Serie TV > Glee
Segui la storia  |       
Autore: tsubychan1984    18/10/2011    4 recensioni
Storia ispirata alla bellissima "Blaine Anderson presents: The Pips!" e alla coppia Hummerwood. E se Kurt avesse scelto Thad al posto di Blaine? La storia di questa magnifica coppia con la partecipazione dei Warbles e delle New Directions. Enjoy!
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Kurt Hummel, Un po' tutti, Warblers/Usignoli
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

- Allora, come va al manicomio?-

Kurt sbuffò, le dita ben intrecciate a quelle di Thad mentre si accomodavano su una panchina armati di sacchetti di cibo. Alla fine non era riuscito a resistere alle sue suppliche e si era fatto trascinare di nuovo al McDrive. Almeno quella zona del parco era piuttosto tranquilla la sera.

Prese un bel sorso di Diet Coke prima di rispondere.- Senti da che pulpito, come se alla Dalton ci fossero meno pazzi! Beh, mancano gli ormoni femminili impazziti, quello è un vantaggio.-

Il moro rise di gusto.- Oh, me le vedo! Tutte eccitate per vestiti e fiori! Finn non è ancora scappato in Brasile?-

- Scemo.- borbottò divertito, mollandogli una piccola manata sul braccio. Poi si fece più serio.- Volevo chiederti se ti andava, ma visto che la pensi così...-

Harwood inarcò un sopracciglio con un sorrisetto allegro.- Come scusa?-

- Si, ecco...Volevo chiederti se ti andava di venire al ballo con me, Thad, ma...-

- Beh, ovvio. Che domande sono?-

- Come ovvio?!-

- Cos'è, sei imbarazzato perché me l'hai chiesto tu? Io sono per le pari opportunità, viva l'uguaglianza tra i sessi!-

- Sei sempre il solito idiota!- sbottò arrabbiato il soprano.- Mi sarebbe solo piaciuto andarci, e...-

Il ragazzo non gli lasciò finire la frase. Gli prese il volto e lo fissò dolcemente.- Pookie, vuoi farmi l'onore di venire al ballo con me?-

Kurt arrossì fino alle orecchie e sussurrò.- Si...Ehi, no, aspetta!- esclamò.- Non è giusto! Prima mi rispondi “beh ovvio” e poi fai mister sexy per non farmi ragionare, è sleale!-

- Certo che sì! Comunque non volevo offenderti.- disse serio, prendendogli la mano.- Pensavi che non sarei venuto?-

- Beh, ecco...non è proprio come uscire per un panino e...-

Thad gli scompigliò i capelli.- Dai, è solo che mi sembra naturale accompagnarti, sei il mio ragazzo! E se non l'hai notato ti adoro, perciò riusciresti a farmi fare più o meno qualsiasi cosa. Senza contare che vederti vestito tutto elegante è una di quelle cose che danno un senso all'esistenza stessa dei balli scolastici.- lo guardò e poi roteò gli occhi.- Dovrei anche vestirmi in coordinato a te? Forse se insisterai molto. E con molto intendo fino alla morte.-

- Magari decido di risparmiarti.- ghignò il soprano, troppo contento per riuscire a tenere il broncio. Anche perché poi il moro lo coinvolse in uno di quei baci da togliere il fiato, perciò tutto il resto del mondo smise di avere un senso logico.

Kurt appoggiò il capo alla spalla del suo ragazzo con un sospiro rilassato, sentendo subito dopo un paio di braccia circondarlo e stringerlo.

- La stanza non è più la stessa senza di te.-

- Mi manchi anche tu.-







- Bene ragazzi, il ballo.-

Le parole del professor Schue scatenarono varie reazioni, dall'applauso di Rachel all'espressione scazzata di Sam:- La prego, mi dica che non faremo canzoni sul ballo!-

Kurt non se la sentì di dargli torto. In fondo aveva saputo praticamente per ultimo di aver perso la sua...amante? Ragazza? Regina fustigatrice? Qualsiasi cosa fosse Santana insomma, visto che il suo volto capeggiava più o meno ovunque a scuola nei manifesti per la sua campagna di Re e Regina con Karofsky.

- No.- chiarì Schuester.- Noi saremo il ballo. Figgins ci ha chiesto di esibirci.-

- Cantiamo “Run Joey Run”!-

La Berry si beccò una sequenza di sguardi sconvolti e venne giustamente ignorata.

- So che non è l'ideale con le Nazionali alle porte, ma non abbiamo altra scelta. Inoltre quei soldi ci farebbero davvero comodo.-

- Amen.- borbottò Puck. Erano un po' tutti stufi di vendere caramelle. Perfino con Trent come cliente.

- Ora, il ballo è un importante rito di passaggio e voglio che ve lo godiate fino in fondo. Perciò, scaglioneremo i numeri, così avrete tutto il tempo di ballare con il vostro accompagnatore.-

Rachel alzò la mano, tra gli sbuffi generali. Poco ma sicuro, se faceva di nuovo certe proposte canore sarebbe partita la battaglia!

- Professore, io avrei un'idea per migliorare la sua proposta e avere più tempo per tutti per ballare.- dichiarò, voltandosi con sorriso verso Kurt ed estraendo il cellulare.

Hummel inarcò un sopracciglio.- Cos'hai in mente?-

La ragazza non rispose, iniziando a parlare al telefono.- Pronto, Wesley? Si, lo so che sei al Glee, meglio anzi.- A quel punto tutti avevano afferrato e si erano trovati costretti ad apprezzare un'idea di Rachel Berry.- Abbiamo una proposta per voi Warbles.-






Le ragazze mi stanno facendo giudicare i loro vestiti, è molto divertente! =) Dovresti vedere Santana, un vero diavolo in rosso! :P


Thad sorrise, rispondendo velocemente all'sms del suo ragazzo mentre Wes richiamava all'ordine quella piccola riunione improvvisata.

- Ricapitoliamo.- fece l'asiatico.- Un numero di gruppo, poi i pezzi da solisti. Chi deve farlo con le ND può intanto provare con noi la sua parte di canzone.-

Tra impegni vari e poca voglia di fare, alla fine non tutti i Warbles avevano accettato di partecipare alla “Missione McKinley”. Oltre ai tre capi consiglio e a Blaine c'erano Nick, Trent, Flint, Jeff, Richard e Cameron e persino Jesse.

Il povero David continuava a guardare fuori dalla finestra e a sospirare.

Blaine cercò di rincuorarlo.- Eddai, in fondo non è che Mercedes ti ha proprio rifiutato.-

- Ma va al ballo con Sam.-

- E con Rachel.- puntualizzò Thad.- Fanno una specie di uscita non sconcia a tre. Piuttosto bizzarro e privo di senso, specie perché non è sconcia.-

- Non hai nemmeno fatto in tempo a chiederle!- esclamò Wes, nel tentativo di rianimare il suo amico dallo stato di apatia.

- Esatto, fai come me.- intervenne Jesse.- Mai arrendersi!-

Trent ridacchiò con aria saputa.- Dio, lo sapevo che ti sei fatto Quinn alla festa.-

- Mi spiace deluderti ma no.-

- Come no?- fece Nick stupito.- Santana ne è così certa...-

Wilson sbuffò.- Duvall, smettila di ascoltare quella pazza!-

Jesse fece spallucce.- Lo ammetto, ho preso una bella sbandata. Starà anche con Finn, ma secondo me ho le mie possibilità, tanto vale provarci.-

Richard ghignò.- Ora ti riconosco amico!-

- E poi Finn ha quella specie di storia infinita con Rachel che...-

- Cam, ti prego no!- supplicò Jeff.

David annuì.- Avete ragione, accidenti! Devo darmi da fare, ad iniziare dal ballo!-

- Parole sante amici.- sorrise Blaine.- E' giusto fare di tutto per conquistare la persona del cuore!-

Nel dirlo guardò dritto verso Thad che lo ricambiò con una decisa occhiataccia. Se aveva intenzione di provarci con Kurt, era un nano morto!

Wes decise di dare il via alle prove, meglio schivare i conflitti, specie se amorosi!





- Cosa te ne fai di tutta quella roba?- chiese Blaine, fissando la quantità di borse ai piedi di Kurt, che si limitò a bere soddisfatto il suo latte macchiato.

- Ho tante idee per il mio vestito! Ti ringrazio davvero per avermi accompagnato, Blaine. Senza te e Flint sarei ancora disperso per negozi.-

- Figurati.- sorrise Anderson. Ringraziò mentalmente la fila che teneva l'altro compagno di shopping impegnato al bagno, così aveva più tempo per stare da solo con Hummel, che però era decisamente preso dai suoi progetti di abbigliamento.

- Ti eccita così tanto l'idea del ballo?-

- Perché, a te no? E poi potresti dirmi qual è il numero di gruppo!-

- Mai.- ghignò il warble.- Ti posso dare la scaletta completa del resto, ma quello è top secret!-

In quella tornò Wilson.- Cos'è, sta di nuovo cercando di corromperti per sapere dell'esibizione?-

- Praticamente.-

Kurt sbuffò.- E va bene! Però voi due acqua in bocca con Thad sul mio abito, voglio che sia una sorpresa!-

Flint ridacchiò divertito, mentre Blaine si limitava ad annuire con scarso entusiasmo.- Mica è un matrimonio!-

- Silenzio Wilson, tutta invidia perché di moda ne capisco davvero troppo!-

Anderson optò per un cambio di discorso.- Allora, Finn e Quinn sono in testa ai sondaggi per l'elezione?-

- Al momento si, ma la Santofsky è in agguato. Per non parlare dei Pizes.-

- Quanto ringrazio il fatto di frequentare un istituto maschile in questo momento!- sospirò Flint.

- Scherzi?- ribatté allegro il soprano.- Io mi diverto da morire, le ragazze mi usano come guru della moda, la lotta per l'elezione è uno spasso e con tutta questa storia è già un po' che nessuno mi infastidisce per i corridoi.-

Blaine si fece serio.- Non parlare troppo presto, Kurt. Le cose non possono essere cambiate così velocemente.-

- Non sto dicendo che ora tutti mi accettano. L'indifferenza comunque è già un passo avanti, a mio modo di vedere.-

- Non è un po' pericoloso andare al ballo con un altro ragazzo, tra l'altro?-

- Cosa dovrei fare, far finta di portarci una ragazza?-

- Credo che Blaine intenda che certa gente potrebbe vederla come una provocazione.- intervenne Flint.

- Esatto.-

- Non ho intenzione di provocare, solo...essere me stesso, ok? Sono scappato a sufficienza ultimamente. Non preoccupatevi amici, ho tutto sotto controllo!-

Le ultime parole famose, secondo Blaine.

Quando un paio di giorni dopo si fermò a casa Hummel dopo le prove per la sua canzone con Brittany e Tina, ebbe la conferma dei suoi peggiori timori.

Aveva chiacchierato con Finn, nell'attesa che Kurt si decidesse a scendere con la prova del suo vestito. Era arrivato anche suo padre e stavano parlando degli smoking quando alla fine il soprano fece il suo ingresso in salotto.

Con un kilt.

L'unico ad accoglierlo con un certo entusiasmo fu Finn, decisamente soddisfatto del risultato. Lo definì un Braveheart gay, tanto che Kurt fece una piroetta con una certa dose di vanità.

Ok, se voleva provocare aveva trovato il modo migliore per farlo.

E Burt Hummel sembrava essere sulla stessa linea di pensiero, tanto da indispettire suo figlio.

- Blaine, appoggiami!-

- Io...penso che tuo padre abbia ragione.-

Kurt perforò il suo amico con un'occhiata. Bene, se quella era l'accoglienza da parte delle persone che gli volevano bene era a posto...

Ma nonostante i discorsi, anche sensati, lo ammetteva, di suo padre e Blaine non cambiò idea. Sarebbe andato al ballo con quell'abito, non aveva intenzione di rinunciarci solo per quello che potevano pensare certi stupidi.





- Thad, aspetta!-

Harwood si voltò inarcando un sopracciglio, vedendo venire verso di sé Anderson.

- Ti devo parlare.-

- Te lo ripeto, niente mobili da scalare. Già in sala prove dai il peggio di te, meglio non portare questa tua perversione fino al McKinley!-

- Non dire cazzate, per favore, sono serio! Si tratta di Kurt.-

Allarme rosso lanciato. Thad lo squadrò cercando di non essere troppo acido nella risposta.- Ok, sentiamo, cosa devi dirmi sul MIO ragazzo?-

- Devi convincerlo a cambiare il vestito per il ballo.-

Il moro era senza parole.- Ma se nemmeno so cosa vuole indossare!-

- Io si, sono passato da casa sua prima perché voleva fare una prova...-

- Si, so che dovevi andare.- lo interruppe con un gesto della mano.- Pookie in effetti sembrava piuttosto incavolato al telefono. Che hai combinato?-

- Niente.- fece piccato il solista.- Io e suo padre abbiamo cercato di mettergli in testa che è inutile andare a caccia di guai quando sei già un bersaglio. Ok senti, mi ha chiesto di non dirti niente sul vestito e obbedisco. Ma fidati, ha un po' esagerato. Devi fargli cambiare idea!-

- Nemmeno per sogno.-

Anderson rimase basito.- Harwood, qui è in gioco la sua incolumità, perché non capisci?! Oh, scusa è vero, ti sei scoperto gay da tipo un paio di mesi!-

- Beh, problemi?- sbottò il moro, voltandogli le spalle.- Ora scusami, non vorrei guastarmi la cena.-

- Ma allora non te ne frega proprio un cazzo di lui!-

Blaine non fece in tempo a finire la frase che si ritrovò schiacciato contro il muro.

- Prova a ripeterlo.- ringhiò Thad.

- Certo che lo faccio! Dovresti pensare al suo bene, anche a costo di proteggerlo da se stesso! Tu non sai cosa può capitare ai ragazzi come noi!-

il capo consiglio lo lasciò andare con un gesto stizzito.- Credi che non lo sappia?! Credi che non ci pensi ogni giorno da quando è tornato in quella scuola, ogni fottuto minuto?? So bene cosa è successo a te, Blaine, ed è un vero schifo!-

- Beh, allora fai qualcosa cazzo!-

- Non posso.-

- Non puoi cosa?-

- Non ci riesco. Non riuscirei mai ad andare da Kurt e dirgli di non essere se stesso fino in fondo. Sarò anche un pezzo di merda per questo, pensala come ti pare, ma non cercherò di fargli cambiare idea. Perciò, se vuole mettersi qualcosa di stravagante per il ballo lo può fare, fosse anche un cazzo di vestito da principessa Disney!!!-

- Io lo farei.- sibilò Blaine.- Io lo vorrei proteggere.-

- Anch'io.- fece piano Thad, andandosene.- Ma non a costo di soffocarlo.-

Si mise quasi a correre verso camera sua, senza voltarsi. Se avesse incrociato di nuovo lo sguardo di Anderson c'era il serio rischio di farla finire male. Appena entrato si fiondò praticamente sull'astuccio delle medicine, odiando un altro po' di più la sua dipendenza dallo Xanax. Mandò giù quella dannata droga con un po' d'acqua e si abbandonò sul letto. Quanto avrebbe voluto poter stringere Kurt in quel momento. Invece doveva aspettare ancora una giornata, poi lo avrebbe accompagnato al ballo. Non vedeva l'ora. Prese il cellulare, la mano che ancora gli tremava per l'agitazione, e iniziò a scrivergli qualche sms per distrarsi dalla discussione con Anderson. Gli saliva ancora il sangue alla testa a pensarci. Le motivazioni di Blaine erano certo buone, ma Thad se ne infischiava altamente del giudizio altrui.

Avrebbe protetto lui Kurt. Ad ogni costo.






Quando bussò alla porta di casa Hummel venne ad aprirgli Carole.

- Benarrivato Thad!- lo salutò con entusiasmo.- Accidenti, che eleganza, stai davvero benissimo!-

- Grazie signora Hummel.-

- Kurt non è ancora pronto. Se vuoi puoi aspettare in salotto con Finn e Burt.-

- Finn è ancora a casa?-

- Tra poco uscirà anche lui.- ridacchiò la donna.- Se tarda proprio stasera, Quinn gli farà la pelle.-

Il moro la seguì in salotto. Alla vista di Hudson, non riuscì a trattenere un ghigno.

- Niente commenti.- disse secco il quaterback.

- 'Sera, signor Hummel.- fece affabile Harwood, Burt rispose da dietro il giornale che stava leggendo.- Amico, davvero, ti voglio bene ma non posso tacere.- il ghigno si accentuò.- Fascia azzurro cielo?-

- E' come il vestito di Quinn.- borbottò a disagio Finn, che si sentiva decisamente ridicolo con quella roba.

- Comunque fai la tua figura. Certo, non hai la mia eleganza naturale, ma sei comunque passabile.-

Burt commentò con uno sbuffo ben udibile.- Quanto siamo modesti.-

- Io preferirei un vestito come il suo.- fece Finn.- Non questa roba color puffo.-

- Ti prego fratello, non servirmi così certe battute, potrei andare avanti per ore a sparare commenti ambigui sul grande puffo...-

Lui e il padre di Kurt scoppiarono in una sonora risata. Anche Hudson abbozzò un sorrisetto.

- Non rischi di fare tardi?-

- Nah, ci mettiamo un attimo ad arrivare al Bel Grissino. Venite anche voi a mangiare lì?-

Scosse la testa.- No, ho prenotato da un'altra parte. Almeno la cena vorrei passarla in tranquillità.-

- Non dirmelo...- sbuffò con aria torva il quaterback.

Harwood non fece in tempo a chiedergli che cosa voleva dire, perché in quel momento sentì Burt esclamare.- Era ora!- con un certo divertimento.

- Alle feste si arriva sempre elegantemente in ritardo, papà.- disse una voce soave dalle scale.

Kurt fece il suo ingresso in salotto e la bocca di Thad si spalancò pian piano a quella vista. No, non stava sognando. Aveva davvero addosso un kilt. A quel punto poteva bellamente dire addio a qualsiasi pensiero razionale, visto che tutto il suo cervello era impegnato a registrare quanto poteva essere sexy il suo ragazzo, perfino con un vestito del genere. L'intero completo sembrava fatto apposta per lui, tanto lo faceva risaltare. E quegli stivali alti...cercò di non pensare troppo a Kurt con solo quelli addosso ma fallì miseramente.

Il soprano lo guardò titubante, visto il prolungato silenzio. Poco ma sicuro, se reagiva come Blaine lo avrebbe mandato a quel paese per far coppia con Brittany.

- Allora?- disse con un sorrisetto.- Non mi sta bene?-

Thad deglutì prima di rispondere.- Tu lo sai che il kilt di solito si porta senza mutande? Le hai, vero?-

- Ehi!- sbottò Burt.- Pochi pensieri sulle mutande di mio figlio!-

Hummel incrociò le braccia, offeso.- Beh, grazie tante!-

- Solo per informazione. Sono già rassegnato a fare a botte per te stasera, non vorrei vederti anche piroettare senza biancheria...-

- Ma ti pare????-

- Sei bellissimo.- sussurrò ammirato.

Kurt arrossì di botto, bloccandosi.- Questo è il minimo.- rispose con un filo di voce, facendo scoppiare a ridere Harwood.

- Adoro quando fai lo stronzetto insistente Pookie!-

Finn si grattò la testa.- Voi due siete strani forti.-

- Poco ma sicuro.- ghignò Thad, avvicinandosi al suo ragazzo con una scatola in mano.- Questo è per te.-

- Hai...preso sul serio i fiori?- il sorriso del soprano era di gioia incredula e ad Harwood servì tutto l'autocontrollo di cui disponeva per non mangiarselo di baci lì e subito.

- Non mi pareva il caso di prendere un corsage, non sapevo neanche di che colore poi. Così ho puntato su questi.- aprì la scatola, mostrando una coppia di garofani rosa.- Che dici, sono promosso?-

- Sono bellissimi, Thaddy.-

Il moro sorrise, prendendo un fiore.- Posso?- chiese avvicinandosi.

Kurt annuì, socchiudendo gli occhi per godersi il suo profumo quando il ragazzo si avvicinò per appuntargli il fiore. Si guardarono per un attimo, poi il soprano annullò le distanze e lo baciò sulle labbra. Thad lo strinse a sé e approfondì il contatto, molto dolcemente.

- Ossignore, prendetevi una stanza!-

- Quanto siete carini! Burt, non sei d'accordo?-

- Mhp. Si. Se non gli toglie le mani di dosso...-

- Burt!-

I due si staccarono ridendo, restando però abbracciati, voltandosi verso il resto della famiglia. Carole era già armata di macchina fotografica.

- Forza voi tre!- esclamò.- Voglio un ricordo dei miei ragazzi al ballo.-

Finn gemette e Kurt gli rifilò una gomitata per farlo tacere.

Thad gli passò un braccio attorno alla vita, ridacchiando.- Manesco.-

- Pervertito.- ribatté Hummel con un sorrisetto furbo.- Non ho dimenticato il discorso mutande. Sei senza speranza.-

- Mi dichiaro colpevole signor giudice, mi sculacci!-

- Volete finirla di sussurrarvi porcate voi due???-

Dopo aver soddisfatto le manie fotografiche di Carole, e aver ignorato le richieste di Finn che era praticamente scappato da Quinn, Thad e Kurt uscirono di casa.

- Mi raccomando, niente alcolici!-

- Si, signor Hummel.-

- E guida con prudenza!-

- Si, signor Hummel.-

- E a casa prima di mezzanotte!-

- Oddio, per caso suo figlio di secondo nome fa Cenerentola?-

- Papà!!!!- sbottò esasperato Kurt, trascinandosi via il suo ragazzo, che rise di gusto fino alla BMW.

Una volta montati, il soprano si gettò praticamente tra le sue braccia.- Off, ehi Pookie! Che c'è?-

- Niente, solo...Mi sei mancato da morire!-

- No caro, tu mi sei mancato da morire! Non ne hai idea!-

- Nemmeno tu!-

Thad lo attirò più vicino per un bacio. Si staccarono lentamente, restando a fissarsi negli occhi.

- Ehi Thaddy.-

- Dimmi.-

Kurt sorrise, arrossendo un po'.- Anche tu sei bellissimo stasera.- sussurrò.

E lo era davvero. Quel completo sui toni del marrone scuro gli stava da dio, era proprio perfetto così elegante in giacca e cravatta. Thad non era stato l'unico ad imbambolarsi. Anche il piccolo non riusciva a staccargli gli occhi di dosso, neanche in quel momento. Osservò il suo profilo illuminato dalla luce dei lampioni, mentre guidava per Lima. La camicia color granata faceva risaltare la sua carnagione e Kurt si ritrovò a fissare il suo collo, immaginando a come doveva essere slacciargli la cravatta e scoprire lentamente il resto...

- Eccoci.-

La voce di Thad lo risvegliò dalle sue fantasticherie. Per fortuna il ragazzo era intento a parcheggiare e non lo stava guardando in faccia. Si toccò una guancia, sembrava sul punto di prendere fuoco. Guardò il posto per distrarsi. Era un piccolo ristorantino tipico, in una zona piuttosto tranquilla della città.

- Ci sono venuto con mia madre qualche volta. E' carino, pensavo potesse piacerti cambiare un po'...-

Hummel gli prese la mano con un sorriso.- E' perfetto.-

Il moro rispose con entusiasmo.- Su, andiamo a mangiare o non ci arriviamo più al ballo!-

- Tsk! Siamo semplicemente in elegante ritardo.-

- Dio, sei proprio una diva isterica!-

Il pizzicotto a quel punto risultò inevitabile.





Il parcheggio del McKinley era piuttosto animato quando Thad fermò la BMW.

- Toh, siamo gli ultimi, non l'avrei mai detto.-

- Finiscila.- ghignò Kurt.- Come se ti dispiacesse.-

- No, infatti. E' solo decisamente divertente.-

In effetti il resto dei Warbles era già davanti all'entrata della palestra, dove si erano accordati per trovarsi. C'era anche Lily, la ragazza di Wes.

- Era ora.- disse l'asiatico, tra le risate generali.

- Kurt, che forte!- esclamò Cameron. Flint sembrava decisamente shoccato e Nick decisamente perplesso.

- Grazie Cam.- sorrise Hummel.

Thad si affiancò al suo ragazzo con un ghigno divertito.- Ignorali, sono tutti invidiosi perché anche tirati a lucido non sono fighi quanto te.-

Un coro di proteste scherzose soffocò quelle parole. In quella videro arrivare verso di loro Santana accompagnata da Dave Karofsky. L'ispanica procedeva con passo da padrona del mondo, mentre il suo accompagnatore cercava più o meno di starle dietro.

- Che donna.- commentò Harwood con un sorriso, mentre buona parte dei warbles, compreso Wes che per questo si beccò un pestone da Lily, era troppo impegnato a sbavare a terra per commentare.

Quando la coppia tirò dritto senza fermarsi, Nick commentò.- Ma come? Non saluta nemmeno me?-

Kurt sbuffò. Almeno lui si era ripreso, visto che gli altri idioti avevano ancora le mascelle a livello del terreno.- Voi non votate e questi sono gli ultimi momenti di campagna elettorale. Ovvio che non venga qui a perdere tempo.- Buttò uno sguardo poco indietro e alzò gli occhi al cielo.- Ed ecco un altro esempio in arrivo.-

Quinn, a dir poco abbagliante, stava per fare il suo ingresso in palestra trascinandosi dietro Finn, decisamente più impacciato.

- Più che accompagnatori sembrano cagnolini.- fece il moro.- Pookie, metterai il guinzaglio pure a me? Potrebbe piacermi come cosa.-

Il soprano gli mollò uno schiaffo su un braccio, mentre Richard si impegnava a rianimare Jesse, che aveva all'apparenza perso ogni neurone dopo aver visto la Fabray in tutto il suo splendore.

- Ohi fratelli!- li salutò Puck, accompagnato da Lauren.- Allora, pronti alla serata di follie?-

Blaine lo guardò divertito, inarcando un sopracciglio.- Paparino, ma non siete in gara pure voi? Niente campagna elettorale?-

- Non offendere nano, noi siamo i guerrieri della strada!-

- Puntiamo su paura e intimidazione.-

Tutti scoppiarono a ridere. Kurt strizzò l'occhio a Lauren per la scelta del vestito.

- Ehi, ecco Rachel!- esclamò Anderson.

Sam veniva di fretta verso di loro, seguito da Mercedes, David rischiò l'infarto, Rachel e....

Thad inarcò un sopracciglio.- Quand'è che il triangolo è diventato un quadrato?-

- Per fortuna Finn è già dentro...- commentò a bassa voce Kurt, mentre Evans si fermava davanti a loro.

- Ciao a tutti! Cavolo, pensavo di essere in ritardo, Artie mi ha scritto che è già sul palco!-

- Tranquillo amico.- fece Puck.- Sono appena arrivato anch'io. Lui è andato a controllare l'allestimento con la band.-

- Fate il numero di apertura, giusto?- disse Blaine, mentre i due annuivano.- Ragazze, siete bellissime.-

Rachel sorrise.- Grazie, anche tu stai benissimo Blaine.- poi si voltò verso il suo accompagnatore.- Loro ci danno una mano per la serata, fanno parte dei Warbles, il Glee Club della Dalton Academy. Ragazzi, vi presento Jessie St. James.-

- Un coro maschile?- commentò con un ghignetto Jessie.- Uhm, il nome mi dice poco, vi ho mai sconfitti?-

- Ha vinto le nazionali per quattro anni di seguito.- puntualizzò la Berry.

Kurt scosse la testa.- Lo sappiamo, Rachel.-

Jessie si voltò verso di lui.- Ehi, ciao....ehm, Kurt giusto? Per fortuna il tuo aspetto è piuttosto inconfondibile.-

Il soprano stiracchiò le labbra in una specie di sorriso, il massimo che riuscì a produrre. Per fortuna Puck e Sam li incitarono ad entrare.

- Simpatico come un ananas nel culo.- commentò Thad con la sua consueta delicatezza. I warbles annuirono solidali.

La palestra era stata tirata a lucido e decorata a dovere per la festa. Kurt, Rachel e Mercedes iniziarono a commentare tutto eccitati. Lily e Cameron si unirono a loro per buona misura.

Blaine prese per un attimo da parte Thad.- Vedo che non mi hai ascoltato, alla fine.-

- Cosa posso farci? Il kilt gli dona.-

- Spero per lui che vada tutto bene.-

- Oh, anch'io Anderson. Non sai quanto.-

Per fortuna Kurt lo chiamò, non aveva per niente voglia di stare a battibeccare con il solista.

- Ehi Thaddy, iniziano!-

Puck, Sam e Artie erano sul palco e, dopo qualche frase di saluto, attaccarono la prima canzone.

Flint storse il naso.- “Friday”?!-

Jeff sorrise.- Ma dai, è carina! E poi la stanno facendo bene.-

Trent ghignò.- Per fortuna ci siamo noi ad alzare la cifra tecnica della serata.-

- Avviamoci verso il palco.- fece Wes.- Dopo è il nostro turno.-

- Goditela, Pookie!- ghignò Harwood, mentre Blaine gli passava accanto con un occhiolino.

Mercedes si avvicinò.- Che canzone fanno?-

- Sinceramente non ne ho idea. La cosa mi fa paura.-

Nel mentre i suoi compagni del Glee avevano finito il loro numero tra l'entusiasmo generale. Puck si trattenne sulla scena giusto il tempo di presentare i loro ospiti per la serata, poi lasciò il posto a Blaine e agli altri, che attaccarono subito con un'armonia di sottofondo piuttosto ammiccante. Almeno quanto i movimenti di bacino.


Sugar, sugar.


She sits alone waiting for suggestions

He's so nervous, avoiding all the questions

His lips are dry, her heart is gently pounding

Don't you just know exactly what they're thinking


If you want my body and you think I'm sexy

Come on, sugar, let me know

If you realy need me, just reach out and touch me

Come on, honey, tell me so, tell me so, baby


Kurt sbarrò gli occhi, deglutendo. Era ufficiale, il suo ragazzo voleva farlo morire quella sera.

Lily sorrise.- “Do ya think I'm sexy”, eh? Ecco perché me l'ha dedicata!-

Mercedes e Rachel rivolsero un sorrisetto al loro amico, che era troppo intento però a fissare il palco, rosso come un peperone. Thad ballava sulla voce di Blaine con movimenti lenti e spudorati. Beh, anche gli altri, ma al momento non aveva né la forza né la voglia di guardare gli altri.


His heart's beating like a drum,

'Cause at last he's got this girl home

Relax baby, now we are alone


If you want my body and you think I'm sexy

Come on, sugar, let me know

If you realy need me, just reach out and touch me

Come on, honey, tell me so, tell me so, baby


Il pubblico femminile del McKinley sembrò comunque apprezzare parecchio, almeno a giudicare dall'applauso fragoroso che scoppiò a fine canzone. Flint restò sul palco, attaccando un pezzo dei Cinema Bizzare, mentre gli altri tornarono verso di loro.

Thad guardò Hummel e ghignò di gusto.- Andiamo a prendere da bere, Pookie, ho idea che ti serva!-

Kurt si fece trascinare via tra le risate generali.

- Sono felice che ti sia piaciuta.-

- Silenzio.- sibilò il piccolo.- Non una parola, non dopo tutte quelle...mossette.-

- Hai dimenticato le facce erotiche.-

A Kurt scappò uno sbuffo che lo fece scoppiare a ridere. Harwood prese un paio di bicchieri e gliene passò uno dopo averlo riempito.

- Urgh, nessuno ha ancora corretto questa roba con dell'alcol?-

- Thad!- esclamò allarmato il soprano, restando inascoltato.

- No, cioè, è fondamentale! Sono convinto che Puck ci stia già lavorando, a saperlo lo facevo io...-

- Cosa vorresti fare tu?-

Il moro si voltò di scatto dalla sorpresa, trovandosi davanti al naso Sue Sylvester che lo fissava con la sua migliore espressione da spia del KGB.

-....Correggere il punch? Ma ovviamente non ho alcol extra con me e non posso.-

- Ragazzo, lo sai vero che basta l'intenzione per finire nel mio ufficio, no?-

- Sia buona, coach.- intervenne Hummel.- So che è un idiota, ma è nuovo qui. Non conosce ancora i suoi metodi di tortura.-

- Uh, suona intrigante.-

Sue lo squadrò per bene.- Porcellana, è il tuo cavaliere per il ballo?-

- Quello che ho trovato.-

Harwood gli rifilò una spinta scherzosa, mentre la coach lo studiava.

- Questo ti fa decisamente guadagnare punti, piccolo delinquente.-

- E' un onore, detto da lei. Spero che Pookie rientri nei cheerleader perché era assolutamente...-

Il soprano gli tappò la bocca, zittendo la vocina nella sua testa che lo istigava ad affogarlo nel punch.- Buona serata, coach.- disse, trascinandolo via. Poteva sentirlo ridere sulla sua mano.

- Fallo rigare dritto, porcellana!-

Kurt alzò gli occhi al cielo.- Oddio, e pure tu che te ne esci con certe proposte!- disse, lasciandolo andare.

Thad già rideva.- E di che ti offendi? Dovevo vendicarmi, eri troppo bello con quei vestiti da cheerleader e non volevi neanche dirmelo!-

- Sono io quello in crisi perché il mio ragazzo ha fatto un'esibizione sexy!-

Il moro sorrise.- Oh davvero? Come intendi punirmi?-

Hummel scosse la testa esasperato, senza riuscire a trattenere un sorrisetto.- Fai il bravo stasera, magari potrei decidere di sospendere la pena.-





And who do you think you are, running round leaving scars,

Collecting your jar of hearts, and tearing love apart


Thad era fermo a bordo pista accanto a Kurt, ascoltando l'interpretazione di Rachel. Doveva ammetterlo, era davvero bravissima. Gli piaceva molto il suo modo di cantare. Ed era veramente coinvolta dalla canzone, almeno a giudicare dalle occhiate che lanciava a Finn.

- Non è bello che siano tutti così tolleranti quest'anno?-

Si voltò verso il suo ragazzo, che però aveva lo sguardo fisso sulla pista da ballo. Si limitò a rispondere con un “già” molto neutro, guardando le varie coppie ballare. Wes e Lily sembravano saldati insieme, Sam aveva di nuovo battuto sul tempo David, Santana cercava di essere convincente con quel tipo, Mike e Tina si stavano slinguazzando alla grande. Anche lui avrebbe voluto ballare quel lento con Kurt. Ma sapevano entrambi che non era una buona idea. Lì non erano alla Dalton, con il suo clima di tolleranza. Lì Kurt doveva sopravvivere in un ambiente che, quando andava davvero di lusso, mostrava totale indifferenza verso di lui. Sembrava il caso di quella serata. Nessuno aveva neanche commentato troppo apertamente il suo vestito, tanto per dirne una. A Thad era sembrato fin da subito un po' strano, visto che gli idioti di certo non mancavano tra quelle mura. Fissò di sottecchi il soprano. Ondeggiava appena sul posto, a ritmo della canzone, e moriva chiaramente dalla voglia di unirsi alle danze, di potersi godere la festa come tutti.

E Harwood in quel momento capì, in un lampo di comprensione, perché aveva indossato un kilt, a costo di essere preso in giro a vita.

Si stava esprimendo nell'unico modo possibile.

C'era della logica, in effetti, bastava guardare le ragazze. Riversavano se stesse nella scelta dell'abito del ballo, perché le rappresentava. Come Santana, abbigliata da vera diavolessa. Quinn era semplicemente perfetta, una regina nata. Rachel sembrava uscita da una casa di bambole. Mercedes aveva messo in risalto tutte le sue forme. Tina non si era discostata dal suo look gotico e Brittany era rimasta fedele al suo essere pazzerella.

Quel vestito era Kurt. Era lui, in tutte le sue contraddizioni. Un frac e una tuba non avrebbero mai urlato altrettanto bene “Kurt Hummel”.

Potevano togliergli anche il piccolo piacere di un ballo, ma non potevano impedirgli di essere semplicemente se stesso.

Thad resistette all'impulso di stringerlo forte e non lasciarlo più andare. Si limitò ad un affettuoso contatto spalla contro spalla, a cui il soprano rispose con un sorrisetto.

Era tutto quello che potevano permettersi in quel momento.




Rachel aveva lasciato il posto a Brittany, Trent e Cameron, che cambiarono totalmente genere e attaccarono l'ultimo successo di Kesha.

Nick si avvicinò a Santana al bancone.- Sete?-

- Secondo te?-

- Il tuo cavaliere?-

- Bagno.-

Restarono per un attimo zitti, gli occhi fissi sul palco.

- Allora, come sono le tue prospettive di vittoria?-

L'ispanica non si voltò verso di lui, ma continuò a guardare verso il trio che si esibiva.- Pensi davvero che mi lascerò battere da Quinn Fabray?-

Il ragazzo ridacchiò.- Anche se devo ancora capire perché ti sei candidata sinceramente. Cioè, sei strafiga e su questo non ci piove, ma non mi parevi così interessata alla cosa fino a poco fa.-

- Duvall, sei andato a riprenderti la tua donna?-

- No.- Nick sospirò tristemente.- Come dici tu, sono davvero un codardo.-

- Ecco perché siamo amici.- Santana gli fregò il bicchiere, bevendogli il punch, poi lo fissò seria.- Non sei l'unico ad essere codardo tra i due. Mi sono candidata per questo. E ora scusami, ho un'elezione da vincere.-

- In bocca al lupo, Satana.-

- Crepi, nasone.-




- Ti è piaciuta l'esibizione di gruppo?-

Kurt sobbalzò stupito, trovandosi alle spalle Blaine.

- Ah, sei tu! Scusa, non ti avevo proprio sentito arrivare. Bellissima, non c'è che dire, ma siete un gruppo di pazzi e questo si sapeva.-

Anderson gli fece l'occhiolino.- Era per te. Lo è anche la prossima, ti piacerà di certo!-

Hummel lo guardò stranito, mentre il ragazzo si allontanava con un ghigno. Per fortuna Thad stava scambiando due parole con Finn e non se n'era accorto.

La situazione rischiava davvero di degenerare.




E in effetti degenerò.

Blaine ci stava dando dentro con l'interpretazione, insieme a Brittany e Tina.

I ragazzi stavano tutti ballando, visto il bel ritmo.

- Ma l'avrà fatto apposta a vestirsi in coordinato con i musicisti?-

Kurt rise insieme agli altri alla battuta di Trent. Tutti tranne Thad, che stava fissando perplesso un punto poco distante.

- Che combina Finn?-

Il soprano si voltò in tempo per vedere il Quaterback dare una spinta a Jessie St. James, che rispose subito.

- Oh, miseria!- esclamò.- Ora sono cavoli!-

I due si spintonavano sempre più forte, ignorando i richiami di Rachel e Quinn. Fino all'inevitabile, cioè al pugno che Finn rifilò al ragazzo più grande, dando un ottimo motivo alla Sylvester per cacciarli entrambi.

- Lo sapevo che non sarebbe finita bene.- fece Kurt, mettendosi le mani nei capelli.

- Che succede?- chiese Blaine, appena tornato dopo il numero. La musica si era fermata, l'elezione era vicina.

- Finn ha preso a pugni mister simpatia St. James.- sospirò preoccupato Hummel.

Jesse si avvicinò a loro, fissando Quinn preoccupato.- Quindi non correrà come Re?-

Thad scosse la testa.- Dio, ottimo gancio destro, ma ora la bionda lo ammazzerà!-

Kurt concordò silenziosamente. Quella serata si stava instradando verso il fiasco.




- David Karofsky!-annunciò il preside Figgins con un certo entusiasmo. In fondo aveva appena eletto il Re del ballo.

- Ma no, io volevo paparino!- sbuffò Blaine.- E poi, proprio Karofsky...-

Sbirciò di sottecchi Kurt, che fissava il palco con espressione neutra.

- Tutto ok?-

- Certo. In effetti era prevedibile.-

Thad era troppo impegnato a squadrare con disappunto il tipo che aveva rubato un bacio al suo Pookie prendersi la corona, perciò non tentò nemmeno di commentare.

- Quindi la Regina è Santana!- esclamò allegro Nick.- E vai!-

Richard annuì solenne.- Scelta più che azzeccata direi.-

Il soprano non era molto interessato all'esito finale, a dirla tutta. La lotta era stata divertente, certo, ma per lui cambiava poco, chiunque avesse vinto. E le sue amiche, a modo loro, erano tutte e tre splendide e degne del titolo.

- E ora la Reginetta del ballo per il 2011...- fece il preside.- Con uno schiacciante numero di voti, anche se non si era candidata...-

Kurt si scambiò un'occhiata perplessa con Flint. Non si era candidata? Oh beh, i finali a sorpresa erano sempre i migliori!

Intanto quella pausa prima dell'annuncio si fece strana. Il preside fissò il foglio con il nome con un'espressione di...disappunto? Sembrava non volerlo leggere...

- Kurt Hummel.-

Thad si congelò. Non aveva capito bene. Non poteva aver capito bene. Poi qualche cretino fece un verso di scherno e lui si voltò a guardare il volto del suo ragazzo farsi sempre più bianco mentre partivano sporadici applausi ironici.

Lo conosceva abbastanza bene da sapere che era in arrivo una crisi, e sarebbe morto prima di lasciarlo crollare in mezzo a quel mucchio di stronzi. Fece per afferrarlo, ma Kurt lo anticipò, correndo fuori dalla palestra, con gli occhi già lucidi. Harwood si affrettò a rincorrerlo, lasciando i loro amici totalmente basiti. Anche Santana e Quinn uscirono di gran carriera, seguite da Rachel e Brittany.

- Lo sapevo che sarebbe successo qualcosa, lo sapevo!- borbottò Blaine.

Flint sembrava troppo sconvolto per commentare. Jeff gli passò un braccio attorno alle spalle, squadrando tutti presenti con disappunto.

Visto che il Re e la Regina dovevano fare il primo ballo e perciò non c'era musica, tutti erano intenti a commentare la scena appena vista.

Puck venne verso di loro, incazzato come una bestia.

- Se becco chi è stato.- sibilò.- Faccio un macello!-

- E io ti aiuto!- esclamò Mercedes.

- Kurt?- chiese preoccupato Sam.

- Gli è andato dietro Thad.- rispose Anderson.

Noah annuì.- Bene. Lui è forte, vedrete che se la caverà.-

Blaine lo fissò poco convinto, ma non disse niente.

Quello era davvero troppo forse, anche per Kurt.




Thad non conosceva bene quella scuola, perciò aveva rischiato di perderselo un paio di volte, ma alla fine aveva visto il piccolo entrare in una stanza in fondo ad un corridoio.

Puntò dritto verso la porta di quella che si rivelò essere l'aula canto. Kurt gli dava le spalle, seduto al pianoforte.

- Kurt.-

- Non mi sono mai sentito così umiliato.- sussurrò ferito, la voce piena di lacrime. Harwood sospirò, avvicinandosi. Gli posò una mano sulla spalla, abbracciarlo non gli sembrava una buona idea al momento, era già abbastanza vicino al crollo così.

- Quanto sono stato stupido!- disse tra i singhiozzi.- Solo perché tutti ci hanno lasciato in pace stasera e nessuno mi ha preso in giro ultimamente ho pensato che...che fosse cambiato qualcosa! Invece è tutto uguale a prima!-

- Kurt...-

Si voltò, con un'espressione ferita che lo colpì come un pugno allo stomaco.- Sono solo un'enorme scherzo anonimo!-

Thad si sedette accanto a lui, facendogli posare la testa sulla sua spalla e lasciandolo sfogare. Restò in silenzio, non sapeva assolutamente cosa dirgli. Che sarebbe andato tutto bene? Che grande, grandissima cazzata. Oppure che non era successo niente? Come poteva dirgli una cosa del genere mentre si consumava di lacrime addosso a lui? Non era niente, non era un semplice scherzo. Quella era sul serio cattiveria, fatta solo per farlo soffrire.

Il moro chiuse gli occhi, cercando di controllare la rabbia, non era proprio il momento quello. Doveva pensare a Kurt ora. Serrò gli occhi, maledicendosi mentalmente. Non lo aveva difeso, non ci era riuscito.

I singhiozzi del soprano si erano praticamente esauriti, intanto, ma nessuno dei due si mosse. Thad si limitò a portargli una mano tra i capelli ed accarezzarlo piano.

Hummel sospirò, chiudendo per un attimo gli occhi e godendosi quel silenzio tranquillo, così diverso da quello che aveva accolto la sua elezione a Regina della serata.

Non sapeva nemmeno lui perché era scappato fino all'aula del Glee, forse semplicemente era il posto che preferiva in quella scuola, l'unico dove si sentiva veramente a suo agio nonostante tutte le litigate o le lotte per gli assoli. Quello era il suo mondo.

- Vuoi che ti riporti a casa?- chiese Thad con un sussurro.

Kurt sbuffò, alzandosi. Iniziò a camminare avanti e indietro, mentre il suo ragazzo lo guardava, seduto al piano.

- Se torno a casa ora so già che lo rimpiangerò a vita. Non voglio ricordarmi del mio ballo come l'ennesima umiliazione.- si fermò, sospirando.- Sono stanco di scappare.-

Harwood si limitò a fissarlo. Kurt ricambiò, con uno sguardo deciso.- Credo...si, io...tornerò là dentro, e mi farò incoronare.-

- Non sei costretto a farlo.-

- Vogliono una reginetta da prendere in giro? Bene, l'avranno! Che si divertano pure, ma non scapperò stavolta. Non riusciranno a buttarmi giù. E poi ve lo devo. A Blaine, Flint e Jeff. A voi ragazzi. E a te.- lo guardò, con gli occhi offuscati dalle lacrime.- Se non capiscono quello che abbiamo, peggio per loro. Non mi vergogno di ciò che sono e non mi vergognerò mai di noi.-

Thad si alzò senza dire una parola, gli prese una mano e la baciò.

- Vorrei riuscire a dirti quanto sei straordinario in questo momento, ma proprio non ce la faccio.- gli asciugò un paio di lacrime.- Sono onorato di essere il cavaliere della Regina. E poi diciamolo, avevi previsto tutto. Il vestito da matrimonio reale era un chiaro segnale che non ho colto.-

Il soprano ridacchiò tra le lacrime e prese il fazzoletto che Thad gli stava porgendo.

- Allora, andiamo?-

Kurt annuì e gli prese la mano, pronto ad uscire dal suo rifugio per affrontare il mondo.





Ola!!!

Eccomi, riemergo dallo sclero -.-''

No, allora, ve lo dico, se non avete trovato un po' di cosacce è perché ho dovuto dividere anche questo capitolo! :P A pagina 30 ho pensato che era meglio! XD Comunque inizialmente pensavo di mettervelo tutto intero, tanto l'ho scritto quasi tutto negli ultimi giorni, ma non volevo farvi aspettare oltre! Mi dispiace davvero per il ritardo con cui pubblico questo capitolo, ma oltre all'inizio dei campionati giovanili di calcio, che puntualmente tra cartellini e roba varia mi fa sclerare ogni anno, si è aggiunta l'organizzazione lampo di una laurea, e scrivere un papiro richiede tempo e menti diaboliche! XD Nota informativa per chi non sapesse cos'è un papiro: cartellone un metro per settanta in cui si sputtana il laureato con molto affetto tramite caricatura porno, foto, racconto in rima di vita, morte, miracoli e figure di merda da leggere da ubriachi davanti ad amici e parentame vario XD (spiegazione concisa!)

Ok, qualche nota sul capitolo: non prendetevela troppo con Blaine e Thad. Il nostro Anderson ci prova ancora con Kurt, anche se si metterà il cuore in pace assai a breve. In quanto alla reazione al vestito, capitelo. Non trovo sbagliato il suo punto di vista, lo fa solo per il bene di Kurt. E anche Thad, in modo totalmente diverso. In quanto al litigio con Blaine, beh sappiamo che non ha proprio un carattere facile...

Do ya think I'm sexy”. Vabbé, l'avete ascoltato il cd dei Warbles? L'avete sentita questa? Ecco, se la facessero sul serio con il balletto che mi immagino io...beh, crisi ormonale seria!!! XD Ecco, ho messo un po' di accenni alle altre coppie ogni tanto, lo trovavo in linea visto che è il capitolo del ballo, perciò più corale. In futuro farò di certo altri accenni ma non così tanti =) E per il vestito di Thad ho preso ispirazione dalla scena del ballo che più mi ha segnato l'esistenza e da quell'essere divino che è Brian Kinney. Spero bene che tutti conosciate Queer as Folk altrimenti, poveri profani, vi ordino di recuperarlo assolutamente! XD ;)

Ok, e dopo questo papiro di commento, al prossimo capitolo! :))



Grazie a tutti, siete fantastici! :)))




See you soon!

Ciriciaux!

Tsubychan1984

   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: tsubychan1984