Salve
a tutti!!!Questo è il secondo capitolo della mia
storia,ora ho ricontrollato anche questo chap,vi
auguro buona lettura e recensite in tanti!Si parteee…
La
ragazza entrò in casa e proprio in quel momento il telefono squillò.
Miki-Sarà
sicuramente papà o mamma. -Poggiò la micia a terra e rispose.
Papà-Ciao
tesoro!Come già sai io e la mamma torneremo verso le
dieci e mezza,tenteremo a tornare a casa prima ma non ti promettiamo niente,non
combinare guai!!!-
Miki-Lo
sai che sono una ragazza tranquilla e non tormentarti,so
che non vi fa piacere tornare a casa tardi la sera. Vuol dire che avete molti
clienti.-
Papà-Già non sai che noia è a volte fare gli avvocati
certe volte vorresti pure mollare tutto,ma in fin dei
conti sia io che tua madre amiamo il nostro lavoro. Va bene!Non voglio
annoiarti con questi discorsi però ti volevo avvertire
che il frigo è vuoto magari ordina una pizza.-
Miki-Mmm la pizza bè da quanto non la mangio!La
ordinerò anche per voi e ve la metto in caldo anche se
credo che non durerà fino alle dieci e mezza…-
Papà-Grazie
cara fai la brava e buonanotte in anticipo!Ciao.-
Miki-Ciao.-
Posando
la cornetta del telefono,guardò l’orologio attaccato
alla parete,le tre del pomeriggio,proprio un giusto orario per parlare della
cena!Miki si stiracchiò e salì al piano di sopra per farsi una bella doccia.
Entrò
in bagno e ne uscì un po’ dopo ancora gocciolante con i capelli bagnati
raccolti in un coda,addosso un simpatico accappatoio
rosa con un gatto sopra. Lei li adorava.
Entrò
nella sua camera e prima di aprire le tende si vestì in modo semplice:un paio di jeans lunghi e una maglietta a righe grigie e
bianche con il collo a v che le lasciava un po’ scoperta la pancia piatta.
Dopo
essersi asciugata anche i capelli si truccò in modo
leggero,poi si diresse verso la finestra ed aprì le tendine per far entrare
qualche raggio di sole.
Intanto
Hiei si era coricato sul ramo attendendo il momento giusto per riprendersi il
ciondolo. Ma nel momento in cui Miki aprì tende e finestra,trovandoselo
così improvvisamente di fronte,ci fu un istante nel quale nessuno dei due prese
iniziative.
Miki-Cosa.. ci fa…un ragazzo…sul…ramo…dell’albero?!- Indietreggiò
lentamente e poi corse a chiudersi in bagno.
Hiei-Forse
è meglio agire in un altro momento…- E si volatilizzò
nel nulla.
Dopo
qualche minuto la porta del bagno si aprì lentamente e da essa
spuntò fuori una spazzola e in seguito la ragazza.
Miki-I-io ho una spazzola e n-non ho paura di usarla!!!-
Gettò
un’occhiata veloce fuori dalla finestra e non vide più
nessuno.
“Quel
ragazzo aveva degli occhi rossi così…profondi e caldi,ma
allo stesso tempo arrabbiati. Che strana sensazione mi ha provocato il suo
sguardo.”
Il
suo cellulare che era in tasca vibrò.
Era
un messaggio di Kiara che le diceva di raggiungerla al parco perché c’era una
bella sorpresa e Miki quasi come se non fosse successo niente prese la borsa in tutta fretta ed uscì.
Raggiunto
il parco trovò ad aspettarla Kiara insieme a Hitoshi,ed
era quella la bella sorpresa.
Miki-Hitoshi!Ciao
come stai? Quanto tempo che non ti vedo.- Gli diede un
bacio sulla guancia e lui le sorrise.
Era
diventato proprio un bel ragazzo con gli occhi scuri e capelli castani corti
tirati su con un po’ di gel,inoltre era cresciuto in
altezza mentre lei era un po’…tappa^^”
Hitoshi-Ciao
io sto bene grazie,piuttosto lo sai che sei diventata
proprio carina?-
Miki-Ehm
grazie ma così mi metti in imbarazzo…-
Kiara-Dai
in fondo ti conosce da quando andavamo all’asilo insieme.-
Hitoshi-Cosa
vuoi farci sorellina?Sono così bello che al primo complimento che faccio le ragazze mi cadono ai piedi.-
Kiara/Miki-Ma
smettila brutto vanitoso!-
Durante
il pomeriggio a Miki tornarono spesso in mente gli occhi dello strano ragazzo
che aveva visto fuori dalla finestra, quegli occhi
così intensi del colore del fuoco ma così freddi allo stesso tempo come se ci
fosse stato rancore nei suoi confronti.
Le
ore pomeridiane dei tre ragazzi passarono felicemente fino a che giunse la sera
e i giovani,dopo aver cenato nella pizzeria lì
vicino,si divisero. Hitoshi si offerse per riaccompagnare a casa Miki ma questa
rifiutò e si diresse a casa da sola anche perché dopotutto non era poi così
distante.
Durante
il cammino si accorse che qualche lampione non funzionava più e anche se la
luminosità poteva essere pure sufficiente per vedere dove si andava,il silenzio che era calato tutto in una volta era
snervante.
Miki
allungò il passo di un poco ripetendosi che ormai mancava poco a casa sua,ciò nonostante proseguendo scorse la figura di una persona
distinguersi dal buio.
Lievemente
illuminati erano i tratti di un uomo di mezza età piuttosto in carne che stava
in piedi a fianco di un lampione fumando una sigaretta.
Sperando vivamente che non stesse aspettando lei lo
oltrepassò velocemente.
Uomo-Scusami
bambina.- Si mise in posizione eretta.
Miki
si fermò restando immobile come una statua sempre voltata di spalle,ecco lo sapeva lei era terribilmente sventurata e quella ne
era la prova. Rispose alla voce calma dell’uomo con una di tipo esitante
girandosi verso di lui lentamente.
Uomo-Hai
con te un oggetto prezioso per i nostri piani…vorrei
che tu me lo cedessi.-
Miki-I-io non so di cosa parla.
Non indosso oggetti preziosi e…-
L’uomo
che in realtà era un demone,guardò la ragazza da capo
a piedi e fissandola negli occhi la interruppe con la solita voce pacata.
Uomo-Vedo
bambina che fatichi a capire,vorrà dire che ti
toglierò la vita e mi prenderò da solo ciò che voglio.-
Finito
di parlare il demone si fece spuntare dalle mani lunghi artigli affilati e
spiccò un salto verso di lei pronto a trafiggerla.
Miki
si mise le braccia davanti al viso in modo istintivo,chiudendo
gli occhi e restando immobile,la sua fine era vicina lo sapeva ma ad un tratto
le sue orecchie udirono uno strano suono metallico e poi più niente.
Lentamente
riaprì gli occhi e davanti a lei vide un ragazzo voltato di schiena,e una lunga e lucente spada sguainata contro gli artigli
del demone che oramai era immobilizzato. Lo riconobbe subito:lo
stesso di quel pomeriggio!
Uomo-Dannato!-
Hiei-Bene
bene!Prima Nimarao e ora tu Freji,l’interesse per la mia pietra è molta se anche tu hai
rischiato di essere ucciso dalle guardie poste al confine tra i due mondi.-
Freji-Esatto Hiei!Quell’oggetto è prezioso ma da me non
otterrai né informazioni né tantomeno mi ucciderai
come hai fatti con Nimarao.-Staccandosi da Hiei,Freji tentò di attaccarlo dall’alto utilizzando sempre i
suoi artigli,Miki intanto era come congelata non capiva che cosa stesse
succedendo. Infine capì che davanti a lei non c’erano dei normali esseri umani.
“Ma se non sono umani allora sono…DEMONI!Devo andarmene di
qui!” Indietreggiò di un passo poi si fermò.
Quel
demone le aveva appena salvato la vita,quindi forse
non aveva intenzioni malvagie nei suoi confronti e lei voleva sapere di più. Non
aveva assolutamente idea del perché fosse appena stata aggredita e
probabilmente il demone vestito di nero poteva dare risposta alle sue domande.
Così
pensando Miki raggiunse un posto sicuro da dove seguire lo scontro che finì in
poco tempo,subito dopo il colpo mortale che Hiei
sferrò a Freji con la spada.
Come era successo con Nimarao
anche il corpo morto di Freji si trasformò in polvere
che si disperse alla prima ventata.
Hiei
in ogni caso era visibilmente stanco,oramai era un
mese che non riposava più come doveva e inoltre gli artigli di Freji l’avevano ferito all’addome.
Era
inevitabile. Non fece in tempo a raggiungere la ragazza che svenne a terra.
Miki
in un primo momento pensò di fuggire finché era in tempo,ma
osservando il punto in cui Hiei era a terra privo di sensi,non ebbe più dubbi
su ciò che fare…lo trasportò fino a casa………
Arrivati
in camera sua,Miki mise il demone sul letto facendo
attenzione a non smuoverlo troppo rischiando così di svegliarlo.
Gli
levò il mantello e la maglietta,appoggiandoli sullo
schienale della sedia lì di fianco.
Le
ferite non erano gravi ma le medicò lo stesso con molta cura fasciandogli
l’addome con delle bende. Finito di medicarlo,lo coprì
con una calda coperta.
Solo
dopo aver dato una lunga sbirciata alla dolce espressione di Hiei assopito,si diresse tranquillamente in cucina. Erano oramai le undici meno dieci e proprio in quel momento i genitori di
Miki rientrarono a casa.
”Cavolo
non devono vedere il demone!!!Sennò che mi invento?!?”
I
suoi genitori entrarono in casa in punta di piedi pensando che la figlia fosse
già a letto ma si accorsero con stupore che in realtà non era affatto così.
Miki-Mamma,papà finalmente siete tornati.-
Papà-Miki
tesoro dovresti essere a letto!Per fortuna che domani è
domenica…-
Mamma-Pensavamo
di dirtelo domani mattina ma dato che sei qui…-
Miki-Dirmi
cosa?-
I
suoi si guardarono negli occhi poi le rivolsero uno
sguardo attento.
Papà-Tua
nonna ha avuto un malore,niente di grave,però vorrei
andare a vedere come sta e la mamma verrebbe con me.-
Mamma-Certo
Miki che se vuoi che resti a casa con te posso farlo e…-
Miki-Tranquilla
mamma!Papà ha bisogno del tuo sostegno dì alla nonna che spero che si rimetta
presto e che mi dispiace di non essere potuta andare da lei.-
Papà-Basteremo
io e lei tranquilla,tu impegnati nello studio. Ti
avverto che staremo via per un po’ ti chiameremo per dirti quando torneremo
esattamente.-
Mamma-Ci
dispiace,non siamo mai presenti,ci perdonerai per
questo?-
Miki-Mamma
lo so che non è voluto da voi la cosa. Come potrei avercela con voi?-
Lo
disse con la maggiore sincerità di cui disponeva ma in realtà soffriva a non
averli abbastanza con sé.
Mamma-Tesoro
abbiamo una figlia fantastica lo sai?-
Papà-Si
lo so.- Strinse in un abbraccio Miki.
Mamma-Partiremo
domani mattina alle sei quindi non ti sveglieremo.-
Miki-Ci
salutiamo adesso allora. Fate buon viaggio e tornate presto.-
Papà-Comunque
non credere di restare senza sorveglianza ragazzina!Abbiamo avvertito anche i
genitori di Kiara di sorvegliarti durante la nostra assenza.-
Miki
con tono deluso e una gocciolina stile manga sulla testa.
“Lo
sapevo…”
Diede
un bacio ad entrambi e tornò in camera chiudendo a chiave la porta per aver
maggiore sicurezza che il demone non fosse scoperto.
Scostò
il suo mantello dalla sedia riponendolo sulla scrivania e,sedendosi
con lo schienale davanti a sé,vi appoggiò le braccia iniziando a vigilare sul
sonno di Hiei ancora addormentato.
Era
stanca anche lei e per questo non ci volle molto tempo prima che si assopisse.
Fine
2° chap!Benissimo ora che ho risistemato anche questo
mi sento molto soddisfatta voi che ne dite,com’è?(Fa
schifo -.- ndTutti) (Uèèèè!!!!ndA)(Sei troppo
sensibile -_- ndTutti)(Ah quindi è così eh?#_#ndA)(Aiutoooo!ndTutti).
Lasciatemi
dei commentiiiiiii!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Bye bye!!!^_^