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Autore: miss volturi    21/10/2011    0 recensioni
salve ragazzi, questa storia parla di Leah Clearwater, il personaggio che più mi piace (esclusi i protagonisti ovviamente).Parla di una vita diversa, molto diversa rispetto all'originale. ovviamente ci saranno comunque licantropi e vampiri. buona lettura!!!
Genere: Malinconico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Leah Clearweater, Seth Clearwater, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi svegliai che ero stesa su un letto.
Probabilmente quella doveva essere la mia stanza. Era tutta blu. La luce filtrava dalla finestra. Mia madre si doveva essere veramente impegnata per fare quello che ha fatto. Ripensai a quello che avevo fatto. Mi ero comportata malissimo, e avevo mandato a puttane ogni possibilità di poter instaurare un rapporto con mia madre. Però si erano anche loro comportati male. Come si faceva a dimenticarsi della propria figlia o della propria sorella. Sicuramente ieri essendo presi da tutte quelle emozioni, non avevano osservato ogni mio spostamento. Mi ero comportata da stronza egoista e me ne vergognavo, ma avrei dovuto affrontare le conseguenze. Mi resi conto che quei discorsi la ragazza di qualche ora prima non avrebbe fatto mai un ragionamento del genere. L’incontro con mio padre mi aveva cambiato. Ma ovviamente rimanevo la solita asociale nonostante tutto. Possibile che fosse stato un sogno? Dovevo tornare con i piedi per terra. Scesi dal letto e molto lentamente aprii la porta della mia stanza. Sentivo che stavano parlando giù in cucina. Molto lentamente e il più silenziosamente possibile, e mi resi conto che funzionava, non mi rendevo nemmeno io conto che mi stavo muovendo. Rimasi in ascolto sull’ultimo gradino. < Dobbiamo dirglielo appena si sveglierà> disse una voce a me sconosciuta.
< Si hai perfettamente ragione, ma chissà come reagirà> disse mia madre.
< Pensa cosa direbbe se lo scoprisse da sola> disse uno dei ragazzi. Ma cos’era questa una riunione di condominio. Mi resi visibile dicendo < Prima che mi diciate qualsiasi cosa, dovrei dirvi io una cosa > dissi io. Loro si girarono allarmati. < Mi dispiace del mio comportamento verso tutti voi. Sono stata un egoista> abbassai lo sguardo a disagio. Non era da me chiedere scusa. Mia madre si avvicinò e disse < Non ti preoccupare piccola mia ti capiamo. Scusa anche me. Mi sono comportata in maniera davvero ignobile. L’abbracciai forte, quasi stritolandola, finchè disse < Leah, non respiro> e la lasciai. L’uomo che non conoscevo disse < Leah siediti ti dobbiamo parlare> io annuii. Qualcosa nella sua espressione mi fece allarmare. Era su una sedia a rotelle, la sua pelle era ambrata rigata da delle rughe. Mi sedetti su una sedia < Io sono Billy Black e lui e mio figlio Jacob. Tu conosci le nostre leggende Quiluette ?> io annuii lievemente. Mi ricordavo di quando mia madre ce le raccontava prima di andare a dormire. < Magari se mi rinfrescasse la memoria …> chiesi io impacciata. Jacob ridacchiò. Io lo fulminai con lo sguardo.
< Le leggende dicono che la nostra gente deriva dai lupi> io non feci niente, ma continuai a ascoltarlo attentamente. < La nostra creazione è dovuto all’arrivo dei “freddi “. I visi pallidi li chiamano vampiri. Fin dall’inizio dei tempi sono stati nostri nemici. Il caso ha voluto che queste leggende non siano vere e proprie leggende> spalancai gli occhi. Cosa voleva dire che non erano leggende ? e cosa centravano con me? Billy riprese a parlare molto lentamente.
< Quando tu ieri sei svenuta, per motivi ignoti ti sei trasformata in un lupo> se possibile spalancai ancora di più gli occhi. Soffermai gli occhi sulla mia persona. Mi sembrava di essere più alta, le forme più accentuate. Ma ero veramente io? < Non sei l’unica> continuò lui < Anche mio figlio lo è, come molti altri ragazzi, circa una decina. Tu sei l’unica ragazza> ok. Mi sembrava di essere in un film dell’orrore. Rimasi a fissare il pavimento per non so quanto tempo. Non poteva essere vero. Non so perché, ma questa storia oltre che a spaventarmi leggermente, mi eccitava più del dovuto.
< il tuo compito insieme agli altri ragazzi sarà quello di proteggere il nostro territorio dai “ freddi”>
< I Freddi esistono?> dissi.
< Si> disse Billy.
Solitamente una persona normale sarebbe sconvolta, ma dopo qualche minuto di spossatezza mi ripresi e dissi < Bene. Quando si comincia?>  Mia madre mi guardò sconvolta. Billy ammirato mentre Jacob ridacchiava come al solito.
< Mio figlio ti spiegherà quello che devi sapere per fare parte del branco> io annuii. Jacob mi disse < Seguimi fuori>. Dopo aver salutato mamma con la mano uscii dalla porta. < Bene che per cominciare dovresti trasformarti>. Io lo guardai dubbiosa < E come si farebbe ?> lui lanciò gli occhi al cielo, poi si concentrò e in pochi attimi diventò un lupo rosso enorme. Fico!!!
Provai a fare altrettanto. A un certo punto venni scossa dalle convulsioni, e inavvertitamente mi trasformai. Ero un lupo bianco. Bellissimo!!!!! Forse era dovuto dalla mia pelle chiara. “ Forse “ disse Jacob. Ma come aveva fatto? “ ci possiamo leggere nella mente” ah ecco. A un certo punto sentii la voce di un altro lupo che diceva “ Hey Jacob come va con la lupacchiotta?” che ragazzino simpatico “ Lupacchiotta in linea caro” pensai. Immaginai già come si doveva sentire. Anzi lo sentivo proprio. Sentivo le sue emozioni! “ Stasera dobbiamo farti conoscere ai Cullen, nel caso fiutassero il tuo odore, saprebbero chi sei” io annuii con il capo. Poi mi venne in mente “ Ma dov’è Seth?” “ Vieni andiamo da lui. È ancora un po’ sconvolto” lui prese a correre. Iniziai a correre anch’io. Era una sensazione bellissima sentire il vento tra i peli. Senza rendermene conto superai Jacob e dissi “ Sei lento!” lui mi guardò con aria di sfida “ Adesso vediamo chi è lento” prese a correre più veloce. Ma io non  mi facevo battere così velocemente. Iniziai a correre più velocemente e lo superai. Ridacchiai. Lui mi guardò malissimo. Era così facile prenderlo in giro. Lui sentì il mio pensiero e rise con me. Sentii una voce dire “ Ragazzi riunione al confine con i Cullen, vogliono conoscere la lupacchiotta” doveva essere lo stesso di prima. Gettai gli occhi al cielo. Ero curiosa di conoscerlo.
Seguii Jacob. Giungemmo in una radura dove c’erano anche gli altri lupi. Tutti avevano il manto scuro, perché io dovevo essere sempre quella diversa?
Jacob, al mio pensiero rise. Erano più o meno una decina. Mi guardarono dalla testa alle zampe. “ Ciao ragazzi” pensai io. “ Ciao a te “ dissero tutti in coro. Notai che c’era una puzza in direzione sud che era quasi insopportabile. Tutti mi fissarono per un po’ e pensarono cose tipo: “ma questo da dove spunta”, mentre Jacob se la rideva e diceva a tutti “ Dopo vedrete che bella sorpresa che ci ha preparato il nostro amico”. Si vedeva che si divertiva, anche se io non ero del tutto d’accordo. Mi limitai a guardarlo male. E per  tutta risposta lui rise ancora di più. Poi dissi “ ma cos’è questa puzza?” . tutti mi fissarono ancora più accigliati. “ Sono i succhiasangue. Dovrai farci l’abitudine visto che abbiamo sancito la tregua. Praticamente ci siamo alleati” “ Ma non eravamo nemici mortali come il dottor Otto e Spiderman?”. Jacob rise del paragone. “ Lo eravamo prima di … Va bè te lo racconto dopo, è una storia lunga”> io feci cenno di si con il capo. A un certo punto sentii l’odore amplificarsi sempre di più. Questo voleva dire che erano vicini a noi. Per qualche arcano motivo i lupi erano assolutamente tranquilli. Chi li capiva questi. Presi a pensare in italiano, tanto loro non capiscono una mazza!!! Finalmente li vidi arrivare. Mi sembrava di vedere degli dei, anzi dei modelli di Dolce e Gabbana. Erano veramente bellissimi. Erano in 8. Uno era in prima linea e sembrava essere il capo.
Era biondo platinato ( Platinette versione uomo affascinante, mi ha seguita!!!) alto, muscoloso, occhi dorati. Al suo fianco una donna dai capelli soffici e rossi, un ragazzone che sembrava un armadio, una ragazza bionda che oltre che essere bellissima era anche un po’ inquietante, una ragazza bassina con i capelli neri anche lei un po’ strana, poi uno biondo miele alto, una ragazza mora e alta, e al suo fianco un ragazzo con i capelli rossi. La cosa che li accumunava tutti, oltre che la bellezza, era un sorriso enorme stampato sulle labbra. Sentivo anche una certa felicità anche nei miei nuovi compagni. Ma che stava succedendo. Non ci capivo più niente. L’uomo platinato disse        < Salve a tutti! Ho saputo che avete un nuovo componente > Jacob mi guardò e disse “ è meglio che ti vai a trasformare “ io annuii con il capo e andai dietro a un cespuglio e concentrandomi mi trasformai nuovamente. Mi guardai e mi sembrava che fosse tutto a posto. Uscii e vidi i lupi strabuzzare gli occhi. Mi guardai nuovamente. Non avevo niente di strano, non ero sporco, i vestiti c’erano … qual’era il problema? vidi i  vampiri strabuzzare gli occhi. Anche loro. Ma che cazzo … poi mi ricordai che Jacob non gli aveva detto che ero una ragazza. Incrociai le braccia sotto il seno, spostando il poso da un piede all’altro. Pensai “ Ma cosa vogliono una foto?” Vidi il rosso ridere. Mah mi sa che qua sono tutti un po’ pazzi.
Il biondo disse < piacere io sono Carlisle Cullen, mentre loro sono la mia famiglia Esme, Emmett, Rosalie, Alice, Jasper, Bella e Edward> io sorrisi dicendo < Io sono Leah Clearwater> < Piacere di conoscerti Leah, scusa la nostra maleducazione ma non ci aspettavamo certo che il gene si fosse tramandata anche alle donne> io un po’ imbarazzata dissi < A quanto pare …> Mamma mia che imbarazzo!!! Vidi nuovamente il Rosso,che poi era Edward, ridere. Ma aveva dei problemi ? < No leggo nella mente > disse lui. Questo spiega molte cose. Pensai “ Qua tra lupi e vampiri, la mia privacy va a farsi un viaggetto “ lui ridacchiò di nuovo. Io alzai un sopracciglio e lo guardai. Lui subito la smise. < Non sembri proprio una Quiluette, più che altro una qualunque umana> io mi girai verso la fonte della voce. Sembrava più un’accusa più che altro. Era stata la bionda. < Mio padre non lo è e ho preso da lui, mentre mio fratello da mia madre che invece lo è> lei annuì con il capo.
Il ragazzo-armadio disse < Hai un accento strano>
Io sorrisi < Si sono italiana> vidi i Cullen irrigidirsi, come la mia compagnia. Che avevo detto? < Di dove ? > disse il signor Cullen. Lentamente dissi < Modena, vicino a Bologna> li vidi rilassarsi leggermente. Ma dov’ero finita? Mi facevo vedere  e per poco non gli prendeva un colpo, poi gli dicevo da dove venivo e l’effetto non cambiava … dovevo chiarirmi le idee con Jacob. Edward mi guardava in modo strano, e aveva assottigliato lo sguardo. Ma mi voleva lasciare in pace ? calò uno strano silenzio. Jacob con una zampa mi toccò la gamba. Capii di dovermi trasformare. Mi trasformai come al solito. Alice disse < Ti dona il bianco> io le feci l’occhiolino, e insieme al gruppo mi allontanai.
  
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