Eccomi qua. Di nuovo insieme a dei compagni di un'avventura che credevo conclusa. Di nuovo vicino alla ragazza che mi ha rubato il cuore quasi un anno fa. Di nuovo vicino al ragazzo che me l’ha portata via neanche pochi mesi fa.

Non odio Duncan, questo no: so perfettamente che lui e Gwen si amano, e non posso fare a meno di essere felice per loro. Sta di fatto che continuo ad avercela con lui, è più forte di me.

Tutto questo perchè io, Trent, sono ancora innamorato di Gwen.

Prima che potessi nuovamente dissotterrare questi pensieri cupi, Geoff fece partire il filmato che avrebbe dovuto mostrarci qualcosa di davvero terribile riguardo a Chris: lo trovo davvero difficile, visto che la maggior parte di noi lo sopporta da tre stagioni, e sappiamo bene quanto possa essere sadico.

 

Il filmato comincia con la visione panoramica della roulotte di Chris e Chef vuota, seguita dall'ingresso dei due proprietari.

“Ahhh! Ci serviva proprio una capatina a quel centro benessere, vero Chef?”

“Già, tormentare degli adolescenti è fin troppo stancante.”

Subito i due scoppiarono a ridere. Tipico. In quel momento però Chris prese la parola.

“Allora Chef... Verità o penitenza?”

“Verità, senza dubbio! Le tue penitenze sono umilianti!”

“Già, è grazie a questo gioco che ti ho costretto a farmi da assistente, vero?”

Chef fece una faccia da funerale 

“Preferirei non ricordarlo!” Risero tutti e due.

 

“Si può sapere chè c’è di importante in questo?”

A parlare stavolta è Harold, compresso come una sardina tra Owen e Sadie.

“Sssshhhh!” fece Geoff “Ora viene la parte scioccante!”

 

Nel video Chef aveva risposto, ma la domanda di Harold aveva coperto l’audio del video. Mentre Chris sogghignava, Chef parlò di nuovo.

“Ok, ora è il mio turno: verità o penitenza?”

“Verità! Le tue penitenze sono dolorose!!! 

“Dì un pò, Chris... Se ti dovessero costringere, quale tra quegli scalmanati prenderesti come figlio?”

Il Chris del video aprì la bocca, probabilmente per sputare un commento sarcastico o una battuta... Ma si bloccò, chiuse la bocca e si fece serio. Serio!

“Questa domanda è tosta, amico... Davvero...”

Questa frase era più rivolta a lui stesso che a Chef. Poi però si rivolse direttamente al cuoco.

“Sai una cosa, Chef?  Sono davvero contento che sia finita. Non ce la facevo più a vessare quei poveri ragazzi...”

 

Sgranai gli occhi dallo stupore. Chris... Con una coscienza? Era come un Owen a dieta! Intorno a me anche tutti gli altri erano stupiti. Ma Chris continuava a parlare con uno Chef stupito quanto noi.

 

“Non fare quella faccia: non dirmi che dopo tutto questo tempo con loro, non sei almeno un po' dispiaciuto per quello che gli abbiamo fatto passare!”

Chef ci pensò su un attimo “Sì, ammetto che  quella volta in cui gli ho servito vermi vivi in insalata, topi bolliti e lumache al forno ho esagerato un po'...”

 

Un conatto di vomito mi colse alla sprovvista, ma riuscii comunque a non vomitare. Stessa cosa per Alejandro e Lindsay, deboli di stomaco come me. A DJ venne quasi da piangere, difficile dire se per gli animali o per l’oltraggio all’arte culinaria.

 

“Ma perché hai questi rimorsi così, tutt’a un tratto?”

“La verità?” Chef annuì “Abbiamo torturato tutti quei ragazzi per tre stagioni, ma lo abbiamo fatto solo per l’audience e per renderli più competitivi!”

“E perché era divertente!”

“No, amico, non era divertente, e ti dirò di più...”

 

Quarantotto occhi fissarono impazienti lo schermo, tutti si sporsero per sentire e vedere meglio: Katie e Sadie trattennero il respiro simultaneamente e persino Eva sembrava interessatissima.

 

“... Io ormai mi sono affezionato a loro”

 

KLUNK!!! Fu il suono di venticinque mascelle (compresa quella di Chef) che toccarono terra per l’immenso stupore. E mentre eravamo tutti ancora sotto shock, Chris continuò: continuò a raccontare di come col tempo avesse imparato ad apprezzare i nostri pregi e anche i nostri difetti, di come avrebbe voluto non essere così spietato, e piuttosto renderci le cose più facili, ma di come era stato sempre bloccato dagli autori.

 

“Tu mi hai chiesto chi vorrei come figlio se costretto? Beh... Durante la mia vita non mi sono mai innamorato veramente di nessuna donna, quindi considero tutti quei ragazzi come figli miei!”

Con un sorriso non sadico, ma soltanto felice e soddisfatto, il Chris del video si stese sulla poltrona imbottita, guardò verso di noi... E sbiancò come uno spettro.

“Chef... Quella telecamera è accesa?”

“MERDA! Mi sono dimenticato di spegnerla!”

“Presto, non c’è un minuto da perdere: io distruggo il nastro di questa telecamera, tu vai allo studio del Doposhow e distruggi tutte le copie che il sistema ha fatto!”

A quel punto Chris scattò verso la telecamere, e il filmato si interruppe bruscamente.

 

Per quando morissi dalla voglia di parlare con i miei amici di quello che avevamo appena visto, l’incredulità mi bloccava complamente la mascella.

“Vi capisco, ragazzi!” intervenne Geoff, posizionandosi davanti allo schermo della TV “Anche io sono rimasto di sasso quando l’ho visto per la prima volta!”

Dire che ci siamo rimasti di sasso è riduttivo. Un rapido sguardo mi mostrò tutti gli ex-concorrenti con bocche spalancate e occhi sgranati, in alcuni casi conditi da una faccia deformata dalla sorpresa in stile Picasso.

La prima a parlare fu LeShawna, dopo avere scosso la testa come per riprendersi velocemente.

“Non ci credo... Chris... Ha un cuore?”

“Ooohh! Com’è stato tenero a chiamarmi “Una ragazza intelligente limitata solo dall’ingenuità”... Anche se non so esattamente cosa voglia dire!” cinguettò Lindsay.

“Un ragazzo colto e pieno di aspettative? Forte!” commentò Harold. 

“La sua più grande e amabile fan? Oh, ora le altre fan creperanno tutte d’invidia!” gli fece eco Sierra.

“La perfezione incarnata? Allora sono ancora bello come un tempo!” esultò Justin, felice come una Pasqua.

“Fermi tutti, che nessuno si muova!”

Il gelo si diffuse nel salotto di Geoff al grido simultaneo di Heather, Alejandro e Courtney, accigliati come mai prima d’ora.

“Questa è una rapina?” suggerì Tyler, ignorato bellamente da tutti.

“Possibili che siate così fessacchiotti come sembrate? Io non credo ad una sola parola!” sbraitò Courtney sbattendo le mani sul tavolino di legno davanti a lei, che gemette paurosamente.

“Chris non è né un uomo né un angelo! Es el diablo encarnado, e ho parecchie cicatrici e residui di ustioni che confermano il suo menefreghismo nei nostri confronti!”

“E Alejandro non è l’unico che è stato vittima della crudeltà di Chris!” rincarò Heather con ancora più foga dell’ispanico “Pensateci bene!”

A quel punto nella sala l’atmosfera mutò un'altra volta all’improvviso: la fragile e debole convinzione che il presentatore di “A Tutto Reality” in fondo fosse buono venne subito spazzata via da un'ondata di ricordi spiacevoli di tre stagioni tanto allucinanti quanto infruttuose per ognuno di noi!

“Condizioni di vita impossibili...”

“Cibo orrendo, quasi avvelenato...”

“In balia di bestie assetate di sangue...”

“Litigi che ci hanno solo rovinati e resi ridicoli davanti a tutti...”

“Clausole da manicomio e insindacabili...”

“Sfide al limite dell’assurdo...”

“Danni morali e materiali non risarcibili in nessun modo e...”

“Nessun milione!”

“GRRROOAARRR!!!”

A compiere questo ruggito possente fu Ezekiel, tra lo stupore (e un pizzico di paura) generale.

“Scusate... Una lieve ricaduta...”

Il fatto era che “Fiocco di Neve” era guarito tempo fa dal suo “inselvatichimento”, ma voci maligne dicevano che in lui c’era ancora un lato selvaggio!

“Torniamo a noi” disse Heather con il suo solito fare acido, che tanto la contraddistingue “Ci serve un modo per sbugiardare McLean su scala mondiale, e credo che nessuno di voi chieda di meno!”

“Io so un modo per farlo!” Sierra alzò la mano, concedendo un attimo di fiato al povero Cody che stava assumendo una tonalità violacea “Tra tre giorni ci sarà una serata di gala durante la quale Chris verrà premiato come miglior presentatore dei Reality Show, e io sono riuscita a prendere due pass per entrare!”

“Bene!” esclamò Courtey soddisfatta “Allora ci imbucheremo alla serata e lì Chris cadrà! Chi è con me?!?”

Tutta la platea rispose con selvagge grida di assenso e di vittoria. Unico problema: avete mai avuto la sensazione che un piano parta soltanto per fallire?