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Autore: Looking at the Rainbow    17/10/2011    18 recensioni
Sette cadute di Hermione, con lo zampino di Fred.
E il finale? Beh, col botto!
Storia classificata seconda (parimerito) al contest: "Fred/Hermione? Una cosa da ridere!"
Genere: Comico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
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Sette cadute per Hermione

 

L'aveva fatta cadere sette volte Fred Weasley.

 

La prima volta Hermione aveva solo undici anni e stava salendo sull'Espresso per Hogwarts. Era così carica di bagagli ed emozionata che si era accorta di un ragazzino un po' più grande di lei, con una chioma incredibilmente rossa ed una miriade di lentiggini, soltanto quando l'aveva spinta per poter raggiungere uno scompartimento. Inutile dire che per la botta era finita distesa a terra, con il baule sopra e la bacchetta poco lontano.

Quel giorno Fred l'aveva guardata con un'aria divertita e le aveva chiesto: "Una mano, signorina?"

Lei, orgogliosa come solo Godric sa, non aveva abbassato gli occhi, con uno sforzo incredibile si era tolta di dosso il peso e si era alzata in piedi, poi aveva risposto: "Me la cavo da sola".

Lui aveva sorriso ironicamente ed era sparito insieme ad una folla di gente.

 

Anche la seconda volta Hermione aveva undici anni, ma aveva imparato a conoscere un po' quel Mondo Magico che per lei, figlia di Babbani, era una continua scoperta.

Era inverno e stava attraversando il parco di Hogwarts di ritorno dalle serre, quando l'aveva visto. Stava con George appoggiato ad un albero ad architettare chissà cosa. L'aveva riconosciuta perchè ormai era diventata amica di Ron, suo fratello, e l'aveva salutata.

Lei aveva alzato lo sguardo e, distratta, aveva messo il piede su una lastra di ghiaccio. Anche quella volta Hermione era finita per terra. Fred aveva riso, ma non si era avvicinato e lei, dopo essersi rimessa in piedi, aveva ricambiato il saluto con un'occhiataccia e aveva continuato a camminare.

 

La terza volta invece era accaduto all'inizio del secondo anno. Stava per raggiungere il suo dormitorio, particolarmente nervosa per l'entrata in scena di Harry e Ron che avevano avuto la splendida idea di arrivare a scuola con una macchina volante.

Non si era accorta che qualcuno le aveva sciolto con un colpo di bacchetta i lacci delle scarpe facendoli allungare in maniera preoccupante e così, inciampando, era caduta.

Aveva visto Fred troneggiare su di lei con un sorriso soddisfatto sulle labbra: "Sei troppo rigida, Hermione, sciogliti" le aveva detto indicando con un cenno del capo i lacci.

Lei aveva preso la bacchetta riportando le scarpe alla normalità e una volta in piedi gli aveva chiesto: "Spiegami, Fred. Le pensi la notte certe battute?"

Lui aveva riso allegro: "Ho un talento naturale"

E l'aveva lasciata lì, ai piedi delle scale, con un sorrisino esasperato sul viso.

 

Oh certo poi c'era stata la quarta volta, l'anno seguente, mentre Hermione correva per i corridoi con tre libri in mano e almeno dieci nella borsa. Non che in quel periodo fosse una cosa straordinaria; frequentava talmente tanti corsi che tutti si domandavano come potesse stare ovunque. Fred l'aveva vista e non era riuscito a trattenersi: "Diffindo" aveva sussurrato.

Con uno strappo improvviso le cinghie della borsa avevano ceduto e avevano riversato tutto il contenuto per terra. Hermione aveva inavvertitamente messo un piede su una boccetta di inchiostro ed era rovinata tra le sue cose.

Il ragazzo l'aveva guardata con un'aria colpevole e alla fine era scoppiato a ridere.

"Non volevo farti cadere, mi dispiace" le aveva detto.

"Vedo come sei afflitto" aveva ribattuto lei sarcastica, poi aveva riparato la borsa ed era scappata, sicuramente in ritardo per l'ennesima lezione.

 

Quell'anno però non era stato dei più fortunati e aveva assistito anche al suo quinto ruzzolone, ad Halloween, in occasione della prima uscita ad Hogsmeade. Hermione era stata trascinata da Ron all'Emporio degli Scherzi di Zonko e lì, inevitabilmente, avevano incontrato i gemelli Weasley con Lee Jordan, che facevano rifornimenti. In quell'occasione Fred aveva pensato bene di testare su di lei l'ultimo acquisto; lo Sgambettante Sgambettaiolo.

Una specie di palla colorata che rotolava fino a raggiungere la malcapitata vittima e davanti a quella stendeva le sue zampette facendola inciampare.

Certo è, che con lei aveva funzionato perfettamente e la povera ragazza non aveva avuto nemmeno il tempo di reagire perchè Fred, fiutando i guai in cui si era cacciato, aveva lasciato il negozio di corsa tra le risate generali.

 

Per la sesta caduta aveva dovuto aspettare fino all'estate del quarto anno, alla Tana, quando Fred, George, Ron e Ginny l'avevano obbligata a giocare a Quidditch. Salita sulla scopa stava iniziando ad acquistare un briciolo di sicurezza quando Fred le aveva passato la Pluffa con cui si stavano allenando con tanta forza da farle perdere l'equilibrio.

Come in un film aveva visto la scopa sfuggire dalla sua presa e si era ritrovata per terra, dolorante. Gli altri l'avevano raggiunta in pochi secondi e l'avevano portata da Molly, che aveva sistemato in un batter d'occhio la caviglia e il polso slogati. Almeno in quell'occasione Fred aveva avuto la decenza di sembrare preoccupato e di chiederle: "Ti sei fatta male?"

Domanda a cui Hermione aveva risposto ironicamente: "Ma no! Non vedo l'ora di rifarlo".

Di certo quella caduta era servita a ricordarle di tenere i piedi per terra.

 

E così era arrivata l'ultima, al quinto anno, durante una delle riunioni dell'ES.

Erano capitati insieme per l'esercitazione, lei e Fred. Lui l'aveva guardata con indulgenza dicendole: "Sarò buono, Granger".

Era rimasto in piedi per meno di dieci secondi.

Lo "Stupeficium" di Hermione era stato troppo veloce per essere parato o schivato e l'aveva fatto volare per un metro fino a farlo sbattere per terra.

La ragazza soddisfatta gli si era avvicinata con una mano tesa e ricordando le prime parole che si erano scambiati cinque anni prima, aveva detto:

"Allora signorino, hai bisogno di una mano?"

"Sì" aveva risposto lui dolorante.

"Sì, e poi?"

"Sì, tesoro?" aveva provato Fred.

"No, sì per favore" aveva puntualizzato lei divertita.

"Un po' esigente eh?"

"Sempre, quindi?"

"Sì, per favore" aveva ripetuto con una smorfia.

Hermione aveva allungato di nuovo la mano per farlo alzare e lui l'aveva afferrata, ma anziché tirarsi su con uno strattone l'aveva fatta cadere accanto a lui.

Aveva avuto solo un'attimo, la ragazza, per notare che la Stanza delle Necessità si era svuotata, chiaro segno che la lezione era finita, prima di trovarsi le labbra di Fred sulle sue. Quando si erano staccati, lui l'aveva guardata con il viso a pochi centimetri dal suo e le aveva sussurrato: "E con questa siamo a sette"

Già, l'aveva fatta cadere sette volte, Fred Weasley.

 

Mug's Corner:

 Questa storiella si è classificata seconda (a parimerito) al contest: "Fred/Hermione? Una cosa da ridere!" indetto da FataFaby89 sul forum di EFP.

Il suo illuminante giudizio è riportato qui sotto, così come pure la citazione dalla quale sono stata ispirata.

Ringrazio lei e voi se siete arrivati a leggere fin qui.

Mug

 
Sintassi e grammatica: 12,3/20
-2,5 per grammatica e sintassi, -1 per la battitura, -4,2 per la punteggiatura

Anche qui, il vero problema riguarda la punteggiatura. Ci sono alcune virgole omesse (una mano signorina?; sei troppo rigida Hermione; oh certo poi c’era stata; allora signorino hai bisogno di una mano?; un po’ esigente eh?) e un paio di punti dimenticati a fine discorso (ho un talento naturale; siamo a sette). Anche alcuni periodi potrebbero essere divisi meglio tramite dei segni di punteggiatura: in stava per raggiungere il suo dormitorio particolarmente nervosa inserirei una virgola tra dormitorio e nervosa, poiché l’aggettivo si lega a Hermione e non certo al dormitorio; e lì inevitabilmente avevano incontrato i gemelli Weasley con Lee Jordan che facevano rifornimenti: anche qui i vari complementi potrebbero magari venir ‘staccati’ con qualche sosta, oppure disposti diversamente; e l’avevano portata da Molly che aveva sistemato: è bene aggiungere una virgola tra Molly e che, perché la subordinata sia ben chiara. Inoltre in Sempre, quindi?, io userei piuttosto un punto, perché la virgola fa strada più che altro a una conseguenza, e il quindi? è, invece, una domanda indipendente. Per il resto si tratta di errori davvero minimi, tra cui due perchè battuti male (la forma giusta è perché), due si in luogo di e un cinghe in luogo di cinghie. Sintatticamente parlando ci sono un paio di ridondanze (spinta, verso l’inizio, viene ripetuto nel giro di due frasi vicine, così come accade nella forma non era stato dei più fortunati e c’era stato). L’uso della d eufonica si adatta meglio a forme con due vocali uguali vicine, quindi in entrambi i casi e era andrebbe sostituito con ed era. Attenzione anche a un attimo che è sbagliatissimo: il maschile non richiede mai l’articolo apostrofato.


IC dei personaggi: 19/20
-0,5 per Fred e -0,5 per Hermione

Se ti tolgo questo punto è soltanto perché la tua storia è piuttosto ‘a posteriori’, come testimonia anche l’uso del trapassato, e ciò fa sì che noi lettori la viviamo ‘da fuori’ anziché dal vero e proprio punto di vista di uno dei due personaggi. Ma, osservando i loro comportamenti, Hermione è indubbiamente Hermione e Fred è indubbiamente Fred. Conosciamo poco dei loro pensieri, ma tutte le situazioni e gli scambi di battute che hai costruito loro addosso sono del tutto credibili. Non so perché, ma soprattutto l’immagine di Fred che le scioglie le scarpe con un incantesimo mi ha incantata (perdona il gioco di parole!).


Stile: 18/20
Anche qui ti tolgo pochissimo, soltanto per via delle ridondanze di forma e dell’uso della punteggiatura di cui parlavo nel primo parametro – che possono rendere un po’ pesante la lettura di certi periodi. Parlando poi della frase l’aveva fatta cadere sette volte Fred Weasley: per quanto non sia scorretta, a un livello stilistico io l’avrei resa in modo diverso, magari staccando Fred Weasley con una virgola che lo mettesse in risalto. Ma qui ci addentriamo nel regno dei gusti personali e, ripeto, non oso toglierti di più, perché la tua narrazione è comunque molto chiara e fluida.


Originalità: 18,5/20
Il tema delle cadute ricorrenti mi è piaciuto da morire. Letteralmente, da morire. Sebbene le ambientazioni siano, in effetti, viste e riviste (i corridoi di Hogwarts, Zonko, l’ES), hai saputo rendere molto originali dei momenti che potrebbero classificarsi come comunissimi slices of life, legandoli in un unico filo conduttore che li arricchisce tutti, conferendo loro un valore tutto nuovo. Bravissima.


Uso della citazione: 10/10
Perfetta. Nel contesto e nelle caratterizzazioni, si amalgama che è una meraviglia.


Gradimento personale: 9/10
Per quanto sia una lettrice/ficwriter molto ‘da introspezione’ – mi piace soprattutto seguire i pensieri dei personaggi, il loro turbamento di fronte all’inaspettato – questa storia, che è un puro, diretto resoconto di momenti quotidiani ma speciali, mi ha colpita. Ripeto che la trovata delle sette cadute è a dir poco meravigliosa – semplice, ma geniale. E soprattutto adattissima per Fred e Hermione. Mi inchino.


Totale: 86,8/103
 

CITAZIONE (N.31):

Citazione: 31

"Allora, signorino, hai bisogno di una mano?"

"Sì"

"Sì, e poi?"

"... Si, tesoro?"

"No, si per favore"

"Un po' esigente, eh?"




  
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