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Autore: Claire Knight    17/10/2011    5 recensioni
Piccola shot sulla coppia Hermione/Draco, che sostengo con tutta me stessa. Credo che mettere una trama sia inutile comunque eccovi una parte del testo:
"Con mano tremate, tirò fuori da una tasca una scatoletta verde, chiusa con un nastro ed un fiocco argentati. Se la rigirò a lungo fra le dita, mentre la mente volava altrove, lontano da lì. In cerca di uno sguardo, una risposta".
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti. Questa shot l'ho ritrovata tra quelle scritte questa estate. Ho pensato che sarebbe stata una buona idea pubblicarla qui, perché mi piace. Ho tenuto anche il titolo idiota, anche se ne potrei trovare di migliori, ne son certa!
Spero possa essere anche di vostro gradimento, buona lettura e fatemi sapere cosa ne pensate!

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Un ragalo per natale.

La luce del fuoco nel camino era flebile e le fiamme, sempre meno intense, stavano per abbandonarla al buio di quella notte di Dicembre.
Un brivido, uno scricchiolio.
Si voltò, ma lo sguardo inciampò solo sulla figura scura del tavolino degli scacchi, appena sotto la finestra aperta. Le tende svolazzavano lentamente su e giù, sembrava quasi che respirassero. Rimase incantata a fissare il loro ondeggiare, persa fra i pensieri.
La casa era silenziosa e lei l'unica ancora sveglia. Mancavano una quindicina di minuti a mezzanotte; una quindicina di minuti e sarebbe stato natale anche quella volta. In quella casa in cui aveva vissuto per anni con i suoi genitori. Ogni vigilia di natale, la sera, rimaneva sveglia davanti al fuoco a pensare a quante cose erano cambiate nel corso dell'anno, a chiedersi se lei stessa era cambiata.
E lei aveva tante cose cui pensare, tanti pensieri da riordinare.
Un'improvvisa folata di vento, più fredda delle altre, bastò per farle decidere di chiudere la finestra.
Fece scattare la maniglia e si accucciò vicino al camino, in ricerca di un poco di calore. Con mano tremate, tirò fuori da una tasca una scatoletta verde, chiusa con un nastro ed un fiocco argentati. Se la rigirò a lungo fra le dita, mentre la mente volava altrove, lontano da lì. In cerca di uno sguardo, una risposta.
Aveva voglia di aprirlo. In fondo, era un regalo che le avevano fatto per natale: perché non avrebbe dovuto scartarlo alla vigilia? Quel pacchetto le era giunto anonimo. Era stato un fantasma, sicuramente solo un intermediario, a consegnarglielo, ma quello si era poi apertamente rifiutato di rivelarle il mittente, andandosene via mentre rideva sotto i baffi.
Finché era ancora ad Hogwarts, ne aveva discusso con le sue amiche - evitando però di toccare l'argomento in presenza di Ron o Harry -, ma non aveva cavato un ragno dal buco.
Quindi, alla fine, non le restava che aprirlo, quel misterioso pacchetto.
Perciò sciolse il fiocco e, sollevando il coperchio, il suo sguardo fu catturato da un leggero bagliore, acceso del riflesso rosso della fiamme.
Sospese il respiro, bloccato a metà fra la gola e i polmoni. Lentamente, quasi avesse paura di farlo, tirò fuori dalla custodia la catenina. La intrecciò fra due dita e osservò a lungo il ciondolo. Era un gatto, seduto, fregiato nei minimi particolari, con dei minuscoli brillanti sulle zampe ed un piccolo diamante sul collo. Era fatto d'oro, tutto d'oro.
Chi era il matto che aveva voluto farle quel regalo? Un regalo del genere, miseriaccia, doveva costare davvero un occhio della testa. Chi poteva essere così innamorato di lei da farle un regalo del genere?
Un presentimento, un nome, una speranza irrazionale si fecero largo nel suo cuore. E se fosse stato Malfoy? Chissà perché, ma se la sua mente rifiutava categoricamente quella opzione, il suo cuore un poco ci sperava. Ma, in fondo, era l'unica persona possibile, per i suoi pensieri. Chi altro poteva avere abbastanza denaro per un regalo del genere?
Era vero che non si rivolgevano mai la parola se non per lanciarsi qualche insulto, ma perché lui non avrebbe dovuto essere innamorato di lei come lei lo era di lui? No, un momento, lei non lo amava. Non poteva, non doveva.
Scosse la testa violente mente, come a voler scacciare quel pensieri, anche se dentro di se sapeva di averlo già designato, forse inconsciamente, come proprietario del suo cuore. Guardò ancora il ciondolo che, se prima risplendeva del riflesso dorato del fuoco, ormai spendo, ora rifletteva l'azzurro del cielo e della luna. Con calma, indossò la catenina, nel silenzio totale della sua mente.
Diede uno sguardo all'orologio in legno all'angolo della sala: era mezzanotte. Un sorriso malinconico affiorò prepotentemente sul suo viso. Non poté fare a meno di pensarlo.
< Buon natale, Draco > mormorò tra sé.
Per una volta, si diceva mentre saliva le scale verso la propria stanza, aveva trovato qualcosa che la sua mente non poteva risolvere.
Non da sola.


  
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