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Autore: holls    16/10/2011    1 recensioni
Eri e Matt sono amici per la pelle: la prima in crisi col suo ragazzo, Jason, il secondo in cerca di una risposta ai recenti apprezzamenti verso i ragazzi che all'improvviso scombussolano tutto il suo mondo. L'incontro con Angelo e l'amico Thomas, per i due amici, sarà l'inizio di un susseguirsi di eventi che porteranno le vite di tutti a intrecciarsi, e niente sarà più come prima...
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 17


Dopo avergli spiegato brevemente la situazione, Matt era riuscito a strappargli un incontro, seppur breve. Aspettava Andrea su una panchina del grande parco, davanti a un palazzo di recente costruzione e dall’architettura moderna. Scrutò le persone che si avvicinavano, ma tutto ciò che vide erano mamme che portavano a spasso i loro figlioletti, i quali giocavano a farsi inseguire da docili cagnolini. Matt sorrise di fronte a quella scena, e intravide Andrea sullo sfondo.
I due si salutarono, e cominciarono a parlare. Matt tentò di girare poco intorno alla questione.
“Innanzitutto, scusa se il mio atteggiamento ti è parso un po’ strano. È solo che sto cercando di capire, e tu sembri essere la soluzione al mio problema.
Andrea ascoltò in silenzio, annuendo.
“Parlo di Angelo. Thomas mi ha raccontato a grandi linee cos’è accaduto e mi par di vedere la tua vicenda riflessa su di me. Anche io ero in buoni rapporti con Angelo, poi all’improvviso è diventato scontroso. Sono giorni che mi evita. Pensavo che tu potessi aiutarmi, visto che lui sembra irreperibile.”
Andrea sorrise.
“Mi dispiace. Pensavo che le cose fossero cambiate, e invece… Se sei in questa situazione è solo colpa mia.”
“Colpa tua?”
“Sì. Sono io che l’ho ferito. Lui sta solo cercando di proteggersi, ed è per questo che ha reagito così. Non ha niente contro di te, credimi. Anzi, se fa così è perché probabilmente ti vuole bene.”
Matt lo fissò per qualche secondo, spaesato.
“Scusami, ma non capisco. Cosa c’entra con me il fatto che tu l’hai ferito? Voglio dire…”
“Non è che con me che devi parlarne. Non penso di poterti rivelare certe cose. L’unica cosa che posso dirti, è che, con ogni probabilità, lui pensa che tu lo stia prendendo in giro.”
Matt fece ancora per ribattere, ma fu interrotto.
“Diciamo che tra me e lui ci fu un fraintendimento, che lo ferì moltissimo. Lui non volle sentire ragioni, non mi credeva più. Tentai di spiegargli tutto, ma fu inutile. Crede ancora che mi sia finto suo amico per umiliarlo davanti a tutti. Con me non ha più voluto parlare, ma tu forse puoi ancora fare qualcosa. Anzi, devi fare qualcosa.
Andrea stette a pensare un poco.
“Senti, io adesso devo scappare. Ti lascio il suo indirizzo di casa. Almeno lì non potrà farsi negare!
Matt afferrò il pezzo di carta con l’indirizzo, e lo ringraziò.
“Di niente, e buona fortuna. E, se ti va… salutamelo. Grazie. A presto!”
Guardò Andrea allontanarsi, rimanendo solo coi suoi pensieri. Delle parole del ragazzo non aveva capito granché, quantomeno niente che facesse al caso suo, ma almeno ebbe la conferma che quello di Angelo non era odio astrale.
 

 
Di uscire dalla sua camera, Angelo non voleva proprio saperne. Era successo, di nuovo. Aveva provato a scongiurare il pericolo di una nuova delusione, ma aveva decisamente scelto il modo peggiore. E forse era quello ciò che più lo faceva star male. Non solo aveva fatto una pessima figura con Matt, che, pensava Angelo, sicuramente non voleva rivederlo più, ma anche con gli altri. Si era bruciato la sua occasione per una stupida paura. Forse non era vero che Matt voleva prendersi gioco di lui, ma se fosse stato così? Avrebbe retto un’altra volta?
Si odiava per quei sentimenti. Per quella paura che ti impedisce di andare avanti, e ti fa capitolare ancor prima di averci provato. Pianse. Trovò nelle lacrime l’unica valvola di sfogo, ma non voleva insospettire Sasha. Afferrò dal letto il cellulare, e diede un’occhiata. Niente. Aveva ricevuto qualche chiamata di Matt e di Thomas, ma le aveva sempre rifiutate. Non se la sentiva ancora di subire la ramanzina per come si era comportato. Ma adesso, vedendo che era passato un bel po’ dall’ultimo squillo, cominciò a intristirsi. L’avevano proprio abbandonato, tutti. Anche Thomas, che in passato invece si era fidato ciecamente di lui. Forse aveva ragione suo fratello, a dire che con quel suo carattere non attraeva nessuno. Ma stavolta era diverso. Il suo carattere non c’entrava, o almeno non in larga misura.
Sentì bussare alla porta. Era Sasha. Gli disse di entrare, ma non ebbe il coraggio di guardarlo negli occhi. Rimase disteso con la testa rivolta verso il muro.
“Che problema c’è, Angelo?
Sasha si sedette accanto a lui, sul letto.
“Non ne vuoi parlare?”
“Parlare non cambierà lo stato delle cose, quindi no.”
“Nemmeno startene qui a commiserare te stesso, se è per questo.”
Quella frase colpì Angelo, che si mise ritto a sedere.
“Non capisci? Mi odiano! Io lo giuro, c’ho provato, davvero, ma mi è sembrato tutto così simile al passato che…”
Il fratello l’abbracciò. La voce strozzata di Angelo si tramutò in un pianto. Non aveva mai avuto tanta intimità col fratello, ma in quel momento gli sembrò l’unico capace di tirargli – metaforicamente – due schiaffoni sul viso per farlo rinsavire.
Stettero così per molto tempo. I pugni chiusi di Angelo misti alle sue lacrime. Stava davvero male, per esporsi così. Lui che si era ripromesso di tenere nascosti e imperscrutabili i suoi sentimenti, per evitare di essere ferito, ancora una volta.
Suonò il campanello.
“Vado io” disse Sasha con tono affettuoso.
In realtà Angelo era curioso di sapere chi fosse, così stette in allerta nel tentativo di capire l’identità del visitatore. Da quello che sentì, capì che doveva essere per lui.
“Angelo non sta bene, mi dispiace.”
“Non mi importa, ho bisogno di parlarci.”
Come riconobbe la voce che rispose, ebbe un sussulto. Non poteva crederci, Matt!
Sentì il ragazzo venire su verso la sua stanza. In fretta e furia si asciugò le lacrime: non voleva dargli la soddisfazione di vederlo così. Come lo vide, notò subito lo sguardo accigliato.
“E tu che ci fai qui?”
Matt ridacchiò beffardo.
“Guarda che se sono qui è solo merito di Andrea.” Alla pronuncia di quel nome, Angelo ebbe un guizzo. Era tanto che non sentiva parlare più di Andrea e ne fu realmente sorpreso.
“Umph! Andrea! Non ho idea di come vi siate conosciuti, e non mi interessa, ma sono sicuro che andrete molto d’accordo.
Non voleva addentrarsi in quella conversazione. Era come tornare indietro verso un passato che non voleva ricordare. Notò che il biondino lo guardava con fare interrogativo.
“Siete proprio uguali, voi due.” Disse quella frase con una punta di amarezza. In fondo era dispiaciuto del fatto che anche Matt si fosse rivelato l’ennesima fregatura.
“Guarda che..” Angelo lo interruppe subito.
“Non appena scoprite la verità scappate tutti quanti. Ma non ci pensate almeno un po’, a me? Non ci pensate a quanto faccia male non essere accettati per quello che si è?”
Pronunciò quelle parole in maniera quasi inaspettata, come fosse un uomo in fin di vita che esala le sue ultime parole di gloria. Si avvicinò alla finestra, e finse di guardare fuori; voleva mostrarsi indisponente, nella speranza che Matt fosse soddisfatto così e se ne andasse. Ma non accadde.
“Lascia che ti spieghi una cosa..”
Lo interruppe ancora. E stavolta raccolse coraggio e la forza possibili per la sua rivincita.
“No! Te la spiego io!
 Si voltò verso Matt, e dopo un respiro profondo, parlò.
“Sono gay, va bene? Contento? E ora vai pure a dirlo al mondo intero, tanto non me ne frega niente!”
Le forze gli mancarono tutte d’un tratto. Il respiro si fece tremante e il groppo in gola che per tanto, troppo tempo aveva giaciuto lì, nelle zone più recondite del suo cuore, timidamente uscì allo scoperto. Tornò a guardare alla finestra, nel tentativo di nascondere la sua debolezza.
“Angelo senti…”
Insisteva, ancora. Era davvero testardo quel biondino!
“Non ti voglio—“
Ma stavolta fu Matt che lo fermò bruscamente.
“Mi fai parlare?!”  Non se l’aspettava. Aveva ancora qualcosa da dirgli? Per un attimo si sentì smarrito. Cosa ci faceva quel ragazzo lì? E soprattutto, cosa ci faceva ancora lì? L’aveva trattato nel peggior modo possibile, e lui era ancora lì, ritto in piedi, nel tentativo di dirgli qualcosa. Per un istante fu preso dai rimorsi. Matt continuò, stavolta più pacato.
 

 
“Ma come hai potuto pensare che volessi prenderti in giro?
Angelo aggrottò le sopracciglia. E Matt cominciò a sospettare che il morettino non avesse davvero capito nulla di tutta quella situazione. Sperò solo che almeno avesse voglia di ascoltarlo.
“Perché non me ne hai parlato prima? Avremmo potuto chiarire! E invece no, hai voluto fare tutto di testa tua! Mi spieghi come ti è venuta in mente una cosa simile?”
Angelo si toccò nervosamente le dita. Era arrivato il momento di spiegare, e Matt era proprio curioso di risolvere finalmente quell’enigma che andava avanti ormai da troppo tempo.
“Hai ragione, scusa. Meriti una spiegazione. È stato… quei giorni in cui eravamo al mare. Tu stavi parlando con Eri e le hai detto che volevi farmela pagare. Pensavo che tu avessi capito e che volessi vessarmi.”
Passò qualche secondo di silenzio, il tempo di realizzare; poi Matt si portò una mano alla fronte.
“Oddio Angelo! Stavamo parlando” la sua voce era incredula “…stavamo parlando di Jason! Eri era irritata per la storia dell’ameba – cioè Jennifer – e così..” Matt lo guardò a bocca aperta “Oddio, non posso crederci! Hai fatto veramente tutto di testa tua!”
Aspettò la reazione di Angelo. Si augurò di tutto cuore che il ragazzo si liberasse di quelle assurde idee. Se ciò che lo aveva spinto a comportarsi così era stato davvero il trauma subito dalla situazione con Andrea, significava che aveva sofferto davvero tanto. A quel pensiero, provò tenerezza nei suoi confronti.
“In questo caso sarei proprio un coglione!”
Matt sorrise. Gli aveva creduto. Decise che era arrivato il momento di rivelargli tutto, e magari tentare di conquistare la sua piccola felicità.
“E comunque, non avrei mai potuto discriminarti perché” Matt si morse il labbro. Stava per fare una dichiarazione importante. “… lo sono anch’io.”
In quel momento, sentì la paura scivolargli di dosso. Angelo si voltò, e Matt notò quanto fosse sorpreso. Ma forse, più di tutto, provava un’immensa vergogna.
 D’istinto lo abbracciò. E fu felice quando avvertì che Angelo si lasciò andare totalmente a quell’abbraccio, quel gesto con cui Matt voleva sancire il suo perdono. Quel gesto con cui voleva dirgli che era tutto a posto, che gli voleva bene, e finalmente si sentì sollevato all’idea che tutto era stato chiarito. Ridacchiò nella sua mente pensando a quanto era stato sciocco quel ragazzo. Ma capì anche che la sua ferita era ancora troppo fresca perché Angelo potesse agire diversamente.
“Scusa, io pensavo che…” sussurrò il morettino, piangendo ormai di dispiacere.
Ma Matt non gli permise di continuare, e lo rassicurò accarezzandogli la testa. Pensò che quello poteva essere il momento adatto per fare un’altra dichiarazione. Ma prima aveva una missione da portare a termine.
“Comunque, forse c’è qualcun altro a cui dovresti chiedere scusa.”
Le lacrime di Angelo cessarono. Si liberò dall’abbraccio. Il suo sguardo era incupito.
“Ma chi, Andrea? E perché mai? Dopo aver scoperto che mi piaceva, dopo avermi addirittura baciato, mi ha sputtanato davanti a tutti! Mi ha preso in giro, capisci?”
In quel momento Matt capì tante cose. E così Andrea e Angelo erano stati amanti, o perlomeno ci avevano provato.
“Io invece credo che lui abbia qualcosa da dirti. Ti sei comportato con lui esattamente come hai fatto con me! Non credi che dovresti almeno provare ad ascoltare quello che ha da dirti?”
Angelo sorrise malinconico, e sospirò.
“Ci proverò. Ma solo perché me lo chiedi tu!”
I due finalmente risero insieme, dopo tanti minuti in cui aveva dominato la tensione.
“Dai, io vado. E mi raccomando! Niente più cazzate di questo genere, intesi?”
Angelo annuì felice e, dopo un altro abbraccio si separarono, con la gioia di essere tornati nuovamente in sintonia.

Ecco finalmente la scena madre XD Chissà se questa dichiarazione porterà a qualche beneficio? XD Ringrazio come sempre Selvaggia per la sua recensione! :D (se anche voi, lettori silenziosi, volete farvi avanti, siete i benvenuti XDDD)
A presto! 
   
 
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