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Autore: The Cactus Incident    18/10/2011    1 recensioni
Raccolta dedicata alla mia compagna di avventure fra i banchi di scuola
Buona lettura
Oh merda, quella ci resta secca, pensò il leader degli Avenged Sevenfold. Doveva fare qualcosa, di certo non poteva restare a guardare mentre passavano addosso a quella povera ragazza. L’aveva già notata prima lei e la sua amica, una con i capelli blu e neri e l’altra rossi e neri, con delle magliette degli stessi colori, ma inverse dei capelli. In mezzo a tutto quel nero si notavano.
Genere: Generale, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Matthew Shadows, Nuovo personaggio, Synyster Gates, Un po' tutti
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Sam e Chris 4

“Allora! Oggi è il grande giorno, eh Sam?” “Così sembra…”
“Aspetti questo momento da un anno e adesso hai paura?” “Non ho paura….. ok, forse si, ma solo un po’” “Dai Sam non fa niente. Matt è davvero bravissimo” “Lo hai fatto da lui il piercing al labbro?” “Si e anche il tatuaggio sul fianco e questo che mi deve finire oggi” disse indicando distrattamente uno dei parecchi disegni sulle braccia.
Stavano camminando per le vie di Huntington Beach, dirette allo studio di piercing e tatuaggi di Matt Sanders, fidato tatuatore della rossa e fra non molto anche della riccia.
Se c’era una cosa che Chris adorava dello studio di Matt, era l’assistente del ragazzo. Costui rispondeva al nome di Brian ed era semplicemente un figo della miseria. Per adesso non faceva altro che guardare, prendere appuntamenti oppure mantenere fermi clienti sclerotici, ma si stava preparando per diventare il braccio destro di Matt.

 
Arrivarono con un po’ di anticipo e trovarono Matt che stava facendo un tatuaggio sulla schiena di una ragazza con i capelli quasi interamente rasati con un grosso ciuffone verde acido e tantissimi piercing e altri tatuaggi.
Mentre Chris si mise a parlare con Brian che l’aveva salutata con un grosso sorriso che era tutto un programma, Sam rimase come una cretina a fissare il tatuatore che aveva alzato la testa dalla schiena della ragazza e le aveva sorriso, mostrando le fossette da bimbo e i denti perfetti.
“Ciao Chris! Allora lei è la tua amica?” “Eh si Matt, ti presento Sam” il ragazzo le sorrise di nuovo e le fece un ceno con la testa.
“Piacere mio, Sam” la riccia sorrise e si voltò verso Chris che ascoltava Brian parlare di una qualche festa in spiaggia della sera prima a cui c’era stata una retata spaventosa a cui lui e un suo amico ne erano usciti lisci per un soffio.

Sam afferrò l’amica per un polso e facendo finta di farle notare un quadro appeso al muro, cominciò a farfugliare.
“Cazzo potevi dirmi che era così?” “Ma te l’ho detto! So che quando hai sentito la parola rasato hai fatto una faccia schifata!” “Cazzo ma…. Porca puttana io mi faccio tatuare pure sulla…” “Ohi, calma” l’interruppe la rossa prima che attaccasse con frasi non proprio adatte e vaneggi vari. 
“Oggi devi fare un banalissimo Monroe. Un buco sul labbro. Facciamo che un’altra volta ti fai tatuare tutto quello che vuoi dove vuoi, ok?” “Merda se quello mi si avvicina non so che gli faccio…” disse guardandolo distrattamente mentre parlava con la ragazza che stava tortur.. ehm scusate, tatuando.

“Ragazze mettetevi comode, ci vorrà ancora un po’” le avvertì Brian che stava sfogliando una rivista di musica. Le due annuirono e si misero a osservare i quadri dell’ampio studio.
Dopo poco la rossa tornò a parlare col bruno, mentre la riccia si fermò davanti ad una foto bella grande.
Era l’addome di un uomo. 
I muscoli  definiti, mostravano una potenza non indifferente anche se al momento dello scatto non erano in tensione. Le braccia completamente tatuate fino al polso. Sulla pancia un teschio con le ali da pipistrello , con delle sfumature rosse e gialle e sulla parte superiore, su i pettorali, una donna con due bambini, ai lati della clavicola due stelle con i raggi neri e blu. Piercing a tutti e due i capezzoli.
Rimase parecchio a studiare quella foto davvero enorme, che dava modo di osservare bene tutti i particolari dei tatuaggi del ragazzo di cui però non si vedeva la testa.
Bah, chissà chi è… però… mica male, pensò la ragazza, mentre continuava a guardare una spalla su cui c’era la morte a cavallo.
Dopo un po’ passò avanti.

 
“Allora! chi delle due comincia?” chiese Matt, buttando i guanti nella pattumiera.
Le due si guardarono e Sam spinse Chris che sbuffando si fece avanti per prima (come sempre per qualsiasi cosa).
“Dai, comincio io. Dobbiamo finire questo lavoretto" Disse indicandosi il disegno macabro che le occupava tutta la spalla e sembrava colare giù sul braccio e a cui erano rimaste da aggiungere alcune sfumature e dei particolari.

“Oh si. Siediti e poggia il braccio sul lettino. Preparo la macchinetta” la rossa con molta tranquillità andò a piazzarsi sulla sedia che aveva posizionato Brian e gli sorrise per ringraziarlo. Lui fece un cenno della testa col solito sorrisetto strafottente e si poggiò al muro, in un punto da cui avrebbe potuto osservare tutto il lavoro del ragazzo per apprendere quanto più possibile.

Il tatuatore cominciò a lavorare e Sam si rese conto del tatuaggio sul suo braccio: morte a cavallo con cappuccio rosso. Controllò per bene quel braccio che le era visibile da dove si trovava e si, quello della foto era lui.

“Ehi Matt, ma sbaglio o in quella foto lì infondo sei tu?” “Si, ma è un po’ vecchia, adesso sono messo un po’ meglio” e per rendere l’idea tirò su il pugno, mostrando il muscolo che si creava sul suo braccio. Brian sorrise divertito e Sam ingoiò a vuoto per non sbavare per terra.
Porca prostituta…. Quel ragazzo faceva venire tanti brutti pensieri.

 

“Allora, pronta Sam?” “Uhm.. si” “Dai vieni qui, non fa niente” disse sorridendole e lei non fu più in grado di ragionare troppo mentre si sedeva sul lettino nero di pelle sintetica.
“Non fidarti, Sam, dice sempre così e poi soffri come un cane” disse Brian ghignando. Matt la guardò e provò a fare una faccia rassicurante “Lascialo perdere. La ragazza lo ha mollato” Brian alzò di scatto la testa e fulminò il collega.

“Grazie eh” “Figurati, Bri Bri” il bruno sbruffò e tornò a parlare con la rossa poggiata al bancone che osservava l’album con gli scatti dei tatuaggi fatti da Matt, osservandoli bene.
Arrivò ad un avambraccio con un mostro verde steso su un tavolo di metallo.
Guardò un po’ il disegno, poi guardò il braccio del ragazzo davanti a lei con cui parlava distrattamente.

“Ehi, questo è tuo?” si sporse dal bancone e osservò la foto “Si, me lo ha fatto un mesetto fa” “Come mai questi tatuaggi così…. Insoliti?” “Dillo che ti fanno schifo, non sei la prima”
“Non mi fanno schifo, sono solo strani. Che razza da cose vuoi ricordare per inglobarle in dei disegni del genere? Ti hanno operato o cosa?” il ragazzo rise divertito. Di solito la gente che osservava le sue braccia si fermava al “mamma quanto so brutti” e lui scrollava le spalle. Non era mai capitato che si mettessero a fare congetture sul perché o il significato.

“Nah, semplicemente mi piacciono i mostri” la ragazza alzò il sopracciglio. “A questo punto non voglio vedere la tua ex ragazza” Brian sorrise divertito. “Si in effetti non era poi questa gran bellezza. Una biondona oca come tante” Matt sghignazzò divertito e cominciò a canticchiare “My Michelle” dei Guns n’ Roses.
“Fan dei Guns?” Chiese la ragazza seduta sul lettino e un tantino pallida.
Lui annuì e le sorrise mentre si metteva un paio di guanti puliti. Le mise una sorta di bavetta di carta e poi disinfettò con una strana roba gialla che poi ripulì con un altro batuffolo dall’odore strano.

“Allora, da che lato?” “Destra” Matt annuì e prese u pennarello blu. Le disegnò un puntino sulla parte superiore del labbro e poi le mise davanti lo specchio.

“Secondo me ti starebbe molto meglio a sinistra” statuì mentre la ragazza continuava ad osservarsi allo specchio. Alzò lo sguardo sul ragazzo.
“Ah si?” annuì “Aspetta, ti faccio vedere” le disegnò un secondo puntino sul labbro, stavolta a sinistra.
“Vedi? Secondo me è molto meglio” “Chris! Che ti pare?” “ha ragione Matt” disse senza nemmeno alzare la testa, Brian si voltò verso i due e sorrise alla ragazza dai lunghi capelli blu “Si, decisamente meglio a sinistra” Sam scrollò le spalle.
“Ok, mi fido, vada per il monroe a sinistra” il ragazzo sorrise soddisfatto e disinfettò anche l’altro lato. Prese una strana pinza con l’impugnatura da forbice e “pinzò” il labbro della ragazza.

Prese un ago che aveva appena prima tirato fuori da una di quelle bustine sterili e tenendo stretta la pinza, bucò il labbro della ragazza.
Inizialmente non face quasi niente, il problema fu quando l’ago uscì del tutto dall’altro lato.

“Ehi, tutto bene?” chiese Matt a Sam che roteava gli occhi in un modo non tanto normale e che senza rendersene conto si era aggrappata la jeans del ragazzo, di lato e adesso gli stava stritolando il fianco. Sam annuì a stento e mise a fuoco l’immagine.
”Tranquilla, metto il piercing ed ho finito” tolse la pinza e le lasciò l’ago nel labbro, intanto si era girato per recuperare un piercing antiallergico e lo sterilizzò.

Con uno scatto tolse l’ago e mise il piercing con un gesto velocissimo, in modo da non far soffrire troppo la povera ragazza e anche se stesso, visto che il fianco che stritolava era il suo.
Avvitò la pallina e Sam fece per alzarsi, ma i suoi occhi rotearono ancora una volta in modo strano e si accasciò sul braccio del ragazzo.

“Cazzo Matt, è la terza che sviene questa settimana” commentò Brina, andando a controllare. “Non è colpa mia se non sopportano il dolore” La prese in braccio e la fece stendere sul lettino. Dopo di ché le alzò le gambe, mentre Chris la chiamava e le dava degli schiaffi.

Dopo poco, Sam si riprese.
“Uh…. Eh…. Che succede?” “Sei svenuta” le rispose Chris. “Ah… ok” guardò matt che le teneva ancora le gambe e che fece un sorriso colpevole.

Sam sorrise e si rimise a sedere, mentre Brian le deve un bicchiere di quella che sembrava coca cola. “Tutto ok? Ti sei ripresa?” le chiese il piercer che si sentiva un tantino in colpa.
La ragazza annuì e prese un sorso dal bicchiere.

“Si, è passato. Possiamo anche andare” si rimise in piedi e ebbe un altro capogiro che non si completò con una caduta per via dei riflessi di Matt.
“Piano, che svieni di nuovo” “Nah, passata” disse spostandosi mal volentieri dalle sue braccia.

“Ok, apposto”
Pagarono e se ne andarono con la promessa che sarebbero tornate-

“Porca prostituta! Cheffiguradimmerda!” disse la riccia, demoralizzata, appena voltato l’angolo. Chris rise divertita “Ahahahah! E’ stato uno spasso! C’è da dire che Matt sembrava ben felice di recuperarti ogni volta che rischiavi di cadere. Devo vedere di svenire in braccio a Brian…” 
“Bah, porca miseria. Beh, Brian è pure single a quanto sembra, no?” La rossa scrollò le spalle “Così pare….” “Dai dai, c’è da dire che Matt aveva ragione è meglio a sinistra” “Si, decisamente” “Ma io lo volevo a destra…..” commentò mordicchiandosi il labbro e Chris si diede una manata in faccia. 
“Fattelo chiudere e vai a rifartelo” “Seh, per svenire di nuovo e fare ancora una figura di merda? Me lo tengo a sinistra, grazie” “Beh, puoi sempre andare a farti un altro tatuaggio, no?” “Col cazzo che torno da Mike dopo aver scoperto Matt! Non c’è paragone!” “In tutti i sensi, aggiungerei”

 

***

 
“Uff, finalmente è finita anche questa giornata” sbruffò il più grande, chiudendo la saracinesca e vetrina dall’interno. Sarebbero usciti dal retro, come sempre.
Il bruno, poggiato con la schiena al bancone, guardava il ragazzo mentre chiudeva.

“Beh, è andata bene, no?” disse Matt, sorridendo e Brian sbruffò in risposta.
Matt chiuse a chiave la vetrina e si avvicinò al ragazzo, tanto vicini da tenere una gamba fra le sue e il resto del corpo completamente attaccato.

“Ehi, che c’è?”  sfiorò la punta del naso con la sua e il ragazzo lo scansò. Matt sorrise e prese a passare le labbra sul suo collo.
“Dai, lo sai che mi dà fastidio quando ti sbavano dietro…” “Mmm, il mio gelosone… sai benissimo che ci sei solo tu” disse passando sulla mascella e cominciando a salire verso il mento, da dove sarebbe poi arrivato alle labbra sottili e rosee del suo ragazzo.

“Mi piace quando fai il geloso…” “Tu invece sempre il solito stronzo, eh?” disse l’altro, mentre aveva socchiuso gli occhi e stretto le braccia attorno alla vita del ragazzo, del suo ragazzo.
“Ma perché non dirlo?” “Ti pare che qualcuno ce l’abbia mai chiesto? Non credo tu voglia mettere una maglietta con su scritto ‘sono gay e il tatuatore è il mio ragazzo. Giù le zampe’ poi se la vuoi te la regalo…” passò con le labbra sulla giugulare e Brian fece sibilare leggermente l’aria fra i denti.
“Non sparare stronzate… andiamo?” “Si, non voglio scoparti di nuovo nello studio. È poco igienico” “Ieri sera non la pensavi così” “Ieri sera avevi i jeans assassini, come potevo non scoparti appena possibile?” “Sei un maniaco” “Lo so, e ti piace” “Certo che mi piace” e con quell’ultima frase misero fine ai discorsi sensati.

 

Ma saaalve! :D
Quarta storia delle due scapestrate
Mi stanno troppo simpatiche (eheheheh, vorrei vedè .____.”)
Con questa mossa, JD mi sa che forse mi ammazza
O forse no, oggi ci siamo divertite troppo xP
Cooooooomunque :D
Si ringrazia il mio amore, _diable_ per aver recensito lo scorso chap :
E niente, vivvibbì
(come al solito, completamente dedicata a JD <3)
The Cactus Incident

  
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