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Autore: Minari OppaRi    16/10/2011    1 recensioni
Gilbert è un prigioniero di guerra di Ivan, il quale lo scarica a sua sorella Natalia, i due dovranno vivere sotto lo stesso tetto per qualche giorno. Che succederà?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bielorussia/Natalia Arlovskaya, Prussia/Gilbert Beilschmidt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Le ore passarono, la Bielorussa non si spostò mai dalla sua posizione e continuò ad osservare il suo prigioniero, “Hey, Natalia”, la ragazza lo guardò “E’ da quando mi hai portato qui che non mi togli gli occhi di dosso. Insomma, non hai qualche amica con cui uscire?” continuò lui, Natalia abbassò lo sguardo “Non ho bisogno di amici. Sto bene anche da sola”, “Allora sei come me” sorrise l’Albino, la ragazza si alzò e lo prese per il colletto “Io e te non siamo affatto uguali! Non osare paragonarmi a te!”, “Invece oso. Tu continui a fare la dura, ma in verità sei molto fragile, no?” il ragazzo gli sorrise accarezzandogli la guancia, “Vorresti avere degli amici ma hai paura di non avere un carattere forte, è per questo che ti comporti cosi”, Natalia continuò a guardare gli occhi rubino del Prussiano, lui era riuscito a capire cose che lei stessa non avrebbe mai ammesso, tolse la sua mano in modo brusco, non voleva la compassione di nessuno, specialmente quella di Gilbert, “Non parlare come se sapessi tutto di me! Quello che stai dicendo non è assolutamente vero” urlò la Bielorussa tornando a sedersi, quello che il ragazzo aveva presupposto era assolutamente vero, ma se l’avesse ammesso che cosa sarebbe successo? Tutti avrebbero avuto pena per lei? No, questo non doveva succedere! Poche ora dopo qualcuno bussò alla porta della Bielorussa, suo fratello Ivan gli comparì davanti “Ciao, Natalia. Sono venuto per parlare con Beilschmidt” disse lui entrando nell’abitazione “Oh, quale onore, Braginski” disse il prigioniero andandogli incontro, il Russo sorrise, “Ho una proposta da farti Beilschmidt. Che ne dici di arrenderti?” il Prussiano si mise a ridere, “Non è molto convincente come proposta, Braginski. Se me lo chiedi cosi è ovvio che io ti risponderò di no”, un sorriso ancora più ampio si fece largo sul viso di Ivan, “Ti ho già detto che non devi rivolgerti cosi al fratellone” gli urlò la ragazza, suo fratello continuò a sorridere avvicinandosi ancora di più al suo prigioniero “E’ un vero peccato che tu non voglia proprio arrenderti, credo che a farci le spese sarà….. mh, quella bella Ungherese. Com’è che si chiamava? Ah già, Elizabeta”, il viso di Gilbert diventò di un colore pallido anche più di quello di Natalia, “C-che diavolo c’entra Elizabeta?!?E’ una questione tra me e te, non osare coinvolgerla!” urlò il Prussiano prendendo il Russo per il bavero della sua giacca, Ivan lo guardò, se c’era una cosa che odiava era quando qualcuno lo toccava, tirò un pugno a Gilbert facendolo cadere per terra, la Bielorussa indietreggiò, quando suo fratello faceva cosi la terrorizzava, “La proposta è questa, Beilschmidt. O tu ti arrendi o noi attaccheremo la tua bella Elizabeta, sta a te la scelta” il Russo tornò sorridente verso la porta, “Dasvidania, Beilschmidt” disse lui prima di uscire dall’abitazione, il Prussiano si coprì il viso sospirando “Maledizione…”, Natalia lo guardò, era pallido, suo fratello l’aveva forse toccato in un punto dolente? “Hey….Gilbert….”, il ragazzo restò con il capo chino, “Scusa, Nat….ora ho voglia di dormire un po’….”, la ragazza si sedette a pochi centimetri da lui, gli importava davvero cosi tanto di quella Ungherese? Natalia sentì una stretta al cuore, cos’era quella strana sensazione che stava prendendo il sopravvento su di lei? Un misto di tristezza e dispiacere, guardare il ragazzo in quelle condizioni la faceva sentire…… strana, Gilbert si rannicchiò su se stesso, stava tremando, alla ragazza faceva male vederlo in quello stato pietoso “Gil….”, lui la guardò sorridendo debolmente “Che c’è? Ora non mi fai neanche dormire?”, “Si si…dormi pure” rispose lei sospirando. Ivan tornò il giorno dopo “Allora Beilschmidt, hai preso una decisione?”, il Prussiano si alzò “Si….ho deciso”, la ragazza guardò i due pensando “Figurati se Gilbert decide di arrendersi, preferirebbe morire”, “E quindi?” chiese il Russo curioso, il prigioniero esitò per qualche secondo “Hai vinto tu….. mi arrendo…..ma ti prego, non toccare Eliza”, Ivan annuii, “Bravo, Beilschmidt. Sta tranquillo non toccherò l’Ungherese. Domani tuo fratello verrà a prenderti” il Russo uscì lasciando da soli i due, “Ah, per fortuna è andato tutto bene” disse lui guardando fuori dalla finestra, la Bielorussa guardò a terra, chi era quell’Ungherese per poter rendere innocuo il Prussiano? “G-Gilbert….”, il ragazzo la guardò “C-cos’è quell’Ungherese per te?” gli chiese timorosa, “Intendi Eliza? Beh, è una mia d’infanzia. Da piccoli giocavamo sempre insieme”, Natalia si mise una mano sul cuore “E….lei….t-ti piace? S-sei….innamorato di lei?”, “Mh, ammetto che una volta mi piaceva, ma ora per me è solo un amica” rispose il Prussiano, la ragazza tirò un sospiro di sollievo, sapere che tra i due non c’era niente la rallegrava “Sei contenta perché domani me ne andrò fuori dai piedi?” chiese lui notando una strana contentezza negli occhi della Bielorussa, “E-Eh? Ah si, certo! Mi fa davvero piacere che tu te ne vada!” mentì lei girandosi, è vero, lui il giorno dopo se ne sarebbe tornato a casa sua e lei presto sarebbe tornata di nuovo sola nella sua spoglia abitazione, dentro di sé sentiva crescere un profondo senso di tristezza, la ragazza non capiva cosa fossero tutte quelle nuove emozioni che stava provando. La notte passò in fretta e in men che non si dica arrivò l’ora della partenza di Gilbert, “Bene, mio fratello Ludwig è qui fuori che mi aspetta. E’ arrivato il momento di salutarci, Natalia” disse lui sorridendo, la ragazza annuii, non voleva che il ragazzo se ne andasse, ma piuttosto che ammetterlo avrebbe preferito la morte! Sentiva che da un momento all’altro sarebbe scoppiata a piangere, “Umpf….sei davvero una sciocca”, Gilbert gli alzò il viso, appoggiò le sue labbra tiepide su quelle gelide della ragazza, un bacio! Un bacio cauto e leggero, Natalia sgranò gli occhi dallo stupore, perché il ragazzo la stava baciando? E che cos’erano quelle sensazioni sconosciute che si stavano manifestando dentro di lei? Il prussiano si staccò dalla Bielorussa, “Ciao ciao, Nat” la salutò uscendo di corsa, Natalia rimase imbambolata, le sue guance iniziarono a colorarsi di rosso “M-mi ha….baciato”, si toccò le labbra, le piaceva il sapore del ragazzo, sentiva il cuore battergli ad un ritmo veloce ed irregolare;
  
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