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Autore: Hayley Black    21/10/2011    15 recensioni
Fred/Hermione ♥ | One shot | Generale, romantico
«Oh, Fred. Ho proprio bisogno di te in questo momento» ringhiò, facendosi un male cane nel sfilare una pinzetta particolarmente stretta «Se conosci qualche magia astuta per aggiustare i capelli magari mi saresti d’aiuto».
A quella svergognata di Eralery. ♥
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
- Questa storia fa parte della serie 'Neutron star collision ~ '
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Blueberry kiss.
 Ma se ci tieni tanto puoi baciarmi ogni volta che vuoi.

 

A quella svergognata di Eralery,
sappi che un giorno verrò a trovarti, sissì.
Non è neanche lontanamente bella quanto il tuo capitolo,
ma l'ho scritta con tanto ammoreH.
Per te. <3 

 

Hermione, davanti allo specchio da più di venti minuti, cercava di domare la chioma crespa che si ritrovava sulla testa.
Insomma, si trovava abbastanza accettabile, ma i suoi capelli facevano invidia a quelli di Hagrid.
Così, armeggiando con decine di forcine, tentava di incatenare le ciocche ribelli in pettinature forzate – senza esito, purtroppo.
«Granger! Vuoi diventare calva?» la ragazza vide riflesso nello specchio, proprio dietro di sé, uno dei gemelli Weasley intento ad abbottonarsi la camicia «Sono Fred» si identificò, avvicinandosi a lei
«Oh, Fred. Ho proprio bisogno di te in questo momento» ringhiò, facendosi un male cane nel sfilare una pinzetta particolarmente stretta «Se conosci qualche magia astuta per aggiustare i capelli magari mi saresti d’aiuto».
Lui sembrò pensarci su, incrociando le braccia; poi la guardò sorridente, imbronciata com’era sembrava una bimba a cui vengono sottratte le caramelle.
«Forse io e George dovremmo idearne uno, non trovi?» osservò, abbottonando i polsini della camicia «Per me sei molto bella».
Ah bene, era venuto anche a prenderla in giro.
«Fred, non mi servono i tuoi scherzi» disse, lanciando una forcina sul letto ancora sfatto.
Ispezionò la propria figura allo specchio e notò – troppo tardi – il fanciullesco rossore che le colorava le guance.
Anche Fred se n’era accorto, perché sorrise in un modo che le mozzò il fiato.
Era bellissimo, quella sera, e lei si era stupidamente persa nella contemplazione del suo viso – dei suoi occhi, delle sue lentiggini, del suo ghigno che le faceva battere il cuore all’impazzata.
Le sfilò delicatamente una molletta dai capelli e gliela mise tra le mani, guardandola saccente
«Lascia stare, Granger. Sono sicuro che impallidiranno tutti di fronte a te».
Oh certo, si vedeva lontano un miglio che le stava mentendo.
Sbuffando tornò a fissare la sua immagine allo specchio, affianco a quella del ragazzo che continuava imperterrito ad abbottonarsi la camicia.
«Hai finito di importunarmi?» chiese, senza prestare attenzione alle smorfie di dolore mentre le sue dita tentavano di aggiustare i capelli in un’acconciatura decente; era decisamente troppo tempo che ci provava, ecco.
«Io non ti sto importunando, Granger» rispose lui infilando l’ultimo bottone nell’asola «Sto godendo nell’assistere alla tua sofferenza» ghignò, allentando il nodo della cravatta. Lei lo guardò truce, alzando bandiera bianca quando si ritrovò tra le mani una ciocca di capelli – e un lancinante dolore che le attraversava la testa. I suoi capelli avevano vinto.
Fred si lasciò scappare una risata, alimentando la sua irritazione
«E’ molto divertente, lo so» disse Hermione, gli occhi ridotti a due fessure, passando le mani sulla gonna del vestito che indossava. Almeno quello non le aveva dato problemi, pensò.
«Suvvia, Granger, a Ron piacerai di sicuro» l’apostrofò il ragazzo con sarcasmo, facendola girare di scatto «Cadrà ai tuoi piedi» aggiunse, osservando il suo volto diventare livido di rabbia.
Calmati, Hermione. Lo fa solo per provocarti e rovinarti la serata. Sospirò, stentando un sorriso ilare
«Pensa a chi cade ai tuoi, di piedi» sbottò, abbassando lo sguardo ancora furente. Quando lo rialzò si trovò così vicina a lui da poter contare ogni singola lentiggine, ogni singolo bottone della camicia.
Le sfiorò una guancia – in fiamme, ne era sicura! – sorridendo, scostando una ciocca di capelli che le copriva gli occhi
«Io ci penso sempre, Granger».
Fu un attimo e le sue labbra furono incollate a quelle di Fred, fu un attimo e le sue braccia furono strette al suo collo.
Hermione si perse nella contemplazione del suo profumo – sembrava lampone, o forse erano mirtilli - mentre lui la stringeva a sé, la mente arida di pensieri.
Non riusciva a pensare a nient’altro – non alla guerra, non al matrimonio, non alla consapevolezza che quello forse era l’ultimo momento che passavano assieme -, solo ai capelli di Fred che si impigliavano tra le sue dita e le sue mani che la tenevano stretta contro il suo corpo.
La posizione forse era un po’ scomoda poichè la ragazza era costretta ad alzarsi sulle punte per raggiungerlo, e lui sembrava divertito da quella situazione: neanche l’avesse pensato Hermione perse l’equilibrio e, aggrappandosi alla sua cravatta, lo trascinò con sé dritto per terra.
Il pavimento era ghiacciato in confronto alla sua pelle bollente, e brividi le percorsero le braccia scoperte. Si sentiva schiacciata dal corpo sopra il suo, e si mosse un po’ per ricordare la sua presenza.
«Chissà perché anche se cadiamo restiamo attaccati» le soffiò Fred sulla bocca, senza perdere il sorriso perenne sul suo volto «Dov’eravamo rimasti?» aggiunse, rimanendo scioccato quando la ragazza, prendendo l’iniziativa, gli aveva posato un bacio timido sulle labbra allontanandosi subito dopo, visibilmente imbarazzata.
«Scusa se ti ho fatto cadere» sbottò, rialzandosi di scatto. Lui, tempestivo, le afferrò il polso e le rivolse un ghigno malefico, impedendole di uscire dalla stanza; guardò le sue guance imporporarsi di nuovo e le baciò la punta del naso, lasciandola andare subito dopo.
«Ma se ci tieni tanto puoi baciarmi tutte le volte che vuoi, Granger».





 

Sì, sì, questa è per quella splendida ragazzuola di Eralery ù_ù Ho scritto bene il tuo nick, vero? ç_ç *piange*
E' una sciocchezzuola, davvero. Lei mi ha dedicato uno splendido capitolo della sua long Sirius/Marlene, e io... ç_ç io dovevo ricambiare. Perchè lei è una svergognata e perchè è troppo bella. NON NEGARE PERCHE' VENGO LI' SOTTO CASA TUA CON TORCE E FORCONI A FARE IL FALO'. Dovete sapere che Eralery, o June_ sul forum, è una bellerrima ragazzuola dementemente demente. <3
E a me le ragazze dementamente dementi piacciono tanto taaaaaaanto! *-*
Quindi, tesoroH, eccoti una one shot - orrenda - scritta con tanto ammoreH dalle mie mani sclerotiche (?) e violentatrici di povere ragazzuole.
Ma adesso facciamo alcuni chiarimenti ù_ù
E' ambientata - udite udite! - nel settimo libro, prima del matrimonio di Bill e Fleur. Ecco, ho immaginato questo siparietto idiota tra Hermione e Fred basato sulla frase finale tratta da Oceano di De Andrè. *sparge tanto amoreH*
Cos'ho ancora da dire? Beh, effettivamente niente.
Solo che Eralery è una svergognata perchè posta in ritardo. *coffcoff*
E sappi che un giorno ti verrò a trovare, dear. 
Spero che la storia ti sia piaciuta! *_________* E che sia piaciuta anche a voi ovviamenteH ù_ù
*sparge ammoreH*
Alla prossima genteH!

P.S. SEI UNA SVERGOGNATA!  

   
 
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