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Autore: holls    20/10/2011    1 recensioni
Eri e Matt sono amici per la pelle: la prima in crisi col suo ragazzo, Jason, il secondo in cerca di una risposta ai recenti apprezzamenti verso i ragazzi che all'improvviso scombussolano tutto il suo mondo. L'incontro con Angelo e l'amico Thomas, per i due amici, sarà l'inizio di un susseguirsi di eventi che porteranno le vite di tutti a intrecciarsi, e niente sarà più come prima...
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 18


“E quindi?”
“E quindi gli ho detto di telefonare ad Andrea e di chiarirsi pure con lui.”
“Matt, non posso crederci!” sbottò Eri, sbattendo il bicchiere – vuoto – del drink sul tavolino “Sei troppo buono!”
L’esuberanza delle parole di Eri riecheggiò tra i tavolini fuori dal bar, richiamando momentaneamente l’attenzione degli altri clienti.
Matt ridacchiò.
“Ho capito, ma non potevo non dirglielo, la mia coscienza mi ha impedito di farlo!”
Eri sembrava davvero presa dalle vicende amorose del suo amico.
“Ma così tornerà nelle braccia di quello lì! Il suo primo amore…”
La drammatica disperazione di Eri era visibile dal modo teatrale con cui gesticolava.
Matt fece un’espressione rassegnata.
“Si vede che non era destino, dai. Anche se tutto sommato è servito ad accettarmi un po’ di più.” Sospirò sconsolato. “Tu, piuttosto?”
L’entusiasmo di Eri si spense rapidamente.
“Io… beh, diciamo che Jason vuole palesemente tendermi una trappola. Mi ha incastrato con una scusa scema.”
Matt sorseggiò il suo drink analcolico al gusto di fragola che la giovane cameriera aveva appena portato.
“Hai accettato quindi?”. Il viso di Eri si rabbuiò; annuì. “Vedrai che andrà tutto bene. Quando vi vedete?”
“Domani sera!” Matt non poté fare a meno di avvertire preoccupazione nella voce della ragazza. Doveva assolutamente farle forza.
“Potrò avere l’onore di assisterti nella preparazione?” Fece cenno di sì col capo.
“È solo che.. ho fatto di tutto per evitarlo, e ora invece è bastato così poco per cedere! Come farò? Oh Matt, come farò?” Il ragazzo le prese la mano, per confortarla.
“Passerà, vedrai che passerà.” Si guardò intorno nel tentativo di trovare un’idea carina. “Per esempio, potremmo cominciare da un gelato alla Nutella. Ti va?”
La ragazza provò a sorridere e, dopo aver pagato per le bevande, si avviò con lui verso una colorata gelateria.
 

 
L’indomani sera era arrivato e Matt, come da accordo, si trovava proprio lì, a casa di Eri. In realtà, la moda non era propriamente il suo forte, ma voleva essere sicuro che l’amica non crollasse prima del momento cruciale.
“Allora? Meglio questa o quest’altra?” chiese Eri, mostrando una camicetta verde con piccole trine da una parte, e una maglina lunga leggermente scollata dall’altra. Il ragazzo optò per la prima.
“Matt, hai dei gusti orribili!”. Il ragazzo scoppiò a ridere.
“Be’, guarda al lato positivo: almeno ti ho aiutato a scegliere!”
La stanza si riempì di un’atmosfera ilare.
La vibrazione improvvisa del cellulare di Matt lo fece sussultare. Lesse il messaggio, poi ne comunicò, con un sorriso, un estratto all’amica.
Sei speciale.”
Sul volto di Eri si formò un enorme sorriso. Aveva già capito chi era il mittente. Ma Matt la guardò non molto convinto. Lesse a voce alta.
Ho finalmente chiarito con Andrea. Se non ci fossi stato tu a quest’ora sarei ancora a casa a covare rancore. Ti ringrazio veramente tantissimo. Sei speciale.”
“Oh.” Il disappunto sul volto di Eri era lampante. “Sei un AMICO speciale. Non ti abbattere, su…”
Matt fece spallucce.
“Non ti preoccupare Eri, non me la prendo. Avrò tante altre occasioni. E comunque, mi diverte essere in sincronia sentimentale con te. Magari, quando troverai qualcuno, troverò qualcuno anch’io!”.
 
Il tempo passò, tra una chiacchiera e l’altra.
“Sei stupenda così, Eri.” La ragazza arrossì.
“Accidenti, così mi metti in imbarazzo!”.
Il telefono di Eri squillò. Jason era arrivato, e l’aspettava sotto casa. I due amici si guardarono negli occhi.
“Ricordati che sei la migliore Eri!” sussurrò Matt, cercando di mitigare la preoccupazione dell’amica.
“Grazie. Ti voglio bene, Matt.” Rispose Eri con un abbraccio caloroso.
“Dai, ora vai. Ciao!” Matt le accarezzò il viso, in segno di saluto. Parve quasi sul punto di piangere, ma non era il momento e lei si trattenne con fierezza. La guardò allontanarsi, e la vide piccola piccola; e dal cuore divampò un grande sentimento di affetto fraterno.
 

 
Inutile dire quanto il cuore le battesse forte e quanto avesse le mani sudate. Le gambe quasi le tremavano ma il buio era suo complice e la cosa si notava poco. L’idea di mettere i tacchi forse non era stata la migliore, in quelle condizioni, ma voleva essere bella. Bella per lui. Era sciocco pensare una cosa simile, dopo gli ultimi avvenimenti, ma non poteva farne a meno. Lottava con tutte le sue forze per non ricascarci, per incatenare quel cuore che batteva per il ragazzo che aveva di fronte.
Lui la guardava, la fissava con sguardo immobile. Sembrava come incantato, paralizzato. Non diceva niente; osservava solo la ragazza avvicinarsi a timidi passi verso di lui. Solo quando le fu vicina, con gli occhi bassi e lo sguardo sfuggente, riuscì a dirle un semplice:
“Sei bellissima”
Lei sorrise tesa, quasi impacciata, come fosse il primo appuntamento con un ragazzo semi-sconosciuto. Le fece segno di andare; rispose con un cenno del capo.
Arrivarono in auto in un ristorante poco distante da casa di Jason. Per un motivo non ben chiaro, forse per l’ansia, il ragazzo appariva quasi galante quella sera. Dopo essersi assicurato di aver chiuso la macchina, si incamminarono verso il ristorante.
 Jason camminava qualche passo più avanti, forse per l’agitazione, la stessa che aveva colpito Eri da quando aveva ricevuto l’opportunità di quell’appuntamento. Già, un’opportunità. Ma per cosa? La sua mente continuava a ripeterle che era tutto finito, il suo cuore, soffocato, cercava di infonderle una dannata speranza.
Voleva tendergli la mano, prenderla. Il modo in cui Jason lasciava cascare a peso morto quel braccio, era tutt’altro che naturale. Fece uno scatto. Tentò una piccola corsa verso quella mano, verso quella speranza.
Ma qualcosa andò storto. La sua caviglia, per la precisione. Un primo momento di disorientamento la fece ritrovare all’improvviso con la faccia a terra.  All’inizio non realizzò. Sentiva solo un enorme dolore alla caviglia. Non si preoccupò minimamente delle braccia un po’ sbucciate o della figuraccia che aveva appena fatto. Trattenne a stento lacrime di dolore. Si rialzò con difficoltà, ma ebbe bisogno del pronto appoggio di Jason per stare anche solo in piedi.
 “Ehi, che hai fatto?”
Eri alzò gli occhi, la tensione di tutti quei pensieri sparì improvvisamente.
“Mi sono storta una caviglia, mi fa malissimo.”
“Non sarebbe il caso di andare a casa?”
“Mi piacerebbe, ma come faccio…”
Sperò nella risposta più logica, che fortunatamente non tardò ad arrivare.
“Be’, che problema c’è. Ti porto io. Tanto la macchina è qui. Possiamo andare da me, se vuoi.”
In quel momento forse avrebbe dovuto preoccuparsi del povero Jason costretto a portarsi i suoi 50 chili, ma l’unica risposta che le venne in mente fu un semplice “Ok.” Sembrava proprio che si stesse prendendo la sua rivincita su Jennifer. Si era ormai quasi data per vinta, anche se non credeva troppo alla storia tra Jason e l’ameba, ma quel piccolo gesto rimetteva in discussione tutto. E forse l’idea di ingigantire un po’ il dolore della sua povera caviglia non era stata un’idea così malvagia; aveva attirato l’attenzione del ragazzo in tutta innocenza.
La caricò sulle spalle e, dopo aver raggiunto l’auto, si avviarono verso casa di Jason.

Ecco il 18esimo capitolo XD Manca veramente poco alla fine! Anche se, come ho già "annunciato" nell'altra one-shot, ho in mente una sorta di cross-over con dei nuovi personaggi... Staremo a vedere XD Ringrazio come sempre Selvaggia per la sua recensione! ^_^ 
A presto! 
   
 
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