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Autore: Camilla L    16/10/2011    9 recensioni
Dal diciottesimo compleanno di Bella niente è più come prima, Edward non vive più con noi da quando s'è improvvisamente messo in testa di non poter più stare con lei e ha deciso di lasciarla dicendole di non amarla più, come se questo fosse possibile.Per il bene di Bella tutti noi abbiamo deciso di lasciare Forks, in modo che non vedendoci in giro dimentichi il suo ragazzo vampiro e la sua famiglia il prima possibile, anche se dubito che questo avvenga tanto presto.
Quello di noi che sta peggio è Jasper, si sente in colpa per aver quasi attaccato Bella ed è convinto di essere la causa della fine della storia di Edward e Bella. -Esme-
QUESTA STORIA FA PARTE DELLA SERIE "IL MONDO DI JASPER"
Genere: Malinconico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Esme Cullen, Jasper Hale
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: New Moon
- Questa storia fa parte della serie 'Il mondo di Jasper'
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Tutto per i miei figli

 

Pov Esme

 

Dal diciottesimo compleanno di Bella niente è più come prima, Edward non vive più con noi da quando s'è improvvisamente messo in testa di non poter più stare con lei e ha deciso di lasciarla dicendole di non amarla più, come se questo fosse possibile.Per il bene di Bella tutti noi abbiamo deciso di lasciare Forks, in modo che non vedendoci in giro dimentichi il suo ragazzo vampiro e la sua famiglia il prima possibile, anche se dubito che questo avvenga tanto presto.

Per ora siamo ospiti a Denali, ma fossimo anche nel paradiso terrestre sarebbe lo stesso, nessuno di noi sarebbe felice comunque.Ogni volta che guardo il pianoforte di Eleazar mi sembra di vedere le lunghe dita bianche di mio figlio volare sui tasti, se potessi piangere in questo momento farei invidia alle cascate del Niagara.

Quello di noi che sta peggio è Jasper, si sente in colpa per aver quasi attaccato Bella ed è convinto di essere la causa della fine della storia di Edward e Bella.Se ne sta sempre da solo, neanche Alice riesce ad avvicinarsi, devo continuamente averlo sott'occhio perchè ho la vaga impressione che voglia lasciarci anche lui, se dovessi perdere un altro figlio non riuscirei a sopportarlo e stavolta non ci sarebbe nessun burrone a salvarmi dal mio dolore.

Anche ora se ne sta lì seduto sui gradini davanti a casa e fissa il vuoto, è girato di spalle, ma è come se vedessi il suo sguardo, ormai è lo stesso da giorni, sembra quello di chi ormai non ha più niente da perdere.Quando apro la porta d'ingresso perchè decido di andargli a parlare, si alza e se ne va verso la foresta, stavolta non gli basterà correre via per evitare di parlarmi, lo seguirò anche se dovesse correre per giorni.

-Jasper fermati!-urlo alle sue spalle

Senza rispondermi continua la sua corsa, così decido di improvvisare e di coglierlo di sorpresa, mi arrampico sul primo albero che trovo e saltando di ramo in ramo in un attimo sono sopra la sua testa.Quando gli atterro addosso inizia a dimenarsi per liberarsi di me, se solo volesse potrebbe scagliarmi contro un albero in un secondo, ma non lo farebbe mai, è troppo rispettoso per lanciare via così la propria madre.

-Lasciami andare!-mi dice

-No!-gli dico io

-Lo sai che sono più forte di te e se volessi potrei liberarmi di te in un attimo-mi dice poi

-Si, ma non lo faresti mai-dico io

-Allora levati dalla mia schiena-dice

-Prima mi devi promettere che appena mi alzo non scapperei via, dobbiamo parlare-gli dico

-Ok, lo prometto!-mi dice

Mi tolgo dalla sua schiena e mi siedo appoggiata ad un albero e lui fa lo stesso.

-Perchè fai così?-gli chiedo

-Così come?-chiede anche lui

-Avanti Jasper, non fare finta di non capire, lo sai benissimo di cosa parlo-gli dico, iniziando ad arrabbiarmi

-Perchè è tutta colpa mia ecco perchè.Sei contenta ora?-chiede quasi urlando

-Invece non è colpa tua e lo sai benissimo anche tu-gli dico

-Basta, non ce la faccio più, dovete smetterla tutti di avere pietà di me.Io sono la pecora nera della famiglia, è sempre stato così e sempre così sarà, sono diverso da tutti voi.E' meglio che me ne vada e vi liberi di me, io...-lo interrompo dandogli uno schiaffo, per far fermare il suo delirio

-Piantala di dire queste stupidaggini.Nessuno pensa queste cose di te e se le pensi tu vuol dire che sei proprio un idiota-urlo a pochi centimetri dalla sua faccia

-Non sono stupidaggini è la verità-bisbiglia a testa bassa

-No che non lo è! Siamo vampiri e quello che è successo al compleanno di Bella poteva succedere a chiunque-dico con un po' più di calma

-E allora perchè queste cose succedono solo a me?-mi chiede

-Non sei stato l'unico a dover scappar via da quella stanza quella sera-gli dico

-Si, ma sono stato l'unico a dover essere portato fuori con la forza-precisa

-Si, ma nessuno di noi ha vissuto di sangue umano per un secolo come hai fatto tu-gli dico

-Qualsiasi cosa dica, non troverò mai ragione con te vero?-mi chiede

-No!-dico, sorridendogli leggermente

-Io mi sento malissimo, non riesco a non pensare al fatto che se non fossi stato lì quella sera sarebbe tutto come prima-dice

-Tu ci dovevi essere era una serata in famiglia-dico io

-Si ma...-dice, prima che io lo interrompa

-Ma, niente! Ormai è successo e non si può tornare indietro e soprattutto te lo vuoi mettere in quella testa dura che non è colpa tua?-gli chiedo

-Me lo diceva sempre anche mia madre umana-mi dice

-Cosa?-chiedo

-Che ho la testa dura!-risponde

-Beh, è vero.Non ho mai conosciuto uno più testardo di te-dico io

-Solo che lei non me lo diceva così dolcemente-precisa

-Erano altri tempi.Neanche mia madre era la persona più dolce del mondo-preciso io

-Di solito mi diceva anche che ero un debole e comincio a credere che avesse ragione-dice ancora

-Invece qui si sbagliava di grosso, come poteva dire questo di un figlio che si arruola nell'esercito a neanche diciassette anni?-gli chiedo

-Se fossi stato forte mi sarei ribellato a Maria tanto tempo prima e ora non sarei così-dice

-Sarò ripetitiva, ma anche in quel caso non era colpa tua, t'aveva fatto credere che quello che facevate fosse l'unico modo in cui si potesse vivere-dico ancora

-Continui a voler sempre ragione!-mi dice

-Perchè ho ragione, le mamme ce l'hanno sempre-dico io, accarezzandogli una guancia.

-Mi conviene arrendermi non avrò mai l'ultima parola con te-dice

-Io non voglio l'ultima parola, voglio solo che tu stia meglio-dico io

-Ora va un po' meglio!-dice

-Sicuro?-chiedo

-Si, mamma! Sono sicuro!-dice ancora

-Mi piace quando mi chiami così, ma non lo fai mai-dico

-Vedrò di rimediare!-mi dice col sorriso sulle labbra

-Sei così bello quando sorridi, ma anche questo non lo fai spesso-dico

-Ultimamente non ho avuto molti motivi per farlo-mi dice

-Vedremo di rimediare anche a questo.Posso farti una domanda?-chiedo poi

-Certo!-rispondo

-Dove stavi scappando prima?-chiedo

-Non avevo una metà precisa, volevo solo che tu non mi vedessi più in quel modo, sapevo che mi stavi spiando dalla finestra-mi risponde

-Volevo solo essere certa che non te ne andassi anche tu, non voglio perdere un altro figlio, non lo potrei sopportare-dico io

-Non preoccuparti, non lo farei mai, questo è l'unico motivo per cui non me ne sono andato.Gli altri possono sopportare la mia mancanza, persino Alice, lei è forte si sarebbe ripresa, ma tu no, non ce l'avresti fatta e non avrei sopportato di essere la causa anche della tua infelicità-mi dice

-Grazie tesoro, ti voglio bene!-gli dico abbracciandolo

-Anch'io mamma!-dice anche lui

-Ora possiamo tornare?-gli chiedo, appena ci lasciamo

-Si, va meglio davvero, non ho più quel senso di vuoto che avevo prima, grazie-mi risponde

-Prego, quando vuoi parlare sai dove trovarmi-dico, accarezzandolo ancora

-Prima di tornare verresti in un posto con me?-mi chiede

-Certo e dove?-chiedo

-A caccia, non è mai capitato che cacciassimo tu ed io da soli-mi risponde

-Allora andiamo, hai bisogno di sfogarti-dico

-Agli ordini psicologa!-mi dice scherzando

-Guarda che la mamma è la migliore psicologa che ci sia-dico

-Mi sa proprio di si!-dice, prendendo la mia mano e iniziando a correre

Farei di tutto per i miei figli, non solo la psicologa.Vederli sereni è il mio unico scopo nella vita e quando riesco nel mio intento, come questa volta, sto molto meglio anch'io.Loro sono la mia vita.

   
 
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