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Autore: Sikki    18/10/2011    3 recensioni
– Duby! Ho binito i bazzoleddi! – urlò Steven da sotto la sua copertina di lana.
Di fianco al moribondo si notava una distesa infinita di fazzolettini bianchi; sembrava che avesse nevicato. In casa.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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DUFF E I FAZZOLETTINI A DUE VELI

Erano ormai quattro giorni che Pop-Corn era in bilico tra la vita e la morte.
I suoi occhi erano gonfi e arrossati, le orecchie gli fischiavano in continuazione e la testa gli stava letteralmente scoppiando.
Erano quattro giorni che se ne stava disteso sul divano agonizzante.
– Duby! Ho binito i bazzoleddi! – urlò Steven da sotto la sua copertina di lana.
Di fianco al moribondo si notava una distesa infinita di fazzolettini bianchi; sembrava che avesse nevicato. In casa.
– Duby! – un altro urlo.
Il bassista aveva cercato di ignorare le grida dell’amico ma queste si facevano ogni volta più insistenti.
 Pochi minuti dopo, un Duff visibilmente incazzato apparve davanti alla porta del salotto.
– Cosa vuoi ancora Steve? –
Erano quattro giorni che il biondo gli faceva da schiavetto: portami il brodino di pollo, portami la copertina, cambiami il cuscino, chiudi la finestra fa troppo freddo, e cose così.
 Inoltre erano quattro giorni che raccattava la spazzatura del biondo.
– Ho binito i baddoleddi – starnutì Steven in faccia all’amico.
 “Dio che schifo!”
In quei giorni era una cosa ingestibile, non potevi stargli vicino a meno che tu non volessi essere lavato dagli starnuti del batterista.
 – Quindi? – Duff non capiva cosa volesse, per lui poteva anche riutilizzare i fazzoletti che seminava in giro per casa.
 – Quindi be li brendi ber fabore? – bisbigliò in risposta Steven tornando a rintanarsi sotto i suoi sette strati di coperte e maglioni.
– Non puoi usare quelli che hai in mano scusa?! – gli chiese spazientito l’amico picchiettando un piede a terra in attesa.
– Ma Duby, io boglio buelli a due beli, se no bi si robina il nadino! – piagnucolò Pop-Corn.
 – Senti biondino, sono le cinque e mezza del mattino, dimmi dove cazzo vado a prendere “i fazzolettini a due veli”?! Usa la copertina! E’ di cotone e non ti rovina il nasino! – sclerò Duff.
 Dopo quattro giorni di richieste assurde ne aveva piene le scatole.
 – Ma…m…ma Duby! Io dono balato! – piagnucolò Steve facendo gli occhi da cucciolotto a Duff.
– Non mi interessa! – urlò in risposta il bassista.
– Ma…m…ma Duby! Sebbai du di abbalassi, io andrei a brenderti i bazzoleddi! –
Era un colpo basso, nessuno sapeva resistere a quegli occhietti.
– E va bene! – urlò a quel punto Duff uscendo di casa – e per la cronaca, io non mi ammalo mai! Ho una salute di ferro! – e, detto questo, si chiuse la porta alle spalle.


Dopo aver girato per tutta Los Angeles in cerca dei fantomatici “fazzolettini a due veli”, Duffone tornò a casa.
– Tieni i tuoi fazzolettini! – disse a Steven lanciandogli la scatoletta rosa.
 – Grascie Duby – sorrise il biondo.

La mattina dopo…
- Steben!-
- Steben! I Fazzoleddi! – urlò un Duff malaticcio dalla sua stanza.
- Alza il culo! Sto dormando! –
“Che tesoro di ragazzo…”
“E beno male che abeba detto che, se bai mi fossi abbalato, mi avrebbe bortato i bazz… ETCI’…lettini”


FINE



*ATTENZIONE: Il raffreddore causa demenza 
 

  
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