- È facilissimo dire ‘non ti amo più’.
- È facilissimo non dartene un buon motivo. Senza suoni, come un ladro, esco dalla tua vita, sguscio via da te, e non so quanto male mi farà. Ti sento lontano da mesi, forse da un anno, questo inverno insieme è stato il funerale perfettamente malinconico al nostro amore. Una bara di cristallo al centro del nostro bell’appartamento, un vecchio vinile del colore d’un metile, antico come i nostri sentimenti, ghiacciati nel ricordo di una storia finita tempo fa, probabilmente mai realmente esistita.
- Non t’amo più è la parola d’ordine alle tue lacrime. Vorrei riciclare i miei sentimenti per te e rifriggerli per farne uscire qualcosa di buono; ti guardo negli occhi bagnati, devo pisciare, dici, con la tua voce. Vai nel cesso e lasci come tuo solito la porta aperta; ed io sento che stai pisciando per davvero.
- Lascio passare qualche minuto ed entro nel cesso e ti guardo attraverso lo specchio, ti stai lavando le mani.
- Ti bacio sulla guancia e addio.
- Farewell, my love.