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Autore: mirie    21/10/2011    2 recensioni
< Ti va?> Domandò per la seconda volta Naruto, con gli occhi che guardavano il materasso, la testa che voleva annegare nel cuscino, il palato senza più saliva e tutto il calore solo nelle guance.
Sasuke smise di irrigidirsi, cercò di riprendere un'po di controllo e sperò che il compagno si addormentasse proprio in quel preciso istante.
Solo una rosea quanto vana speranza la sua. Perché Naruto, prendendo il coraggio chissà in quale parte della sua mente, si avvicinò e con una lentezza che pareva quasi eccessiva, lo baciò. E da quel casto bacio piuttosto ingenuo Sasuke depose quella debole resistenza che si era promesso di utilizzare in certi possibili casi.
Genere: Erotico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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   Welcome to my space : dopo un tempo indefinito durante il quale mi sono astenuta dallo scrivere, improvvisamene ho deciso di voler tentare di postare una qualsiasi schifezza gratuita, questa volta però dedicandomi completamente al NaruSasu. Ebbene sì, dopo i tentativi falliti del SasuSaku e del NaruSasuSaku quanta credibilità ho di poter essere arrivata a un minimo risultato di natura positiva? La verità, miei prodi lettori giunti qui per puro caso, è che questa fanfict mi lascia più dubbi che altro. Un'po come tutte le altre storie che ho scritto del resto, ma questa in modo particolare. Perché?, mi chidere voi (ma anche no .-.) Saranno quelle scene appene accennate di sesso a lasciarmi interdetta?, sarà quel finale neanche troppo pretenzioso?, sarà la mia autostima sotto le scarpe? Lo vedremmo nella prossima puntata :P
Comunque sia, questo doveva essere solo una angolino dolce & tenero nel quale dimostravo fieramente tutta la mia simpatia, ma invece l'ho trasformato in una pseudo bacheca dalle domande amletiche e piuttosto stupide o.o
Come non detto!, godetevi (?) il seguente obbrobrio racconto :)                           





                                                                                                     Paradise
 
Il tempo trascorreva. E che si trattasse di giornate di pioggia, di sole o di neve Sasuke raramente se ne rendeva conto. Nonostante il ritorno al villaggio fosse stato frenetico e confusionario, nonostante lo sguardo indagatorio delle persone seguito poi da quello paranoico di Naruto e Sakura, nonostante il suo carattere di natura particolarmente complicata e quanto mai contradditoria, e nonostante il continuo lavoro al quale non poteva sottrarsi, le giornate passavano davanti ai suoi occhi con la stessa placidità di un tempo. E per quanto Naruto lo trascinasse ovunque, lo disturbasse comunque e lo osservasse sempre, a Sasuke essere trafitto da quegli occhi azzurri non dispiaceva affatto.
 
 
Durante la notte, per Naruto, il tempo non trascorreva mai. Fin dal ritorno di Sasuke al villaggio aveva fatto di tutto pur di condividere con questo un qualsiasi apprtamento,e una volta riuscito nell'intento aveva pure conquistato il diritto di dormire nella stessa stanza del compagno, malgrado le lamentele e gli insulti da parte dell'Uchiha.
Ma se Naruto di giorno poteva tenere sotto controllo in modo ostinato e paranoico l'amico, di notte il buoi e il sonno gli impedivano un risveglio tranquillo. Perché Naruto, ancora prima di aprire gli occhi quando arrivava la mattina, pensava subito se Sasuke fosse stato ancra nel letto accanto, e ogni volta la paura del contrario lo atterriva. Era arrivato al punto di seguirlo di nascosto ogni volta che si alzava per andare in bagno, aspettandolo dalla porta e ritornando a letto solo una volta che Sasuke si era lavato le mani. E per ultima precauzione, Naruto aveva programmato il proprio respiro affinché emettesse aria dopo Sasuke, in modo da ascoltare prima uno e poi l'altro. Solo così era certo che in quella stanza dormivano realmente due persone. La prudenza non era mai troppa.
Però quella notte era davvero interminabile. Ma Naruto, anche se aveva già ammesso a se stesso il perché di tanta inquietudine, evitava accuratamente di pensarci, oppure era certo che senza troppe cerimonie si sarebbe buttato nel letto di Sasuke e avrebbe compiuto tutte quelle fantasie erotiche in stile ormoni impazziti.
 
 
< Dormi!> Aveva detto una voce che non proveniva da lui. Eppure Naruto, con la poca lucidità di quel momento che oscillava tra l'erotismo e la costrizione, pensava di esserselo detto mentalmente da solo. Ma rigirandosi per l'ennesima volta tra le coperte, percepì di nuovo quel "dormi" detto a denti stretti, e solo così capì che l'ordine proveniva da Sasuke.
< Non ci riesco> Ammise l'Uzumaki.
Sasuke semplicemnte sbuffò e sentendo il compagno che si rigirava nel letto accese d'improvviso la luce, quasi volesse coglierlo in flagrante senza motivo, nonostante quest'azione avesse fatto male agli occhi di entrambi.
< Grande idea quella di farmi dormire accendendo la luce> Esclamò il biondo, portandosi una mano a coprire le palpebre.
< Vai a prendere un sonnifero, un tisana, una camomilla, ma smetti di rigirarti in quel letto.> Concluse Sasuke e si rimise sotto le lenzuola senza neanche degnarsi di spegnere la lampada.
Naruto rimase interdetto a fissare la sagoma del compagno, mentre la sua schiena si alzava ritmicamente a ogni respiro.
No, così il destino giocava sporco. Prima l'insonnia a causa di Sasuke e ora proprio quest'ultimo era sveglio, visibile grazie alla luce appena accesa e steso sul letto. Servito in un piatto d'argento, in poche parole.
< Posso dormire con te?> Naruto aveva dato voce al proprio pensiero e Sasuke per un attimo trattenne il respiro.
< Come?> Strillò quasi il diretto interessato.
< Posso?> Ripetè l'altro con più cautela.
Ma l' Uchiha non aveva fatto in tempo neanche a mugugnare un disprezzato "scordatelo" che il compagno era letteralmente saltato sopra il suo materasso.
< Non ti ho detto che potevi>
< Tanto sono già qua>
Come ribattere davanti a quegli occhi azzurri che pregavano di non buttarlo a calci dal letto? Sasuke semplicemnte sbuffò per la seconda volta nell'arco di due minuti, con la sola differenza che era ancora più nervoso di prima.
 
 
Al villaggio si sospettava che due dei tre membri del team sette avessero una relazione. Ma per quanto l'amore di Sakura non lasciava dubbi, la rpofonda amicizia tra Naruto e Sasuke non faceva altro che aumentarne. Un ragazzo che insegue per anni un suo amico, lo ritrova, vivono insieme ed entrambi sono belli, nel fiore dei propri anni e pure nell'età dell'accoppiamento per piacere. Dati questi elementi la gente allude, giudica, trae conclusioni.
Sasuke sentiva lo sguardo di Naruto su di sé ogni volta, sapeva che lo seguiva quando andava al bagno, sapeva che la notte calibrava il respiro e sapeva che vivere nello stesso appartamento era solo un pretesto per controllarlo. E per quanto tutta quell'apprensività gli fornisse parecchio fastidio, non aveva mai realmente pensato che ciò potesse sfociare in un comportamento che rivelasse amore.
Ma quando quella notte Naruto, dopo non essere riuscito a dormire, adagiato sul suo letto gli aveva chiesto con lo sguardo basso "facciamo l'amore" il corpo si era irrigidito improvvisamente.
 
 
< Ti va?> Domandò per la seconda volta Naruto, con gli occhi che guardavano il materasso, la testa che voleva annegare nel cuscino, il palato senza più saliva e tutto il calore solo nelle guance.
Sasuke smise di irrigidirsi, cercò di riprendere un'po di controllo e sperò che il compagno si addormentasse proprio in quel preciso istante.
Solo una rosea quanto vana speranza la sua. Perché Naruto, prendendo il coraggio chissà in quale parte della sua mente, si avvicinò e con una lentezza che pareva quasi eccessiva, lo baciò. E da quel casto bacio piuttosto ingenuo Sasuke depose quella debole resistenza che si era promesso di utilizzare in certi possibili casi.
Naruto, ancora più rosso in volto, tentò di staccarsi da quel bacio per riprendere aria, ma Sasuke gli mise le mani sulle tempie, trattenendolo, facendolo andare in apnea e allo stesso tempo rendendolo ancora più felice.
 
Una volta l'Uchiha aveva pensato che Naruto si sarebbe presentato a casa con una di quegli abiti fetish tutti succinti e imbarazzanti per la pudicizia, dicendo con tono mellifluo "Sasuke, tesoro, sono proprio biricchino ad arrivare a casa in ritardo, mi merito una sculacciata."
Ma solo nelle sue fantasie probabilmente Sasuke poteva essere il padrone della situazione potendo esibire sensuali sculacciate sul sedere di Naruto. Perché adesso era il suo sedere a essere all'aria e avrebbe ricevuto sicuramente qualcosa di diverso da una sculacciata.
 Di quell'esperienza comunque Sasuke si ricordava ancora il bacio di Naruto che gli aveva dato sulla schiena sudata e di come lentamente, in modo che dava i brividi in ogni parte del corpo, le mani del biondo lo percorressero in un'attenta esplorazione, giocando con il silenzio ostinato e a stento trattenuto di Sasuke. Naruto, innamorato, voglioso, eccitato, malizioso, curioso e felice assaporava ogni parte del compagno con accuratezza, senza vergogna, come se fosse la cosa più naturale del mondo, come se non fosse la prima volta.
E mentre dalle labbra era sceso fino alla vita dell'amico, una volta finito con questa parte non gli rimaneva altro che girarlo e fare l'ultima azione che avrebbe appagato entrambi.
Naruto percorse la schiena del compagno con le labbra e la lingua, e a ogni schiocco Sasuke era sempre a un passo dal gemere, sospirare e tremare di piacere. Azioni che, con la stessa accuratezza che Naruto usava per esplorarlo, evitava, aggrappandosi come unico pretesto a tale decisione l'orgoglio.
< Sei ancora vivo?> Chise con una leggera soddisfazione il biondo una volta arrivato al sedere del ragazzo.
< Non fare l'idiota> Rispose quello.
E c'era stato appena il tempo di finire quella frase che Naruto si era spinto dentro Sasuke. Deciso, indelicato. Solo ciò rivelava l'inesperienza del ragazzo.
L'Uchiha non riuscì a non trattenere un urlo. Più di dolore che di piacere. Ma deciso a non cedere a lamentele di fronte a quel bruciore insopportabile, si aggrappò al cuscino, mordendolo, stringendolo, affondandoci la fronte.
Naruto però, per quanto poco più delicato, non voleva che tutto ciò finisse.
 
 
Forse, in una storia così travagliata come la loro, un riveglio tanto pacifico come quello che avvenne la mattina dopo era un'po deludente.
Ma Naruto dovette ammettere che, dopo intere giornata trascorse a pensare a Sasuke, a rincorrere Sasuke, a cercare Sasuke e a controllare Sasuke, un risveglio con Sasuke senza colpi di scena o grandi avventure non era affatto deludente. 
  
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