Rain

Ha sempre avuto paura dei temporali, Marron, fin da piccola.

Ricordo un episodio in particolare.

Era il primo compleanno della mia sorellina Bra, e mia madre, come al solito, aveva organizzato una festa grandiosa, con decine di invitati e una torta imponentissima.

Dopo due ore i regali erano già stati scartati e Goku stava raccontando alcune delle avventure passate insieme a mia madre alla ricerca della sfere del drago, quando lui era ancora un bambino.

E il mio migliore amico, Goten era troppo impegnato a mandar giù il sesto piatto di tramezzini.

Vagavo per la sala senza meta fin quando decisi di dirigermi verso la mia camera, per poter restare solo con me stesso almeno un pò.

Pioveva quella sera e, uscendo in balcone, subito l'aria piovana investì le mie narici.

C'era un venticello freddo che soffiava verso ovest e che istintivamente mi fece rabbrividire, cercai di riscaldarmi quanto potevo.

Mi persi in varie considerazioni sulla pioggia, quando, ad un certo punto, sentii qualcuno che mi chiamava.

"Trunks..."

Una vocina flebile e singhiozzante mi chiamava e, voltandomi, riconobbi la piccola Marron.

Mi avvicinai con dolcezza e con sguardo rassicurante.

Avevo solo 13 anni, e sono sempre stato un tipo abbastanza coraggioso, protettivo e dolce, una parte del mio carattere, questa, che non è mai andata giù al fiero principe dei sayan.

E anche quella volta non mi risparmiai.

Mi inginocchiai davanti alla piccola, per poterla guardare in viso.

Piangeva e tremava. Mi fece tanta tenerezza.

"Hey piccola, ti sei persa?" Le chiesi.

"Ho paura dei toni ." Mi rispose tirando poi, sù con il naso.

Nascondendo un sorriso, avendo capito che si riferiva ai tuoni, spalancai le braccia in un tacito invito.

Non perse tempo e subito si fiondò tra le mie braccia.

Riuscii finalmente a tranquillizzarla.

Sono passati vent'anni da quel lontano giorno di pioggia.

Sdraiato sul letto mi perdo in vaghe considerazioni sulla pioggia, come all'epoca.

Provo sempre quell'effetto rilassante.

Un tuono mi distrae dai miei pensieri.

E subito la donna che dorme beatamente tra le mie braccia rabbrividisce

Ancora oggi nelle lunghe sere tempestose adora stringersi a me ed essere coccolata.

La stringo a me con più foga e vedo un tenero sorriso dipingersi sul suo volto.

Contemporaneamente sento dei piccoli passettini e subito intuisco che stanotte si dormirà in tre.

Con molta delicatezza il nostro piccolo miracolo apre la porta.

E' una bambina dolcissima e bellissima, una piccola bambolina di porcellana.

Bionda come sua madre e testarda come suo nonno Vegeta, ma anche generosa e sensibile.

Con voce tremante si rovolge a me.

"P-papà, posso dormire con te? I toni fanno paura."

Sorrido vedendola esitante e con quel pigiamino leggermente più grande.

Lei non può ancora saperlo, ma anche sua madre da piccola non riusciva a dire la parola tuoni.

Sa che non può dormire con noi, è assolutamente proibito, ma nelle notti di pioggia faccio sempre un'eccezione.

Con un gesto del braccio la invito ad avvicinarsi. La prendo in braccio e la faccio sdraiare accanto a me. Anche lei, come sua madre all'epoca, si addormenta placidamente sul mio petto circondata dalle mie braccia.

E sorrido sempre in momenti come questo, perchè ho finalmente trovato ciò che mi è sempre mancato nelle fredde serate di pioggia.

-----------------------------------------------------------------------------------------------------

Ciao a tutti! XD

Questa è la prima fanfiction che scrivo in questo fandom...

Spero che possiate almeno un pò apprezzare lo sclero di una giornata non molto assolata!

Vi ringrazio in anticipo.

Arimi.