Giselle
Avevo deciso
di andare a ballare sperando che qualche sala fosse libera. Per fortuna
fu
così! Misi le punte ai piedi ed iniziai a danzare. Finita la
musica mi misi le
mani sulle ginocchia e presi un grosso respiro, per poi sentire l’applauso di
una persona che entrava nella
sala. Alzai la testa incuriosita e vidi un ragazzo dai capelli biondi e
dai
lineamenti particolari che lo rendevano bellissimo.
-Sei davvero
molto brava! Quello che fai non è per niente facile- mi
sorrise.
-Lo so! Se
non fosse così, allora chiunque starebbe con le punte ai
piedi!-
-Non ti ho
mai vista qui! Chi sei?-
-Ehm…
Mi
chiamo Giselle, piacere! E tu…?-
-Tu…
Non mi
conosci?- Avrei dovuto? Mi guardò con un’aria
quasi sconvolta, poi scoppiò a
ridere. Lo guardai perplessa e aspettai una sua risposta.
-Io sono
Eunhyuk, dei Super Junior! Mai sentiti?-
Mmm…
Questo
nome non mi era nuovo: -Oh si! Siete quel gruppo molto numeroso anche
amici
degli SHINee?-
-Oh ci
conosci perché siamo amici degli SHINee?- sorrise.
-Ehm…
Si, mi
dispiace, ma il k-pop è il mio ultimo interesse!- sorrisi
imbarazzata,
grattandomi la testa.
-E …
Allora
cosa ci fai qui?- era molto curioso.
-Non so se
hai sentito che verrà scritto un libro con protagonisti gli
SHINee, e bhè io
sono la scrittrice… Il signor Lee mi ha permesso di usare le
sale per provare…
Ma ti prego non lo dire a nessuno!-
-Sarò
muto
come un pesce- sorrise -sai ballare anche cose
come il moderno?-
-Me la
cavo…- dissi io.
-Ti va di
ballare un po’, allora?-
-Perché
no…!- tolsi le punte dai piedi e mi infilai la tuta che
avevo con me: volevo
provare a mettere in pratica gli insegnamenti di Taemin. Accese lo
stereo e
partì Womanizer di Britney Spears. Ballavamo a turno ed
ovviamente entrambi
improvvisavamo. Ci stavamo divertendo molto, e io notavo quanto lui
fosse
bravo.
-Wow, sei
molto brava! Se facessi un po’ di pratica saresti perfetta!-
disse lui
entusiasta.
-Davvero? Ti
ringrazio. Tu balli da Dio! Seriamente! Sei il ballerino principale nel
tuo
gruppo?-
-Si,
è così!
Un po’ come Taemin negli SHINee-
-Mi insegni
a fare quella verticale che hai fatto?-
-Oddio, sei
sicura? Ho paura che ti fai male!-
-Pf, certo
che sono sicura… Dai, ho voglia di imparare cose nuove!-
Me la fece
vedere di nuovo. Era una verticale, nella quale si dovevano aprire le
gambe.
Poteva sembrare semplice, ma se si tratta di me, una persona che non sa
neanche
fare una capriola, allora è
tutto un
altro discorso.
-Ok, ora
prova tu! Tranquilla, ci sono io-
Ci
sorridemmo e poi mi lanciai. Feci la verticale ma poi la mano
scivolò e per
fortuna lui mi prese al volo. Ero
praticamente tra le sue braccia, i nostri visi a due centimetri di
distanza, e
le mie guancie che si facevano sempre più rosse.
-Tutto ok?-
sussurrò lui.
-S…si,
tutto
bene!- mi poggiò delicatamente a terra e quando fui
più lucida gli dissi – mi
hai salvata, grazie!-
-Figurati,
non ti preoccupare!- mi accarezzò una guancia e mi sorrise.
Anche io ricambiai.
Key
Corsi a
perdifiato fino alla SM entertainment con il vestito rosso in mano!
Arrivai lì
e aprii una ad una tutte le porte delle sale. Poi sentii una canzone,
probabilmente di Britney Spears, che però finì
poco dopo. Aprii leggermente la
porta della sala da cui era provenuto il suono e vidi Giselle tra le
braccia di
Eunhyuk. I miei occhi si spalancarono, e una rabbia che non riuscivo a
comprendere aumentò dentro di me. Poi lui la posò
a terra e la accarezzò. Era
troppo: mi girai e me ne andai. Era tutto finto. Chissà
perché mi aveva
baciato, se poi aveva una cotta per Eunhyuk. Che rabbia! Ed io che ero
anche
andato a parlarle. Che mi era saltato in testa? Per un solo momento
avevo
pensato che mi piacesse? Lei?! Non mi devo lasciare
abbindolare… Ma più! Appena
tornato a casa buttai il vestito in fondo al mio armadio ed entrai in
camera
sua per posarle il cellulare sul comodino. I ragazzi poi mi chiesero:
-Sei
riuscito a trovare Giselle?-
-No, non
l’ho
trovata- mentii. Non volevo che si mettessero in mezzo.
Giselle
-Hyuk ora
devo andare!- avevamo ballato per molto altro tempo. Qualche volta si
sedeva e
mi osservava danzare: era bello perché mi sentivo
apprezzata.
-Oh, di
già?
Bè spero ci rivedremo- sorrise lui.
-Sicuramente!-
mi avvicinai e gli diedi un bacio sulla guancia.
Lui arrossii
di colpo. Cazzo! Siamo in Corea, lo dimentico sempre.
-O mio Dio,
scusami! Noi in Italia i baci sulla guancia li diamo per salutare gli
amici!-
-Oh non ti
preoccupare! Mi piacciono le abitudini di voi italiani- entrambi
ridemmo.
-Ora vado,
ciao!-
-Ok,
salutami i ragazzi! Buona giornata, Gis-
Oh, mi
sentivo meglio! Avevo ballato per tutta la mattinata e mi ero proprio
divertita! Entrai in casa e trovai tutti i ragazzi sul divano a
guardare la tv.
-Così
vi ho
lasciati, e così vi ritrovo, eh?- dissi sorridendo.
-Yah,
Giselle! Questo è uno di quei pochissimi giorni di riposo
che abbiamo, che ti
aspetti?- disse Jonghyun prendendo una manciata di popcorn dalla
ciotola.
Sorrisi e
poi mi accorsi che mancava Key: -Ma dov’è il
simpaticone?-
-Era uscito
per cercarti, però ora è in camera sua!
–
-Oh…
Capisco!- chissà cosa voleva dirmi. Glielo avrei chiesto
dopo!
Mi andai a
cambiare e mi feci una doccia.
Andai in
soggiorno e dissi: -Fatemi spazio!-
-Tsk, ma ti
pare? Per l’ultima arrivata dobbiamo anche stare
più stretti!-
-Kim
Jonghyun fatti da parte o ti ammazzo!- esclamai.
-Yah, che
vuoi fare tu?- si alzò ridendo e si avvicinava sempre
più a me.
-Jong, no!
Fermo! Jooooong!- aveva iniziato a farmi il solletico. Ridevo come una
pazza, e
a me si unirono anche tutti i ragazzi, che di certo non mi aiutavano.
La
situazione si gelò quando Key uscì dalla sua
stanza. Mi guardò in malo modo e
disse: -Non ti bastava Eunhyuk, adesso anche Jonghyun?-
Rimasi
pietrificata dalle sue parole. Era la seconda volta. Non avrei
accettato che
succedesse ancora. Fece per andarsene ma io urlai:
-Tu Kim
Kibum, chi sei per parlarmi in questo modo?-
Si
girò, mi
guardò male e si avvicinò.
-E tu
invece? Che mi rivolti nelle tue mani come se fossi un calzino? Non
credi di
stare esagerando?-
-Senti, io
non so di cosa tu stia parlando, ma ora basta! Non ti permettere
più di
parlarmi in quel modo!-
-Non capisci
davvero niente…-
-No sei tu
che non capisci niente! Ed ora vattene a fare in culo- detto questo
presi la
giaccia e dissi:
-Scusate
ragazzi-
Uscii dalla
porta e iniziai a camminare per le strade di Seul. Il vento era
tagliente e
sentii il naso e le guancie farsi sempre più freddi. Non
sapevo dove stavo
andando e dopo aver fatto molta strada mi accorsi di essermi persa. Mi
trovavo
in una strada un po’ deserta, così mi guardai
intorno per cercare di capire
dove fossi. Sobbalzai a sentire il verso di un gatto che passo
sfrecciando alla
mia destra, mi misi una mano sul cuore e feci un grosso respiro.
-Pensavi che
mi fossi dimenticato di me?- una voce roca arrivò alle mie
spalle. Mi girai e i
miei occhi si spalancarono! Il signor Jang!
Prontamente
misi una mano nel cappotto dove avevo il cellulare e feci partire la
chiamata
rapida.
Era
affiancato da due uomini molto alti dall’aria tetra.
-Cambiare
casa è stato furbo, certo! Ma se hai a che fare con uno come
me, non serve a
niente! Ci ho messo un po’, ma alla fine sono riuscito a
scoprire dove abiti! E’
da un bel po’ che ti seguo…-
I tre si
avvicinavano sempre più a me. Cercai di mantenere la calma:
-Che vuole
signor Jang?-
-Oh, niente!
Solo ricordarti dell’ultima mia letterina che diceva che
quello era il mio
ultimo richiamo- sorrise malignamente, e i due complici risero
mostrando i
denti ingialliti –Ti avevo avvertita, tesoro!-
Key
Le parole mi
erano uscite dalla bocca come un fiume in piena. Che stupido che ero
stato!
-Key ma come
ti salta in mente di dire quelle cose?-
-Non lo so
ragazzi… Quella ragazza mi fa uno strano effetto: se la vedo
con qualcuno mi
arrabbio e la tratto male, e se lei si arrabbia con me mi cade
giù il morale…
Non so che mi sta succedendo!-
-Key ma sei
scemo o cosa?- esordì Onew.
-E’
scemo
Hyung! Ma non ti rendi conto che ti piace?- disse Minho.
Avevo
pensato a questo. Ma lei non poteva piacermi! Eravamo così
diversi…
-Dici?-
chiesi incerto.
-Sei geloso
e innamorato, caro Kibum. E con
questo
atteggiamento non fai altro che allontanarla- disse Jonghyun.
Lo squillo
del telefono interruppe il nostro discorso.
-Vado io-
dissi.
-Pronto?-
-Cambiare
casa è stato furbo, certo! Ma se hai a che fare con uno come
me, non serve a
niente! Ci ho messo un po’, ma alla fine sono riuscito a
scoprire dove abiti! E’
da un bel po’ che ti seguo…- sentii in lontananza
una voce maschile e
minacciosa.
-Che vuole
signor Jang?- era la voce di Giselle
-Oh, niente!
Solo ricordarti dell’ultima mia letterina che diceva che
quello era il mio
ultimo richiamo. Ti avevo avvertita, tesoro!-
Posai di
scatto la cornetta: -Ragazzi Giselle è in pericolo, dobbiamo
andare!-
Angolo autrice: Annyeeeooong :3 Rieccomi qui :D Okay odiatemi pure LOOL Ma altrimenti era tutto troppo scontato xD Vi eravate dimenticate del signor Jang vero? Ed ecco l’oscurità che ritorna (?) Ragazze ma 9 recensioni? Lo sapete che così mi rendete felicissima? :D Ringrazio _Eli Minho_, _Krystal_, karlek_, Federica_25, whoohoo, LaUrA43587, MonaBerr, Kiki Bling e katy95 per le recensioni, grazie davvero <3 *lancia mille cuoricini* e ringrazio anche chi legge soltanto :3 Un bacio e alla prossima ^-^