutti e sono abbastanza stanca, oggi lavorare mi ha stancata .__.
Vi ringrazio perché mi seguite e spero che questo capitolo vi piaccia. Voglio precisare una cosa, se ve lo state chiedendo: James è cotto di Michelle, ormai l'avete capito, ma non si metterà in mezzo a lei e Robert e lo stesso vale per Jeremy.

Buon proseguimento di quello che farete :)

la vostra Giulls

   
 
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