Storie originali > Introspettivo
Segui la storia  |       
Autore: Replay    20/10/2011    1 recensioni
No alarms and no surprises, please.
Una serie di raccolte, fini a se stesse.
One Shot, brevi descrizioni, un po' d'inventato e un po' d'autobiografico.
Genere: Generale, Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Chinò il capo, sorridendo.
Per questa sera avrebbe finto.. oh, beh.
Per questa sera, come per tutte le altre, e tutti i pomeriggi, e tutte le mattine, avrebbe finto che tutto e tutti, lei soprattutto, non lo toccassero neanche. Ecco che già il solito velo di sicurezza lo copriva e lo alienava da qualsiasi elemento estraneo; ecco che si tramutava in un vetro infrangibile. In un giubbotto antiproiettili. In qualcosa di solido, duro, coriaceo. Maledettamente finto.
Chinò il capo sorridendo, continuando a destreggiarsi tra arpeggi e prove di talento. Cosa doveva provare, dunque? Nulla, ma noi conosciamo il suo esibizionismo, quindi lasciamolo fare. Chi lo sa se in quel trambusto, con la coda dell’occhio non abbia guardato lei, appoggiata alla ringhiera con chissà quali pensieri in testa? Pensieri che lui li conosceva bene. Sapeva perfettamente che il suo sguardo lo trafiggeva e lo scrutava, con insistenza continuava a guardarlo senza apparentemente importarsi di ciò che lui ne avrebbe dedotto. Probabilmente per aspettare una sua reazione, una qualunque reazione diversa dall’indifferenza che le dedicava da venticinque giorni. Si maledisse nell’attimo in cui le dedicò il sorriso, per questo abbassò il capo concentrandosi sulle corde. Le diede le spalle, continuando a sentire quegli occhi soddisfatti nella schiena, nella pelle, e anche nelle ossa. Attese qualche minuto perdendosi in conversazioni apparentemente lucide con qualche altro virtuoso musicante prima di rivoltarsi, e scoprire alzando con disinteresse gli occhi che lei non c’era più.
Chissà cosa pensò vedendola dietro le scale cinta da un braccio che non era il suo, all’altezza delle spalle. E cosa pensò quando una mano le accarezzò il viso, quando lei si coprì di quell’abbraccio e non rimase nulla del suo corpo visibile. Rodere di rabbia non era il suo forte, quanto il non dare prova agli altri delle sue emozioni. Neanche un’alzata di spalle, si limitò ad osservare la luce che emanavano in uno scantinato buio alle dieci e un quarto di sera. Salì i tre gradini saltellando, e diede inizio allo spettacolo.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: Replay