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Autore: anonimaG    18/10/2011    3 recensioni
Chissà forse una persona si può innamorare attravero chat...
Kid: Adesso non più, sai sono bravo a far innamorare le persone di me.
Alice: Mmm… Sarà!
Kid: Non mi credi?
Alice: Si, si ehm…
Kid: Non mi credi!
Alice: Mettiamola così; io almeno non mi innamorerò di te ;) 
Kid: Questo lo dici tu!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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LA MUSICA DI MICHELE
 
 
 
 
   -Michele Castellano!
-Prof non c’è forse viene in ritardo.
Risposi alla prof sottovoce, dopo mezz’ora però le mie conferme che Michele si sia ammalato e sia a letto a dormire vennero annullate dall’entrata sua.
-Mi scusi prof per il ritardo…
-E che ritardo!
-Professoressa, l’autobus si era bloccato nel traffico.
Disse con il fiatone che non cessava.
La professoressa lo guardò a lungo e poi vedendolo quasi morto decise di farlo entrare e di lasciar stare per questa volta.
Michele entrò e si sedette dietro di me.
Non capivo perché avevano scelto proprio me ma da quando è iniziata la scuola Michele e Denise si erano “affezionati” ed era passata solo una settimana! Immaginiamoci un anno insieme e a poco sarebbero venuti a vivere da me e dormire con me nel letto! Mi seguono sempre e mi portano sempre con loro come se avessi delle guardie del corpo, infondo a me stanno simpatici e non mi dispiace passarci del tempo insieme, anche perché da quando si è formato questa specie di trio tutta la classe mi guarda male.
Ma perché proprio a me?
Mentre pensavo a queste cose le tre ore passarono in fretta e suonò la ricreazione.
   Mi alzai dal banco e mi incamminai verso la porta, Mark mi aspettava, anche se era un ragazzo del secondo anno si era interessato a me, è un ragazzo carino ma non voglio che diventi il mio fidanzato anche perché i suoi discorsi sono solo noiosi.
    Mentre camminavo, con Michele al mio fianco e Denise dietro di noi, per il corridoio (mi ero sbarazzata di Mark con una scusa) sentii una voce dal fondo.
-Aliceeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!
Mi girai e vidi un ragazzo dirigersi verso di me.
-Alice, da quanto tempo!
-E’ passata solamente l’estate.
Dissi molto chiara.
Denise capì subito che ero molto infastidita così lo prese a braccetto e lo portò con sé da qualche parte non so dove lasciando me e Michele soli.
-Ma chi era?
-Chi Alessandro?
-No, mia nonna!
-Ah si… Lui è uno che veniva nella classe con me alle medie, era il secchione della classe ed era cotto di me come ora, non sai che sollievo non averlo in classe, strano però… Non pensavo facesse il linguistico.
-Un personaggio davvero strano.
-Senti chi parla!!! Ma ti sei visto tu? A momenti giri per la scuola nudo.
-Vedi che questa è una arte.
-No bello, portare le mutande viola non è un arte, è solo vestirsi male!
-A me piace!
-Bene!
-BENE!-. Ci girammo offesi poi ci guardammo in faccia e scoppiammo a ridere come pazzi, Denise dopo qualche minuto tornò stanca e esausta di essersi liberata da Alessandro.
Io le diedi una pacca sulla spalla e poi tornammo in classe.
Finita la scuola tornai a casa e come al mio solito entrai su Facebook, trovai di nuovo Death The Kid in chat che mi salutò, in quei giorni avevamo chattato molto e lui mi era risultato molto simpatico:
Kid: Che fai?
Alice: Ce l’ho con le scale!! xD
Kid: xD Perché?
Alice: Niente è solo che sta notte stavo prendendo l’acqua in cucina e per scendere stavo facendo una caduta impressionante ma per fortuna mi sono tenuta alle sbarre e poco fa stavo cadendo di nuovo.
Kid: Ah ah ah xD.
Alice: Ah ah ah.
Kid: Scusa Alice devo andare. Ciao :*
Alice: Ti ho già detto che il trucco della faccina che manda il bacino non funziona e comunque ciao :* xD
Chiusi Facebook anche io e decisi di uscire un po’ fuori casa…
Camminando sentii un pianoforte venire da infondo ad una sala, la musica era talmente bella che ti trascinava con se in un mondo tutto tuo che ti faceva sognare, era una musica che si poteva tradurre in tutti i modi; gioia, tristezza, depressione e in alcuni casi anche pazzia, era talmente bella che decisi di seguirla.
   Percorsi una stradina stretta che portava su un viale e poi di nuovo un'altra stradina e mi ritrovai davanti una scuola con la vetrina trasparente in cui c’erano ballerine che facevano classico, decisi di entrare ma non era la musica che stavano ballando, c’erano altre sale suddivise: in alcune si ballava pop, in alcune classico, moderno, latino americano, balli da sala, flamenco, di tutto e di più ma quella musica era sempre più forte e sentivo solo quella.
In preda a una crisi decisi di informarmi con un maestro che in quel momento passava di là.
-Mi scusi qua si balla solo?
-No insegnano anche musica, violino, pianoforte, trom…
-Dove posso trovare le lezioni pianoforte?
-Deve salire al terzo piano.
-Grazie.
    Salii di corsa e vidi un sacco di sale dove facevano pianoforte, erano tutti insegnanti privati, corsi ancora di più ad aprire tutte le porte come se mi attendeva una sorpresa inaspettata e in effetti…
-Che ci fai tu qua?-. La musica si interruppe.
-I-i-io avevo sentito questa musica così bella e sono venuta qui…
-Non lo dirai a nessuno vero?
-Ti vergogni?
-No… Cioè si.
-E dai Michele!!!
-Non lo dire a nessuno, N-E-S-S-U-N-O!
-Ok, prometto!
   Finì la lezione a Michele e io rimasi lì tutto il tempo per ascoltare quella bellissima musica, ora capisco perché Michele vive in un mondo tutto suo con la musica, dall’mp4 al pianoforte.

   
 
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