Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Madeline_95    16/10/2011    2 recensioni
Questa FF parla di Hagrid.
Si, di quel Mezzogigante quasi ignorato nella Saga. Ingiustamente.
Qui si parla del momento in cui è stato espulso da Hogwarts, durante il suo terzo anno.
Enjoy it!
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Hogwarts will always help you

 

 

Il vento gli sferzava con forza la testa irsuta, scompigliando ulteriormente la massa incolta di capelli che gli ricoprivano la testa. Le sue guance erano bagnate da lacrime di dolore. Era stato deciso. Doveva lasciare Hogwarts.

 

La sua sagoma si stagliava nitidamente sul panorama. Si ergeva in tutta la sua altezza, nonstante fosse seduto sulla riva del Lago. I suoi enormi piedi galleggiavano nell'acqua, illuminata dal sole estivo di quei giorni. La sua bacchetta, spezzata in due, giaceva a terra, abbandonata sull'erba.

Aveva perso la sua famiglia. Aveva perso il suo unico amico, Aragog. Aveva perso la sua bacchetta, e con quella la possibilità di essere un mago. Ed ora, aveva perso anche l'unico posto dove si sentiva a casa. Era stato espulso, solo per colpa di quel Riddle. Non riusciva a pensare a nient'altro, la sua mente era un turbinio confuso di immagini e suoni.

 

Rubeus girò silenziosamente l'angolo. Era a centinaia di metri sotto terra, in uno degli innumerevoli sentieri dei sotteranei che solo lui aveva scoperto.

Lumos”

La luce fioca della bacchetta illuminò la strada davanti a lui. Uno scatolone giaceva abbandonato vicino a una porta, che si agitava, mossa dall'interno.

Tranquillo, Agg. Sono io.” bisbigliò il ragazzo con voce tremante. A quelle parole, la porta si fermò. Hagrid la aprì e la luce della bacchetta illuminò un ragno gigantesco. Era nero e peloso, gli occhi illuminati dalla luce che brillavano al buio, le chele affilate che schioccavano affamate.

Agg, devo dirti una brutta notizia. Girano voci strane su di te. Dicono che ci hai ucciso tante persone. Ma però io lo so che non è vero. Tu non potresti mai uccidere la gente, tu non sei cattivo. Ma loro ti vogliono uccidere.”Mentre parlava, grosse lacrime rigavano le sue guance, e la voce gli tremava incontrollabilemente. Afferrò la scatola e la tese davanti alle zampe del ragno.

Dai...ci tocca andare via di qui...andiamo, su...nella scatola”

La sua voce era ridotta ad un bisbiglio, la bacchetta abbandonata a terra lanciava strani bagliori intorno. Mentre il ragno allungava le sue zampe verso lo scatolone, un ragazzo comparve alle spalle di Hagrid. Era alto, il distintivo da Prefetto gli brillava sul petto, gli occhi marroni erano illuminati da una gioia febbrile. Parlò, la sua voce era controllata e secca “'sera, Rubeus”. Hagrid sobbalzò al suono della voce e, sbattendosi dietro la porta, afferrò la bacchetta. Avrebbe difeso Aragog con tutte le sue forze. In fin dei conti, era il suo unico amico.

 

Un raggio di sole gli illuminò una guancia, bagnata dalle lacrime. Si asciugò il viso con una manona, pensando alla sua Acromantula, persa chissà dove nei dintorni del castello. Una mano gli si appoggiò sulla spalla, costringendolo a girarsi. Un mago dagli occhi azzurri lo guardava con intensità. I suoi lunghi capelli castani, illuminati dal sole, prendevano centinaia di tonalità, così come la sua barba fluente. “Vieni Rubeus, non dovrai lasciare il castello. Non ora, almeno. Il preside Dippet vuole vederti, sembra che non crede alla versione del giovane Riddle”. La sua voce era calma e misurata, incuteva fiducia e autorità allo stesso tempo. Rubeus si alzò, vacillando sulle gambe. Raccolse le due metà della bacchetta, le infilò in tasca e si avviò verso il castello, affiancato dal professore. “Il signor Kettleburn dice sempre che hai molto talento con le creature magiche. Sono sicuro che un posto per te lo troveremo. In fin dei conti, se chiedi aiuto ad Hogwarts, troverai qualcuno disposto a darti una mano. Sempre.”

Il sole calava sul castello, illuminando i due uomini che varcavano l'entrata. Rubeus sorrise dolcemente. Non era la fine della sua vita ad Hogwarts, non ancora. L'unico posto che poteva chiamare “casa”, aveva ancora una stanza con il suo nome. Da quel giorno, una piccola capanna ai margini della foresta proibita sarebbe diventata la sua nuova casa.


 

 

___Angolo autrice___

 

*Lumos*

 

Buon pomeriggio a tutti, ai lettori nuovi e a quelli vecchi!

La scuola mi sta sommergendo di compiti, verifiche e interrogazioni, ma come vedete io un po' di tempo per voi lo trovo sempre ♥

Detto questo, aspetto le vostre recensioni :)

Un bacio,

Madda

 

*Nox*


   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Madeline_95