Era ormai sera, le mie lacrime erano invane sul quel pavimento. Rimpiangevo e ripeto di come potesse essere crudele la vita, mi sentivo una merda, non avevo mai ottenuto ciò che volevo, la mia vita era infelice e solo ascoltando WHAT MAKES YOU BEAUTIFUL mi poteva far spuntare un sorriso, tutto qui ma mi rendevo conto che quelle voce le avrei potute sentire solo in quell'orribile cellulare che ormai era tutto spaccato dalle volte che lo avevo lanciato dal nervosismo. Era ormai ufficiale, la depressione mi era venuta addosso, così come cupido lancia quella tipica freccetta per far innamorare qualcuno, bene a me l'esatto contrario, mi aveva lanciato una freccia per schifare qualcuno. Mi sentivo da schifo in quei giorni, e io non sapevo nemmeno il perchè; anzi si una cosa la sapevo perfettamente, quella che in pochi giorni sarebbe iniziato il tour di quella band chiamata ONE DIRECTION, ma che io non sarei andata, che in poco tempo avevo raggiunto la anoressia per la mia depressione totale. In questa vita ciò che mi andava bene era solo la mia migliore amica, che per tanto stava prendendo una bruttissima strada, in quel momento pensavo che fra poco sarebbe saltata fuori dall'autostrada con una mini-gonna, ne ero sicura. Più i giorni passavano più mi sentivo di merda, l'inverno stava per iniziare e io non avevo più quella dannata voglia. Oh scusate, per la mia depressione avevo dimenticato anche di dirvi il mio nome, bene il mio nome è Sunny, sembra un nome per una ragazza felice, una ragazza Hippy, il mio vero nome sarebbe stato Depression è diverso, perchè dentro di me regnava solo la depressione. La mia vita era ingiusta, io lo ero di più, così decisi di scendere giù a fare colazione, non me ne fregava se mi trovavo con una semplice mutandina un pò più coperta tipo pantaloncino e con una grossa felpa senza Zip, non me ne fregava proprio di nessuno, ormai era troppo tardi per fregarsene anche di chi ti trovavi di fronte. Così decisi di scendere, con la coda scompigliata e con quell'abbigliamento e con la faccia a tipo panda per il mascara e la matita ormai consumata ritrovata sui bordi degli occhi e sul resto della mia faccia per tutte le volte che ho pianto. Scesi e mi ritrovai di fronte a me mia madre con un sorriso spalancato in faccia e poi inizia a dire: <> dice indicandomi la colazione appoggiata sul tavolo e io: <>immergendo quel biscotto con scaglie di cioccolato nel latte caldo, dopodichè lei inizia a dire: <> <> <> <> Sorridevo, correndo per le stanze, non credevo ai miei occhi, fra poco avevo in mano quei biglietti che mi avrebbero portato al mondo dei sogni fra pochi giorni, non ci potevo credere. Sentivo il mio cuore battere, battere così forte che anche i miei vicini quasi quasi lo avrebbero sentito, era un sogno? oppure era realtà? no perchè se era un sogno, per piacere voglio che nessuno faccia in modo che mi risvegli.