Humpty Dumpty sat on a wall
Humpty Dumpty had a great fall
All the king's horses and all the king's men
couldn't put Humpty together again.

~
Era seduto su una sedia e aspettava, girando la testa ogni tanto. La lunga fila di sedie vuote e sporche rendeva ancora più triste quel corridoio.
Aspettava, e intanto il suo cuore batteva forte. Le pareti bianche sembravano chiuderglisi addosso. A separarlo dal suo amato fratello c’era solo una porta.
Avrebbe voluto alzarsi, correre da lui e abbracciarlo, proprio come faceva quando aveva brutti sogni, o qualcosa lo spaventava. Yuuichi sapeva sempre come parlare al suo cuore. Kyosuke chiuse gli occhi e immaginò vividamente la voce del fratello mentre gli accarezzava i capelli e gli diceva “va tutto bene”.
Anche quando era caduto Yuuichi aveva provato ad allungare la mano verso di lui, come per tranquillizzarlo. Kyosuke sentiva l’angoscia pesargli sullo stomaco. Non doveva piangere, non poteva: piangere avrebbe significato ammettere che non sarebbe andato tutto bene. Invece stavolta doveva essere lui dare forza a Yuuichi. Aveva già deciso di accoglierlo con un sorriso.
Ma quanto tempo avrebbe dovuto ancora aspettare?
Le persone che passavano lo guardavano con compassione, e quelle occhiate erano come pietre che si depositavano una sull'altra sulla sua testa.
I suoi genitori non sembravano farci caso: erano in piedi dall’altra parte del corridoio e non guardavano Kyosuke, erano troppo preoccupati per Yuuichi. Il loro amato figlio, il più dolce e responsabile, il preferito di tutti.
D’improvviso la porta si aprì, e Kyosuke sussultò. Alzò gli occhi di scatto e vide una donna in camice bianco venire verso i suoi genitori. La donna si fermò davanti a loro e cominciò a parlare a bassa voce con loro; parlavano fitto, e Kyosuke riuscì a sentire una sola frase.
"Non potrà più camminare.”
Lo sguardo di suo padre si spense, sua madre si coprì il viso con le mani e scoppiò a piangere.
Incapace di stare fermo, Kyosuke si alzò e corse nella stanza prima che qualcuno potesse fermarlo. Si bloccò davanti al letto, senza fiato, e fissò il viso addolorato di suo fratello, poi le sue gambe. Non poteva essere vero, quella donna stava mentendo... Suo fratello era più forte di chiunque altro.
-Kyosuke….
Kyosuke alzò di nuovo gli occhi sul suo volto. Yuuichi era a malapena cosciente, e una smorfia di dolore contraeva i suoi lineamenti smunti. Nonostante tutto il dolore che provava, però, allungò una mano verso Kyosuke e gli toccò la testa.
-Andrà tutto bene, Kyosuke- mormorò, accarezzandogli i capelli. Kyosuke strinse le labbra per trattenere i singhiozzi, ma non riuscì a trattenersi del tutto sotto lo sguardo gentile del fratello; senza pensarci si gettò ad abbracciarlo, affondò il viso nella sua spalla e scoppiò in lacrime.
Non poteva più mentirsi. Suo fratello era andato in pezzi. Per colpa sua. Per questo da quel giorno sarebbe stato lui a proteggere Yuuichi... Sì, lo avrebbe protetto a qualunque costo. Non sapeva ancora come, ma avrebbe cercato il modo di ridargli tutto ciò che aveva perso a causa sua.

 

**Pensieri dell'autrice**
Salve!
Questa storia è inspirata alla filastrocca di Humpty Dumpty: Humpty Dumpty è un uovo che passa le giornate a dondolarsi su un muro, ma un giorno cade e si rompe in mille pezzi.
Così ho pensato: sia Yuuichi che Kyosuke sono Humpty Dumpty, perché entrambi quel giorno sono finiti in pezzi. Però nel loro caso qualcosa che si può ricostruire c'è. Amo gli episodi su Yuuichi e Kyosuke; penso sinceramente che Kyosuke volesse talmente bene a suo fratello da fare qualsiasi cosa per lui, ma la serie ci insegna che non è facile proteggere qualcuno: non basta proteggere la persona, bisogna trattare con delicatezza anche il suo cuore.
Spero che la storia vi sia piaciuta!
Baci,
roby