Serie TV > Buffy
Segui la storia  |       
Autore: Chloe88    26/06/2006    7 recensioni
Sesta serie, dopo “Doublemeat Palace”. Dietro suggerimento dell’assistente sociale, Hank Summers decide di trascorrere un weekend a Sunnydale. Ma per quale motivo Buffy decide di passare quei simpatici tre giorni fingendo che Spike sia il suo fidanzato? Lo scoprirete fra poco...
Spuffy. Vi prego leggete e recensite!!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

N.d.A.: ma in vacanza non dovrei avere più tempo per scrivere? Sigh…

Capitolo 6- Un ultimo, rilassante giorno in famiglia a cui sopravvivere

Domandina: qual è il metodo migliore per cominciare una tranquilla domenica mattina? Un bel monologo da crisi isterica, ovviamente.
“Ma perché, poi? È una cosa troppo stupida, è un suicidio, è…”. È che, teoricamente, il programma di oggi sarebbe qualcosa come spiegare a mio padre che io sono la Cacciatrice, descrivendogli anche tutte le simpatiche cose che succedono da queste parti.
Idea stupida, non trovate anche voi? Domanda retorica. Nulla mi vieterebbe di lasciare perdere e cercare di sopravvivere all’ultimo giorno di ‘Tutti insieme appassionatamente – 2, la vendetta’. Nulla eccetto Dawn. La mia adorabile sorellina non ha preso molto bene il modo in cui le ho comunicato la notizia.
Spiego meglio: ieri sera, appena nostro padre è tornato in albergo, l’ho placcata per esporle la mia idea. Lei mi ha detto che era una cosa stupida – in effetti ho cercato di applicare la scusa di una momentanea infermità mentale provocata dal sonno, ma purtroppo non ha avuto molto successo -, per poi andarsene a letto. Io ho seguito il suo esempio, ma ho passato un paio d’ore a rigirarmi ed fissare il soffitto. Sono quindi andata a svegliarla per dirle che forse aveva ragione, e lei mi ha risposto una cosa del tipo ‘come sempre, sorellona’ per poi riaddormentarsi quasi all’istante. Credete che sia finita qui? No, ovviamente. Tempo dieci minuti ed io ero nuovamente nella sua camera, a comunicarle – previa scrolloni per svegliarla – che ero tornata al mio piano precedente. Lei mi ha tirato un peluche e sì è girata dall’altra parte. Alla fine sono riuscita a mantenere la calma fino a questa mattina, quando ho nuovamente cambiato idea. A quel punto Dawn mi ha giurato vendetta: ha infatti deciso di assecondare la mia precedente richiesta di fare in modo che io racconti la verità, tutta la verità, nient’altro che la verità. Dica lo giuro. No, questo non c’entra. In ogni caso… perché l’unica volta che mi ascolta è proprio quando dovrebbe dimenticarsi ciò che le ho chiesto? Perfida.
Sono persino stata abbandonata dalla mia alleata fondamentale: Willow. Mi aveva infatti promesso tutto il sostegno morale possibile, ma è dovuta uscire all’ultimo momento. Spike, dal canto suo, ha deciso di appoggiare Dawn. Inoltre pare che si diverta a vedermi camminare avanti e indietro per il soggiorno, mentre - in preda all’esaurimento nervoso - cerco una soluzione ai miei problemi. Okay, in teoria io avrei avuto molte più armi per convincerlo a passare dalla mia parte, ma ho preferito non usarle. Non dopo l’imbarazzo di ieri sera con il discorso riguardo al futuro. Certo, io e Spike solitamente lasciamo perdere anche scontri molto meno metaforici, ma questo… non lo so, forse è perché nella nostra ‘relazione’ non abbiamo mai parlato molto per concentrarci direttamente su – ehm – altri dettagli, o forse le cose tra noi stanno cambiando? Aiuto.
Sbuffo, interrompendo le mie meditazioni e lanciando un’occhiataccia al divano: né il mio finto–fidanzato né mia sorella sembrano intenzionati ad offrirmi il minimo sostegno morale. Sono infatti entrambi sul divano – prima Spike ha anche cercato di mettere i piedi sul tavolino –, impegnati a guardare la televisione.
...You were the one I loved
The one thing that I tried to hold on to
...
“Ma Michelle Branch non aveva fatto un concerto qui a Sunnydale, recentemente?” dice Dawn, lo sguardo incollato ad MTV. Spike alza le spalle.
“Non saprei, Briciola. Se non sbaglio, però, la tua sorellona dovrebbe saperne di più: è abituata a frequentare il Bronze, soprattutto in occasioni del genere”. Mi rivolge uno dei suoi soliti, irritanti sorriseti al ricordo di quella serata, quando… lui era tra i piedi come al solito. No, stamattina non sono più nervosa del solito. Perché?
“Oh, i Backstreet Boys! Questa canzone è di quando io ero alle elementari!” strilla lei estatica, indicando lo schermo e il video appena cominciato. Spike la guarda disgustato.
“Ma che roba ascolti? Davvero, dovresti sentire un po’ di musica decente”. Lei risponde senza distogliere lo sguardo dal televisore.
“Musica decente? Allora non ti riferisci a quella che piace a te, tipo i Ramones e cose del genere”. Lui le strappa il telecomando di mano e preme il tasto di spegnimento.
“Sei morta” dice tranquillamente.
“Tanto non mi farai del male” canticchia lei, facendogli una linguaccia. Certo, al momento non dimostra più di due anni ma, almeno, sembra sinceramente allegra per la prima volta in non so quanto tempo.
“Magari a te no… ma ai poster in camera tua sì!”. E si avvia verso le scale, con mia sorella che lo insegue. Posso sottolineare che, paragonandomi ad un vampiro più che centenario e ad una chiave mistica millenaria, io sarei la persona più giovane presente nella stanza? Invece mi sembra di far da baby-sitter a due bambini di sei anni. Per fortuna – e non avrei mai creduto di poter dire una cosa simile – suona il campanello. No, aspettate. Ritiro il ‘per fortuna’: adesso si avvicina il momento del dramma. Panico. Vado a aprire la porta, seguita da Dawn e da Spike. Io lo prendo per mano, recuperando la nostra tipica posa da piccioncini adoranti.
“Ciao, papà!”. Cheese – sfodero il sorriso plastificato usatissimo negli ultimi due giorni, togliendogli di mano la valigia ed posandola accanto al muro. “Appendi pure qui la giacca. Perché non ti accomodi? Qualcosa da bere?”. Non so perché, ma ho l’impressione che gli servirà. Se non ora, sicuramente più tardi.
“Buffy, ti senti bene? Perché mi sembri un po’ nervosa… c’entra il fatto che ieri sera hai detto che volevi parlarmi di una cosa?”. Indovinato! Pianto le unghie nell’avambraccio del mio finto fidanzato. Cosa c’è? Mi serviva un antistress!
“In effetti c’era qualcosa... ma nulla di preoccupante, stai tranquillo. Forse è meglio che ti siedi, però”. Lui e Dawn raggiungono il divano, mentre io e Spike rimaniamo in piedi di fronte a loro. Mio padre mi sorride incoraggiante, e…
Silenzio.
Va bene, posso farcela. Sinceramente, però, la mia tentazione principale sarebbe dire qualcosa come ‘Avevi ragione, sono incinta!’ per poi fuggire il più lontano possibile. Ma, non so perché, temo che i due traditori non mi lascerebbero. Uffa.
“Okay, ci sono. Ho solo bisogno che tu mi lasci spiegare fino alla fine”. Faccio una pausa, e lui annuisce. “Ci sono cose di me che devo dirti: la mamma le aveva accettate, anche se ci ha messo un po’. Io… potrebbero succedermi cose strane – anzi, sono già successe innumerevoli volte – ed è giusto che tu sappia la verità”. Bene. Finora il discorso non ha avuto il minimo senso. Anche perché il peggio deve ancora arrivare. Incrocio per un istante lo sguardo di Spike, che annuisce per incoraggiarmi. “Papà, quello che ho cercato di dire a te alla mamma quasi sei anni è vero: io sono la Cacciatrice, la prescelta che combatte demoni e vampiri”. Pausa. Lui mi guarda per un istante a bocca aperta, per poi scuotere la testa.
“Tesoro, ascolta: so che, da quando tua madre se ne è andata, per te è stato tutto molto stressante, ma…”. Ma non gli avevo detto di ascoltarmi fino alla fine? È Dawn, comunque, ad interromperlo prima che possa farlo io.
“Ma è vero! Possiamo anche dimostrartelo, in effetti”. Mi lancia un’occhiata eloquente, indicando Spike con un cenno della testa. Però, che sorpresa: la mia sorellina è più sveglia di quanto sembri.
“William è un vampiro!” esclamo, euforica. Un po’ troppo, forse, per la situazione. Sia il diretto interessato che mio padre, però, mi guardano sconvolti. “Tesoruccio caro?”. Anche in un momento simile, devo mantenere il mio ruolo. “Non potresti… non lo so, trasformarti?”. Spike solleva un sopracciglio.
“Non mi sembra il caso, amore”. Io gli indico, con un piccolo cenno e un’espressione decisamente meno dolce, l’angolo dove sono nascoste alcune delle mie armi. Lui sbuffa, roteando gli occhi, per poi lasciare la mia mano e avvicinarsi al divano. “Se vuole controllare, non ho un battito cardiaco” dice, indicandogli il polso che mio padre tocca – prima di impallidire notevolmente.
“Quindi è vero” mormora, per poi alzare lo sguardo. “È incredibile”.
“Benvenuto a Sunnydale, la città dove l’unica stranezza è essere normali. No, aspettate: ha senso detto così? Perché suonava bene, comunque, ma non so se avete capito cosa intendevo”. I farneticamenti di Dawn cadono nel nulla, perché mio papà si rivolge di nuovo a me.
“Ma se hai detto che tu dovresti combattere i vampiri, e che William è un vampiro… come fate a stare insieme?”. L’attenzione di tutti si rivolge a me: confesso o non confesso? Deglutisco, per poi sorridere debolmente e passare un braccio intorno alla vita del mio finto fidanzato.
“Bè, dopotutto ti abbiamo già detto che tra noi non è stato amore a prima vista, ma sai com’è: chi disprezza compra, gli opposti si attraggono, l’amore è cieco… tutte quelle robe lì, insomma”. Noto, con la coda dell’occhio, che Spike mi sta guardando con un’espressione decisamente stupita – e speranzosa, forse? –, per cui preferisco tenere lo sguardo puntato di fronte a me. Mio padre annuisce, sorridendo. Grazie al cielo non sembra intenzionato a farci altre domande.
“In effetti siete davvero una bella coppia”. Sì, ma solo per le mie incredibili doti di attrice. “Si vede che vi amate molto”.
Altro sorrisone plastificato. Abbraccio da fidanzatini adoranti.
Oh, per favore. Qualcuno mi uccida. Ora.

***

“Non capisco perché hai insistito tanto per guidare. Voglio dire, dopotutto questa era la macchina di mia madre” brontolo rivolta a Spike mentre accompagniamo all’aeroporto mio padre, seduto dietro di noi insieme a Dawn, che sembra intenta a raccontargli vita, morte (spero di no) e miracoli (ma dubito che ci siano) delle sue amiche.
“Tu ci tieni a questa macchina, vero?”. Annuisco. “E questo è un ottimo motivo per non lasciartela guidare, passerotto: non vorrai distruggerla?”. Io gli lancio un’occhiataccia, mettendo il broncio. “Oh, sei adorabile con quell’espressione”.
“Amorino bello, anche tu sei adorabile… ma lo saresti ancora di più se facessi un po’ di attenzione alla strada” dico, prima di tornare a guardare il paesaggio buio fuori dal finestrino. Per fortuna tutta questa sceneggiata del finto fidanzato è quasi finita: fra pochi minuti saremo all’aeroporto.
“Ti accompagniamo dentro? A che ora hai detto che è il tuo volo? Riuscirai a dormire sull’aereo?”. Mia sorella parla ininterrottamente, mentre parcheggiamo e ci avviciniamo alle porte di vetro del terminal. “Ma hai uno di quei cuscini fatti apposta? Perché non mi sono mai sembrati molto comodi, sinceramente”. Ci fermiamo in mezzo all’atrio, e mio papà riprende la sua valigia che Spike ha portato qui dalla macchina.
“Molto gentile, William”. Sospira, per poi guardarci nuovamente. “Allora, tra poco dovrò fare il check-in e imbarcare i bagagli: ci salutiamo ora?”. Dawn gli butta le braccia al collo, dicendo qualcosa riguardo al tornare presto a trovarci. Cosa? Ma mi vuole morta? Non credo che potrei sopravvivere ad un altro week-end come questo, incollata a Spike a.k.a. William a.k.a. tesorino amorino tatino.
“Fai la brava, va bene?”, dice mio padre a mia sorella.
“Io? Ma io sono sempre brava! Davvero, non so cosa ti faccia credere il contrario. E se ti hanno riferito qualcosa di strano… sono tutte voci false e tendenziose, perché io non ho mai creato nessun problema. Soprattutto lo scorso Halloween”. Lui la guarda per un attimo, confuso dall’ultima frase, e lei tace all’istante. Rivolge poi la sua attenzione a me, che esito un istante per poi abbracciarlo.
“Scusa per l’altra sera al ristorante”. Mi stacco da lui, che alza le spalle.
“Non preoccuparti: non si può certo dire che io sia stato molto presente, in questi anni”. Ci scambiamo un sorriso, e lui stringe la mano a Spike.
“È stato un piacere conoscerti. Mi raccomando, prenditi cura di loro”. Il mio pseudo tesorino sorride quasi timidamente.
“Sempre, signor Summers” dice, tirandomi a sé per abbracciarmi. Dopotutto sa benissimo che sono gli ultimi istanti in cui può comportarsi così senza rischiare di finir male.
“Adesso devo proprio andare, mi dispiace. Cercherò di chiamarvi appena possibile, va bene?”. Ci saluta con la mano, allontanandosi di pochi passi… per poi voltarsi nuovamente. “Sapete una cosa? Un po’ mi dispiace che voi due non stiate mettendo su famiglia. Bè, ora vado davvero. Ciao!”.
Oh. Mio. Dio.

N.d.A.: scusate scusate scusateeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee per il ritardo!! Spero che questo capitolo vi sia piaciuto: avevo la tentazione di saltarlo a piè pari, ma era leggermente necessario per lo svolgimento della storia.
Due piccole note: nella prima parte ho fatto un riferimento a quando, in Normal Again, Buffy dice a Willow che aveva parlato ai suoi di vampiri&co. anni prima; nella seconda, invece, spero di non aver fatto una gaffe colossale. Ho, come avrete visto, nominato la macchina di Joyce… il punto è che non mi ricordo se c’era ancora o no (la macchina, intendo): ad un certo punto se ne erano perse le tracce! Mah. Forse sono io semplicemente distratta. Probabile, in effetti.
Lasciando perdere il mio delirio, grazieeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee per le recensioni a:

lisachan: i pensieri confusi? Li ho notati troppo tardi. In effetti credo che sia perché ho scritto il capitolo cinque in diversi giorni… perdendo il filo continuamente! Spero che, in questo, il percorso logico rimanga decente!!^^

Happy: spero che non ti dispiaccia il fatto che, in questa parte, Spike abbia parlato pochino. Ti assicuro, però, che dalla prossima tornerà in primo piano!! Ah, grazie anche per le recensioni a “Home” (lo so, sembro sempre disperata… prometto di usare meno punti esclamativi, okay?) e a “We Are Family” (sono contenta che la pensi così, comunque al momento non ho molte idee su Scrubs, purtroppo… vedremo)!!^^

Melanyholland: la prima frase della tua recensione mi aveva fatto prendere un colpo, sai?^^ Spero che sia stato divertente anche questo capitolo, anche perché la parte sulla confessione non mi sembrava granché. Va bè. Riguardo a Buffy allegra: hai ragione, finalmente Joss li fa mettere insieme… ma li fa anche deprimere. Uffa, che cattivone. Comunque, mi sciolgo per i complimenti… e mi sento in colpa per l’ “aggiorna presto”: sorry sorry sorry!!^^

Clara: testona, testona Buffy!!^^ E povero Spikey, anche. Riguardo ai cuoricini… ehm, avrai visto che non ce ne sono stati molti, in questo capitolo: prometto che aumenteranno, nei prossimi capitolo… soprattutto nell’ultimo!! Ihihihi…

Shavanna: sono in ritardo, ma c’è ancora la festa??^^ Ihihihihi (oddio, sto ricominciando con le risatine. Aiuto). Ti assicuro comunque che, anche se il padre è partito… ne succederanno di cose nell’ultima parte!!^^

spuffy love: è uno spoiler sulla storia dire che c’è il lieto fine?? Oh oh… comunque, spero che pensi lo stesso anche di questo capitolo!!^^

Mistress Lay: fai bene ad essere una fan della coppia Buffy/Spike!! Sono di parte? Solo un pochino, dai… comunque, spero che mi dirai davvero cosa pensi di questo capitolo!!^^

xhio: dunque, grazie per le recensioni questa storia, a “Home” e “Non stavo origliando!”. Sono felice che ti siano piaciute!! Riguardo alla tua domanda: fondamentalmente Dawn voleva far mettere insieme Buffy e Spike ma, siccome loro lo erano già, sua sorella glielo ha detto: tanto a quel punto era evidente che Dawn li avrebbe considerati una bella coppia. Spero che, adesso, sia più chiaro!!^^

Quindi? Commenti? Domande? Proteste? Vi prego recensiteeeeeeeeee!!^^

  
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Buffy / Vai alla pagina dell'autore: Chloe88