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Autore: Sereko    21/10/2011    3 recensioni
"Entri in scena come una professionista,circondata da decine di persone,attesa con il fiato sospeso dai tuoi fan più accaniti,i tuoi primi e fedelissimi fan,accecata dalle luci ; entri in scena con un urlo indispettito,un urlo da prima donna. Entri in scena ed hai già conquistato i cuori di due persone. Le persone più importanti della tua vita." - Tutti Umani
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Renesmee Cullen | Coppie: Bella/Edward
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Ehy,ciao

 


 

 

 
La prima volta che sa che ci sei si trova in bagno,in piedi davanti al lavandino a torcersi le mani e ad agitarsi sul posto. L’occhio sempre fisso su quella scatoletta di plastica, in attesa di una risposta che cambierà per sempre la sua vita e il cuore che le batte forte contro il petto; i pensieri ,un groviglio indistinguibile,divisi fra la speranza che questa volta sia la volta buona e le parole di incoraggiamento pre-possibile-risposta negativa.  Ma  non riesce a non essere ottimista,non questa volta,e quindi i ti prego-ti prego-ti prego risuonano forti nella sua mente, più forti dei dai-non-importa-se che quasi non si sentono e se non si sentono non ci sono,e quindi la litania è una sola,e sa che questa volta avrà ragione.

Quando appaiono le due linee l’emozione è così forte che non sa se vomitare,piangere,ridere o urlare. Non fa niente di tutto ciò ed invece esce di corsa dal bagno e si precipita in salotto. Lui è lì,seduto sul divano a far finta di guardare la tv. Quando la vede i suoi occhi si spalancano e cerca di alzarsi,ma lei non gliene dà il tempo e con uno strillo incoerente  gli si butta addosso,facendo cadere entrambi sul divano.

Lei piange e ride e lo bacia e lo abbraccia. Lui ha gli occhi lucidi ed un sorriso enorme sul viso. Vorrebbe parlare,dirle quanto l’ama e quanto è felice,ma il groppo in gola gli impedisce di parlare e allora fa scivolare una mano fra i loro corpi e la poggia sul suo ventre ancora piatto.

I loro sguardi umidi si incatenano,e sanno che stanno pensando la stessa identica cosa : “Ehy,ciao”
 
 


La prima volta che ti sente si trova distesa su di un lettino coperto di carta bianca,in uno studio dalle pareti bianche intenta a farsi visitare da un dottore in camice bianco,che controlla un monitor bianco poggiato su di un mobiletto bianco.

Tutto è bianco. Bianco brillante,bianco lucido,bianco opaco,bianco perlato,bianco sporco. Ma mentre sente il tuo battito per la prima volta,forte e rapido come quello di un colibrì, pensa che il suo mondo non è mai stato più colorato di così,né più vivo o più caldo.

E quando gira il viso per incontrare i suoi occhi,si specchia in un mare verde brillante reso ancora più vivo dal velo di lacrime. E quando i loro occhi si incatenano non possono fare a meno di sorridere , e la gioia è così grande che pensano se non sia forse possibile morire di felicità.

Il tuo tumtum-tumtum risuona forte nella stanza,riempiendo le loro orecchie e i loro cuori. E quando tornano a guardare lo schermo non possono fare a meno di pensare : ” Ehy,ciao”
 


 
Si trova sotto un enorme e caldo piumone,seduta sul letto con la schiena poggiata alla spalliera,intenta a leggere,quando ti sente muovere per la prima volta. E’ una sensazione strana ,all’inizio,a cui non è preparata. Si immobilizza a metà pagina e trattiene il respiro,temendo che anche solo il rumore del suo fiato possa impedirle di sentirti di nuovo. Se potesse fermerebbe anche il suo cuore,che ora batte ancora più veloce e che  è così dannatamente rumoroso che non le sembra di sentire altro,e la paura di essersi immaginata tutto è così forte che le lacrime le annebbiano la vista. Ma prima che la prima lacrima cada,ti sente di nuovo. Un rimescolio confuso,come delle bollicine che le solleticano la pancia ,il battito d’ali d’un colibrì.

E il suono che le esce dalle labbra è a metà fra un grido,una risata ed un lamento,un rumore così strano e confuso che lui si spaventa e lascia quasi cadere il pc che ha sulle ginocchia ,ma lo afferra con una mano,giusto prima che scivoli giù dal letto ,mentre lei gli butta le braccia al collo e lo bacia,e gli dice che ti ha sentita per la prima volta,che sei vera,che esisti.

I sui occhi si spalancano di felicità ma quando poggia la mano sul ventre non sente nulla,e lei può vedere la delusione nei suoi occhi,nelle rughe che gli increspano la fronte e nella piega della bocca. Allora lo bacia e lo culla a sé e gli sussurra che presto ti sentirà anche lui,che tu ci sei e che è solo questione di tempo.

Rimangono abbracciati mentre fanno progetti,mentre lui ti accarezza attraverso la sua pancia e lei non può fare a meno di pensare,ogni volta che sente la sua mano sfiorarla :   “Ehy,ciao”
 


 
Sono passati due giorni dall’ultima ecografia,e lei si trova in cucina intenta a preparare la cena. Ti parla mentre taglia le verdure,facendo delle piccole pause per permetterti di ascoltare le note di Mozart in sottofondo. Hanno letto su un libro che ora tu li puoi sentire,che inizi a riconoscere le voci e che la musica classica ti aiuta a sviluppare il cervello e tutte le abilità ad esso connesse. Sanno che sarai una bambina e che sarai bellissima e intelligentissima. Lei spera che tu sia una copia al femminile del tuo papà,lui spera che tu sia la copia di tua madre. Lei vorrebbe che tu avessi i suoi occhi verdi e i capelli rossi ; lui odia i suoi capelli e vorrebbe poter vedere un altro paio di occhi nocciola fissarlo di rimando ,vorrebbe avere due copie di lei,una piccola ed una grande,tutte per sé. Alla fine dicono sempre che non importa a chi tu assomigli,basta che tu sia sana ,ma che se assomigliassi al meccanico con la faccia da carlino lui potrebbe offendersi (ma poi ti sussurra a bassa voce che ti amerebbe lo stesso) e lei gli dà uno schiaffetto sulla spalla e un bacio sulle labbra.

La cena è quasi pronta quando lui rientra a casa. Fa una corsa per posare tutte le sue cose e corre in cucina. Lei si volta quando lui attraversa la porta e si sorridono. Lui pensa che non è mai stata più bella,con il pancione e quegli occhi sempre ridenti. Lei che lui non è mai sembrato più felice. Chiude la distanza fra loro con un paio di falcate,la abbraccia e le dà un lungo dolce caldo umido bacio. Quando si staccano lui le dice che la ama,poi si piega sui talloni e bacia la pancia,e non può fare a meno di sussurrare : “ Ehy,ciao”
 



E’ notte quando si sveglia in preda ad un dolore fastidioso. Mancano due settimana alla data del parto e ha già sentito questo dolore prima,durante la gravidanza. False doglie le ha chiamate il padre di suo marito. Attenta a non svegliarlo,si mette seduta e controlla l’orologio. Passano quindici minuti fra una fitta e l’altra , e capisce che questa volta non si tratta di un falso allarme .

Con il cuore che le rimbomba nelle orecchie si alza e si veste. Sa che c’è tempo prima di andare in ospedale,e l’eccitazione è tanta che deve mordersi le labbra per non urlare. Quando è pronta lo chiama piano e gli dice che è ora. Non l’ha mai visto alzarsi e vestirsi così in fretta,ed è un po’ divertita ed un po’ sollevata dal fatto che saranno presto in ospedale. Le fitte sono fastidiose e l’idea di un’epidurale ora l’alletta tanto.

Avvertono i rispettivi genitori sulla strada che li porta in ospedale,e meno di un’ora dopo sono tutti lì,assiepati all’interno di una stanza bianca già addobbata a festa,il vociare allegro e forte che non sembrano nemmeno le due di notte.

Ti fai attendere.

Come una principessa,come una vera diva,come la vera stella dello spettacolo,fai attendere tutti per ore.

Entri in scena come una professionista,circondata da decine di persone,attesa con il fiato sospeso dai tuoi fan più accaniti,i tuoi primi e fedelissimi fan,accecata dalle luci ; entri in scena con un urlo indispettito,un urlo da prima donna. Entri in scena ed hai già conquistato i cuori di due persone. Le persone più importanti della tua vita.

Tuo padre ti prende in braccio tremante,e scruta avido il tuo visino piccolo e rosso. Trattiene il respiro,come se avesse paura di romperti,e dopo un rapido sguardo sopra la tua testa,si avvicina a tua madre,con un sorriso ampio quanto il mondo.
Ti mette all’altezza dei suoi occhi e le permette di osservarti,di respirarti,di viverti,mentre cede alle lacrime che ormai le rigano il viso. Anni di tentativi e cuori infranti ora sono stati ampiamente ricompensati.

Tu sei il loro regalo migliore.


 
 
E’ sera quando tutti vanno via,lasciandoti sola con i tuoi genitori. Lei ti tiene poggiata contro il suo petto,mentre osserva rapita i tuoi occhi chiusi,che sa essere di un blu profondo,il tuo nasino,la tua boccuccia di rosa. Si bea di te,vive di te,respira te.  Il tuo profumo delicato e dolce. Un profumo che sa di bambino,di vita,di amore.

Tuo padre alza una mano e la poggia con riverenza sui tuoi riccioli rossi,sorridendo sentendoli setosi fra le dita. Alza il viso dalla spalla di tua madre e ti bacia piano ,su una guancia,inspirando a pieni polmoni il tuo profumo,e non può fare a meno di pensare che non ha mai sentito nulla di più buono. Poi gira la testa e bacia anche lei,perché gli ha fatto scoprire cosa significhi amare incondizionatamente,perché potrebbe morire di felicità,perché ti ha portata a lui.

E allora tu ti agiti leggermente e le tue ciglia svolazzano,scoprendo i tuoi meravigliosi occhi grandi e blu che, dopotutto,pensano i tuoi genitori,potrebbe diventare verdi come quelli di tuo padre.

E mentre ti guardano,il loro regalo più grande,la loro gioia più splendente,non possono fare a meno di sussurrare,piano,delicatamente : “ Ehy,ciao. Ciao Reneesme Carlie Cullen “ .
 
 
 
  
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