Mi allungai in avanti e fregai un paio di nuvolette di granchio al moro, che per tutta risposta s'impossessò di alcuni dei miei spaghetti fritti, portandoseli velocemente alla bocca. Senza pensarci troppo, agguantai un fritto e glielo premetti sulle labbra, aspettando che lui le schiudesse. Il moro aprì la bocca e lo inghiottì, poi si passò la lingua sulle labbra e fece una smorfia soddisfatta.
- Come siamo carini oggi - scherzò, facendomi arrossire. - Nah, scherzo, non preoccuparti - si smentì subito dopo. - Sei carino quando fai così - aggiunse. Accennai un sorriso imbarazzato, mentre il cuore mi batteva a mille. Io carino? Pfff, ma quando mai. Diceva così solo perché avevo pianto quel pomeriggio, ne ero sicuro. Spostai il mio piatto semivuoto sul tavolino accanto a me e mi rilassai sul divano, socchiudendo gli occhi. Gee ingoiò un altro po' di fritti di granchio, poi seguì il mio esempio. Rimanemmo in silenzio qualche secondo, poi mi accoccolai sul suo petto e lui prese a giocare coi miei capelli.
- Frankie... - sussurrò. - Ti va di parlare? -
- No.. Sono felice ora - sorrisi, ascoltando il suo corpo andare su e giù. Lui annuì e mi carezzò la guancia dolcemente, guardandomi.
- Ti riempirò di coccole stasera, tesoro - mormorò con una smorfia scherzosa.
- Oh, grazie, honey - ribattei. Lui ridacchiò e strinse il mio viso contro il suo petto, baciandomi la testa.
- Vediamoci un bel film, va bene? - propose. Annuii, riempiendomi i polmoni del suo odore e sorridendo come un idiota. - Che vuoi vedere? - chiese lui, allungando il collo verso i DVD.
- Quello che c'è nel lettore - risposi, temendo di dovermi staccare dal suo corpo.
- D'accordo - acconsentì, accendendo la tv. - The Rocky Horror Picture Show.. - commentò. - Grande! -. Annuii di nuovo, mentre il moro faceva partire il film. Rimanemmo in silenzio per un po' a fissare lo schermo, benché avessimo visto quel film migliaia di volte ormai. Dopo un po', Gerard spostò la sua mano dal mio viso al divano, facendo attenzione a non disturbarmi.
- Ti do fastidio? - domandai ansioso, alzando il volto verso di lui.
- Non preoccuparti - sorrise il moro, tranquillo. - Il tuo calore è piacevole con questo freddo - aggiunse, scrollandomi dolcemente la spalla. Gli lanciai uno sguardo pieno di gratitudine e tornai a ascoltarlo respirare. Chiusi gli occhi, felice, e aspettai che i nostri respiri si fondessero l'uno con l'altro, fino a diventare una melodia impercettibile ma dolce, bella. Proprio come Gerard. Era innegabile che lui fosse bello, attraente, sia che tu fossi un maschio o una ragazza, ma questa sua bellezza era nascosta dalle occhiaie e dal trucco pesante, nonché dalla sua dipendenza dall'alcool. La maggior parte della gente si fermava troppo su questi dettagli e sul fatto che fosse un po' rotondetto, quindi i suoi ammiratori si limitavano alla cerchia di fan sempre più vasta che ci seguiva. Tanto meglio per me, ci sarebbe stata meno concorrenza. Scossi la testa, alzando gli occhi al cielo e affondando il volto nel petto di Gee. Lui era perso nel film, quindi non se ne accorse neanche, quando le mia labbra lo sfiorarono. Gli accarezzai delicatamente la pancia, con un tocco quasi impercettibile, e socchiusi gli occhi un'altra volta. Il moro si spostò un po' indietro, sistemandosi il cuscino dietro la schiena e stiracchiandosi.
- Stai scomodo? - domandai sfiorandogli il volto con un dito.
- Nah, tranquillo. Avevo solo una penna conficcata nella coscia - sorrise lui, tornando ad abbracciarmi. Arrossii e lo strinsi a mia volta, accoccolandomi tra le sue braccia e respirando il suo odore. Chiusi nuovamente gli occhi, per la tremillesima volta, e sbadigliai sofficemente. Gee rise ammorbidito e mi strofinò i capelli.
- Qualcuno si addormenterà prima della fine del film. E indovina un po', per una volta quel qualcuno non sono io - scherzò. Mugugnai qualcosa, e lo sentii sorridere. Sapevo che aveva ragione, perché stavo morendo di sonno e mi addormentai pochi minuti dopo. Bel modo di dare il benvenuto al mondo dei sogni, però. Passavo dal mio sogno in carne e ossa al mio sogno versione immaginaria, come se non avessi mai smesso di dormire per un solo istante. Oh, Gee, se solo sapessi che effetto mi fai. Quando sto con te, mi sembra di camminare sulle nuvole. Chissà come sarebbe se anche tu ti sentissi così?