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Autore: Lady Nobody e Pankun    18/10/2011    5 recensioni
ecco una fic sul sommo Byron ed il suo amore...Hera!!
una cosa molto platonica, ma in fondo...faccio il classico!
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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“Ah! Tesoro, stringimi…più forte!”
La voce di quella donna era l’unico rumore nella stanza.
 
Svariati ragazzi stavano seduti per terra o sul divano con gli occhi puntati sullo schermo.
 
-Ma proprio un film a luci rosse dovete vedere?-
 
-Sta zitto Hera!-
 
-Quantomeno abbassate il volume. Dato che questa è casa mia non vorrei che i vicini pensassero che sono un maniaco!-

ribatté alquanto seccato il padrone di casa.
 
L’audio venne abbassato, con grande disapprovazione degli altri ragazzi.
 
Una volta accertatosi che la situazione fosse tranquilla uscì dal salotto per andare ad ascoltare un po’ di musica in camera sua.
Quando aprì la porta però…
 
-Afuro, che ci fai qui? Perché non sei di là con gli altri?-
 
il “dio” biondo stava in piedi vicino alla libreria, intento a spulciare tra le varie scartoffie. Si girò verso Hera ed alzò un sopracciglio
 
-Vorrai scherzare spero. Perché dovrei stare lì a guardare un film di serie B?!-
 
-N-non saprei, stanno tutti lì, pensavo che fosse un film che “interessasse” qualunque ragazzo. Sai, donne nude…-
 
-Ah! Ma le hai sentite come starnazzano? Sembrano tante ochette. Per me l’amore è una cosa che va fatta nel silenzio più assoluto, così da poter sentire il respiro dell’altro.
Lo trovo molto meglio che farlo in una discoteca facendo versi ad ogni tocco ricevuto!- 

Era molto preso dall’argomento, perché aveva chiuso gli occhi e sollevato il mento.
Hera quelle cose le sapeva bene. Conosceva praticamente tutto di Afuro, lo aveva sempre osservato ad aveva assimilato tutto quello che poteva.
Perché?
Forse perché a lui Afuro…
 
-E che mi dici ti te Hera?!-

fu distolto dai suoi pensieri dalla voce del biondino che ora si era appoggiato alla libreria con il lato destro e lo guardava molto interessato.
 
-Tu anche sei un ragazzo, eppure non mi sembra che sbavi per quelle tipe…cos’è, forse preferisci un altro tipo di compagnia?-

nei suoi occhi brillava quella luce di malizia e soddisfazione che appariva solo quando sapeva di aver centrato il punto.

Hera divenne tutto rosso dall’imbarazzo, non poteva mica rispondergli che era vero;
che al posto della compagnia di una di quelle avrebbe preferito mille volte di più quella...SUA.

Era così, fin dai tempi della Zeus aveva sempre avuto una bella cotta per Afuro.
Ed anche ora che avevano 17 anni le cose non erano cambiate.
Però sapeva che quello era un amore impossibile, Afuro era corteggiato di continuo dalle ragazze e a causa del suo aspetto femmineo (il fisico slanciato e sottile ed i lunghi capelli biondi), aveva anche un certo ascendente sui ragazzi.
In più era carismatico e spiritoso.
Come avrebbe mai potuto una divinità come lui interessarsi ad uno come Hera!
Aveva deciso: avrebbe mentito.

-Ma…ma che diavolo dici! Ovvio che mi piacciono le ragazze…-
 
-Ma davvero?-  chiese facendo qualche passo verso Hera
 
-A me non sembrava. Tutte le volte che ti passano accanto facendo commenti piccanti su di te, che ti salutano o addirittura che ti dichiarano il loro amore; tu le tratti con indifferenza, per non dire: con freddezza! Sembri sempre intento a guardare altrove…-

si avvicinò ancora di più portandosi a solo due passi da Hera. Si chinò in avanti e gli sussurrò ad un orecchio:
 
-…E di solito in questo altrove ci sono io…-

a quelle parole Hera divenne di tutte le sfumature di rosso possibili. Allora se ne era accorto! Che figura.
Sicuramente lo avrebbe deriso…
 
-I-io…ecco…-
non sapeva cosa fare né cosa dire, le parole no uscivano dalla bocca ed il cervello era andato definitivamente a farsi friggere.

Così decise di andarsene, si girò per attraversare la porta ancora aperta, ma questa venne violentemente chiusa da Afuro che vi rimase appoggiato con una mano impedendo al ragazzo di poter fuggire.
Hera rimase estremamente colpito da quel gesto e puntò gli occhi sul volto del biondo.
Questo aveva un espressione seria e decisa.
 
-Non vorrai mica andartene via così.-

Era molto vicino…troppo vicino!
 
-C-cosa…cosa vuoi?-

il cuore di hera batteva all’impazzata, avere Afuro a quella pochissima distanza…
 
-Che cosa voglio? Umm…-

appoggiò il dorso della mano sulla pelle liscia del volto del moro ed iniziò ad accarezzarla piano.
 
-…Dire “che tu sia mio” è troppo egoista?-

Ecco, in quel preciso istante Hera sentì il suo cuore fermarsi.

Cosa gli aveva appena detto??!
Iniziò a tremare tutto e fece qualche passo indietro totalmente sconvolto, ma inciampò e cadde così sul pavimento.

Afuro lo fissò dall’alto un po’ divertito, ma subito si mise in ginocchio tra le gambe di Hera, appoggiando le mani ai lati della sua vita.

-A-Afuro…cosa stai…-

venne zittito da un dito del ragazzo sulle sue labbra.
Il dito iniziò ad accarezzargliele piano piano, aprendole leggermente…

-Sono così morbide e vellutate…sembrano buone…-

gli bisbigliò con voce dolce e sensuale, ma anche estremamente maliziosa.

Detto ciò si chinò sul volto di hera e lo coinvolse in un bacio fantastico.
Un bacio  per il quale Hera perse il lume della ragione, facendosi trasportare dalla passione.

Un bacio ai limiti del divino! 

  
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