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Autore: Bazylyk19    19/10/2011    3 recensioni
Era una notte buia e tempestosa...
Potevo limitarmi a questo?
Ovviamente no, e quindi i poveri Nordici dovranno vedersela anche con un bel blackout!
E se i protagonisti sono loro, cosa può succedere in una casa assolutamente priva di ogni luce?
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Danimarca, Finlandia/ Tino Väinämöinen, Islanda, Norvegia, Svezia/Berwald Oxenstierna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La mattina seguente, Norvegia fu svegliato da qualcuno che si muoveva accanto a sé con fare circospetto.

 

Aprì gli occhi controvoglia e, con suo disappunto, si ritrovò davanti non Danimarca, come avrebbe sperato, ma Finlandia che, colto in flagrante nel tentativo di ritornare al proprio posto, arrossì imbarazzato, guadagnandosi un’occhiataccia carica di cattivi propositi da parte del norvegese.

 

-Ah… Nor-kun… ben sveglio… dormito bene?-

 

Norvegia lo fissò sbigottito.

Aveva pure il coraggio di chiederlo? Anche se l’ultima parte della nottata era stata discreta, non si poteva certo dire che lo stesso valesse per quella iniziale, pensò mentre le sue guance si coloravano leggermente al pensiero di quello che era accaduto.

 

In ogni caso, Finlandia non sembrava attendere una sua risposta: il finnico si era semplicemente limitato a ritornare vicino a uno Svezia in procinto di svegliarsi in modo che quest’ultimo lo trovasse accanto a sé e potesse così credere di averlo avuto vicino tutta la notte.

 

-‘Giorno…- lo salutò lo svedese con voce atona.

 

-Ciao, Su-san…ben sveglio...- rispose educatamente Finlandia mentre anche Islanda dava segno di risvegliarsi.

 

Norvegia guardò il fratello cercando sul suo volto possibili segni di turbamento per quello che era successo la notte precedente.

Visto che, con suo grande sollievo, non ne trovò, si limitò ad augurargli il buongiorno.

 

Islanda non era un tipo che amava parlare molto di sè, quindi, se non avesse espresso esplicitamente il desiderio di commentare quell'assurda nottata, non avrebbe certo insistito.

 

Ciò non implicava, comunque, che avesse rinunciato alla sua vendetta... questa si sarebbe abbattuta violentemente su Svezia e Finlandia e sarebbe bastata per sè e per il fratello!

 

Islanda, dal canto suo, si chiese silenziosamente perchè avesse vicino a sè suo fratello e non il danese.

Che Svezia avesse colpito ancora?

Probabile, anzi, probabilissimo.

In tal caso, non gli restava che sperare che la vendetta del norvegese non fosse troppo cruenta...

 

Nel frattempo, Norvegia aveva ispezionato visivamente la stanza del danese per cercarvi il suo proprietario senza successo: era evidente che Danimarca non si trovava più lì.

 

La cosa lo infastidì leggermente.

 

Cos’aveva di tanto importante da fare quello stupido di Danimarca da essere preferibile alla sua compagnia?

 

Quando però un odore dolce gli arrivò alle narici, si ricordò della richiesta che gli aveva fatto quella notte.

 

-Wow, Danimarca-san ha iniziato a cucinare presto, questa mattina…- osservò Finlandia, -e direi che si sta impegnando... su, andiamoci tutti a preparare, così poi scendiamo subito per la colazione!-

 

-Andate avanti voi,- replicò il norvegese con un tono che non prometteva nulla di buono, -devo fare una cosa, prima.-

 

 

 

 

 

 

Quando dopo nemmeno un quarto d’ora Norvegia entrò in cucina seguito a ruota da suo fratello, Svezia e Finlandia, rimase piacevolmente sorpreso.

 

Sulla tavola già apparecchiata figuravano æblekage, pandekage, æbleskiver... insomma, tutti i dolci che aveva chiesto e anche un altro paio che non si ricordava nemmeno di aver nominato.

 

-Ciao!- Li salutò allegramente il danese.

 

-Ti sei dato da fare, stamattina…- commentò Islanda afferrando una rondella di liquirizia.

 

-Beh, voi vi siete dati da fare stanotte… non volevo essere da meno,- rispose allusivo il ragazzo, causando un improvviso attacco di tosse in Finlandia.

 

Ignorando la reazione del finnico, Norvegia si avvicinò al danese.

 

-Li hai preparati tutti…-

 

-Ne dubitavi? Certo che l’ho fatto! E tu che mi dici? Hai rinunciato a certi propositi non propriamente leciti?- Gli chiese sottovoce il danese, indicando con discrezione Svezia e Finlandia che si erano accomodati a tavola e, ignari di tutto, avevano cominciato a fare colazione.

 

-Tralasciando il fatto che i miei propositi sono assolutamente leciti e giustificati, ti ripeto di non preoccuparti. Tra poco vedrai tu stesso a cosa ho pensato…-

 

Il norvegese non aveva neanche finito di parlare, quando si udì l’inconfondibile suono di un mobile che cadeva, seguito da quello di decine di bottiglie che si frantumavano.

 

-Ma… da dove veniva?- Chiese perplesso Finlandia.

 

-Dal soggiorno?- Azzardò Svezia.

 

-E cosa può essere caduto in sogg… OH, NO!!!-

 

Con un’agilità che non credeva di avere, Finlandia si alzò di scatto e corse verso la stanza incriminata.

 

Quando la raggiunse, uno spettacolo agghiacciante si presentò ai suoi occhi: il basso mobiletto in cui conservava la vodka giaceva miseramente a terra, circondato da una miriade di frammenti di vetro e da litri e litri di alcool.

 

-La mia vodka!!!- Urlò quasi singhiozzando, richiamando l’attenzione di Svezia che subito lo raggiunse seguito a ruota dagli altri tre ragazzi.

 

-Che è successo?-

 

-La vodka, Su-san! La vodka!!!- Continuò a disperarsi Finlandia.

 

Svezia si avvicinò al mobile che lui stesso aveva acquistato da Ikea e costruito meticolosamente: con ogni probabilità, i piedi anteriori del mobile avevano ceduto, tuttavia la cosa gli sembrava davvero ben strana...

 

Davanti a quel disastro, Danimarca lanciò un'occhiata curiosa a Norvegia: il ragazzo, dopo essersi abbondantemente goduto la scenetta con un ghigno inquietante stampato sulle labbra, era ritornato tutto soddisfatto in cucina, lasciando il finlandese a disperarsi.

 

Era evidente.

 

La vendetta aveva un nome e quel nome era Norvegia.

 

Ridacchiò pensando a cosa era stato capace di inventarsi l'amico pur di riscattare il suo onore e quello del fratello.

 

Anche Islanda sembrava aver attribuito a Norvegia la colpa di quanto successo: il ragazzo si era infatti astenuto dal commentare quella scena straziante e si era limitato a osservare l’incidente da lontano.

 

Come scherzo, concluse il danese, era perfettamente riuscito… o almeno era questo che pensava finchè un'improvvisa rivelazione non si fece strada nella sua mente...

 

In quel mobile c'erano anche le sue preziosissime birre!!!

 

-La mia vodka! La mia vodka!- Continuava a disperarsi il povero finlandese come se i suoi lamenti potessero servire a restituirgli la sua amata bevanda...

 

-Fin, va tutto bene...- provò a consolarlo Svezia appoggiandogli una mano sulla spalla.

 

In altre occasioni, Finlandia avrebbe trovato inquietante quel gesto, ma stavolta era troppo avvilito per dargli peso.

 

-La mia vodka...- continuò a ripetere.

 

-Posso fare qualcosa?- Chiese Svezia intuendo il dolore del ragazzo. Cosa c'era di meglio di un po' di tenerezze per compensare la perdita della propria amata vodka?

 

-C'è solo una cosa che puoi fare... ma mi spiacerebbe chiedertelo... lascia stare, Su-san, non importa...-

 

-Dimmelo...- lo esortò lo svedese facendo correre troppo la fantasia.

 

-Se proprio insisti... dopo colazione accompagnami a comprarne della nuova!-

 

-Ah...- mormorò lo svedese. Non era quella esattamente la richiesta che si aspettava... senza contare che non poteva uscire con Finlandia e far pagare a lui la vodka, per quanti ettolitri fossero... era pur sempre il loro primo appuntamento, voleva fare bella figura!

Sperava solo di avere abbastanza denaro nel portafogli...

 

 

 

 

 

 

Nel frattempo, Norvegia era ritornato in cucina dove la colazione preparata da Danimarca faceva ancora bella mostra di sè sul tavolo.

 

Fu così che decise di concedersi un piccolo assaggio, giusto per premiarsi della perfetta riuscita del suo diabolico piano.

 

-Cos'è? Un controllo qualità?- Lo prese in giro il danese rientrando in quel momento in cucina e cogliendolo in flagrante con un dito immerso nell'impasto ancora crudo.

 

-Proprio così...- Rispose a tono il norvegese senza neanche voltarsi a guardarlo.

 

-Sei stato davvero tremendo... Fin c'è rimasto malissimo per la sua vodka... e io per la birra... comunque devo dire che le tue vendette stanno acquistando in originalità se paragonate ai soliti pugni...-

 

-Quelli sono solo per te.-

 

-Ma che pensiero carino... peccato che anche le mie birre siano finite a far compagnia alla vodka di Fin...- commentò sospirando il danese, -comunque, se questo è servito a farti stare meglio, va bene così. Allora, Nor, cosa preferisci per primo? L'æblekage oppure...-

 

-Ehi, Anko...-

 

-Dimmi.-

 

-Guarda che le tue birre sono sopra in camera mia, le ho tolte prima di manomettere il mobile. Era con Sverige e Fin che ce l'avevo... non con te...- concluse il norvegese leggermente imbarazzato, volgendo lo sguardo altrove.

 

Danimarca lo fissò incredulo per un attimo.

 

Poi gli corse incontro, abbracciandolo con forza, senza dargli il tempo di reagire.

 

-Ma allora un pochino ci tieni a me, eh, Nor?- Disse con un sorriso sornione.

 

-Certo che no...- ritrattò imbarazzato Norvegia, -e ora levati, se no sono ancora in tempo a distrug...-

 

-E allora? Questa colazione la facciamo o no?- Chiese Islanda entrando all'improvviso in cucina, per poi riuscirne rapidamente subito dopo, traumatizzato dall'immagine di Danimarca che abbracciava un Norvegia insolitamente imbarazzato,-SCUSATE!!! NON HO VISTO NIENTE, EH?! PROPRIO NULLA!!!-

 

-Credi che abbia frainteso?- Mormorò Danimarca senza accennare a lasciare andare Norvegia.

 

-Certo che ha frainteso, idiota! Ice, torna qui, non stavamo facendo niente!- Urlò il norvegese, assestando a Danimarca il primo pugno di quella giornata per farsi liberare.

 

Ecco.

 

Era così facile ricadere nella solita routine? Nonostante tutto quello che era successo, sembrava proprio di sì...

 

 

 

Ma in fondo andava bene lo stesso, no?

 

 

 

 

 

 

 

 

Con questo capitolo, "Blackout" giunge al suo termine...

 

Fortunatamente, la vendetta di Norvegia ha avuto come unico risultato quello di far scorrere litri di vodka (di Finlandia) e anche tanti, tanti soldi (di Svezia che, a onor del vero, ha poi ricomprato a Finlandia tutto l'alcool di cui aveva bisogno... e senza neanche nessun ringraziamento particolare!)

 

Invece, il mio grazie più sincero va a tutti coloro che hanno letto questa storia e che con i loro commenti mi hanno aiutato e incoraggiato a portare avanti questa fanfiction!

 

Quindi, un grazie di cuore a:

 

 

happylight

 

Milla Chan

 

Cosmopolita

 

adrienne riordan

 

 

 

Ringrazio anche tutti coloro che hanno aggiunto questa storia tra le preferite / seguite / da ricordare!

 

Quindi un grazie a:

 

adrienne riordan


Cosmopolita
 

happylight
 

kumiko095

 

Lollyware99
 

Milla Chan
 

seia
 

TheCrowAndTheWolf
 

WTF2
 

Yumeji

 

 

 

Grazie mille a tutti voi! ^_^

 

E ora un breve spot pubblicitario...

 

Da qui a pochi giorni pubblicherò una nuova fiaba/parodia... e i protagonisti saranno sempre i nostri cari nordici! ^_^

Spero vi possa piacere...

 

Norvegia: A me non piacerà... me lo sento.

 

Finlandia: A chi lo dici...

 

Svezia: Non ditelo a me...

 

Danimarca: Se penso a come è finita l'ultima...

 

Islanda: Non preoccupatevi...... non può inventarsi qualcosa di più umiliante di "Cappuccetto Rosso", no?

 

 

 

Questo è quello che pensi tu, caro Ice... ^_____^

 

 

 

Grazie ancora a tutti voi e alla prossima!!! ♥

 

Bazylyk19

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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