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Autore: AdharaSlyth    21/10/2011    0 recensioni
..."> La castana guardava Alicia lacrimare, gli occhi celesti arrossati e le mani curate che tiravano i lunghi boccoli biondi.
Elena la guardava e non sapeva dire se la trovava solo patetica o se provava anche un minimo di pena per lei."...
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I KNOW WHAT TO SAY…

 

 

 

 

 

 

 

Chiara, Allegra e Martina.
Elena le osservava attentamente mentre, riunite nella camera della loro migliore amica cercavano di farla calmare.
Singhiozzava, poi piangeva, urlava e malediceva il mondo intero camminando avanti e indietro per la stanza.
<< Mi uccideranno capite? Ho solo diciotto anni cazzo! Diciotto anni e sono incinta!! >> La castana guardava Alicia lacrimare, gli occhi celesti arrossati e le mani curate che tiravano i lunghi boccoli biondi.
Elena la guardava e non sapeva dire se la trovava solo patetica o se provava anche un minimo di pena per lei.
<< Mio padre mi sbatterà fuori di casa! Teo potrebbe non volerlo neanche! >> si alza dalle braccia di Chiara, dove si era buttata un secondo prima e sbatte a terra i libri con violenza.
<< COSA DOVREI FARE? >> urla in prede alla più forte crisi isterica che si sia manifestata in lei.
La ragazza dagli occhi verdi prende una sigaretta dalla borsa e l’accende “ Che domanda cretina “ le verrebbe da dire “ Fai quel cazzo che ritieni giusto! “ e invece rimane in silenzio soffiando fumo fuori dalla finestra.
<< A lui lo hai detto? >> Martina è l’unica che sa pensare in modo razionale e la Luccio la preferisce nettamente alle altre.
<< Certo, vado da lui e gli dico: “ Sai una cosa, devi prenderti un’amante perché per i prossimi 9 mesi io non posso più fare sesso! Magari potresti tornare con Ele! Oh, dettaglio irrilevante, mi devi sposare o mio padre ucciderà entrambi! “  Hai ragione Mina, è una splendida idea! >> Le altre la guardano pulirsi il viso dai residui di trucco nero e fare un profondo respiro.
<< Ho deciso… Abortisco! >> le ragazze sono sconvolte da una tale lucidità in un momento di crisi totale, quasi la appoggerebbero in questa decisione.
<< Non farlo >> una fredda calma giunge dalla finestra.
Elena è seduta sul davanzale , una gamba piegata sulla scrivania e una a penzoloni nel vuoto e fissa Alicia con i grandi occhi color prato pieni di tristezza, di serietà e soprattutto di quella maturità che i suoi due anni in più le conferiscono .
<< Te ne pentiresti >> prende un altro tiro dalla sigaretta e lascia volare via il fumo riprendendo a fissare il cielo.
<< No, mi pentirei se lo tenessi >> La biondina la fissa con occhi di ghiaccio.
<< Ne sei sicura Lenibi? Non puoi saperlo… >> un altro tiro, il cielo è limpidissimo.
<< Tu invece lo sai, vero Ele? >> L’altra fa un sospiro, non sa quello che dice e se fosse ancora una bambina glielo lascerebbe passare, ma Alicia non è più una bambina, è una madre.
<< Si… >> Fa un altro tiro e si gira, piantando gli occhi in quelli dell’ amica. << Io so… so che all’ inizio sarai contenta di averlo fatto ma che poi comincerai a sentire che qualcosa non và, che qualcosa manca… >>
Fa un’altra pausa mentre tutte la ascoltano in religioso silenzio.
<< Comincerai a chiederti se sarebbe stata una bambina, e guardando il cielo ti domanderai se i suoi occhi sarebbero stati così. Vedendoti allo specchio non potrai fare a meno di pensare che avrebbe potuto avere il tuo naso o il tuo sorriso. Camminerai per la strada immedesimandoti in tutte quelle donne che vedi portare in braccio un tenero fagottino roseo e osservando una coppia abbracciata che spinge una carrozzina in cuor tuo ti dirai che quelli sareste potuti essere tu e il tuo ragazzo con la vostra creaturina.
Comincerai a sentirti in colpa ma non vorrai ammetterlo e dirai che lo hai fatto per il tuo lui, al quale però non hai detto niente.
Litigherete sempre più spesso, ogni giorno, fino a quando la verità non salterà fuori e lui ti odierà perche lui quel bambino lo avrebbe voluto, avrebbe voluto amarti ma tu non glielo hai permesso perché eri troppo codarda. >> Sembra che si asciughi una lacrima prima di scuotere le testa e ricominciare,  prima di scacciare il ricordo e ricominciare.
<< Finirà con te in lacrime, seduta sul pavimento della cucina in mezzo ai cocci dei piatti rotti mentre lui ti fissa dall’ alto. – E’ finita vero? -  Chiederai in un sussurro prima di sentire la porta chiudersi con uno scatto violento per non riaprirsi più. >>
Tornò a fissare l’amica con un ombra negli occhi, un rimpianto.
<< Dammi retta Alix, parla con Teo, il bimbo è anche suo, lascia che decida con te. >>
La Lebini si dirige alla porta senza parlare, ma arrivata sulla soglia si ferma con la mano sulla maniglia. Con gli occhi fissi a terra gira di poco il volto in direzione della ragazza sul davanzale.
<< E’ per questo che due anni fa vi siete lasciati? Tu e Teo… >> L’altra prese il pacchetto di Camel Light dalla borsa e tenendola tra le labbra ne accese una, lasciando la testa reclinata indietro e gli occhi chiusi.
<< Si… >> Sussurrò a labbra strette mentre la porta si chiudeva.

 

 

 

 

   
 
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