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Autore: AmyFallen    21/10/2011    3 recensioni
Amy X Mello, una storia d'amore tormentato che fa a botte tra realtà e fantasia, tra vita terrena e vita celestiale, tra umani e angeli, guerre in cui si rischia tutto...tra regole obbligatorie e l'amore, l'amore giovane di due ragazzi che lottano per non dividere ciò che è stato unito dal destino...
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mello
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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A World Where You Are

Capitolo 4

 

L’altalena dondolava sola e triste, in attesa di qualche bambino. Amy la guardava dalla finestra con aria malinconica.
Bussarono alla porta e questa si aprì, era Mello che non appena entrò le diede un dolce e delicato bacio sulle labbra, ma si accorse subito della tristezza della ragazza:
“Amy, sei triste?”
“Mi manca l’altalena, il nascondiglio sotto le scale, erano i nostri unici rifugi. Ormai sono troppo grande, è passato troppo tempo per tornare indietro.” Rispose lei triste.
Era passato davvero tanto tempo , Amy aveva 17 anni ormai, mentre Mello 18.
Il ragazzo fece un sorriso triste:“Lo so che è tardi, e che ti mancano quei ricordi, ma adesso siamo insieme, e per me, tu sei il migliore rifugio che io possa avere. È come se con te fossi protetto da due ali.” Disse Lui.
Lei sorridendo rispose:”Strano! Lo stesso vale anche per me.”
Si baciarono per qualche istante,quando quel dolce silenzio venne interrotto dallo squillo del cellulare di Mello. Sbuffò.
“È Roger…ma che cosa vuole a quest’ora di sera? Sono le 10:00!”
Lei si limitò ad alzare le spalle.
Il ragazzo premette il tasto verde e rispose scocciato:”Che vuoi?”
“Ma è il modo di rispondere ad un povero vecchio? Per caso ho interrotto qualcosa?” Chiese Roger.
“Si Roger, tu interrompi sempre qualcosa, adesso dimmi. Il motivo di questa chiamata?” Era un po’ preoccupato, ma cercò di mascherare quella sensazione.
“Ti voglio nel mio studio, adesso, devo parlarti.”
Non rispose, chiuse la chiamata e comunicò ad Amy quello che gli disse Roger. Amy annuì.
 
Roger era seduto alla scrivania, iniziò a parlare:” Mello, hai 18 anni adesso, e come sai i ragazzi di 18 anni se non vengono scelti come successori devono lasciare l’orfanotrofio. Giusto?”
“No non è giusto.”
Roger si stupì:”Come sarebbe a dire non è giusto?! Certo che è giusto! Non sei stato scelto come successore! Devi imparare a perdere!”
Mello strinse i pugni, abbassò il capo dorato e appellò a bassa voce:”Roger…”
“Sì?”
In quel momento Amy stava passando dallo studio di Roger per aspettare il suo ragazzo. Ma venne assalita da delle urla che provenivano dalla stanza di Roger, così stette ad ascoltare.
Mello iniziò ad urlare:
“NON ME NE FREGA UN CAZZO RIGUARDO CHI DEVE ESSERE IL SUCCESSORE OK?! ARRIVATI A QUESTO PUNTO METTIAMO IN GIOCO QUALCOSA DI ANCORA PIU’ GRANDE! POSSO LASCIARE L’ORFANOTROFIO! POSSO LASCIARE IL POSTO DI SUCCESSORE A QUEL FROCIETTO DI NEAR! POSSO LASCIARE TE, I BAMBINI E CHIUNQUE STIA IN QUESTO POSTO DI MERDA!!”
Sbattè il pugno sulla scrivania, puntò il dito a un soffio di distanza dal naso di Roger e continuò:
“Ma… Ma non posso, non potrei sopportare di lasciare la persona che amo… Questo posto è pericoloso per lei e io devo starle vicino.”
Amy spalancò gli occhi e per poco non le scapparono le lacrime.
“Mello si tratta soltanto di un anno, quando lei compirà 18 anni verrà da te..” Gli spiegò Roger
Il ragazzo sospirò.
“Roger, sai quali sono i tipi di persona che non sopporto vero?”
“Ricodameli.”
“Gli idioti, e i bugiardi!” Un pugno colpì il viso di Roger.
“Mello ma che cosa stai facendo?!”
“Ma credi che sia stupido?!” Urlò “Credi che io non sappia che le ragazze devono andare via a 20 anni??! Dimmi come farò! Avanti! Prima che ti distrugga la faccia da bastardo che hai!”
Roger tirò un pugno nello stomaco al ragazzo facendolo cadere a terra e piegare in due dal dolore.
“Non ti facevo un vecchietto forte” Disse ironicamente Mello.
“Beh non sai proprio niente di me figliuolo.” Disse con aria aristocratica Roger.
“Adesso prendi le tue cose e sparisci, non ti voglio più vedere qui in giro.” Continuò il vecchio.
“Vaffanculo Roger.” Sussurrò Mello,alzandosi.
Uscendo sbattè la porta e Amy in lacrime ebbe un sussulto che le fece incavare la pelle appena sotto il collo.
Lui la guardò dispiaciuto e gli scivolarono piccole lacrime che avevano un enorme valore per quei due ragazzi.
Il ragazzo attirò a se la ragazza e la strinse forte,lei lo lasciò fare.
Andarono insieme in camera di Mello a fare le valigie e prendersi tutto il necessario.
Non parlarono per tutto il tempo, rimasero solo a sistemare, aggiungendo anche sei sospiri malinconici e tristi.
Mello aveva finito la sua parte di roba da sistemare,mentre Amy che lo aiutava, stava finendo di ripiegargli gli ultimi pantaloni che rimanevano.
Lui si sdraiò sul letto e incrociò le mani dietro la testa, subito dopo incrociò anche i piedi.
“Amy vieni accanto a me.”
Non ebbe risposta.
“Amy lascia stare li sistemo io dopo.” Le ripetè.
“No.”
Si alzò dal letto e prese delicatamente i pantaloni dalla mano di Amy e li buttò a terra. Si abbassò leggermente e le baciò le labbra accarezzandole i lunghi capelli.
“Mello…” chiamò lei.
“Dimmi piccola.”
“Chi mi salverà quando le ombre verranno?
“Puoi sempre chiamarmi, ti dirò cosa fare.”
“Non riuscirò a stare senza di te per 3 anni.”
“Devi riuscirci Amy, tu sei forte e sai badare a te stessa.”
“Non sono niente senza di te.”
“E neanche io senza di te, siamo una cosa sola,staremo sempre uniti. Ricordi il giuramento?”
Mello iniziò a pronunciare:
“Sia ora nella vita…”
“Che dopo nella morte…” Rispose Amy.
Continuarono insieme:
“Rimarremo l’uno accanto all’altra per sempre…”
Le lacrime bagnavano il viso della ragazza…
Mello la strinse a se, stettero abbracciati per qualche istante.
“Parti stanotte?” Spezzò il silenzio Lei.
“Si, ma verrò a trovarti.” Sorrise Lui.
“Non odiavi i bugiardi?” Chiese Amy.
“Si perché me lo chiedi?” Rispose Mello
“Roger non ti vuole più vedere.”
“Ah, vero. Avevo dimenticato questo piccolo inconveniente.”
“Mello, ma come ti è saltato in mente di tirare quel pugno a Roger?”
“Mi aveva rotto.” Rispose secco lui.
“Ma non c’era bisogno di trattarlo in quel modo.”
“Se lo meritava invece, spero che bruci all’inferno quel bastardo.”
Amy scosse la testa.
“Sei pazzo.”
“Pazzo di te…” disse Mello assumendo un aria seducente.
Lei lo guardò stranita e spaventata. Si allontanò
“Che c’è?” Chiese lui.
“Mi fai paura quando dici queste cose. N-Non sei tu.”
Mello corse sul letto e si mise ad ondeggiare sia con il bacino che con le braccia ululando e parlando con un vocione inquietante.
“Uuuuuhh Amyyyy sono il fantasmaaaa che è Mello ma che non èèèèè.”
Amy inarcò un sopracciglio,strabuzzando gli occhi.
Mello lanciò un cuscino che beccò in pieno la testa della ragazza, spostandola però di qualche millimetro.
Lei incrociò le braccia e disse:
“Qualcuno stasera ha voglia di giocare…” Inarcò il sopracciglio e modificò il viso trasformandolo in uno sguardo fulminante e seducente allo stesso tempo.
Mello fece un grande sorriso da cattivo ragazzo e assecondò Amy dicendo:
“Sono tutto tuo…”
La ragazza salì lentamente sul letto e si avvicinò a lui togliendogli la maglietta e baciandolo dolcemente.
Mentre Mello stava per andare in trans Amy fece scorrere la sua mano lungo tutta la schiena del ragazzo fino a prendere un cuscino e colpirlo sulla sua testa.
Mello si riprese subito.
“Amy! Che cazz…?” Si blocco nel vedere Amy che si teneva la pancia mentre era piegata in due dalle risate. Lui sorrise, pensò che era riuscito a farla ridere di gusto dopo l’atmosfera triste di prima.
“Hahahahahaha dovevi vedere la tua faccia!!!”
Mello fece una faccia scocciata
“Ti amo anche io tesoro grande della mia vita” Disse in tono monotono.
“Hahahahahah” continuò Amy “Troppo divertente!”
“Si, non ti dico.” Rispose Mello.
“Vieni qui” Continuò Lui, attirandola a se e baciandola dolcemente.
Amy si lasciò andare.
“Mi sa che partirò domani mattina, voglio godermi queste ore con te stanotte” Disse sorridendo.
“Va bene, promettimi che tornerai.”
“Te lo prometto.”



*Si, esattamente, il giuramento l'ho copiato dall'anime "Romeo X Juliet" Scusate non ho resistito, era troppo bello quel giuramento T.T *

  
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