Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: evenstar    24/06/2006    9 recensioni
Voldemort ha saputo che un bimbo, nato da chi tre volte lo ha sfidato, potrebbe distruggerlo, e decide di agire. Ma forse non è tutto come sembra
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Harry Potter, Tom Riddle/Voldermort | Coppie: James/Lily
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Micro storia che mi girava in testa da secoli.

 

31 ottobre 1981

 

Un’ombra si diresse verso una casetta con le finestre illuminate, segno che all’interno qualcuno era ancora sveglio, in attesa di un destino che sentiva ormai prossimo. Sfoderò la bacchetta, pensando a quello che si stava apprestando a fare: un suo fidato Mangiamorte gli aveva comunicato che una donna, nata da una famiglia di veggenti, aveva predetto che un bambino, un misero bambino, nato da chi già tre volte l’aveva sfidato, avrebbe potuto distruggerlo.

Lui, il grande Lord Voldemort, il cui solo nome era motivo di terrore tra i maghi; lui, che per primo si era spinto così lontano nella marcia all’immortalità, lui poteva essere distrutto.

Aveva deciso di provvedere subito a quella minaccia, aveva fatto delle ricerche ed era arrivato a due sole coppie che rispondevano ai requisiti espressi nella profezia, e per lui non era stato difficile capire di chi si trattasse.

Avrebbe potuto incaricare qualcuno dei suoi servitori per adempiere quell’incarico, molti ne sarebbero stati orgogliosi, tutti lo avrebbero fatto se glielo avesse ordinato eppure, con la stessa lucidità con la quale aveva scelto il bambino, aveva capito che avrebbe dovuto farlo lui stesso.

Sfoderò la bacchetta e la puntò contro la porta della casa, facendola saltare con un botto, che risuonò nella notte silenziosa. Davanti a sé vide comparire un uomo, anche lui con la bacchetta in mano e uno sguardo di determinazione sul volto. Voldemort rise, scagliò l’anatema che uccide talmente rapidamente che l’uomo crollò a terra quando stava ancora gridando alla moglie di prendere il bambino e fuggire.

L’Oscuro Signore si diresse alle scale, salì fino alla stanza da cui sentiva provenire un pianto infantile, fece saltare la misera protezione della porta e vide la donna, in piedi davanti alla culla del figlio, le braccia allargate, il corpo proteso per fare da scudo. Ma non era lei che doveva morire quella notte, il bambino era il suo obiettivo, era lui quello da eliminare.

- Spostati, - le ordinò.

- No! Non ti lascerò uccidere anche lui.

- Come vuoi tu, - rispose Voldemort, puntando la bacchetta al petto della donna.

Anche lei cadde a terra, gli occhi sbarrati fissi nel vuoto. Si avvicinò alla culla, puntando la bacchetta, pronto a scagliare l’incantesimo che lo avrebbe rese immortale.

Ma qualcosa andò storto, vide il lampo verde rimbalzargli addosso e all’improvviso non fu più Lord Voldemort, non fu più il mago oscuro più potente mai esistito, non fu più nulla se non un frammento di anima, senza un corpo.

 

In una casa a chilometri di distanza una donna si avvicinò alla finestra, scrutando intensamente il buio circostante; non si voltò neppure quando sentì il marito venire dietro di lei e passarle un braccio attorno alle spalle.

- Che cosa succede, Lily?

- Non lo so. Ma sento che sta notte è successo qualcosa, - rispose lei voltandosi infine verso James, che teneva in braccio il loro figlioletto, profondamente addormentato. 

Furono entrambi distratti da un enorme fuoco d’artificio che illuminò di una luce verde brillante il cielo notturno, aprendosi in un gigantesco fiore davanti agli occhi dei due sposi, che si guardarono negli occhi, non osando sperare.

Udirono uno schioccò secco provenire da dietro di loro e videro l’imponente figura di Albus Silente apparire nel loro salotto, il rumore della Smaterializzazione fece svegliare Harry che si stiracchiò nelle braccia del padre.

- Professore, che cosa significa? – chiese Lily, indicando il cielo.

- Come pensavo, - disse l’anziano mago, fissando tristemente i tre. – Voldemort ha fatto la sua scelta e ne è stato distrutto.

- Ma… noi…

- Voi eravate una possibilità, James, i Paciock l’altra.

- Oh no, - singhiozzò Lily coprendosi la bocca con una mano, mentre con l’altra accarezzava la testolina del figlio, cercando di pettinargli i capelli ribelli.

- Sono morti?

Silente annuì lentamente.

- E Neville?

- Ho mandato Hagrid a prenderlo, lo porterà dalla nonna, lo raggiungo lì, - disse sparendo.

James abbracciò Lily, cercando di consolarla, Harry prese una ciocca di capelli fulvi della mamma, tirandola allegramente. Lily si sciolse dall’abbraccio e fissò sorridendo il bimbo, forse, grazie al sacrificio di due grandi Auror, Harry avrebbe potuto vivere una vita normale, in un mondo non governato dalla paura e dal sospetto.

 

 

Fine.

  
Leggi le 9 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: evenstar