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Autore: giulshoran    20/10/2011    3 recensioni
“Dove credi di andare? Non risolverai nulla, come le scorse volte” Lui cercava sempre di proteggermi da quello, ma non poteva fare più di tanto. “Preferisco che uccida me piuttosto che vederti soffrire in questo modo” Si avvicinò a me e mi abbracciò stringendomi sempre di più a sé.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Correvo da più di un’ora e le gambe mi stavano tremando dal dolore, per quanto ancora avrei dovuto continuare. “Okay, forse sono quasi arrivata” pensai, ma quando girai l’angolo mi ritrovai in un vicolo ceco. Sentii dei passi avvicinarsi sempre di più a me. Sapevo benissimo chi fosse, ma non mi girai. Sentivo il suo respiro affannato dietro di me e non mi volli chiedere perché ancora non diceva niente. Sentii la sua mano prendermi il polso e girarmi verso di lui. Mi guardò negli occhi per un po’ e mi diede uno schiaffo sulla guancia. Senza dire niente mi liberai dalla sua stretta e me ne andai da quel posto.
“Come è andata da Ronald?” Mia madre non sapeva niente di ciò che mi accadeva intorno, troppo ingenua per poterlo capire. Mi diressi verso camera mia e mi feci un bagno che durò più di due ore. Il cellulare squillò e fui costretta a rispondere.                                                          
“Sappi che non finisce qui” Riattaccò subito. Lanciai il cellulare per terra e mi sedetti sul letto coprendomi il viso tra le mani.
Il giorno dopo, come sempre, andai a casa del mio migliore amico, ovvero Harry, o come lo chiamo io ‘Hazza’. Sin da piccola lo chiamavo con quel nome strano che a me piaceva molto.                                                                                                                                           
“Ehy Hazza, come stai?” Gli diedi un bacio sulla guancia e lui mi sorrise. Senza dirmi niente mi prese il viso tra le mani e mi guardò negli occhi. Gli piacevo da sempre, ma io non avevo mai ricambiato quel sentimento, anche se ogni volta che stavo vicino a lui mi batteva il cuore all’impazzata.                                                                                                         
Mi guardò ancora per qualche minuto e mi diede un bacio a stampo sulle labbra.                               
“Io benissimo, tu?” Decisi di non rispondergli perché non mi andava di mentirgli dicendogli che anche a me andava tutto bene. Lui si accorse che non dissi nulla e capì.                                  
“Ancora Ronald? Cosa ti ha fatto questa volta?” Mi alzai la maglietta fino alla pancia per fargli vedere i lividi che mi aveva procurato quello psicopatico del mio vicino.                              
Harry si alzò di scatto dalla sedia e uscì dalla camera sbattendo la porta.                               
“Dove credi di andare? Non risolverai nulla, come le scorse volte” Lui cercava sempre di proteggermi da quello, ma non poteva fare più di tanto.                                                             
“Preferisco che uccida me piuttosto che vederti soffrire in questo modo” Si avvicinò a me e mi abbracciò stringendomi sempre di più a sé.
Mi svegliai di colpo nel mio letto rendendomi conto delle ore che fossero. ‘cinque di mattina’ pensai.
Ormai mi svegliavo sempre a quest’ora della notte, o meglio, mattina.      
Non feci in tempo ad alzarmi dal letto che mi arrivò un messaggio ‘tutto bene? E’ successo qualcosa? Harry xx’  Lui sapeva sempre che mi svegliavo a quest’ora e, ogni volta, mi inviavo questo messaggio.
Decisi di andare la stessa mattina da Hazza e stare un po’ con lui prima che Ronald mi avrebbe presa.
Suonai al campanello e Harry mi aprì sorridente. Era sempre stato gentile con me, ed io come l’avevo ripagato? Respingendolo.
Ma quel giorno non l’avrei fatto, decisi che era meglio superare la barriera dell’essere ‘solo amici’.
Quel pomeriggio fu il più bello della mia vita, finalmente mi resi conto che ero innamorata del mio migliore amico e adesso eravamo ‘una coppia’. Ma il resto della giornata non fu altrettanto bello.                                                                                                          
Aprii gli occhi e mi ritrovai in una pozza di qualcosa, qualcosa di disgustoso ma mio.
Il mio sangue ricopriva l’intero pavimento e mi sentivo i fianchi doloranti, come se qualcuno mi avesse sparato o accoltellato. Me li guardai ed era così.
Dai miei fianchi usciva sempre più sangue e capii che ormai non c’era nient’altro da fare.
Avrei fatto soffrire Harry un’altra volta, ma anche per l’ultima.
Gli occhi mi si chiusero da soli, ma prima che lo facessero vidi una figura che corse verso di me e prendermi in braccio stringendomi a sé.



Giuls.
Questa è la mia prima OS abbiate pietà, è scritta davvero male, ma spero vi sia piaciuta anche se non è finita nei migliore dei modi.
CEAO.
  
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