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Autore: JaymeR    16/10/2011    3 recensioni
Prese un profondo respiro e si staccò da quell’abbraccio.  Come avrebbe potuto far funzionare una storia a migliaia di kilometri di distanza una volta tornata a New York. Mancava ancora molto, ma il tempo passava in fretta, troppo in fretta insieme a lui.
<< Scusa Zayn, ma … io non posso >> si asciugò l’unica lacrima che le aveva rigato il volto. << Perché Reneè? Lo vogliamo entrambi! >> lui davvero non capiva. Reneè lo guardò in quei meravigliosi occhi scuri che l’avevano fatta innamorare di lui dalla prima volta in cui gli aveva visti. << Ascoltami Zayn >> sussurrò sospirando e prendendo le mani del ragazzo.<< Io andrò via da Londra quando sarà finita l’estate …  e la nostra storia non potrà mai continuare  >> gli carezzò una guancia dolcemente << E io voglio ricordarmi quest’estate come l’inizio della mia felicità >> il ragazzo l’attirò a se per il collo << Io posso renderti felice Reneè >> Reneè scosse la testa e gli diede un bacio sulla fronte << Come puoi rendermi felice se il tuo cuore è diviso a metà? >> sapevano entrambi che ci sarebbe sempre stata lei tra di loro.
Zayn la guardò negli occhi pronto a dirle che lei sarebbe stata l’unica da adesso in poi, ma al momento giusto le parole gli morirono in gola. Reneè aveva ragione… il suo cuore era diviso.
Prima FF nella categoria degli One Direction! Vi prego siate clementi e giusto per farmi sapere se ne vale la pena … recensite!
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Liam Payne, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Reneè scese dall’auto pronta a subirsi tre mesi interi con suo padre e la famiglia della sua nuova compagna. Sbuffò passandosi una mano tra i lunghi e lisci capelli scuri e bussò al campanello sperando che aprisse il padre e non Claire.
Trasferirsi da New York per passare i tre mesi estivi con il padre a Londra era un’idea che non le piaceva per niente.
<< Reneè tesoro entra! >>  la voce della donna ruppe tutte le speranze che si era fatta. Fece uno dei sorrisi più falsi mai  fatti in diciotto anni di vita e entrò in casa aspettando la solita frase  “Tuo padre è ancora a lavoro torna tra poco”  quando i suoi erano ancora sposati sua madre si era ritrovata molto spesso a ripetere quelle poche parole.
Rimase in silenzio per tutto il tour della casa, sussurrando un flebile grazie quando la lasciò sola in quella che sarebbe stata la sua camere per i prossimi tre mesi.
Si buttò sul letto massaggiandosi le tempie.  << Mi chiedo se sia normale desiderare la morte a diciotto anni! >> sbuffò mentre metteva i suoi vestiti nella cabina armadio. Quella camera per lei era decisamente troppo. Letto a una piazza e mezza, bagno in camera, terrazzo con vetrata che affacciava sul Tamigi e in più una cabina armadio di dimensioni epiche. Non aveva nulla a che vedere con il letto a ponte,  la finestra che affacciava sulla strada, il bagnetto di servizio lontano anni luce dalla sua camera e l’armadio a due ante che aveva a New York.
Come volevasi dimostrare rimase tanto di quello spazio in quella cabina armadio che iniziava a pentirsi di non aver accettato la giornata di shopping che le aveva proposto la madre tre giorni prima della partenza.
Stanca di pensare prese dei vestiti più comodi e si fiondò sotto la doccia per levare quel disgustoso odore che solo gli aerei ti lasciavano addosso.
La doccia era l’unica cosa che l’avrebbe sempre rilassata; quando l’acqua calda le scorreva lungo il corpo, e il dolce suono che emetteva prendevano il sopravvento su tutti i suoi sensi, Reneè si sentiva finalmente in pace.
Purtroppo quel senso di pace andò a farsi benedire  appena si ricordò che era a milioni di kilometri da casa per colpa del padre che aveva abbandonato lei e sua madre molti anni prima.
Dopo essersi vestita scese  al piano di sotto andando a prendere la valigetta del computer che aveva lasciato distrattamente giù. Lì, su quel computer, c’era tutta la sua vita: foto, chat, canzoni preferite,e-mail.
<< Liam , Reneè è arrivata, vatti a presentare. >>  sentì dire dalla cucina.  << Chi è Reneè? >>  Reneè corrugò la fronte cercando di non fare rumore mentre saliva in camera sua.  << E’ la figlia di Dalton. È arrivata oggi da New York. >>  se il ragazzo che aveva parlato ora era il “famoso” Liam, quello che aveva chiesto di lei chi era? Scosse la testa indifferente e si chiuse in camera accendendo il computer e buttandosi sul letto.
Tra chat su Twitter con la sua migliore amica e ricerche di canzoni nuove da poter ascoltare, si fece ora di cena e sentì bussare alla porta.  << Ehm … Reneè sono Liam … il figlio di Claire … posso entrare? >>  la ragazza ridacchiò divertita sentendo il notevole imbarazzo del ragazzo, faceva così paura avere una ragazza americana in casa?
 << Si entra pure … >>  nonostante avesse provato tenerezza per il suo modo di presentarsi, la voce le uscì fredda e distaccata ugualmente, essere a Londra la mandava in bestia.
La porta si aprì lentamente mostrando a Reneè un ragazzo, molto probabilmente suo coetaneo, dai capelli biondi e gli occhi castani. Sorrideva debolmente e si guardava in torno cercando di scorgere qualche cambiamento.  <<  Ehm … per cena abbiamo ordinato pizza perché ci sono anche i miei amici. Mi chiedevo se avevi fame e volevi unirti a noi. >>  “Dio santissimo! Caccia le palle ragazzo! Non ti mangio mica!” una cosa che Reneè odiava erano le persone che si ostinavano a fingersi timide e gentili. Era sicura che quel tizio la stesse caricando di insulti in quel momento.
Sorrise amabile  << Certo, il viaggio mi ha messo un po’ fame. >>  si alzò dal letto poggiando il computer sul cuscino e si avviò verso la porta dove Liam la stava aspettando.
 << Bene Reneè, loro sono i miei amici. Louis … >>  indicò un ragazzo dai capelli castani,gli occhi azzurri e un sorriso terribilmente contagioso.  << Niall … >>  indicò l’unico biondo del gruppo, ed era anche l’unico che prestava attenzione a quello che Claire diceva  sul telegiornale.  << Harry … >>  disse indicando un ricciolino dagli occhi meravigliosamente verdi e dal sorriso più dolce del mondo.  << E infine Zayn. >>  si voltò verso l’ultimo dei ragazzi. Era l’unico dai caratteri scuri e i suoi occhi, color marrone scuro, erano così intensi da farti sciogliere all’istante. Quest’ultimo ragazzo le sorrise , come avevano fatto tutti gli altri, e poi tornò a smanettare col telefono.  << Ragazzi lei è Reneè … la figlia di Dalton … >> tutti le sorrisero nuovamente e lei provò  a non sembrare la solita ragazza acida sessualmente frustrata che non socializza con nessuno perché odia vivere o cose simili.  << Vieni da New York vero? Io ci sono stato un paio di volte … ma solo nei miei sogni. Com’è? >>  quello che doveva essere Louis prese subito la parole sorridendo ancora e contagiandola. Reneè rise divertita   <<  Beh New York è la città che non dorme mai. >>  sentenziò divertita.  << Davvero? Cioè c’è sempre qualcosa da fare? Anche la notte tardi o la mattina presto? >>  la ragazza corrugò le sopracciglia dopo la domanda di Harry.  << Ma scusa non è la stessa cosa?  Comunque si … a New York c’è sempre qualcosa da fare … ma a quell’ora si verificano molti casi stile CSI New York … non so se conviene rimanere per strada >>  disse ridendo dalla facci sconvolta dei ragazzi.  << E il Central Park com’è? >>  questa volta a porle la domanda fu Niall che aveva distolto, momentaneamente, l’attenzione da Claire.   Reneè alzò gli occhi al cielo con aria sognante.  << Central Park è una specie di giardino dell’Eden solo molto più popolato. >>  Niall sorrise soddisfatto dalla risposta sicuramente immaginando a un posto tanto bello da visitare.  << E Manhattan è davvero la parte più bella di tutta New York? >>  Liam si interessava all’America? Non l’avrebbe mai detto.  << Beh non ne sono sicura, ma per me è la parte più bella di New York … insomma vista di notte dal fiume è uno spettacolo da non perdersi. >>  Reneè parlava della sua città con tutta la passione e con tutto l’amore del mondo non tanto per la città , ma per quello che lei aveva vissuto nella città e per chi c’era in quella città.  << E a Broadway si vedono tanti artisti? >>  Zayn era quello che era rimasto più in silenzio, troppo impegnato e messaggiare con qualcuno. Reneè annuì  << Si, ma a Broadway non ci vado spesso … insomma sono un po’ lontana da lì. >>  spiegò sempre con gentilezza.
 
Il resto della serata passò tra le presentazioni. Si era divertita e forse aveva giudicato troppo presto. Vero che suo padre dovesse ancora tornare e questo fattore l’aveva aiutata a rilassarsi, ma quei ragazzi l’avevano fatta sentire a suo agio da subito.
Stavano per andare tutti via quando sentì il suo telefono squillare. Salì di corsa per poi leggere il messaggio di Summer, la sua migliore amica.   “Ehi mora, sappi che ci manchi già tanto a tutti. Non so che ore sono ora lì a Londra ma spero di non averti svegliato disastrosamente. Ti voglio bene tesoro, mi machi. S”   sorrise commossa e si sbrigò a rispondere cercando di trattenere le lacrime. “ Mi mancate molto anche voi e tu più di tutti. Tranquilla non mi hai svegliata. Ti voglio bene anche io rossa, bacioni. R” 
Uscì dalla camera di fretta e si scontrò con qualcuno nel buio del corridoio. Stava per cadere ma qualcuno la trattenne per un fianco evitandole un livido sul fondoschiena.  << Oddio scusami non ti avevo visto! >>  dalla voce riconobbe Zayn. << No tranquillo sono uscita dalla camera di fretta. >>  notò che la mano del ragazzo era ancora dietro la sua schiena.  << Ehm  … non rischio più di cadere … >>  disse imbarazzata cercando di sembrare simpatica. Zayn ridacchio, forse imbarazzato anche lui, e liberò la sua schiena. Sentì il classico formicolio che si senti quando ci si allontana da una fonte di calore, e provò quasi la voglia di riavere quel dolce contatto.  <<  Ehm i ragazzi sono già andati. Ti salutano e dicono che ci vedremo domani. Vogliono farti visitare Londra.  >>  sorrise lasciando perdere Reneè in quel mare di cioccolato che aveva al posto degli occhi. Sorrise cercando si darsi un contegno.  << Certo non vedo l’ora … >>  Zayn prese  la sua giacca dalla camera di Liam e la indossò.  << Ben Arrivata Reneè. >>  le diede un bacio sulla guancia e, sorridendole di nuovo, sparì giù per le scale.
Si chiuse in camera ancora un po’ frastornata.  << Beh … direi che come inizio è stato interessante! >>  si disse mentre si infilava sotto le coperte.
Londra avrebbe portato molte novità a Reneè la ragazza di New York.
 
 
 
 
Okay le presentazioni.
Mi chiamo Roberta ma chiamatemi Roby. Sono nuova in questa categoria. Ho scritto e scrivo nella categoria dei Jonas Brothers ma da quando ho conosciuto gli One Direction e in particolare Zayn e Liam, mi sono innamorata e ho deciso di provare a scrivere anche su di loro.
Spero vi piaccia che lasciate delle recensioni perché vorrei sapere davvero cosa ne pensate. Spero di non deludervi. Bacioni a tutte.
Roby =)
   
 
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