Snake and Wolf
515 parole.

Con passo cadenzato ti avvii al tuo rifugio, un libro in una mano e una notte tremenda ad aspettarti.
Ci vuole ancora un po' di tempo, affinché avvenga.
Per questo hai deciso di andare sotto l'ombra fresca del vostro salice, per cercare di riposare.
Ma non ci riesci, anche dopo aver finalmente trovato una comoda posizione.
I pensieri ti tartassano, ti distruggono, ti affliggono.
Ti lasciano ferite profonde, sanguinanti e dolorose.

Vi hanno scoperto, avete litigato.
Ti hanno abbandonato.
Sarà la tua prima notte di luna piena senza di loro.
La tua prima notte dopo tanto tempo.

« Remus » la sua voce fredda e distaccata ti porta ad alzare lo sguardo con uno scatto repentino.
La causa dei tuoi tormenti, delle tue lesioni, del tuo esser rimasto solo, è lì, davanti ai tuoi occhi, e tu non riesci ad odiarlo come dovresti.
« Non ora, Regulus » menti, ritornando al tuo libro.
La penombra ti aiuta, nasconde la tua bugia ai suoi occhi indagatori.
Ma lui, come se tu non avessi detto niente, si accovaccia al tuo fianco, stando attento, tuttavia, a non sfiorarti nemmeno con un dito.

« Mi... ecco sì... mi dispiace » non ti guarda negli occhi quando lo dice, ma sai che è la verità.
Perché un Black non l'avrebbe mai ammesso, uno Slytherin mai provato.
Non con uno come te, non in un tempo come quello.
« Non devi... la colpa è stata solo mia... se solo non fossi... »
« Stato così stupido da stare con me? » ti interrompe, la voce sottile come un rasoio.
Ti volti verso di lui, arrabbiato.
« Se solo non fossi stato così stupido da non dirlo personalmente, lasciando che lo scoprissero da soli »

Sbuffa, infastidito di essere ancora una volta nel torto.
Succede sempre quando siete insieme e tu non puoi fare a meno di ridere.
E quando lo fa anche lui ti sembra che i tagli si stiano lentamente rimarginando.
E quando avvicina le sue labbra alle tue ti sembra che non siano nemmeno mai esistiti.
E quando le vostre lingue si scontrano ti sembra di non essere poi così solo.
La penombra vi aiuta, nasconde il vostro bacio agli occhi indiscreti del mondo.

Il sole sta per scomparire sotto la liscia superficie del Black Lake*.
Hai sempre disprezzato il tramonto.
Perché ti costringe ad essere chi non vuoi, a diventare un mostro.
Hai sempre disprezzato il tramonto, ma mai come in questo momento.
Perché ti costringe ad andare via, ad allontanarlo.
« Io... devo andare »
Lui non risponde, si alza e fa per incamminarsi verso il castello.
« Grazie » lo hai detto senza un perché apparente.
Ti è uscito così, di getto.
Ed ora ti senti un completo idiota.
La penombra ti aiuta, nasconde il rossore del tuo imbarazzo.
Il tramonto ti aiuta, mette in luce, con le sue varie sfumature, il suo sorriso che raramente espone.

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Il lupo graffia, morde, strappa, la sua stessa pelle.
Il lupo lecca, osserva, odora, il suo stesso sangue.
Il lupo distrugge, violenta, odia, il suo stesso corpo.
Finché non scorge una sagoma strana, elegante, sinuosa.
Allora si distrae, lascia la sua pelle, il suo sangue, il suo corpo, e si concentra per scovare l'intruso.
Attacca non appena lo vede.
Ma il serpente, con fluidi e abili movimenti, schiva ogni suo colpo netto.






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*Black Lake: Lago Nero.

Okay, è stato un vero parto scrivere questa shot.
Ogni volta che la rileggevo mi sembrava che mancasse qualcosa e quindi la modificavo.
Non che ora mi convinca così tanto, ma, dopo la trentesima volta che tagliavo, aggiungevo, eliminavo e ricopiavo, mi sono stufata e ho deciso di pubblicarla così com'è.
Ora, la mia paura più grande è di essere caduta nell'OOC di entrambi i personaggi... quindi, se notate ciò, vi prego di dirmelo, così correggo immediatamente gli avvertimenti :)

La One-shot ha partecipato all'iniziativa "Three Days of Slash" di The Burnt Orchid e Il_Genio_del_Male, vincendo il premio: Stile, con la coppia: Remus/Regulus e i prompt del Sabato: Ombra, Tramonto, Ferite.